Amleto - Riassunto Storia del teatro moderno e contemporaneo PDF

Title Amleto - Riassunto Storia del teatro moderno e contemporaneo
Course Storia del teatro moderno e contemporaneo
Institution Università degli Studi di Napoli L'Orientale
Pages 6
File Size 144.2 KB
File Type PDF
Total Downloads 106
Total Views 163

Summary

riassunto...


Description

William Shakespeare The Tragedy of Hamlet, Prince of Denmark (1601) CENNI BIOGRAFICI 1564 – Shakespeare nasce a Stratford-upon-Avon 1582 - a soli 18 anni sposa Anne Hat 1598/99 - il Theatre viene demolito e i Lord Chamberlain’s Men costruiscono The Globe. 1603 - muore la Regina Elizabeth Tudor I (regnava dal 1559), le succede James I Stuart (già re di Scozia). Il re trasforma i Lord Chamberlain’s Men nei King’s Men, Shakespare non compare già più tra gli attori. Muore il 15 aprile a Stratford dove viene seppellito. Era ormai diventato un ricco gentiluomo.

1616

PRODUZIONE DRAMMATURGICA S. comincia a scrivere per il teatro presumibilmente intorno il 1590, complessivamente scrisse 36 drammi, durante la sua vita ne furono pubblicati soltanto 16 ma si trattava di testi scorretti e non rivisti dall’autore. 1623 Heminge e Condell della compagnia dei King’s Men, pubblicarono l’intero corpus drammatico. Il volume conosciuto come primo in folio, aggiungeva altri 20 drammi a quelli già stampati, riportati in una versione però corretta, in questa prima edizione non comparivano nè le divisioni in atti nè in scene. La produzione drammatica di Shakespeare si può dividere in due dècadi in base ai generi prevalenti che le contraddistinguono: 1590-1600 Comedies: The Taming of the shrew (1588-92), The two gentleman of Verona (1591-94), The Comedy of errors (1591-94), Love’s Labour’s Lost (1594-97), A Midsummer Night’s dream (1594-97), The Merchant of Venice (1596-98). Histories: Henry VI (tetralogia 1588-92), Richard III (1591-94), Richard II (1594-95), King John (1590-97) Henry IV (1596-99), Henry V (1599) 1600-1610 Tragedies: Romeo and Juliet (1594-97), The Tragedy of Hamlet, Prince of Denmark (1600-01), Troilus and Cressida (1601-01), The Tragedy of Othello, The moor of Venice (1602-11), The tragedy of King Lear (1605-06), The Tragedy of Macbeth (1605-08) Romances: Pericles, Prince of Tyre (1607-08), The Tragedy of Cymbeline, King of Britain (1607-10), The Winter’s tale (1608-11), The Tempest (1611).

