Anatomia - Martini (Riassunto) - Professioni sanitarie PDF

Title Anatomia - Martini (Riassunto) - Professioni sanitarie
Author Simona Sommaiuolo
Course Anatomia
Institution Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
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Summary

Riassunto del Libro di Anatomia di Martini, con immagini del libro e altre prese da altri libri che spiegano il tutto in modo più chiaro e diretto....


Description

ANATOMIA UMANA Libro “Anatomia umana” – Martini

INDICE: Anatomia umana …………………………………………………………………………………………………………………….…2 Tessuto epiteliale …………………………………………………………………………………………………………………..10 Tessuto connettivo …………………………………………………………………………………………………………………13 Le membrane ……………………………………………………………………………………………….…………………………..12 Tessuto muscolare …………………………………………………………………………………….…………………………..17 Tessuto nervoso …………………………………………………………………………………………..………………………...18 Apparato tegumentario………………………………………………………………………………………….………………18 Apparato scheletrico ……………………………………………………………………………………………………….......24 Apparato muscolare……………………………………………………………………………………..……………………..….34 Sistema nervoso……………………………………………………………………………………………..……………………….40 Sistema endocrino…………………………………………………………………………………………..………………………53 Apparato cardiovascolare……………………………………………………………………………………………………..58 Sistema linfatico…………………………………………………………………………………………………………….………66 Apparato respiratorio……………………………………………………………………………………..……….……………70 Apparato digerente…………………………………………………………………………………………………………….……74 Apparato urinario……………………………………………………………………………………………..…………………….83 Apparato genitale…………………………………………………………………………………………………….………………88

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ANATOMIA UMANA: È la scienza che studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Essa mette in relazione l’organo e la sua funzione. In base all’oggetto di studio l’anatomia può essere divisa in anatomia microscopica e anatomia macroscopica Anatomia Microscopica: studio delle strutture invisibili ad occhio nudo, quindi che sono inferiori al millimetro. I confini dell’anatomia microscopica sono quindi dovuti ai limiti degli strumenti che si utilizzano. A seconda del livello di grandezza che viene studiato l’anatomia microscopica può essere suddivisa in: -

Citologia: studio della struttura interna delle cellule. Istologia: esamina i tessuti, ovvero l’insieme delle cellule specializzate.

Anatomia Macroscopica: rappresenta lo studio di strutture sufficientemente grandi da essere visibili ad occhio nudo. Vi sono vari modi di studiare l’anatomia macroscopica: -

Anatomia di superficie: che, come dice il nome, studia le caratteristiche di superficie delle aree anatomiche. Anatomia sistemica: rappresenta lo studio di un organismo diviso in apparati e sistemi. Anatomia regionale: è anche chiamata topografica, per lo studio si applica una divisione del corpo in diversi territori e si analizzano le parti localizzate in una certa regione.

LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE: il livello di organizzazione più basso è costituito dagli atomi. Essi interagiscono tra loro

per andare a formare il livello successivo, ovvero le molecole. Dall’unione di tali molecole si generano le più piccole unità viventi: le cellule. Esse presentano una importantissima proprietà emergente: la vita. Le cellule, formate internamente da organuli, interagiscono tra loro in modo da creare un ulteriore livello di organizzazione rappresentato dai tessuti. Essi sono l’insieme delle cellule e dei prodotti secreti dalle cellule e si dividono in epiteliale, connettivo, muscolare e nervoso. Questi tessuti si uniscono e vanno a formare gli organi, ciascun organo ha una specifica funzione. Essi collaborando danno vita a sistemi oppure ad apparati che a loro volta collaborando formano gli organismi (composti da una componente organica,60% acqua, Sali minerali...; e da componente inorganica: proteine, lipidi, zuccheri.) Apparato Organi con derivazione embrionale diversa che cooperano per lo svolgimento di una stessa funzione. Gli apparati sono: respiratorio, locomotore, digerente, circolatorio, urinario (escretore), genitale (riproduttore), tegumentario

Sistema Organi derivati da uno stesso foglietto embrionale ma che lavorano per lo stesso scopo, cooperano per la stessa funzione. I sistemi sono: nervoso, scheletrico, linfatico, endocrino.

