DVR Prova Esame - Voto: 28 PDF

Title DVR Prova Esame - Voto: 28
Author francesco finco
Course Fisica
Institution Università degli Studi dell'Insubria
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documento di valutazione dei rischi esame...


Description

VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SALVAGUARDIA DEI LAVORATORI E DELL’AMBIENTE

Azienda Servizi Smaltimento rifiuti (S.S.R.) Earthgreen

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Realizzato secondo le procedure standardizzate ai sensi degli artt. 17, 28, 29 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Data1, 19/12/2020 Firma Datore di lavoro:

…………………………..

RSPP …………………………… Medico Competente (ove nominato)……………………… RLS/RLST …………………………..

Documento di valutazione dei rischi elaborato sulla base delle istruzioni di compilazione previste dal D.M….

SOMMARIO 1.1 DESCRIZIONE GENERALE DELL’AZIENDA...................................................2 1

dati aziendali..............................................................................................................2 sistema di prevenzione e protezione aziendale..........................................................2 scopo del documento..................................................................................................3 politica aziendale........................................................................................................4 1.2 PROCEDURE E RUOLI PER L’ATTUAZIONE DELLE MISURE.....................4 1.3 DESCRIZIONE ATTIVITA’ AZIENDALE............................................................5 Rifiuti solidi urbani....................................................................................................6 Sali presenti............................................................................................................7 Rifiuti speciali............................................................................................................7 Rifiuti pericolosi........................................................................................................7 Classe di pericolo....................................................................................................8 Rifiuti tossici..............................................................................................................8 1.4 ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA DELL’AZIENDA........................8 elenco dipendenti: inquadramento contrattuale.........................................................9 numeri di emergenza:...............................................................................................10 1.5 ANDAMENTO INFORTUNISTICO....................................................................10 1.6 LAVORAZIONI AZIENDALI E MANSIONI.....................................................12 1.7 INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI PRESENTI IN AZIENDA........................15 pianta del magazzino dell’impresa...........................................................................16 1.8 ANALISI DEI PERICOLI…………..…………………………………………...40 1.9 PIANO DI MIGLIORAMENTO..........................................................................44

1.1 DESCRIZIONE GENERALE DELL’AZIENDA DATI AZIENDALI 

Ragione sociale Earthgreen 2

    

Attività economica Smaltimento rifiuti Codice ATECO (facoltativo) E Nominativo del Titolare/Legale Rappresentante Francesco Finco Indirizzo della sede legale Via Marco Polo Saronno Indirizzo del sito/i produttivo/i (esclusi i cantieri temporanei e mobili – Titolo IV D. Lgs.81/08) SISTEMA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE

 Nominativo del Datore di Lavoro Francesco Finco Indicare se svolge i compiti di SPP

X



No

 Nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi se diverso dal datore di lavoro... ………………………………………………. interno esterno  Nominativi degli addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi, se presenti………………………………………………………………………… ………….  Nominativi degli addetti al Servizio di Pronto Soccorso Andrea Lavazzetti  Nominativi degli addetti al Servizio di Antincendio ed Evacuazione Paolo Neri Giuseppe Manno  Nominativo del Medico competente (ove nominato) Marco Rossi  Nominativo del RLS/RLST Dario Orti SCOPO DEL DOCUMENTO Il presente Documento sulla Valutazione dei Rischi (DVR), è redatto ai sensi dell’art. 17 (Obblighi del Datore di lavoro), dell’art. 28 (Oggetto della valutazione dei rischi) e dell’art. 29 (Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi) del D.lgs. 81/2008 e del D.lgs. 106/09, tenendo conto che sia i locali della sede operativa aziendale che i Lavoratori, in essa occupati, rientrano nel campo di applicazione delle norme riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro. OGGETTO Il presente Documento di Valutazione dei Rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, si prefigge di valutare e analizzare le possibili fonti di 3

