2.Teorie Organizzative PDF

Title 2.Teorie Organizzative
Author Álvaro F.
Course Organizzazione aziendale
Institution Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli
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Corso di Organizzazione Aziendale a.a. 2020/21

TEORIE ORGANIZZATIVE

Prof. Nunzio Casalino Università LUISS Guido Carli [email protected]

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Evoluzione delle teorie organizzative • L’organizzazione è una disciplina complessa • • • •

economia sociologia psicologia-psicotecnica antropologia culturale

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Il valore della teoria organizzativa • ..a questo proposito è significativo quanto scrive M. J. Hatch a proposito del valore della teoria “..conoscere le teorie dell’organizzazione vi aiuterà a capire come funzionano le organizzazioni.. se siete in grado di fare questo, allora siete in grado di contribuire in modo significativo allo sviluppo di qualunque organizzazione voi facciate parte..”

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La Scuola Classica (1900-1930) ฀

Ambiente socio-economico 1900: ฀ elevata disponibilità di manodopera poco scolarizzata ฀ necessità di soddisfare i bisogni primari ฀ ฀

allargamento dei mercati/produzione di massa obiettivo di ottenere prodotti a basso costo attraverso un razionale impiego dei fattori

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La Scuola Classica (1900-1930) • F. W. Taylor e lo Scientific Management • Fayol e la Direzione amministrativa • Weber e il modello burocratico

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Lo Scientific Management F.W Taylor (1912)

Perchè si comincia a parlare di organizzazione • Sviluppo della civiltà industriale • Nascita dei conflitti sociali • Sviluppo dello scientismo e del positivismo Presupposti del taylorismo • Tendenza degli operai a ridurre la produzione • Il contenimento della produzione è un “furto” • Maggiore produzione-maggiore ricchezza-maggiore domanda Organizzazione Aziendale - Prof. Nunzio Casalino - Università LUISS Guido Carli - Roma

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Superiorità dell’organizzazione scientifica L’organizzazione scientifica è superiore rispetto all’esperienza dei lavoratori • se il mestiere si impara osservando non è possibile progredire

Le fasi dell'organizzazione scientifica





Osservazione empirica dell’attività svolta • analisi dei tempi e dei metodi utilizzati (cronometraggio) • analisi degli strumenti di lavoro

Identificazione dei metodi e degli strumenti migliori per ottimizzare i tempi. Organizzazione Aziendale - Prof. Nunzio Casalino - Università LUISS Guido Carli - Roma

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Concetti di sintesi del taylorismo • Osl = maggiore rendimento = maggiore benessere • MTM = studio scientifico dei metodi di lavorazione • One best way = soluzione ottimale • Scientificità = legittimazione

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Principi dell’organizzazione scientifica •

Codificare e rendere scientifiche (Task Management) le conoscenze derivanti dall’esperienza DISCIPLINA (chi rifiuta viene licenziato) • selezione scientifica delle risorse umane ADDESTRAMENTO (per ciascun operaio esiste un compito in cui raggiunge un più elevato livello di rendimento) • mettere insieme la scienza e operai selezionati

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Principi dell’organizzazione scientifica • Standardizzazione delle mansioni • Parcellizzazione (suddivisione delle mansioni) • Specializzazione • Sistema ad incentivi: il cottimo Organizzazione Aziendale - Prof. Nunzio Casalino - Università LUISS Guido Carli - Roma

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La direzione amministrativa H. Fayol • Le cinque funzioni fondamentali • • • • •



tecnica commerciale sicurezza contabilità direttiva

I Principi fondamentali dell’organizzazione • la divisione del lavoro • l’unità di comando e di direzione • l’autorità e la responsabilità • la gerarchia • i sistemi retributivi

–programmazione –organizzazione –coordinamento –controllo

line e staff organigrammi

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Struttura Line-Staff (Fayol) Rispetto all’organizzazione di tipo funzionale di Taylor, Fayol ritiene che sia necessario affiancare ai capi reparto uno “stato maggiore” • Supporto alla direzione per la gestione corrente: eliminare la routine • Assistenza alla direzione per il coordinamento e controllo • Effettuazione di studi e definizione programmi • Attività di innovazione tecnica e tecnologica

L’organigramma Utile per seguire l’evoluzione delle strutture organizzative: • rapporti gerarchici • competenze • organici Organizzazione Aziendale - Prof. Nunzio Casalino - Università LUISS Guido Carli - Roma

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I principi di direzione di Henri Fayol 1/3 1. Divisione del lavoro. La Specializzazione permette all'individuo di accumulare esperienza e migliorare continuamente le sue capacità. In tal modo egli può essere più produttivo.

