Analogia - Riassunto La linguistica PDF

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spiegazione di cosa sia l'analogia...

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ANALOGIA Un tipo di cambiamento morfologico molto importante è l’analogia, che ha una grande importanza storica perché è stata uno dei cambiamenti più studiati dalla linguistica storica, però acquisisce molta importanza anche nella linguistica cognitiva. L’analogia è da intendersi come la capacità percettiva di cogliere ed estrarre tratti di affinità dalla diversità degli oggetti reali. La relazione di similarità viene espressa da uno schema di tipo proporzionale a 4 membri A: B= C: D. La morfologia è il modulo più chiaramente organizzato secondo principi proporzionali: ad esempio nei paradigmi nominali l’opposizione tra singolare e plurale segue un sistema di corrispondenze di tipo analogico (lupus: lupi= lupi: luporum). Questo bisogno di creare dei parallelismi strutturali si proietta sull’asse del tempo e diventa il vero motore del mutamento morfologico e lessicale. Questo fa sì che l’analogia diventi uno strumento di riassetto degli equilibri stravolti dalle leggi fonetiche. Ad esempio la storia dei paradigmi flessivi delle lingue indoeuropee è piena di episodi legati al principio del livellamento analogico, infatti ogni volta che le leggi fonetiche creavano un’asimmetria l’intervento dell’analogia ha riprodotto uno schema coerente e simmetrico. Accade infatti frequentemente che un mutamento fonologico crei allomorfi, quindi uno stesso morfema che prima del mutamento aveva un solo allomorfo viene poi ad averne un numero maggiore. Un esempio è il paradigma del verbo suonare che deriva da sonare, dove l’estensione analogica del dittongo uo ha il vantaggio di eliminare l’allomorfia radicale. Un simile livellamento si riscontra anche in chiedere-chiediamo; cuocere- cuociamo; muovere- muoviamo. Tuttavia ciò non accade nella coniugazione di tutti i verbi. Ad esempio nel caso di morire- muoiomoriamo o sedere- siedo- sediamo il livellamento opera all’interno di singoli paradigmi. Un altro esempio di livellamento analogico interno a singoli paradigmi è noto come legge di Verner: si tratta di un mutamento fonetico dell’inglese che ha portato alla creazione della allomorfia was- were. Il parlante di oggi non ha assistito al mutamento quindi per lui si tratta semplicemente di un’alternanza morfologica. Un altro esempio è il tedesco che estende l’allomorfo con “r” a tutte al passato del verbo essere (ich war= io ero; wir waren= noi eravamo). Ci sono anche analogie che si realizzano in maniera inter-paradigmatica. Un esempio è l’estensione del morfema flessivo –o dal presente all’imperfetto italiano. Il passaggio dimostra che i parlanti riescono a segmentare le parole, quindi hanno individuato che nel presente –o era la marca della prima persona singolare e l’hanno applicata anche all’imperfetto. In questo caso non si parla di livellamento, ma di “estensione analogica”. L’analogia non agisce obbligatoriamente, infatti nelle lingue indoeuropee antiche e moderne c’è una grande presenza di allomorfie. Ad esempio è molto frequente che il verbo ”essere” abbia dei temi suppletivi: in italiano sono, ero, fossi, fui; in tedesco bin (sono), ist(è),

war (ero); in inglese am, are, is. L’analogia è un processo sia sincronico che diacronico. Analogia come processo sincronico: nell’apprendimento e nelle etimologie popolari. ad esempio i bambini associano le forme dei verbi al passato a –uto (scenduto). Analogia come processo diacronico: l’innovazione di bambini o di parlanti non competenti di una lingua supera il test di accettazione da parte della comunità e si diffonde nell’uso. A questo punto la forma innovativa non sarà più una perla di esecuzione strappata dall’esecuzione malcerta del bambino o dell’adulto che impara con titubanza una nuova lingua, ma diventerà membro effettivo di un paradigma riconosciuto ed usato....