Ogni livello di organizzazione è totalmente dipendente dagli altri, per cui un evento che colpisce un sistema colpirà anche tutte le sue componenti. Quando i sistemi e gli apparati funzionano normalmente le caratteristiche dell’ambiente interno sono relativamente stabili ad ogni livello, questo stato vitale è chiamato omeostasi. Tutti gli organismi viventi mostrano proprietà e processi vitali comuni quali: - Reattività anche chiamata responsività o irritabilità: gli organismi reagiscono ad una modificazione dell’ambiente e quindi ad un fattore che può essere interno o esterno per adattarsi alla nuova situazione. La risposta può essere immediata oppure una modificazione a lungo termine (adattabilità). - Crescita: con il passare del tempo gli organismi crescono e aumentano il numero e il volume delle loro cellule - Differenziamento: le singole cellule diventano specializzate a compiere varie funzioni - Riproduzione: gli organismi creano generazioni di individui simili ad essi - Movimento: interno (trasporto di cibo, sangue etc..) ed esterno. - Metabolismo: insieme di reazioni chimiche necessarie per produrre energia che serve per gli altri processi vitali come la reattività, la crescita, la riproduzione e il movimento. Possiamo riconoscere due diversi tipi di metabolismo, il catabolismo che rappresenta l’insieme delle reazioni che tramite la scissione di sostanze complesse portano alla “formazione” di sostanze semplici, e l’anabolismo che rappresenta l’insieme delle reazioni che portano alla formazione di sostanze complesse a partire dall’assemblaggio di sostanze semplici. 2

La respirazione è una reazione metabolica, infatti permette l’assorbimento di materiali presenti nell’ambiente esterno utili per l’organismo. L’escrezione permette di eliminare le sostanze di rifiuto che vengono prodotte da alcune vie metaboliche. IL LINGUAGGIO DELL’ANATOMIA

La terminologia dell’anatomia è specifica. Con tale terminologia si fa riferimento alla posizione anatomica del corpo umano. Questa posizione prevede l’individuo in piedi con le gambe unite e i piedi poggiati sul pavimento, le mani poste ai fianchi con i palmi rivolti in avanti. Una persona distesa in posizione anatomica con il volto verso l’alto si dice supina. Quando il volto è rivolto verso il basso si parla di posizione prona. Per indicare la posizione di un organo nel corpo umano si fa riferimento ai quadranti addomino pelvici .

Il corpo umano è inoltre diviso in Macroregioni e Microregioni. Sono chiamate macroregioni la testa, il tronco e gli arti. Sono chiamate invece microregioni: cranio, faccia, collo, torace, addome, pelvi, spalla, braccio, avambraccio, mano, anca-bacino, coscia e piede. Il linguaggio anatomico comprende anche delle direzioni che fanno sempre riferimento al corpo osservato in posizione anatomica.

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L’anatomia per sezioni divide appunto l’organismo in piani di sezioni. Questo è importante perché permette di studiare la tridimensionalità. Questi piani di sezioni sono tre: Frontale, trasversale e sagittale. Il piano sagittale divide il corpo nella sezione destra e sinistra. Una sezione che passa lungo la linea mediana e divide il corpo in due parti speculari è chiamata sagittale mediana, una sezione parallela a quest’ultima è chiamata sagittale paramediano. Il frontale divide il corpo verticalmente in anteriore e posteriore e il trasversale forma un angolo retto con l’asse longitudinale del corpo dividendolo in superiore e inferiore.