2. Autorità. Il diritto e la capacità di impartire comandi, in sinergia con la equilibrata responsabilità per la funzione esercitata.

3. Disciplina. I dipendenti devono obbedire, ma attenzione: i dipendenti obbediscono con motivazione solo agli ordini di una gestione che fornisce una buona leadership. 4. Unità di comando. Ogni lavoratore dovrebbe avere un solo capo, senza altre linee in conflitto di comando. Ma la comunicazione laterale autorizzata e coordinata dai livelli superiori è altrettanto può in alcuni casi essere fondamentale.

5. Unità di direzione. Persone impegnate nello stesso tipo di attività devono avere gli stessi obiettivi. Ciò è essenziale per garantire l'unità e il coordinamento in ambito aziendale. L'unità di comando non esiste senza unità di direzione.

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I principi di direzione di Henri Fayol 2/3 6. Subordinazione degli interessi individuali (all’interesse generale). La gestione deve tenere sempre presente che gli obiettivi dell’organizzazione sono di primaria importanza rispetto a quelli individuali.

7. Retribuzione. Il salario è un elemento motivante importante. 8. Centralizzazione (o Decentramento). Questa è una questione che dipende strettamente dalle condizioni del business e dalla qualità del personale.

9. Linea di Autorità. Una gerarchia è necessaria per l'unità di direzione. Allo scopo di mantenere la sua efficacia il numero di livelli fra l’autorità principale e il livello più basso dell'organizzazione deve essere il più contenuto possibile. 10. Ordine. Sia l'ordine materiale che l’ordine sociale sono necessari. Il primo riduce le perdite di tempo e le inutili movimentazioni dei materiali. L’ultimo si realizza attraverso l'organizzazione e la selezione.

11. Equità. Nella gestione di un‘organizzazione è necessario una giusta combinazione di scrupolosità e di giustizia. Trattare correttamente i dipendenti è molto importante per raggiungere l'equità. Organizzazione Aziendale - Prof. Nunzio Casalino - Università LUISS Guido Carli - Roma

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I principi di direzione di Henri Fayol 3/3 12. Stabilità delle condizioni del personale. I dipendenti lavorano meglio se la sicurezza del lavoro e le possibilità di carriera sono loro garantiti. Condizioni insicure e un alto tasso di turnover del personale, influisce negativamente sul futuro dell'organizzazione.

13. Iniziativa. Permettere a tutto il personale di dimostrare in qualche modo la propria iniziativa, è un elemento di forza per l'organizzazione. Ciò ovviamente comporta la capacità dei manager di sacrificare un po’ di “vanità personale” in favore del perseguimento dei risultati aziendali. 14. Esprit de Corps. I manager devono nutrire e favorire il morale dei dipendenti. E’ necessario un “vero talento” per : coordinare gli sforzi, incoraggiare la lungimiranza, servirsi al meglio delle abilità di ogni persona, e premiare il merito, senza suscitare gelosie o intralciare le relazioni interpersonali.

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Organigramma che illustra la gerarchia dell’autorità all’interno di una organizzazione di servizi sociali

Consiglio di amministrazione Comitato esecutivo

Comitato consultivi

Livello 1

Direttore generale

Livello 2

Livello 3

Assistente del direttore generale per i servizi della comunità Direttore sviluppo economico

Direttore pianificazione regionale

Direttore edilizia

Assistente del direttore generale per i servizi alle persone

Direttore giustizia criminale Coordinatore informazione pubblica

Livello 4 Coordinatore edilizia

Livello 5

Segreteria

Impiegato al registro

Coordinatore Contabile alcolismo

Segreteria

Direttore

Direttore

Direttore

finanza

AAA

CETA

Assitente direttore finanza

Consulente capo

CETA Pianificatore Assunzione programmi e AAA orientamento Manager aspetti fiscali e contrattuali

