Fondamentai del teatro moderno e contemporaneo PDF

Title Fondamentai del teatro moderno e contemporaneo
Author Greta Shtrepi
Course Comunicazione Media e Pubblicità
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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appunti delle lezioni di teatro ...


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02/10/2018 Lez Lezion ion ione eu uno no no.. FO FOND ND NDAM AM AMEN EN ENTI TI DEL TE TEAT AT ATRO RO M MOD OD ODERN ERN ERNO OEC CO ONTE NTEMP MP MPOR OR ORAN AN ANEO EO EO..

ARGOMENTI. DEFINIZIONE DI TEATRO. -COMUNICAZIONE TEATRALE E TIPOLOGIE DI TEATRO CHE ESISTONO OGGI RISPETTO IL PASSATO. Definizione di teatro: per definire teatro si parte da una frase di Peter Broock(Brook, boh) Che è stato un teorico, è un teorico. Il teatro è un concentrato di emozioni Per capire cos’è il teatro bisogna partire da cosa non è: -non è solo un genere letterario. Es. la danza, il circo. -il teatro è una pratica scenica, mai confondere il teatro per forza con un testo scritto. L’opera drammaturgica è il testo teatrale ovvero scritto, è concepito e scritto dall’autore per però essere sempre messo in atto. Non può essere letta e basta. Viene scritta e pensata per essere messa in atto, come le canzoni. Se non venisse messa in atto sarebbe incompleta. Cosa rende il teatro unico? la risposta non è immediata. il teatro è un’arte cinetico visiva, non è solo arte visiva ma è anche in movimento. Dinamica. È un’arte che può avere con molti generi è pluri genere. Anche all’interno di questi generi ci sono sottogeneri, come il teatro di prosa che contiene mille generi. Per questo il teatro diventa una ramificazione complessa. Quindi cosa accomuna tutte queste ramificazioni? Non è il testo, non può essere ciò che viene fatto in un logo solo perché esso si chiama teatro, poiché è teatro anche ciò che accade in luoghi non ufficiali. Come per esempio le esperienze in carcere. Tutti queste differenze e molteplicità di luoghi lo rendono un’arte disomogenea. Non deve essere classificata in teatro di serie A e serie B: lirica, balletto classico, teatro fatto alla scala serie A circo, danza moderna ecc.. serie B.

il teatro NON deve essere classificato, perché esso è professionale e ha della qualità in tutti i campi, non è una questione di genere nobile o meno nobile. Allora coda accomuna questo macrogenre? Cos’è lo specifico teatrale? “L’essenza profonda del teatro è poter scegliere uno spazio vuoto qualsiasi…” P.Broock. Grotowski “il teatro è ciò che avviene tra lo spettatore e l’attore”: LO SPECIFICO TEATRALE STA IN UNA RELAZIONE. L’azione compiuta dall’attore, entra in relazione con lo spettatore. Essa non è mediata, non interviene nulla, è una relazione viva. L’attore e lo spettatore sono gli unici ingredienti necessari e indispensabili per il teatro. L’attore è il portatore di un messaggio e lo spettatore un destinatario, l’attore deve veicolare un messaggio, messaggio che è destinato, pensato per un altro. L’attore ha due strumenti: il corpo e la voce. Questi due strumenti vengono utilizzati diversamente nel corso dei secoli, che vengono utilizzate in base alle esigenze dei destinatari. Essi cambiano in base alle esigenze e del popolo, della gente che l’attore si ritrova di fronte. Nell’500 tanto corpo e poca parola, poiché pubblico poco colto. Questo metodo ripreso nel ‘900 perché oggigiorno l’uomo ha bisogno di vedere, di osservare perché si percepisce molto di più. Spettatore sempre meno propenso alla pazienza dell’ascolto. SPECIFICO TEATRALE: opera teatrale irripetibile esiste solo nel momento in cui accade. IL teatro è ciò CHE ACCADE. Nonostante abbia al suo interno elementi che vengano ripetuti. Per esempio, il testo, il piano luci, la scenografia sono elementi ripetibili, i costumi, le luci, ma NON ha di ripetibile le reazioni dello spettatore o l’attore non ha le stesse energie. La relazione cambia, poiché essendo costituito da esseri viventi è normale che essi non si comportino come ROBOT, possono avere atteggiamenti diversi.

