Analisi E Modelli di Pricing Domande teoria PDF

Title Analisi E Modelli di Pricing Domande teoria
Course Analisi E Modelli Di Pricing
Institution Università Ca' Foscari Venezia
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ANALISI E MODELLI DI PRICING TEORIA: 46: Riporta la formula di Dorfman-Steiner e fornisci una interpretazione del suo significato in termini di valore ottimo del rapporto tra spesa in pubblicità e fatturato (advertising sale to ratio) al variare dell’elasticità della domanda rispetto alla spesa in pubblicità. La condizione necessaria di Dorfman-Steiner è: Per un monopolista che voglia massimizzare il profitto, il rapporto tra spesa in advertising e fatturato deve essere uguale al rapporto tra elasticità della domanda rispetto alla spesa in advertising ed elasticità della domanda rispetto al Prezzo. Il rapporto tra spesa in advertising e fatturato è tanto maggiore quanto più grande è l'elasticità della domanda rispetto alla spesa in advertising e quanto più piccola è l'elasticità della domanda rispetto al prezzo (oppure quanto più grande è il margine di profitto unitario). Se l’elasticità della domanda rispetto alla spesa in advertising è alta è ottimo alzare la spesa in advertising. Se il seller ha un alto potere di mercato (che indica un indice di Lerner alto), in tal caso risulta ottimo “spendere molto” in advertising

21: Descrivere cosa si intende per WTP e per Economic Value to the Customer (EVC). La WTP, definita anche Prezzo di Riserva (RP), è il massimo prezzo (disponibilità) che il consumatore è disposto a pagare per un determinato bene e riassume l’idea che il consumatore ha di quel bene. Nel value pricing si cerca di stimare le WTP di un bene per conoscerne il valore percepito dal cliente e ragionare su come aumentare le WTP mantenendo il prezzo. Le WTP possono essere stimate: 1. 2. 3. 4. 5. 6.

Attraverso il giudizio degli esperti Tramite sondaggi ai consumatori Tramite sondaggi indiretti che fanno decidere al consumatore se un dato prezzo è accettabile o no Tramite l’analisi dei dati di mercato Con esperimenti di laboratorio  si osserva il comportamento di acquisto simulato Con esperimenti sul campo  si osserva il comportamento di acquisto nel punto vendita

L’EVC viene definito come il valore misurabile offerto al cliente, a partire dal confronto fra i costi e i benefici offerti rispetto alle alternative di riferimento. Valutare la differenza tra WTP differenti è più semplice che misurare la WTP.

16: descrivi il funzionamento, la strategia ottima del bidder e la remunerazione del seller in un’asta di Vickrey. 1

Nell’asta di Vickrey ogni bidder sottopone la propria offerta (segreta rispetto agli altri bidder ma non anonima) in una busta chiusa. Vince il bidder che ha fatto l’offerta più alta e questi paga, per il bene che era stato messo all’asta, il prezzo corrispondente all’offerta immediatamente inferiore alla propria e riceve il bene. In questo tipo di asta, la strategia ottima per il bidder è quella di offrire una bid (offerta) dello stesso valore del suo prezzo di riserva (RP). Per il seller tutti i tipi di asta sono equivalenti in termini di revenue che è uguale al secondo miglior prezzo di riserva (RP2).

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Discriminazione di P: E’ un insieme di tecniche che consentono di applicare prezzi differenti per lo stesso prodotto/servizio a clienti che possiedono diverse disponibilità a pagare. Questa diversità nei P non è dovuta ad una differenza nei costi sostenuti dal produttore. L’obiettivo del venditore è quello di estrarre la maggiore quantità possibile della disponibilità del singolo consumatore a pagare, sottoforma di ricavi e prezzi. Discriminazione di prezzo di 1 grado: La discriminazione di 1 grado viene definita anche discriminazione completa o perfetta (ed è un tipo di discriminazione solo ideale a causa di informazioni perfette relative ai gusti dei clienti). Il venditore conosce le WTP dei propri clienti e di conseguenza richiede il P relativo alla WTP. Vendendo ad un P=WTP il venditore incamera il surplus del consumatore. Ogni unità di prodotto è venduta ad un prezzo diverso. I prezzi possono differire a seconda del compratore. Il P per unità non è costante ma cambia sulla base di alcune variabili legate all’acquisto (es: Q acquistata). Perfetta: il venditore piò applicare a ciascuna unità di prodotto venduta il massimo P che ciascun consumatore è disposto a pagare. Poiché il venditore incamera il surplus del consumatore, questa discriminazione di P incentiva il venditore a produrre. La vendita di un’unità supplementare non richiede la riduzione del P delle altre unità, il ricavo marginale è uguale al P Discriminazione di P di 2 grado: Nella discriminazione di 2 grado (segmentazione indiretta) le caratteristiche dei consumatori non sono direttamente osservabili, infatti le WTP (medie) nei segmenti non sono note e non si è in grado di determinare la WTP del singolo consumatore. In questo tipo di discriminazione un prodotto che per il seller ha gli stessi costi di produzione, viene dotato di caratteristiche che lo differenziano agli occhi dei consumatori e viene quindi venduto a prezzi diversi. Il Buyer selezionando il prodotto, rivela il suo segmento di appartenenza. Nella discriminazione di 2 grado quindi il prezzo è diverso rispetto al prodotto e non rispetto ai consumatori: viene proposto un prezzo diversificato ed è poi il consumatore a scegliere in base al suo surplus. (es: versioni diverse di un software, tariffe aeree) Il prezzo pagato da un compratore può cambiare con la quantità che egli domanda. Ma tutti i clienti affrontano lo stesso sistema di prezzi. -