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Le cavità corporee servono come protezione degli organi. Le cavità principali sono la cavità dorsale e quella ventrale. La cavità dorsale, che è quella che va ad avvolgere il sistema nervoso, si divide a sua volta in cavità craniale e cavità spinale. La cavità ventrale invece si divide in cavità toracica e cavità addominopelvica. La cavità toracica contiene organi di apparati cardiovascolare, respiratorio e linfatico, la parte inferiore dell’esofago e il timo. Essa è divisa in cavità pleurica destra e cavità pleurica sinistra separate dalla regione mediastinica. Ogni cavità pleurica contiene un polmone ed è rivestita da una membrana sierosa chiamata pleura. La regione mediastinica è invece formata da tessuto connettivo e oltre a circondare esofago, trachea, timo e vasi sanguigni contiene la cavità pericardica. La cavità addomino-pelvica invece può essere suddivisa in una cavità addominale, superiore, e in una cavità pelvica, inferiore. La cavità addominale si estende dal diaframma al cingolo pelvico. La cavità pelvica è situata inferiormente a quella addominale ed è circondata dalle ossa della pelvi.

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Gli Organi: gli organi sono unità di lavoro funzionale

e specializzate formate da più tessuti. Questi possono essere classificati in organi pari o impari. Si parla di organi pari quando si trovano in coppia, come per esempio possono essere i reni. Si parla di organi impari quando sono singoli. Un’altra possibile classificazione degli organi è data dalla divisione in organi cavi e in organi pieni. Gli organi cavi, come per esempio lo stomaco, presentano una parete formata da vari strati che delimita una cavità interna chiamata lume. Gli organi pieni, come per esempio i polmoni, sono rivestiti da una capsula esterna che va a formare lo stroma, con funzione di sostegno, in cui decorrono i vasi sanguigni, i vasi linfatici ed i nervi. Oltre allo stroma riconosciamo anche la presenza di una componente funzionale: il parenchima. Questi organi non presentano una cavità interna.

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IL TESSUTO EPITELI PITELIALE ALE Il tessuto epiteliale comprende gli epiteli e le ghiandole, strutture secernenti derivate dagli epiteli. Un epitelio è uno strato di cellule che ricopre superfici o cavità e condotti. Il loro scopo è quello di funzionare da barriera. Le principali caratteristiche degli epiteli sono date da: •







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Cellularità: gli epiteli sono formati da cellule molto simili tra loro poste a stretto contatto tramite giunzioni cellulari (gap o serrate) senza apparente interposizione di sostanza intercellulare: la matrice è praticamente assente. Polarità: le due superfici opposte dell’epitelio differiscono per la struttura e la funzione della membrana: gli organuli non sono regolarmente distribuiti tra le due superfici, questa distribuzione non uniforme è indicata dal termine polarità. Le cellule che compongono l’epitelio sono quindi strutturate con un polo superiore, un polo inferiore, un nucleo ed organuli distribuiti non uniformemente. La disposizione degli organuli dipende dalla specifica funzione che la cellula deve svolgere. Ancoraggio: le cellule sono ancorate al sottostante tessuto connettivale tramite una lamina di sostegno chiamata lamina basale, sintetizzata dalla superficie basale dell’epitelio e dal connettivo sottostante. La regione superficiale della lamina basale è chiamata lamina lucida, ricca di glicoproteine microfilamenti, lo strato più profondo della lamina, presente nella maggior parte degli epiteli è detto lamina densa, ed è secreto dal connettivo sottostante. Essa è ricca di fibre proteiche che le conferiscono resistenza. Avascolarità: il tessuto epiteliale è privo di vascolarizzazione, gli epiteli non contengono vasi sanguigni: le cellule si nutrono tramite diffusione o assorbimento, ed è per questo che poggiano sul tessuto connettivo, è proprio quello che gli trasferisce il nutrimento. Organizzazione in strati: le cellule degli epiteli formano uno o più strati Rigenerazione: le cellule danneggiate o perse vengono rimpiazzate dalle divisioni delle cellule staminali che si trovano all’interno. Per questa grande capacità di riparazione si dice che il tessuto epiteliale è labile.