Specialista programmi AAA

Assistente amministrativo

Impiegato paghe e stipendi

Segreteria

Consulente capo

ConsulenteConsulente Consulente sviluppi sviluppi sviluppi CETA CETA CETA Giovani Titolo II D, Pianificatore Titolo II IV VI e VII CETA ABC

Specialista MIS

Impiegato di staff

Assistente amministrativo

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Il contributo di Fayol alla teoria della Direzione amministrativa • Con l’analisi dell’efficienza dell’organizzazione nelle procedure di management • Basato sulla centralità della funzione e dei principi di direzione • Livello alto di razionalizzazione aziendale complementare ai contributi dell’Osl e della teoria burocratica

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Il modello burocratico (Max Weber) • il “tipo ideale”: la burocrazia • • • • • • • •

obbedienza solo a doveri di ufficio precisa gerarchia precise competenze selezione e contratti qualificazione e specializzazione stipendio professionalità e esclusività possibilità di carriera per anzianità e prestazioni

• disciplina Organizzazione Aziendale - Prof. Nunzio Casalino - Università LUISS Guido Carli - Roma

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La teoria burocratica, analisi del potere • Il potere

• Forma amministrativa corrispondente

• Legale, razionale e universalistico

• Apparato burocratico

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Caratteristiche della burocrazia di Weber • • • • • • • • • •

Fedeltà di ufficio (al ruolo formale dell’organizzazione) Competenza disciplinata (compiti specializzati e formalizzati) Gerarchia degli uffici (rigido sistema di subordinazione) Preparazione specializzata (corso di studi predeterminato) Concorsi pubblici (accesso e carriere regolate con criteri universalistici) Sviluppo di una carriera (sull’arco della vita attiva) Attività a tempo pieno (professione continuativa) Segreto d’ufficio (separazione vita d’ufficio/vita privata) Stipendio monetario fisso (con l’amministrazione che stipendia i dipendenti) Non possesso degli strumenti del proprio lavoro (in dotazione dell’amministrazione)

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Limiti della scuola classica • L’attenzione sulla produttività e non sull’uomo • Il cronometraggio non tiene conto della fatica (la psicotecnica) • Assenza di basi fisiologiche: la fatica di fatto non esiste • Assenza di basi psicologiche: gli incentivi del salario non solo “industriali” • Le organizzazioni sono intese come “macchine”

• … in sostanza manca la dimensione fisiologica e psicologica dell’uomo (la motivazione?) Organizzazione Aziendale - Prof. Nunzio Casalino - Università LUISS Guido Carli - Roma

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I processi, nei meccanismi di coordinamento dell’organizzazione (H. Mintzberg)

• Supervisione diretta (controllo) • Standardizzazione del lavoro (compiti) • Standardizzazione dell’output (risultato/prodotto) • Standardizzazione capacità (input) • Adattamento reciproco (comunicazione/interazione)

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Paradigmi teorici della Sociologia dell’organizzazione • • • • • • • • • •

L’approccio classico e il prevalere delle strutture L’emergere di processi e soggetti La scoperta dell’ambiente e le teorie contingenti I motivazionalisti, la crescita e l’apprendimento organizzativo Pluralità e varietà delle forme organizzative L’approccio morbido, cultura, senso e simboli L’irrompere del mercato Le specie organizzative, evoluzione e storia Teorie neoistituzionaliste e la legittimazione istituzionale Scenari futuri, organizzazioni minimali e comunità professionali

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Principali codici teorici • Struttura • Processi

• Pluralità • Cultura

• Soggetti • Ambiente • Crescita

• Mercato • Specie • Legittimità

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Comune radice strutturale, analitica e progettuale della scuola classica • Comune periodo storico di sviluppo dell’organizzazione (primi decenni del ‘900) • Metafora della macchina (sistema razionale e chiuso) • Le organizzazioni strumenti intenzionali (per obiettivi specifici) • Ricerca dell’efficienza • Sistematicamente progettata (e implementabile) • Primato degli aspetti formali • Ricerca (e adozione) di soluzioni universali • Scienza base (e metodologia) operativa (di legittimazione) della direzione (management)

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Le teorie contingenti

Il modello di base Si sposta l’enfasi ฀dalla organizzazione interna (One best way) ฀alla coerenza con l’ambiente esterno (One best fit) Variabili e Metodo ฀Il contesto esterno (situazione - SE) è la variabile indipendente ฀La struttura organizzativa è la variabile dipendente (ALLORA) ฀Ricerca di correlazioni significative attraverso indagini quantitative

Contesto ambientale

?

