Alessia Brignoli prova esame 15 04 21 PDF

Title Alessia Brignoli prova esame 15 04 21
Course Organizzazione e gestione delle risorse umane
Institution Università Carlo Cattaneo
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domande...


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Alessia Brignoli Per quanto riguarda il nome di dominio il marchio “Aquapura” deve capire a quanto gli vuole vendere il nome di dominio, nel senso che il regolamento vieta di farmi un prezzo nettamente superiore e immotivato rispetto ai costi che lui ha sostenuto per averlo.; posso accusarlo di mala fede se questo prezzo non corrisponde al reale e che la sua registrazione è stata fatta per uno scopo monetario. Se ci troviamo in questo caso “Aquapura” può avviare una procedura di riassegnazione rivolgendosi al Registro Italiano in quanto il nome di dominio è .it. Devo dimostrare tramite una documentazione, che si chiama reclamo, al PSRD che io ero pronto ad usare quel nome di dominio e che la controparte sta agendo in mala fede, la controparte per il principio del contraddittorio ha tutto il diritto di provare che invece sta agendo in buona fede. Questa procedura è molto rapida ed efficiente, mando tutta la documentazione al PSRD che inoltra a sua volta tutto alla controparte che ha massimo 25 giorni per replicare. Una volta che il PSRD, che ha la funzione di cancelleria, raccoglie tutte le documentazioni si accerta che siano tutte valide e che i pagamenti siano stati tutti effettuati nomina un Collegio composto da tre esperti che ha 15 giorni di tempo per comunicare la sua decisione sulla controversia. In totale il procedimento dura circa 60 giorni, sempre che la controparte non decida di rivolgersi ad un giudice. Il Registro Italiano è estraneo ad ogni procedura ma aspetta che la decisione venga presa e immediatamente la eseguirà, può bloccare o meno l’utilizzo del nome di dominio.

Per quanto riguarda il marchio concorrente “StrongWater” si dovrebbe capire da quando è presente questo marchio sul mercato in quanto verrebbe a meno il requisito della novità essendo i due marchi molto simili ed all’interno dello stesso ambito merceologico e potrebbe creare confusione nella vendita del prodotto. Mettiamo che sia stato registrato dopo, “Aquapura” potrebbe accusare “StrongWater” di contraffazione che potrebbe difendersi dicendo che essendo “Aquapura” un marchio debole basta una piccola variazione. Con marchio debole si intende un marchio che ha forti riferimenti concettuali con ciò che vende, si avvicina alla descrizione. Essendo il marchio costituito da più segni, il giudice dovrebbe effettuare una parcelizzazione di ogni singolo elemento per capire se valutarlo come marchio d’insieme o marchio complesso. Io giudicherei il marchio di “Aquapura” come un marchio d’insieme perché è costituito da segni che singolarmente non hanno forte capacità distintiva in quanto hanno un riferimento concettuale a ciò che vendono ma nell’insieme sono idonee ad avere capacità distintiva (anche grazie all’attività di marketing) e quindi a svolgere le funzioni principali del marchio che sono segnare un prodotto ed indicarne la provenienza. Potrebbero vincere anche la causa, sempre se il marchio “StrongWater” sia arrivato in commercio successivamente, e chiedere l’inibizione dell’uso del marchio del concorrente e i danni recati attraverso la possibile confusione del consumatore.

Se non voglio chiedere il risarcimento dei danni l’ordinamento ha stabilito che basta un provvedimento cautelare e che non si deve andare avanti con la causa di merito. I provvedimenti cautelari sono estremamente rapidi rispetto un procedimento ordinario (che dura circa ¾ anni) e sono a istruzione sommaria cioè che il giudice valuta senza aver preso piena visione di tutte le prove che le parti potrebbero produrre ma è essenziale che ci siano due specifici requisiti che sono il FUMUS BONI IURIS (i diritti che faccio valere) e il PERUCULUM IN MORA (pericolo di ulteriore danno se si facesse la procedura ordinaria)....


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