La maggior parte delle cellule epiteliali presenta dei microvilli sulla superficie apicale esposta, questi possono essere pochi o rivestirle interamente. I microvilli sono particolarmente numerosi sulle superfici epiteliali deputate all’assorbimento e alla secrezione come in alcuni punti del digerente. Le stereociglia sono microvilli molto lunghi incapaci di compiere movimenti. Esse si trovano per esempio in alcune porzioni dell’apparato genitale maschile. I tessuti epiteliali che presentano ciglia, stereociglia e microvilli sono chiamati ciliati. Queste appendici si muovono sincronicamente e questo permette il movimento dei fluidi. Le ciglia servono sostanzialmente per catturare il pulviscolo. FUNZIONI DEL TESSUTO EPITELIALE: Gli epiteli proteggono le superfici interne ed esterne da abrasioni, disidratazioni e distruzioni dovute ad agenti chimici. Inoltre, regolano la permeabilità del corpo, alcuni epiteli sono relativamente impermeabili, altri facilmente attraversabili da grandi composti. (tessuto epiteliale di rivestimento). Alcuni epiteli contengono congegni per la secrezione e per l’assorbimento selettivo. La barriera epiteliale può essere modificata come risposta a determinati stimoli. Alcune cellule epiteliali producono secrezioni specializzate e sono chiamate cellule ghiandolari (tessuto epiteliale ghiandolare). Molti epiteli sono estesamente innervati da nervi sensoriali. Si parla di epitelio sensoriale. Un epitelio sensoriale specializzato è un neuroepitelio. EPITELIO DI RIVESTIMENTO: riveste la superficie esterna del corpo o le cavità interne. Questo tipo di tessuto epiteliale

presenta delle specializzazioni apicali quali ciglia, stereociglia e microvilli che vengono utilizzati per aumentare le superfici assorbenti. Gli epiteli di rivestimento possono essere classificati in base al numero di strati e alla forma delle cellule degli strati più esterni. In base agli strati possiamo trovare l’epitelio semplice, l’epitelio composto, l’epitelio pseudostratificato e quello di transizione o polimorfo. In base alla forma delle cellule troviamo gli epiteli pavimentosi, cubici e cilindrici.

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Epitelio semplice: un solo strato di cellule riveste la membrana basale, si dice quindi monostratificato. È molto sottile e quindi fragile. Tutte le cellule hanno la stessa polarità e formano quindi una distanza fissa dalla lamina. Riveste per esempio i vasi sanguigni. È vantaggioso per il passaggio di sostanze e si trova quindi anche in superfici di scambio e filtrazione. Epitelio stratificato o composto: è formato da più strati di cellule, le quali possono assumere forme e altezze diverse da strato a strato. Per la classificazione vengono utilizzate solo le cellule dello strato più esterno. Queste cellule si trovano generalmente in zone esposte a stress meccanici come all’interno della bocca. Epitelio pseudostratificato: appare stratificato perché i nuclei si trovano a distanza variabile dalla superficie e presentano dimensioni diverse, ma in realtà tutte le cellule mantengono il contatto con la lamina basale. Le cellule epiteliali composte generalmente sono ciliate. Si trova per esempio nelle cavità nasali. Epitelio di transizione (o polimorfo): è un epitelio stratificato che ha la capacità di distendersi o stirarsi senza danneggiare le cellule quando è stirato è simile ad un epitelio stratificato non cheratinizzato. Epitelio pavimentoso: cellule sottili, piatte e di forma irregolare. Il nucleo ha una forma appiattite. In superficie le cellule sono poste fianco a fianco. L’epitelio pavimentoso semplice è il più delicato e si può trovare solamente in regioni protette. L’epitelio pavimentoso semplice che tappezza le cavità ventrali del corpo è noto come mesotelio. L’epitelio pavimentoso semplice che riveste internamente il cuore e i vasi sanguigni è chiamato endotelio. L’epitelio pavimentoso stratificato si trova in zone esposte a severi stress meccanici come bocca, gola, esofago, ano, retto e vagina. Nelle zone a più altro stress sono rivestiti da cheratina. Si parla di epitelio pavimentoso cheratinizzato. Epitelio cubico: in sezione le cellule dell’epitelio cubico appaiono quadrate. Il nucleo si trova al centro della cellula e approssimativamente distante dal nucleo adiacente quanto l’altezza dell’epitelio. L’epitelio cubico semplice si trova in regioni di assorbimento e secrezione, come nella tiroide. L’epitelio cubico stratificato è raro. Epitelio cilindrico: le cellule sono più alte e meno larghe di quelle cubiche. L’epitelio cilindrico può essere ciliato o meno. L’epitelio cilindrico semplice svolge sia funzione di protezione che di assorbimento e secrezione. È presente per esempio nello stomaco. L’epitelio cilindrico stratificato è raro, svolge alcune funzioni protettive. Generalmente è pluristratificato, in tal caso solamente le cellule più esterne hanno forma cilindrica.