Versioning Bundling Two-part tariff

Versioning: Consiste nell’offrire una linea di prodotti e lasciare che i consumatori scelgano la versione che ritengono preferibile (principio di autoselezione). Le diverse versioni di un prodotto saranno basate su diversi gradi di tempestività, completezza, comodità d’uso, tipi di interfaccia utente, risoluzione d’immagine, ecc… Azione del produttore: i prodotti offerti sono gli stessi dal punto di vista di chi li vende, in quanto hanno gli stessi costi di produzione. I prodotti vengono differenziati agli occhi del consumatore con l’aggiunta di caratteristiche che ne permettono la vendita a P diversi. Reazione del consumatore: seleziona il prodotto che massimizza il suo surplus. Con l’acquisto il consumatore rivela a che segmento di mercato appartiene. 3

Il bene viene identificato da una coppia prezzo – caratteristiche. Lo stesso bene, differenziato per caratteristiche che non ne modificano il costo di produzione, viene venuto a prezzi diversi. Bundling: Un bundle è un insieme d prodotti o servizi distinti che vengono venduti insieme come se fossero un bene unico (pacchetto). Esistono 3 tipi di bundle: 1. Bundling puro: il venditore non permette che le singole componenti dell’offerta bundle siano vendute separatamente. Il consumatore può acquistarle sono congiuntamente in un’unica offerta. Si può decidere se acquistare l’intero pacchetto o non acquistare affatto. 2. Bundling misto: il venditore da al consumatore l’opzione di comprare di comprare il pacchetto bundle o le singole componenti separatamente. Tipicamente il P del pacchetto bundle è inferiore rispetto alla somma che il consumatore pagherebbe se acquistasse le diverse componenti separatamente. Si può decidere se acquistare l’intero pacchetto o parte di esso, per es alcune sue componenti. 3. Tying: per il consumatore la vendita di un bene (Tying good) è subordinata all'acquisto di un secondo bene distintivo (tied good). Il venditore mette a disposizione la vendita in bundle dei due prodotti oppure il consumatore può acquistare singolarmente solo il bene principale (Tied good). Il bundling funziona bene se WTP per i diversi prodotti del bundle sono molto diversi. Il profitto può aumentare perché crescono i volumi di vendita e parte del surplus del consumatore relativo ad un prodotto viene sfruttato per supportare l’altro prodotto, più debole, del bundle. Two-part tariff: Chiamata anche tariffa multipla, consiste nel pagare una tariffa fissa iniziale T (indipendente dal numero di unità vendute) e successivamente un prezzo P per ciascuna unità venduta. “Tariffa” di vendita di Q unità del bene (costo per l’acquisto di Q unità di prodotto) = T + P ∙ Q → prezzo medio = T / Q + P Condizioni: monopolio o posizione dominante consumatori con curva di domanda molto simile Perché conviene avere segmenti omogenei (simile funzione di domanda) nel caso di applicazione di una two part tariff? Perché il venditore (monopolista) massimizza il profitto quando, usando una tariffa a due parti fissa il prezzo per unità pari al costo marginale e la tariffa fissa pari al surplus del consumatore. Una tariffa a due parti che max il profitto dà un risultato efficiente: il monopolista si appropria di tutto il surplus. La strategia ottima è: -

Seller pone P= costo marginale

-

Tariffa fissa: T= surplus= S(P)

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Discriminazione di 3 grado: Nella discriminazione di 3 grado (segmentazione diretta) il mercato è segmentabile, vengono praticati prezzi diversi (a priori) a seconda del segmento di appartenenza e quindi a seconda delle diverse WTP dei consumatori. Il prezzo pagato da compratori di uno stesso gruppo è uguale. Ma il prezzo varia fra i diversi gruppi di acquirenti Nella discriminazione di 3 grado quindi il prezzo è diverso rispetto ai consumatori e non rispetto al prodotto: il consumatore dichiara a quale segmento appartiene. (es: cinema: prezzi per studenti, anziani, famiglie)

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