Parole importanti: Replica e ripresa. Concetto di replica è il ripetersi re regol gol golare are are, sera per sera di uno spettacolo, il tutto ravvicinato nel tempo. La ripresa è appunto la ripresa dello spettacolo dopo un’interruzione più o meno lunga di una pausa. È una cosa positiva poiché lo stesso spettacolo può aggiungere delle piccolezze, dei dettagli che possono migliorare lo spettacolo. Possono cambiare gli attori, ma i registi devono essere uguali non devono cambiare. Se il regista dovesse morire, viene sostituito da chi ha collaborato o comunque qualcuno che fa riferimento ad esso.

Il ccont ont ontrat rat ratto to ffidu idu iducia cia ciario rio tra sp spett ett ettato ato atore re e ssce ce cena na na.. Esso è un patto che si chiama SOSPENSIONE VOLONTARIA DELL’Incredulità. Essa è il momento in cui lo spettatore crede a ciò che vede nonostante è consapevole che quelle azioni non stiano accadendo davvero. Ma in quel momento lo spettatore percepisce delle emozioni poiché a teatro le cose accadono tra persone e non tramite uno schermo. Questa sospensione deve essere maggiore rispetto al cinema, a teatro lo spettatore deve credere a cosa che sono infinitamente finte. PLURIMATERICO/PLURICODIE: va a colpire quasi tutti i caratteri sensoriali, può raggiungere lo spettatore in modi diversi. Lo spettatore può rimanere colpito da sensazioni diverse. È un’arte a 360 gradi, utilizza l’olfatto, il tatto, la vista eccc.. È dotato di personaggi con maestranze diverse, il teatro è un’opera teatrale unica poiché concorrono decine e decine di persone che collaborano per far si che lo spettacolo avvenga. Il teatro è stato il pri primo mo m mezz ezz ezzo od dii co com munic unicaz az azion ion ione ed dii m mass ass assaa. Le dimensioni dei teatri antichi, ci fan capire che la massa andava a teatro e che era importantissimo. Mezzo di comunicazione di massa delicatissimo, nell’antica Grecia aveva funzione religiosa, purificatrice. In epoca romana, invece, teatro come mezzo di gioco, intrattenimento. Il teatro poteva essere utilizzato come mezzo di comunicazione politica, come mezzo di propaganda, come mezzo per placare il popolo. Tutto questo fino alla nasciate del cinema. Il cinema diventa ufficialmente il mezzo che parla alle masse, che supera il teatro nella velocità, nelle tecniche. Il cinema a sua volta viene sostituito a sua volta dalla televisione e a sua volta essa viene sostituita dai mass media. Il pubblico di teatro è un pubblico finito, poiché ha un limite di spettatori preciso. Il teatro è un mezzo di comunicazione di nicchia. Lo spettatore ha delle esigenze maggiori e aspettative elevate. Lo spettatore non si aspetta la parafrasi della realtà, ma cerca un luogo dove si possa trovare un concentrato di emozione alto, laddove si lavora non più attraverso i mezzi, ma si lavora attraverso le suggestioni.

08/10/2018

SUDDIVISIONNI DEL TEATRO. Noi ci occuperemo del teatro di regia.

(Sperimentazione e terzo teatro: altri due tipi di teatro) Noi ci occupiamo di quello di regia poiché è quello che ha avuto più successo e che ci viene ancora proposto. È quello nel quale c’è sempre più possibilità di lavoro. Il regista è l’autore dello spettacolo, così come il drammaturgo è l’autore del teso, il regista è l’autore dello spettacolo. Egli non è il “capo”, ma è colui che è in grado di interpretare un testo drammaturgico, da una lettura critica al testo che sta affrontato. È colui che interpreta criticamente il testo. Il teatro di regia è quello che a partire dal testo drammaturgico, il regista fa una riflessione critica, studia questo testo per far si che venga messo in atto portando un messaggio. Tutto questo portando e utilizzando il suo stile. Egli utilizza una linea poetica, che poi diventa il suo modo per potersi esprimere, il suo stile. Questa professione nasce in Italia negli anni 30-40 degli anni ’90. Nasce più tardi in Italia poiché in Italia è molto presente molto il teatro mattatoriale concentrato sul mattatore, il regista non riusciva a far sentire la sua voce in un campo pieno di mattatori. Prima esisteva solo la messa in scena senza che avvenisse la lettura chiave del testo. Questo strumento di indagine, l’idea di porsi domande, di come far arrivare questo contenuto al pubblico, nascono nel ‘900. Pirandello grande esponente. Intorno agli anni 60, si sviluppa una forma di contestazione e anche il teatro di regia viene messa in contestazione. Queste contestazioni nascono da gruppi come per esempio il living theater, nasce in America (Julian Back). Nasce con delle istanze rivoluzionarie: 1. La sperimentazione non riconosce la supremazia del regista, essi sostituiscono il regista con delle figure maieutiche: (lavoro di gruppo, dal quel far emergere il meglio, tipo lavoro di tipo laboratoriale). 2. Essi non partono dal testo e non lo considerano. Questi cercano di fare nascere, un testo con il lavoro di gruppo. Il testo è un punto di arrivo, non di inizio. 3. L’abolizione di concetto di teatro come luogo fisico. All’epoca teatro si faceva solo ed esclusivamente nei teatri. Loro volevano fare teatro ovunque, tipo in strada, nelle piazze, parliamo di teatro furori dal teatro. Un teatro dove la relazione con lo spettatore e più viva, gli spettatori vengono coinvolti di più. Questa è la sperimentazione.