Fonti Hamlet Si presuppone, che l’opera scritta da Shakespare sia il rifacimento di un copione precedente, denominato Ur-Hamlet, attribuibile a Thomas Kyd, la cui The Spanish tragedy (1587) prototipo della tragedia di vendetta elisabettiana follia – fantasma padre ossessionato dal figlio [situazione rovesciata] recita disvelatrice nome Horatio La storia del principe di Danimarca è narrata per la prima volta nella Historia Danicae (XI sec. ) di Saxo Grammaticus pubblicata nel 1514 e spesso ristampata I libri III e IV sono dedicati alle vicende del leggendario Amleth principe, poi re, dello Jutland Ofelia sorellastra di Amleth François de Belleforest la rielaborò per includerla nelle sue Histoires Tragiques (1576) Shakespeare potrebbe aver letto Belleforest. Hamlet Il testo di Hamlet è stato registrato presso lo Stationer’s Register il 26/7/1602 e stampato la prima volta nel 1603, molto probabilmente già rappresentato nel 1600, in quanto appare citato nel diario di Gabriel Harvey della compagnia dei Lord Chamberlain’s Men nel febbraio dello stesso anno. Per Hamlet abbiamo tre distinte versioni a stampa: Q1 (1603), Q2 (1604-5), F (1623). TRAMA L’opera è ambientata nella Danimarca feudale, a Elsinore vicino Copenaghen. Bernardo, Orazio e Marcello, di guardia al castello incontrano il fantasma del defunto Re Amleto, lo spettro appare agli uomini ma senza poter parlare, svanisce nel nulla. La notte successiva, dopo essere stato dovutamente avvertito, il giovane Amleto si unisce alla guardia del castello. Il fantasma riappare ed Amleto riesce a parlargli, rivelandogli i veri avvenimenti che hanno preceduto la sua morte, gli svela l’omicidio da parte del fratello Claudio e gli chiede di vendicarlo. Amleto si fingerà pazzo per confondere chiunque cerchi di prevederlo ed in modo da facilitarsi, quindi, la vendetta. Dopo la morte del re, il fratello di quest’ultimo, Claudio, ha sposato la regina, Gertrude. Una compagnia di attori, viene invitata al castello con l’intento di risollevare l’animo di Amleto, ormai divenuto pazzo agli occhi di tutti. Amleto chiede agli attori di interpretare L’Omicidio di Gonzago (chiamandola in seguito La trappola per topi) aggiungendo alcune sue righe al testo. L’interpretazione, raggiungendo l’obiettivo prefissato da Amleto, inquieta il re, che interrompe la recita. Questo sembra provare agli occhi di Orazio ed Amleto la colpa di Claudio. Dopo la recita degli attori, Amleto raggiunge la madre per parlarle, mentre dialogano animatamente, sente Polonio gridare da dietro le tende e credendo si tratti del re, lo uccide. Claudio crede che il nipote sia diventato troppo pericoloso per essere lasciato a piede libero, decide quindi di fargli fare un viaggio in Inghilterra con Rosencrantz e Guildenstern a cui consegna una lettera con l’ordine di uccidere Amleto appena giunti in Gran Bretagna. Durante un attacco di una nave corsara, Amleto scopre la lettera e la rimpiazza con un’altra in cui si ordina invece di uccidere gli amici/traditori a viaggio completato. Amleto si dirige di nuovo verso la Danimarca. Ritornato in Danimarca, Amleto scopre che Ofelia, impazzita dopo la morte del padre, è annegata. Vedendo Amleto, Laerte lo accusa della morte del padre e della sorella. Per mettere fine alla disputa, il re prepara un incontro di scherma tra Amleto e Laerte, trovando un artificio per uccidere "accidentalmente" il nipote. Claudio avvelena del vino che offrirà ad Amleto alla fine del primo incontro, e Laerte avvelena a sua volta la punta del suo fioretto. Durante il combattimento Gertrude, all’oscuro delle macchinazioni del marito, beve dalla coppa riservata ad Amleto. Laerte ferisce Amleto, condannandolo a morte. Nello scontro i due si scambiano i fioretti ed Amleto ferisce Laerte, quasi nello stesso istante, Gertrude cade a terra, affermando che la coppa è avvelenata; Laerte confessa quindi che la morte di Gertrude è opera del re, e che la punta da cui Amleto è stato ferito è avvelenata. Amleto, gridando al tradimento, trafigge il re. Prima di morire Amleto chiede ad Orazio di fare in modo che tale storia non vada perduta, e di raccontare pubblicamente gli avvenimenti di cui è stato vittima. Fortebraccio entra con i suoi soldati nel castello e reclama i propri diritti sulla Danimarca. COSTRUZIONE DRAMMATURGICA Amleto, trad. Agostino Lombardo, Milano, Feltrinelli, 2002,

Atto I Scena I, (dalla mezzanotte all’alba )