pericolo per la sicurezza e la salute dei lavoratori, i rischi presenti all'interno dell'unità lavorativa e dalle attrezzature di lavoro impiegate nello stesso, l'identificazione dei lavoratori potenzialmente esposti, individuare le misure preventive e di protezione, informare formare ed addestrare i lavoratori professionalmente esposti ai rischi individuati, predisporre il programma delle misure ritenute opportune per garantire nel tempo il miglioramento dei livelli di sicurezza e l'efficacia degli impianti tecnologici e delle macchine. La responsabilità della redazione di questo documento appartiene a Finco Francesco che, in qualità di Datore di Lavoro (DL) ai sensi dell’articolo 17 comma 1 del D.lgs. n. 81 del 9 aprile 2008, ha provveduto alla stesura della presente valutazione in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e con il Medico competente. I criteri seguiti per la valutazione dei rischi e stesura del presente documento, potranno essere suscettibili di variazione in funzione di futuri Decreti che dovessero prevedere procedure diverse, semplificate o standardizzate, per le piccole e medie imprese. Inoltre, trattandosi di valutazione di tipo dinamico, verranno apportati i dovuti aggiornamenti ogni qualvolta si verificherà un mutamento considerevole nelle lavorazioni svolte, attrezzature e sostanze impiegate, ambienti di lavoro utilizzati e numero di lavoratori occupati. POLITICA AZIENDALE La politica aziendale dell’impresa trattata si sofferma su diversi punti:  Essere conforme alle disposizioni legislative vigenti in materia, alle specifiche e standard di riferimento, recependo le evoluzioni normative e le richieste dei clienti;  Controllare in maniera continua e costante i propri prodotti con particolare attenzione ai processi interni;  Aderire ad un processo di miglioramento continuo delle proprie prestazioni in termini di soddisfazione del Cliente e tutela dell’Ambiente interno ed esterno;  Verificare periodicamente l’andamento delle pratiche aziendali, attraverso la pianificazione e lo svolgimento di audit e riesami della Direzione, al fine di valutare la conformità agli impegni assunti;  Gestire i rifiuti aziendali, limitando la loro generazione ed ottimizzando il riutilizzo degli stessi;  Promuovere la sensibilizzazione ed il coinvolgimento dei propri dipendenti e fornitori, affinché si lavori sempre nel rispetto delle esigenze del cliente e dell’ambiente. 1.2 PROCEDURE E RUOLI PER L’ATTUAZIONE DELLE MISURE 4

Il datore di lavoro e colui che possiede il potere di scegliere sia dal punto di vista economico che pratico in quanto ha potere esecutivo e di spesa, ad egli spetta il compito di scegliere le misure più adatte alla propria azienda al fine di garantire la massima sicurezza per i suoi lavoratori e per l’ambiente oltre che garantire il massimo profitto possibile. Ai fini dell’articolo 17 comma uno il datore di lavoro ha l'obbligo di:  Designare diverse figure aziendali quali; medico competente, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, responsabile dei servizi di protezione e prevenzione e gli addetti alle emergenze.  Collaborare con le figure appena citate per la stesura del documento di valutazione dei rischi.  Informare i lavoratori sui pericoli che incontreranno fornendo loro le adeguate misure di sicurezza  Vigilare sul rispetto delle norme. L’RSPP, il responsabile dei servizi di protezione e prevenzione, deve collaborare che fornire assistenza al datore di lavoro tenendo conto della sicurezza dell'azienda. Inoltre, deve prevedere a:  Valutazione dei rischi e individuazione delle misure per la sicurezza.  Elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività aziendali.  Proporre corsi di formazione e informazione dei lavoratori. Per l'articolo 34 comma 1 del decreto legislativo 81/08, anche il datore di lavoro può svolgere il compito di RSPP nel caso in cui l’azienda trattata, in questo caso indirizzata nello smaltimento dei rifiuti, deve possedere un numero inferiore di 200 dipendenti, deve peraltro seguire, visto l’alto rischio che tratta l’azienda qui riportata, un corso di formazione di 48 ore, le caratteristiche che esso deve possedere l’RSPP sono riportate nell’articolo 32. Possiamo suddividere il corso di formazione dell’RSPP in tre differenti moduli.:  Modulo A, prevede un corso di 28 ore con credito formativo permanente.  Modulo B, prevede un corso di 48 ore ed una specializzazione in base al settore trattato che può variare dalle 12 alle 16 ore.  Modulo C, rappresenta il corso di fare al fine di ottenere la nomina di RSPP I corsi di aggiornamento sono quinquennali e possiedono una durata di 40 ore per l’RSPP e di 20 ore per l’ASPP. Altre figure importanti che subentrano in presenza di un cantiere sono:  L' RLS, ovvero il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, che ha il compito di comunicare a un committente, o in primis al datore di lavoro, le indicazioni riguardanti la sicurezza dei lavoratori. Questo deve seguire un corso di formazione di 32 ore, inoltre non è obbligato a tenere corso di aggiornamento in quanto l’azienda trattata possiede un numero inferiore di 15 dipendenti. 5