EPITELIO GHIANDOLARE: è un tessuto epiteliale le cui cellule si sono differenziate. Presenta cellule ghiandolari che

producono secrezioni. Troviamo le ghiandole esocrine, che scaricano il secreto verso l’esterno, e ghiandole endocrine, prive di dotti che riversano il loro secreto (principalmente ormoni) nell’ambiente circostante. I due tipi si differenziano nello sviluppo embrionale: le esocrine sono formate dall’adenomero con funzione secernente e da un dotto che serve per trasportare il secreto, le endocrine vanno a formare un gruppo di cellule che producono ormoni, li rilasciano e questi vengono trasportati grazie ai capillari e al sangue.

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Modalità di secrezione: ci sono tre possibili modalità di secrezione: merocrina, apocrina e olocrina: - Merocrina: le cellule dell’adenomero producono il secreto che viene riversato nel lume tramite delle vescicole: il prodotto viene rilasciato attraverso esocitosi. - Apocrina: l’apice della cellula contenente il secreto si stacca dalla cellula stessa, questa modalità comprende infatti la perdita di citoplasma: la parte apicale di citoplasma viene inglobata nelle vescicole secretorie prima che queste si stacchino. - Olocrina: la cellula si riempie di secreto fino a scoppiare, questo è l’unico caso in cui la cellula non si può riparare e quindi muore. Le secrezioni esocrine vengono rilasciate in superficie tramite un condotto epiteliale connesso alla superficie cutanea. Le ghiandole esocrine possono essere classificate in base alla natura del loro secreto in ghiandole sierose che producono una secrezione acquosa, in questo caso il secreto è detto sieroso e ha aspetto liquido, è formato principalmente da acqua ed enzimi. Ghiandole mucose secernono mucine (glicoproteine) utili per formare un muco viscoso, in questo caso il secreto si dice mucoso. Ghiandole esocrine miste che contengono più tipi di cellule ghiandolari e possono quindi avere più funzioni. Il secreto si chiama misto, viene prodotto uno dei due in base alla necessità. Le ghiandole esocrine possono essere formate da cellule singole o da gruppi di cellule. Esse possono essere intraparietali, intramurali, extramurali. Le ghiandole endocrine invece producono ormoni che vanno a stimolare degli organi bersaglio che le riconoscono e permettono che vi sia l’innescamento della reazione. Gli ormoni hanno un tipo di risposta lento e duraturo nel tempo, essi vengono veicolati dal sangue (segnalazione endocrina), ma possono avere anche una funzione in prossimità della cellula che li produce. Si parla di segnalazione paracrina quando gli ormoni interagiscono con recettori nella stessa zona, nei dintorni di dove sono secreti, su cellule di tipo differente rispetto a quella che li ha secreti. Si parla invece di segnalazione autocrina quando gli ormoni interagiscono con recettori della stessa cellula. Il sistema endocrino è correlato al sistema nervoso e questo permette di mantenere l’omeostasi.

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IL TESSUTO CONNETTIVO I tessuti connettivi si trovano in tutto il corpo ma non vengono mai a contatto con l’esterno. I tessuti connettivi comprendono l’osso, il tessuto adiposo e il sangue. Hanno quindi funzione di sostegno strutturale, trasporto di materiali, deposito energetico, difesa e protezione. Tutti i tessuti connettivi sono accomunati dal possedere cellule specializzate, fibre proteiche extracellulari e un fluido noto come sostanza fondamentale. Le fibre e la sostanza fondamentale costituiscono la matrice che si trova all’esterno delle cellule. Al contrario del tessuto epiteliale, il tessuto connettivo è...


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