Questo concetto andò via via morendo, nonostante venga ancora in piccolo rappresentato. Una componente della sperimentazione molto importante fu l’utilizzo di questa tecnica per portare dei messaggi politici, per proteste (paradise now). Molto provocatori. Il terzo teatro è un’altra tipologia di esperienza. Questo termine ci viene dato da Eugenio Barba che fondò un teatro chiamato “Odin Teatret”. gli chiama questo il terzo teatro perché lo considera terzo dopo gli atri due. Egli voleva che esso venisse utilizzato come strumento di natura antropologica. Il terzo teatro vuole andare oltre lo spettacolo, ma essere un teatro fatto con uno scopo all’interno della società. Barba riconosce nel teatro un valore che può essere utile all’uomo. FONDAMENTI DI TEATRO GRECO.

Il teatro di partenza, parte dal concetto di ritualità nell’antica Grecia nel V secolo a.C. parte come luogo per compiere riti religiosi. Tetro deriva da Teatren: c’ è un momento in cui tutto ciò che accade intono al rito prevale sul rito stesso. Questo fa sì che tutto ciò diventi più spettacolare con danze, balletti a cui la comunità partecipa. Nel momento in cui questo si stabilizza, anche il luogo si deve stabilizzare. Questo fa sì che anni dopo anni, la pietra sostituisca il legno e i luoghi teatrali diventino in pietra. Questo fa sì che una struttura così stabile e forte venga utilizzata di più. La quantità di gente che partecipava al rito/spettacolo era sconvolgente, tutta la comunità partecipava perché significava ad andare in contro ad un procedimento di catarsi, purificazione interiore. Andare a teatro era andare incontro ad un percorso di purificazione. Lo spettatore usciva cambiato. Il concetto di catarsi può essere tradotto come una catarsi al contrario nel teatro sociale. Nelle esperienze di catarsi oggi avviene negli spettatori. (guardare Cesare deve morire). Ancora oggi l’esperienza del vivo, del partecipare a eventi, al così detto rito collettivo è presente. Come quando andiamo ai concerti in live. Il teatro è uno spazio molto grande dove si lavora qualcosa di impegnativo. Il compito dell’attore è quello di far arrivare il messaggio a 18mila spettatori. All’inizio il teatro nasce come forma di danza, di movimento. successivamente l’attore si farà portatore di un messaggio. Il teatro greco è sempre formato da pochi attori, perché se no sarebbe impossibile capire la storia. L’attore greco utilizzava la maschera. Per farsi sentire da un lato avevano un’acustica perfetta, l’attore dovevano avere delle capacità vocali e in più avevano delle maschere. Questo tema della maschera è importantissimo, poiché viene prolungato fino ai giorni d’oggi. Anche se non utilizziamo la maschera fisica, l’attore oggi “veste” una