 Il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP), ovvero colui che elabora il piano di sicurezza attenendosi alle misure generali dell'articolo 15.  Il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione (CSE), ovvero colui che vigila sul rispetto degli standard di sicurezza previsti dal piano di sicurezza stilato dal CSP.  Il progettista, ovvero colui che elabora il progetto. Un'altra figura molto importante è il medico competente, che viene designato dal datore di lavoro. Egli si deve preoccupare della stesura del DVR collaborando con il datore di lavoro e l’RSPP, oltre che programmare ed effettuare sorveglianza sanitaria. Infine, al datore di lavoro spetta anche il compito di designare gli addetti alle emergenze: -l’addetto al primo soccorso, colui che nelle situazioni di pericolo deve rispondere con freddezza senza alcuna esitazione. Esso deve eseguire un corso di formazione di 16 ore, in questo caso, dato che l’azienda trattata è classificata come pericolosa, e dei corsi di aggiornamento triennali dalla durata di 3 ore. -gli addetti alla lotta antincendio, sono coloro che si devono occupare della gestione dell’evacuazione del personale prevenendo qualunque tipo di impedimento nelle vie di esodo. 1.3 DESCRIZIONE ATTIVITA’ AZIENDALE EARTHGREEN è una società che opera nell’ambito dei servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali (non pericolosi e pericolosi) e dei rifiuti assimilabili agli urbani. I rifiuti in generale contengono elementi che possono inquinare l'ambiente se non trattati, devono essere quindi recuperati e smaltiti con la dovuta cautela. Lo smaltimento si suddivide in diversi passaggi: inizialmente viene effettuata una visita preventiva che consiste nell’effettuare analisi preliminari per l'acquisizione di dati, effettuando poi una progettazione relativa allo smaltimento dei rifiuti e tenga conto degli eventuali impatti ambientali, dopo verrà organizzato lo smaltimento dei rifiuti presso impianti finali o stazioni intermedie per rifiuti liquidi e solidi, infine verrà effettuata la bonifica finale. La normativa italiana, all’art 183 del D.Lgs.152/06 definisce, riprendendo quanto indicato nella direttiva comunitaria 98/2008/CE che il rifiuto è: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi. In biologia sono detti rifiuti i prodotti del catabolismo che vengono escreti o che in ogni caso non prendono più parte al metabolismo. È previsto che, dopo una determinata lavorazione, un rifiuto possa cessare di essere tale se vengono rispettate le condizioni elencate nell’art. 184 del D.lgs. 152/2006:  la sostanza o l’oggetto è comunemente utilizzato per scopi specifici;  esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto; 6

 

la sostanza o l’oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti; l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana.

Classificazione I rifiuti vengono classificati in base all’origine: in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, in base alle loro caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi (D.lgs. 152/06 art.184 c.1). I rifiuti si qualificano anche in base al loro stato fisico:    

1: solido pulverulento 2: solido non pulverulento 3: fangoso palabile 4: liquido

Rifiuti solidi urbani Sono una classe fortemente eterogenea, vengono abbreviati internazionalmente nell’acronimo RSU. Sono rifiuti urbani (D.lgs. 152/06, art. 184, c. 2):    

 

rifiuti domestici anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli del primo punto, assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità; rifiuti provenienti dalla pulitura delle strade; rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua; rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale.

Sali presenti I rifiuti solidi urbani contengono vari sali inorganici e composti alogenati organici che contribuiscono in modo differente alla produzione di diossine durante un processo di combustione e nello stesso tempo sono responsabili di fenomeni di degrado delle strutture di contenimento delle discariche. Il contenuto salino nei rifiuti è principalmente costituito da:  cloruro di potassio (KCl)  cloruro di sodio (NaCl)  carbonato di calcio (CaCO3) 7

solfato di calcio idrato (CaSO4•nH2O)  fosfato di sodio (Na3PO4)  ossalato di magnesio (C2Cl2Mg2O4•10H2O)  solfato di calcio e sodio (Na2Ca(SO4)2). I sali lisciviabili del rifiuto solido urbano possono superare i 5 g/litro. Tali sali, pressoché tutti di tipo inorganico, contribuiscono alla formazione di vari composti aggressivi nel percolato. 