Configurazione organizzativa

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Il modello “contingente” + Dimensioni contestuali

Adattamento razionale

Obiettivi e strategie Ambiente Tecnologie Dimensione Cultura

Parametri di progettazione (struttura)

Risultati (performance)

-

Gerarchia Centralizzazione Formalizzazione Specializzazione Professionalità

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La Teoria delle Contingenze VARIABILI INTERNE

VARIABILI AMBIENTALI



La tecnologia (Woodward, 1958) • La dimensione (Pugh e altri 1967, Aston Group) • La dimensione e le scelte strutturali (Child, 1960)

VARIABILI INTERNE/ AMBIENTALI







Management ADATTAMENTO RAZIONALE

Anni ‘65-’75: nasce l’incertezza nei mercati e nasce la “strategia” Adattamento strutturale all’”ambiente” (Burns & Stalker 1961; Emery & Trist 1965) Strategia-Struttura (Chandler, 1962) STRATEGIA STRUTTURA COMPORTAMENTI

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Il rapporto con l’ambiente, il primo istituzionalismo di Philip Selznick • Le interazioni e influenze ambientali e istituzionali, sempre potenzialmente distorsive rispetto alle finalità organizzative originarie, fanno delle organizzazioni dei sistemi tendenzialmente adattivi, spesso finalizzati alla loro sopravvivenza

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Le teorie contingenti • Contrapposte al progressivo declino della scuola classica e ai suoi principi universali di organizzazione • Alla continua ricerca della configurazione strategica più efficace ed efficiente, coerentemente alla situazione ambientale esterna e alle variabili organizzative interne • Per cui alla fine la one best waydei classici, unica via ottimale, è sostituita dallo one best fit o unico adattamento ottimale dei contingentisti

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La scuola delle relazioni umane • Allargamento dei mercati e delle dimensioni aziendali • Crescita dei conflitti sociali • Bassa produttività

• Gli esperimenti di Hawthorne





• Reazione al Taylorismo • •

alla Western Electric (19271930) Si ricerca l’effetto sulla produttività delle situazioni di contesto Si osserva invece l’impatto del coinvolgimento delle operaie sulla loro produttività Gli aspetti sociali e le relazioni tra le persone L’organizzazione “informale”

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Relazioni umane, tabella di sintesi • • • • • • • • •

Il fattore umano, irrazionale, limita la produzione La tecnologia è sempre più complessa L’antropologia è sempre più complessa Il fattore umano è sempre più funzionale al processo lavorativo Il fattore umano può essere utilizzato per l’efficienza produttiva L’economicismo del primo taylorismo non è più praticabile L’integrazione deve essere anche sociale La civiltà industriale è anomica L’impresa può proporsi come l’istituzione reintegratrice Organizzazione Aziendale - Prof. Nunzio Casalino - Università LUISS Guido Carli - Roma

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Il ruolo dei soggetti e dei processi nelle organizzazioni • Barnard • Simon • Roy e Burawoy • Crozier

• Cooperazione e partecipazione • Decisione e razionalità limitata • i giochi di produzione (o making out) • Superamento storico della burocrazia e strategie dei soggetti

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Chester Barnard, e il tema della partecipazione organizzativa • .. IL FINE DELL’ORGANIZZAZIONE NON HA ALCUN SIGNIFICATO PER L’INDIVIDUO.. CIÒ CHE HA SIGNIFICATO PER LUI È LA RELAZIONE FRA LUI E L’ORGANIZZAZIONE.. QUALI SACRIFICI GLI IMPONE.. QUALI BENEFICI GLI ASSICURA..

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La ...


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