maschera dove questa maschera non viene messa fisicamente, ma è l’attore che si immedesima in un personaggio. In Grecia veniva utilizzata anche per farsi sentire, poiché faceva da cassa di risonanza, in modo che la gente potesse sentire. La maschera mi aiuta a diventare una persona che non sei tu. Il teatro ti obbliga ad immedesimarti nel tuo personaggio per due o tre ore. Molte volte capita che l’attore pari con la sua maschera come nell’Amleto. FONDAMENTI DI TEATRO LATINO. Molto diversa è la fisionomia del teatro latino. Esso è totalmente il divertimento, neanche l’intrattenimento, ma è fatto apposta per sollecitare la risata. Il divertimento sta alla base del teatro latino. I teatri latini sono costruiti in città, all’interno del tessuto urbano, perché l’idea dell’Impero Romano e Panem et circenses, per distogliere la mente del popolo dai problemi dell’impero. Con il crollo dell’Impero Romano questo mercato viene a meno. Ma non viene meno al bisogno di teatralità. FONDAMENTI DI TEATRO MEDIEVALE. Esistono due tipi di teatralità sacra e profana. • Quella sacra rimane nella liturgia, nella chiesa cristiana. Soprattutto permane nelle feste come Natale e riti vengono teatralizzati poiché si parla ad un pubblico che ha bisogno di essere catechizzato. Esso però non viene intrapreso da attori ma dai sacerdoti e i testi sono solo i testi sacri. • Molto ampio è tutta la prospettiva di teatralità profana, come per esempio i roghi, decapitazioni. Questi atti vengono teatralizzati e rendono spettacolo queste tendenze di spettacolizzare le esecuzioni. Non è teatro così come l’abbiamo conosciuto ma è la quotidianità che viene teatralizzata. Senza essere riconosciuta come teatro ufficiale. La dimensione profana, viene messa in atto anche nelle corti come per esempio i Giullari, i giocolieri, i cantastorie che praticavano la loro arte o nelle corti o per strada per guadagnare. I giullari: è un personaggio che ritornerà tantissimo nella commedia dell’arte e in Shakespeare, personaggio molto gradito e inserisce in molti testi. Colui che grazie che al suo ruolo può sempre dire la verità siccome creduto pazzo nessuno bada alle sue parole. Il giullare a qualche caratteristica di diabolico, con queste orecchie a punta. Vestiti colorati che ritroveremo in arlecchino. Tema fortissimo nel giullare e il dubbio. Il giullare ha sempre un bastone con una figura alla fine “la marotte”. Quello a cui si rivolge. Come nel monologo di Amleto che rivolge al teschio. FONDAMENTI DEL TEATRO RINASCIMENTALE.

All’interno delle corti permangono delle tecniche teatrali di intrattenimento, ma non sono soggetti alla logica dello spettacolo ufficiale. Il teatro manca, poiché manca il luogo. Con la fine dei tetri latini si ha fine di tetro di luogo ufficiale e bisogna aspettare fino al 1580 quando viene costruito per la prima volta il tetro Olimpico di Vicenza. Il medioevo non aveva più luoghi e professionisti nel campo teatrale. Nel 1545 nasce veramente il teatro con un atto di fondazione, un atto notarile. Un gruppo teatrale dove chiedono che venga firmato un atto per essere riconosciuti come compagnia. Questo è un gesto che legittima la compagnia con il nome di Fraternal Compagnia per poter guadagnare dei soldi. Questo non è più un improvvisarsi ma è un affermarsi. Questi sono in comici dell’arte, la commedia dell’arte. Perché commedia dell’arte? Arte intesa come bravura e come mestiere. Commedia dell’arte intesa come mestiere pratica artigianale cui io mi dedico. Questo è un fenomeno italiano che sfornerà una grandissima quantità di pratiche che stanno alla base del teatro di regia. La tradizione della commedia dell’arte ci consente a capire tutto ciò che ha a che fare con il teatro moderno. Come la figura del personaggio stereotipato, che sono personaggi fissi, che sono dei tipi fissi, che non hanno quasi un’anima ma hanno caratteristiche fisse come per esempio la fame, la furbizia, la miseria. Personaggi che non hanno un carattere psicologico forte. Come per esempio Pulcinella. Questa cosa non è scontata perché questa tipologia perdura per un secolo e mezzo. Questo evento si moltiplica in una miriade di compagnie che venivano anche trasportate all’estero. Compagnie che vengono apprezzate in tutto il mondo. Natura nomade. Una caratteristica importante è l’esplicitazione della classe sociale a cui fanno parte i personaggi. Tutto ciò che appartiene al popolo bassi fondi parla il dialetto, l’élite parla l’italiano o comunque la lingua colta. Il tema della risata con qui poter conquistare il pubblico nasce dalla pratica dell’improvvisazione. Questi attori lavoravano sul canovaccio o soggetto che da un’indicazione massima in qui si trovano gli attori e loro da lì devono improvvisavano delle azioni. Questo è tipico del cabaret dei comici di oggi. (Pucci) Nel tempo la commedia dell’arte in Zibaldoni così che anche noi oggi possiamo leggerli. Proprio per la sua natura girovaga, fa sì che il linguaggio debba essere un linguaggio comprensibile a tutti. Questo non è così scontato. Questo tema fa sì che la commedia dell’arte l’avori soprattutto nei movimenti del corpo, sull’acrobazia, sulla mimica, su numeri acrobatici. La commedia è molto difficile, per quanto possa sembrare un’idiozia, essa richiede tecniche e prestazioni fisiche difficili.

