Alla Luna - Leopardi - Analisi del testo PDF

Title Alla Luna - Leopardi - Analisi del testo
Course Letteratura Italiana
Institution Università degli Studi di Messina
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Summary

Analisi del testo...


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Alla luna – Giacomo Leopardi Parafrasi O luna graziosa, mi ricordo che, esattamente un anno fa, salivo pieno d’angoscia su questa collina per contemplarti: e anche in quel momento, così come fai ora, sovrastavi quella selva che illumini interamente. A causa, però, del pianto che mi sgorgava dagli occhi il tuo aspetto mi appariva sfocato e annebbiato, poiché la mia vita era colma di dolori e ansie, e lo è ancora, né dà alcun segno di voler cambiare, mia cara luna. Eppure mi piace il ricordo, il richiamare alla mente il tempo del mio dolore. Oh, com’è gradito quando giunge in età giovanile, quando la speranza ha di fronte un lungo cammino e la memoria ha alle sue spalle invece un tratto breve, il ricordo del passato, sebbene questo sia stato triste e la sofferenza prosegua ancora! In questo testo Leopardi si sofferma sul rapporto dell’uomo con la natura, in particolare con il paesaggio notturno. La Luna risulta essere l’elemento centrale della poesia in quanto diventa una confidente a cui il poeta affida i suoi ricordi. Il ricordo è un tema doloroso che riporta alla mente ansie e tristezze ma allo stesso tempo provoca piacere in quanto richiama il tempo della giovinezza in cui l’uomo è pieno di speranza. Ma nella parte finale del componimento viene evidenziato come la sofferenza ritorni nel presente. Nella prima parte del testo troviamo suoni dolci e aperti per sottolineare il sentimento che l’autore prova per la terra a cui è tornato, immerso nella natura e alla presenza della Luna (es. “O graziosa luna, io mi rammento”). In questo frammento sono presenti diverse assonanze: luna - sovra, luna – selva, nebuloso – tremulo – volto, travagliosa – vita, speme-breve. Tra queste assonanze notiamo anche dei legami di significato che riassumono l’intero componimento: la luna sovrasta la selva anche se il poeta vede il suo volto annebbiato per il pianto di dolore causato da una vita difficile e allo stesso tempo piacevole e speranzosa durante il periodo della giovinezza. Nella seconda parte invece notiamo la presenza di suoni aspri e duri. I principali campi semantici sono il dolore (es. “angoscia, travaglio”), il piacere (es. “grato”), la visione (es. “apparia, graziosa, diletta”) e il ricordo (es. “memoria, rimembrar, triste, speme”). La visione del paesaggio in questo testo è precisa e dettagliata perché fin dai primi versi Leopardi ci indica il luogo in cui si trova (la collina). A livello sintattico, le frasi sono collegate tra loro attraverso l’utilizzo di numerosi enjambement che servono al poeta per far immergere il lettore nella complessità dei suoi pensieri. Troviamo inoltre l’alternanza di tempi verbali e la presenza di avverbi di tempo che sottolineano il continuo passaggio dal ricordo al presente La poesia è un colloquio tra due interlocutori: Leopardi e la Luna che nonostante sia un essere inanimato è capace di intraprendere un dialogo grazie alla messa in atto di una personificazione. Possiamo infine notare ai versi 13-14 una figura retorica di posizione (chiasmo) e una figura retorica di significato (antitesi) che mettono in luce che maggiore è la memoria e più breve diventerà la speranza....


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