Title | Analisi Novella Landolfo Rufolo |
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Author | Mattia Cinchetti |
Course | Italiano - 4 anno - Tecnico commerciale |
Institution | Liceo (Italia) |
Pages | 1 |
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Analisi approfondita della novella di Landolfo Rufolo di Giovannni Boccaccio...
Analisi Novella Landolfo Rufolo Indubbiamente la fortuna è uno dei temi, se non il tema più importante, di questa Novella nonostante gli effetti del caso e della fortuna essa non è del tutto determinante, infatti, grazie alla propria virtù e alle proprie decisioni, Landolfo si salva e reagisce prontamente al volta faccia della fortuna cambiando professione, diventando così un notevole pirata. Poi il caso stravolge le cose e Landolfo si ritrova a essere uno schiavo genovese, al successivo evento dettato dalla fortuna, però Landolfo reagisce prontamente si mette in salvo e nasconde, con grande astuzia, le gemme trovate evitando così altre possibili complicazioni. Quindi nonostante la fortuna e il caos siano ‘padroni’ in questa Novella le scelte di Landolfo e la sua astuzia permettono Comunque il raggiungimento di un lieto fine; nell’ultima parte il protagonista consapevole dei rischi contratti e dai continui possibili volta faccia della fortuna, saggiamente, decide di ritirarsi a vita privata. L'immagine della fortuna che si percepisce da questa Novella boccaccesca è del tutto in contrasto con quella presentata da Dante Nella Divina Commedia. Secondo Boccaccio, e da quanto si deduce da questo racconto, la fortuna con cui si deve confrontare Landolfo non ha nulla di trascendente: la concezione Laica di Boccaccio porta la sovrapposizione della fortuna con il caso ossia un insieme di eventi e circostanze del tutto imprevedibili che si avventano nella vita di un uomo mutandone il naturale corso. al contrario per Dante la fortuna non è altro che l'intervento di Dio e delle sue scelte nella vita dell’uomo. Dio irrompe con fatti in parte vantaggiosi nella vita di un uomo, fatti misteriosi di cui spesso non riusciamo a percepire la ragione. Secondo Dante la fortuna stabilisce il giusto e l'ingiusto, tutto ciò che accade, è voluto da Dio e dalla sua Divina volontà. Come già detto spesso risulta misteriosa e, invece di essere eguagliata a fatti casuali Come fa Boccaccio, Dante Paragona la fortuna con la Divina Provvidenza a cui l'uomo non può opporsi. “ vostro saper non ha contasto a lei” (verso 85) ossia il sapere umano non può nulla contro di essa al contrario delle scelte operate da Ladolfo che sembrano del tutto cambiare il proprio destino. ancora più evidente è il contrasto con la novella di Andreuccio di Perugia in cui sono proprio le scelte del protagonista che determinano le proprie sventure; Andreuccio si trova di fronte ai problemi dei quali è molto inesperto, e per la propria ingenuità viene truffato prima dalla prostituta e poi da due ladri. Nonostante ciò nel finale il protagonista ritorna nella città natale con qualche ricchezza dettata dalla fortuna, il vero cambiamento però è la maturazione di questo personaggio che, al ritorno dal suo viaggio, è molto più consapevole e meno ingenuo. Tra entrambe le due novelle e le opere di Dante è rilevante la differenza della concezione della fortuna: da una parte essa coincide con il caso e le scelte dei personaggi, per Dante, invece, essa è unicamente dettata da Dio e dalla sua volontà....