Bernardo: E’ suonata mezzanotte … Francisco: […] Fa molto freddo Bernardo: La guardia è stata tranquilla? (p. 7) Marcello: […] Perciò gli ho chiesto di fare la guardia con noi stanotte (p. 9) Atto I Entra lo spettro BERNARDO: Nella stessa forma del re che è morto. MARCELLO: Tu sei un letterato. Parlagli Orazio. (p. 11) ORAZIO Tale era l’armatura che indossava quando combatté l’ambizioso Norvegia. (p.13) Atto I Il gallo canta (p. 17) Orazio Ma guardate, il mattino col suo manto di ruggine. Marcello […] E io so dove si può incontrarlo [Amleto], opportunamente, questa mattina. (p. 19) Atto I Scena II, (Sala del trono - Durante il giorno fino alle ore serali), Squilli di tromba Re: […] Noi, con una gioia intristita, Occhio augurale eppure lacrimante, Allegria nelle esequie e funebre lamento Nel matrimonio, egualmente bilanciando Piacere e dolore, la abbiamo presa in moglie. (p. 21) Atto I Re: […] E adesso mandiamo te, buon Cornelio, E te Voltemando, a portare questo saluto al vecchio Norvegia […] Addio: e la rapidità mostri zelo. Laerte […] Volentieri sono venuto in Danimarca a tributare il mio omaggio alla vostra incoronazione […] Re Hai il permesso di tuo padre? Che dice Polonio? (p. 23) Atto I Re: Com’è che sei ancora coperto dalle nuvole? (p. 25) Re: […] Sappia infatti il mondo Che tu sei l’erede più diretto Di questo trono e che per te io nutro Ricchezza d’amore non inferiore a quella Che il più caro dei padri porta al figlio. In quanto la tua intenzione di tornare a studiare a Wittenberg […] (p. 27) Atto I (primo monologo) Amleto: […] Morto Appena da due mesi, ma non tanto, Nemmeno due! Un re così eccelso, Che era di fronte a questo un Iperione Di fronte a un satiro; così amoroso con mia madre […] (p. 29) Eppure in un mese […] Oh rapidità vergognosa! Con tanta furia precipitarsi dentro lenzuola incestuose! […] ( A Bernardo) Buona sera, signore. (A Orazio) Ma che fai dunque lontano da Wittenberg? (p. 31) Atto I Orazio: Monsignore, sono venuto per il funerale di vostro padre Amleto: […] Secondo me sei venuto ad assistere Al Matrimonio di mia madre. Orazio: Di fatto, monsignore, è avvenuto subito dopo. (p.33) Atto I Amleto: Ma questo dov’è stato? Marcello: Sugli spalti, dove montiamo la guardia, monsignore. (p. 35) Amleto: Siete di guardia stanotte? (p. 37)

Atto I Amleto: Il suo volto allora non l’avete visto? Orazio: Oh si, monsignore, la visiera era alzata. (p. 37) Amleto Stanotte sarò di guardia. (p. 39) Atto I Scena III Laerte : […] In quanto ad Amleto e ai suoi corteggiamenti, Prendili per una moda, un capriccio del sangue, una viola nella primavera della giovinezza, Precoce e non duratura, dolce ed effimera, il profumo e lo svago d’un minuto, non di più. Polonio: […] Il vento si posa sulla spalla della tua nave, e tu ti fai aspettare. (p. 41) Atto I Polonio: […] Mi dicono che molto spesso, ultimamente, ti ha concesso il suo tempo, e che a tua volta Tu gli hai dato libera e generosa udienza. Ofelia: Ultimamente, signore, mi ha dato molti segni Del suo affetto per me. […] Signore mi ha dichiarato il suo amore In modo onorevole. (p. 47) Atto I Scena IV, (Spalti del Castello) Amleto: Che ora sono adesso? Orazio: Credo che manchi poco a mezzanotte. Marcello: No, è suonata. (pp.49-51) Entra lo spettro. (p. 53) Atto I Scena V Spettro: E’ quasi giunta l’ora in cui debbo Restituirmi allo zolfo e al tormento delle fiamme. p. 61 (rivelazione assassinio) […] Ma piano, mi par di sentire l’odore Dell’aria del mattino. (p. 57) […] La lucciola annuncia che il mattino è vicino (p. 63) Atto I Amleto: […] perché può darsi Che d’ora in poi ritenga opportuno Recitare la parte del matto. (p. 71) Atto II Scena I (sala nel castello) Ofelia: […] Senza gli occhi uscì dalla porta Senza il loro aiuto, e fino all’ultimo Posò la loro luce su di me. (p. 81) Scena II (sala del trono), Polonio: E credo […] di aver trovato la causa della pazzia di Amleto. (p. 85) Lettera di Ofelia (p. 91) Atto II Amleto: L’uomo non mi piace – e nemmeno la donna, anche se col tuo sorrisetto tu sembri dire di sì. Rosencrantz: Monsignore, non c’era niente di simile nei miei pensieri Amleto: Perché, ti sei messo a ridere, allora, quando ho detto “l’uomo non mi piace”? […] Come mai viaggiano? A essere stabili, ne avrebbero guadagnato sia in reputazione sia in profitto. (p. 103)