9/10/2018

La commedia dell’arte è un fenomeno prettamente italiano. È formata da una struttura familiare, ovvero esse sono compagnie che sono formate anche da membri di una stessa famiglia. Ogni membro ha un ruolo fisso. Una persona nasce e muore con sempre la stessa parte. Questo fa sì che la persona: 1. Diventi più specializzata in quello che fa. Si immedesima sempre meglio nella parte ed è in grado di interpretarla in modo più naturale. Questo è quello che vuol dire essere bravi attori (caratteristica assolutamente necessaria per la commedia dell’arte.) Il tteat eat eatro ro ddell ell ell’oc ’oc ’occid cid cident ent entee – Pa Paol ol olo o Bo Bosisi sisi sisio o ((an an analisi alisi alisi). ). Com’è strutturato il testo? Breve intro -> luogo scenico, lo spettacolo, la drammaturgia. Stabilisci una gerarchia attraverso i criteri di: spazio riservato all’autore e la menzione in aula. Infine rielaborare, contestualizzare e porsi delle domande. CA CAPITO PITO PITOLO LO 6 – LLaa sstag tag tagion ion ione ed del el rinn rinnov ov ovam am amen en ento to 6.1. Il luogo scenico 6.1.1. I teatri ‘’all’italiana’’ - Struttura - Diverse tipologia di pianta (fare esempi) - Il palcoscenico 6.1.2 La scenografia - La scuola scenografica italiana da ricordare: la prospettiva per angolo (Bibiena) e la scena fantastica (Juvarra) 6.2 Lo spettacolo - Il genere del melodramma: trionfo del genere + riforma di Metastasio - La prosa: le riflessioni teoriche (da ricordare: D’Alembert, Rousseau) - La prosa: le riforme (da ricordare Diderot, Garrick, Lessing, Goldoni, Alfieri) - La drammaturgia: l’opera seria (Metastasio), la tragedia (Alfieri), la commedia (Goldoni, Chiari, Gozzi, Marivaux, Lessing) CA CAPITO PITO PITOLO LO 7 – Il tea teatr tr tro o ddel el ella la rribe ibe ibellio llio llione ne e de della lla riv rivolu olu oluzio zio zione ne - Il luogo scenico: verso l democratizzazione dell’edificio teatrale - Lo spettacolo: la riforma di Talma - La drammaturgia italiana: la tragedia (Gioia, Monti, Pindemonte)

CA CAPITO PITO PITOLO LO 8 – Tra Ro Roma ma manti nti nticis cis cismo mo e N Nat at atura ura uralis lis lismo mo Queste correnti nascono in Francia e si diffondono successivamente in tutta Europa. Il Simbolismo si colloca poi durante la fine dell’ ‘800. Romanticismo= Natura personificata, paura e angoscia, ricordo, sublime, l’eroe (massimo esponente Alfieri), luoghi misteriosi e altrove ideale. Naturalismo= Zolà, applicazione del metodo scientifico, l’uomo risultato dell’ambiente in cui è immerso (determinismo ambientale), idea dell’ereditarietà, evoluzione dei personaggi.

16/10/2018

TEATRO SHAKESPEARIANO Shakespeare narra di un momento molto vicino ai nostri tempi. Quando si parla di periodo Shakespeariano si parla però del periodo del teatro elisabettiano. Questo periodo raggruppa moltissimo, è un periodo molto vasto. Elisabettiano è una parola molto importante. Si parla di una sovrana, Elisabetta, molto carismatica. Questo periodo va dal 1568-1603, momento in cui Shakespeare racconta meglio di qualsiasi libro di storia. Studiando i suoi testi si può studiare un momento storico e i sentimenti dell’uomo di quel periodo che essendo vicini al nostro questo fa si che paradossalmente noi studiamo noi tessi. Soprattutto nell’A...


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