Analisi ritratto di sempronia e catilina PDF

Title Analisi ritratto di sempronia e catilina
Author GIULIO AGOSTINO GIAMBRA
Course Latino
Institution Liceo Scientifico Statale Alessandro Volta
Pages 2
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Summary

appunti sui ritratti...


Description

1.

Analisi ritratto di sempronia Ma tra questi (in iis – tra i congiurati) vi era Sempronia, che spesso aveva commesso molte azioni (facinora – accusativo plurale) sfrontate (virilis audaciae – genitivo di qualità – letteralmente = di virile audacia; l’accostamento dei 2 termini vuole sottolineare la sfrontatezza della donna).

2. Questa donna fu abbastanza (satis) fortunata per la stirpe e l'aspetto ( genere…forma – ablativi di limitazione), e inoltre (praeterea) per il marito e i figli (viro liberis – ablativi di limitazione); era [erat sottinteso] istruita (docta) nelle lettere greche e latine ( litteris Graecis et Latinis – ablativo di limitazione), nel suonare la cetra (psallere - grecismo) e nel ballare più elegantemente (elegantius - comparativo di maggioranza di eleganter) di quanto fosse necessario per una donna onesta (probae – dativo di vantaggio di aggettivo sostantivato), e inoltre in molte altre cose (multa alia – accusativo di relazione) che sono strumenti di dissolutezza.

3.

Ma per lei fu sempre tutto ( omnia – aggettivo sostantivato) più gradito ( cariora – comparativo di maggioranza di carus) del decoro e del pudore; tu ( tu sottinteso con valore impersonale) non avresti potuto capire ( discerneres – congiuntivo imperfetto di discernere) facilmente se lei avesse meno misericordia (parceret – da parcere = avere misericordia; regge i 2 dativi: pecuniae e famae) per il denaro (pecuniae – dativo di vantaggio) o per la fama ( famae – dativo di vantaggio); la libidine (lubido – sta per libido) [era] così ardente che ricercava gli uomini più spesso ( saepius - comparativo di maggioranza dell'avverbio saepe) di quanto fosse cercata da loro.

4.

Ma spesso quella in precedenza aveva tradito un giuramento, negato un debito, era stata complice di un delitto; per la lussuria ( luxuria – ablativo di causa) e la povertà ( inopia – ablativo di causa) era caduta a capofitto (praeceps – letteralmente: a testa in giù; praeceps deriva da prae + caput).

5.

Eppure (verum) il suo ingegno non [era] spregevole: era in grado ( posse – infinito storico che regge facere, movere, ut) di comporre versi, suscitare il riso, adoperare ( uti – infinito di utor, uteris, usus sum, ut – regge l’ablatvo sermone) un linguaggio (sermone - ablativo) modesto o languido o sfrontato; insomma (prorsus), [in lei] c'era (inerat – imperfetto - composto di sum: insum, ines, infui, inesse – regge il complemento di stato in luogo sottinteso: in ea = in lei ) molta arguzia e molta grazia. Analisi ritratto di catilina

1.

Lucio Catilina, nato da nobile famiglia ( nobili genere – ablativo di provenienza apparteneva alla nobile gens Sergia), fu di grande forza ( magna vi – ablativo di qualità) sia di animo che di corpo (animi et corporis - genitivi), ma di indole malvagia e viziosa ( ingenio malo pravoque – ablativo di qualità). 2. A costui (huic - dativo di hic) fin dall’adolescenza ( ab adulescentia – per i romani l’adolescenza durava fino ai 30 anni) furono ( fuere sta per fuerunt) gradite le guerre intestine

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(intestina), le stragi (caedes), le rapine, la discordia civile, e in ciò ( ibique – letteralmente: e lì) spese (exercuit – esercitò) la sua giovinezza (iuventutem – la iuventus era l’età successiva all’adulescenta e poteva arrivare ai 50 anni). Il corpo resistente (patiens – participio di pator, ha valore di aggettivo) alla fame (inediae), al gelo (algoris), alle veglie (vigiliae) oltre quanto (supra quam) sia credibile per alcuno (quoiquam – arcaismo per cuiquam - dativo sing. masch. di quisquam). Animo temerario, subdolo, mutevole, simulatore e dissimulatore di qualsiasi cosa ( cuius rei lubet sta per cuiuslibet – genit. di quilibet - rei), avido (adpetens) dell'altrui ( alieni), prodigo (profusus) del suo ( sui), ardente nelle passioni, [aveva] abbastanza eloquenza ( eloquentiae – genitivo partitivo), poca saggezza (sapientiae – genitivo partitivo). Il [suo] insaziabile animo (vastus animus) desiderava ( cupiebat) sempre cose smoderate, incredibili, eccessivamente alte (nimis alta). Dopo la dittatura (post dominationem) di Lucio Silla (dittatura di Silla durò un triennio, dall'82 al 79 a.C.) lo aveva invaso (hunc invaserat) una brama (lubido arcaismo per libido) sfrenata (maxuma) di impadronirsi (capiundae - capiendae: genitivo del gerundivo di capio) dello Stato (rei publicae – letteralmente: cosa pubblica); e non si preoccupava affatto ( quicquam pensi habebat lett: considerava di alcun peso. pensi = genitivo partitivo da participio sostantivato di pendere = pesare/esaminare con cura) in quale modo ( quibus modis) ottenere (adsequeretur) ciò (id – complemento oggetto di adsequeretur), pur di (dum) procurarsi (pararet sibi) il regno (regnum). Il [suo] animo fiero (animus ferox) era tormentato (agitabatur) ogni giorno (in dies) di più (magis magisque) dalla povertà (inopia – ablativo di causa efficiente) del patrimonio familiare e dal rimorso (conscientia - ablativo di causa efficiente) dei delitti, due mali che ( utraque quae – accusativo neutro plurale riferito a inopia e conscienta) aveva accresciuto (auxerat) con quei ( iis) vizi che prima ho ricordato. [Lo] istigavano (incitabant) inoltre ( praeterea) i costumi (mores) corrotti della città, che mali pessimi ( pessuma = arcaismo per pessima: superlativo assoluto di malus-a-um) e opposti (divorsa – arcaismo. Vizi opposti tra loro, in quanto il lusso fa sperperare mentre l’avarizia induce ad accumulare) fra loro, il lusso e l'avidità, affliggevano (vexabant)....


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