Atto II Rosencrantz: Si, monsignore – e si portano via anche Ercole col globo. (p. 105) Amleto: Lo faremo domani sera. Se necessario, potresti imparare un discorso di dodici o sedici versi che io butterei giù e inserirei anche nel testo? (p. 115) […] Il teatro è la cosa con cui metterò in trappola la coscienza del re. (p. 119) Atto III Scena I (Interno castello, di giorno) Amleto: Essere o non essere – questa è la domanda (p. 125) […] (a Ofelia) Non credere a nessuno di noi. Chiuditi in convento. (p. 129) Atto III Scena II, (interno castello, durante il giorno) Amleto: Pronuncia la battuta, ti prego, come te l’ho pronunciata io, agilmente sulla lingua […] E non segare troppo l’aria con la mano, così. Ma usa moderazione (p. 133) […] Perché ogni cosa troppo esagerata è lontana dai propositi del teatro, il cui fine, dalle origini a ora, è stato ed è di tenere, per così dire, lo specchio alla natura, di mostrare alla virtù i suoi lineamenti, al vizio la sua immagine, e all’età e al corpo del tempo, la loro forma e impronta. (p. 135) Atto III Amleto: Stasera Si recita un dramma davanti al Re. Le guardie portano le torce. (p. 139) Rosencrantz: Desidera parlare con voi nella sua camera prima che andiate a letto. (p. 155) Questa è l’ora più stregata della notte. (p. 157)

Amleto:

Atto III Scena III (sala del trono, notte) Il Re s’inginocchia Amleto: Ora potrei farlo tranquillamente, ora che sta pregando. E ora lo farò. E così se ne va in Paradiso. E così Io sono vendicato. Ci devo riflettere […] (p. 163) Atto III Scena IV, (camera della Regina) Polonio: (da dietro) Ehi aiuto! Amleto: Che succede? Un topo? Scommetto un ducato che è morto, morto! Affonda la spada nell’arazzo e uccide Polonio (p. 169) Atto III Entra lo spettro (p. 175) Amleto: Ebbene, guardate là! Guardate come s’allontana furtivo. Mio padre, vestito Come quando era vivo! (p. 177) Atto IV Scena I, (sala del trono, il mattino seguente) Regina: Ah, mio signore, che cosa ho visto stanotte! (p. 185) Re: Appena il sole avrà toccato i monti Lo spediremo lontano da qui. (p. 187)

Scena III Re: Voglio che stanotte sia lontano da qui. (p. 195) Atto IV Scena VI Orazio: (legge la lettera) Non eravamo in mare nemmeno da due giorni che una nave pirata in pieno assetto di guerra ci diede la caccia (p. 219) Scena VII Regina: Una sventura calpesta i calcagni dell’altra. Tanto veloci si susseguono. Tua sorella è annegata. (p. 231) Atto V Scena I (luogo di sepoltura), Amleto Da quand’è che fai il becchino? Primo Clown Cominciai nel giorno in cui il nostro ultimo Re, Amleto, sconfisse Fortebraccio.[…] Fu il giorno stesso in cui nacque il giovane Amleto – quello che è pazzo ed è stato mandato in Inghilterra. […] Qui io ho fatto il becchino, da ragazzo e da uomo, per trent’anni. (p. 243) Atto V Scena II Amleto: Se è ora, non sarà dopo. Se non sarà dopo, sarà ora. Se non è ora, tuttavia sarà. Essere pronti è tutto. Poiché nessun uomo sa qualcosa di ciò che lascia, che importa lasciare prima del tempo? Sia così. (p. 267) Versioni cinematografiche Hamlet (1948) Regia: Laurence Olivier Interpreti: Laurence Olivier, Jean Simmons (Ofelia), Eileen Herlie (Gertrude). Amleto (1991) Regia: Franco Zeffirelli Musica: Ennio Morricone Interpreti: Mel Gibson (Amleto), Glenn Close (regina Gertrude), Helena Bonham - Carter (Ofelia) Hamlet (1996) Regia: Kenneth Branagh Musica: Patrick Doyle Interpreti: Kenneth Branagh (Hamlet), Derek Jacobi (Claudius), Julie Christie (Gertrude), Kate Winslet (Ophelia)....


Similar Free PDFs