Rifiuti speciali Come stabilito dal D.Lgs.156/06 art 184 comma 3, i rifiuti speciali sono quei rifiuti che possono derivare da:  

    



Rifiuti da attività agricole e agro-industriali; Rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall’art. 184-bis; Rifiuti da lavorazioni industriali; Rifiuti da lavorazioni artigianali; Rifiuti da attività commerciali; Rifiuti da attività di servizio; Rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; Rifiuti derivanti da attività sanitarie;

Rifiuti pericolosi Sono rifiuti pericolosi (D.Lgs. 152/06, art. 184, c. 5): 



quei rifiuti speciali e quei rifiuti urbani NON domestici indicati espressamente come tali con apposito asterisco nel CER ( catalogo europeo dei rifiuti) sono detti rifiuti pericolosi. quelli la cui pericolosità dipende dalla concentrazione di sostanze pericolose e/o dalle caratteristiche intrinseche di pericolosità indicate nei relativi allegati alla parte IV del D.Lgs. 152/2006.

Classe di pericolo Le classi di pericolo dei rifiuti sono le seguenti:      

Esplosivo Comburente Facilmente infiammabile (incluso estremamente infiammabile) Irritante – nocivo Tossico (incluso molto tossico) Cancerogeno 8

      

Corrosivo Infetto Teratogeno Mutageno A contatto con l’acqua libera gas tossici o molto tossici Sorgente di sostanze pericolose Ecotossico

Rifiuti tossici I rifiuti tossici sono quei materiali di scarto che possono causare dei danni o la morte a creature viventi, o che possono porre a rischio l’ambiente circostante. Generalmente si tratta di prodotti di provenienza industriale e commerciale, ma anche di uso domestico (prodotti delle pulizie, batterie, cosmetici, prodotti di giardinaggio), in agricoltura (fertilizzanti chimici, pesticidi), militare (armi nucleari e chimiche), servizi medici (prodotti farmaceutici), fonti radioattive, industria leggera (impianti di lavaggio a secco). Possono presentarsi in forma liquida, solida o liquame e contenere agenti chimici, metalli pesanti, radioisotopi e altre tossine. Si diffondono facilmente e possono contaminare laghi, fiumi e falde acquifere.

1.4 ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA DELL’AZIENDA Datore di lavoro e responsabile dei servizi di protezione e prevenzione: Finco Francesco

Medico competente: Marco Rossi

Addetti ad emergenze/incendi: Paolo Neri, Giuseppe Manno 9

Rappresentante Rappresentantedei dei lavoratori lavoratoriper perlalasicurezza sicurezza (RLS): (RLS):Dario DarioOrti Orti

Addetto al primo soccorso: Andrea Lavazzetti Lavoratori: Andrea Lavazzetti, Dario Orti, Paolo Neri, Giuseppe Manno

ELENCO DIPENDENTI: INQUADRAMENTO CONTRATTUALE MATRICOLE N.

COGNOME

NOME

DATA DI NASCITA

QUALIFICA

3

LAVAZZETTI

ANDREA

26/02/1978

OPERAIO SPECIALIZZATO

5

ORTI

DARIO

12/03/1985

OPERAIO SPECIALIZZATO

6

NERI

PAOLO

09/05/1987

OPERAIO SPECIALIZZATO

7

MANNO

GIUSEPPE

01/11/1990

OPERAIO SPECIALIZZATO

NUMERI DI EMERGENZA: ENTE CHIAMATO

NUMERO DI EMERGENZA

EMERGENZA SANITARIA

118

PRESIDI OSPEDALIERI: VIGILI DEL FUOCO

115

POLIZIA

113

CARABINIERI

112

POLIZIA MUNICIPALE (SARONNO)

02 9698 4410

10

PRONTO INTERVENTO ACQUA (S.A.T)

800.318.220

PRONTO INTERVENTO ELETTRICITA’

800.031.121

PRONTO INTERVENTO GAS METANO

800.608.060

TURNI DI LAVORO ORARIO INIZIO 8:30

ORARIO FINE 12:30

TURNI Turno mattutino

ATTIVITÀ Nel turno mattutino l’azienda si occupa della rimozione dei rifiuti per richiesta del cliente.

13:30

5:30

Turno pomeridiano

Nel turno pomeridiano l’azienda si occupa dello smaltimento dei rifiuti e dello stoccaggio con le attività di carico e scarico nel magazzino.

1.5 ANDAMENTO INFORTUNISTICO Si inseriscono i dati degli infortuni degli ultimi anni 2017 – 2018 – 2019. 2017 INFORTUNATO

DATA/GIORNI

SETTORE

DINAMICA

LESIONI

dal 16/12/2017 al 07/01/2017 gg.22

operaio specializzato

infiammazione apparato respiratorio

dal 02/04/2017 al 12/05/2017 gg.41

operaio specializzato

ispezionando un sito at...


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