Arte classe 5 superiore PDF

Title Arte classe 5 superiore
Author anna parmeggiani
Course Arte e immagine
Institution Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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MODULO 2- POSTIMPRESSIONISMO TENDENZE POST IMPRESSIONISTICHE Con questo termine si e’ indicato tutto quel complesso insieme di orientamenti artistici che si svilupparono in Francia , soprattutto nell’ultimo ventennio dell’ottocento, ma che ebbe importanti ripercussioni anche nel resto d’Europa e furono fondamentali per lo sviluppo dell’AVANGUARDIE STORICHE e la nascita dell’arte del NOVECENTO. alla base della loro esistenza c’era la conquista impressionistica della natura, indagata senza che l’artista scegliesse un soggetto particolare perche’ tutto quanto si presentava ai suoi occhi sembrava degno di essere rappresentato così come appariva alla vita. Alcune caratteristiche comuni ai postimpressionisti furono: • • • •

il rifiuto della sola impressione visiva la tendenza a cercare la solidita’ dell’immagine la sicurezza del contorno la certezza e la liberta’ del colore

Tali scelte erano appigli sicuri per quegli artisti che furono i protagonisti della svolta nell’arte al tramonto del XIX secolo,, primi fra tutti: Cézanne, Seraut, Gauguin, Van Gogh. Tutti i post-impressionisti ebbero inizi impressionisti. Cézanne espose con il Gruppo del Cafe Guerbois, mentre Seraut credette di aver dato dignita’ scientifica alla pittura dell’impressione. IL NEOIMPRESSIONISMO O IMPRESSIONISMO SCIENTIFICO O CROMOLUMISMO O DIVISIONISMO A partire dal 1839 il chimico Chevreal pubblica risultati sulla sua ricerca di cromatica. (teoria empirica che fissa i criteri per la classificazione dei colori. Si devono a lui i termini che ancora usiamo di tinta, tono e luminosita’)Aveva esposto il principio di contrasto simultaneo secondo il quale se si accostano due colori complementari la qualita’ di luminosita’ di ognuno vengono esaltate Per lui ogni colore considerato isolato contro uno sfondo bianco appare invece circondato da una tenue aureola del colore suo complementare. Se si accostano due colori qualsiasi, l’aureola di ognuno andra’ a sovrapporsi all’altro dando luogo visivamente a due colori velati che si presentano un po diversi da come sarebbero apparsi se si fossero tenuti isolati. (accostando il giallo e il verde, il primo velera’ il secondo di violetto e il secondo velera’ il primo di rosso) Ma se accostiamo due complementari, l’aureola di ognuno andra’ a rafforzare l’altro che apparira’ piu’ deciso e brillante.Accostando il giallo e il violetto ,il primo velera’ il secondo di violetto e il secondo velera’ il primo di giallo.

! CERCHIO CROMATICO DI CHEVREAL Chevreul aveva anche predisposto un cerchio cromatico, diviso in 72 parti in cui i colori primari – rosso, giallo e blu- e i secondari complementari – cioè rispettivamente: verde, violetto e arancio- sono accompagnati da numerose sfumature che da un colore trapassano verso l’altro e dove, inoltre, ogni colore è opposto al suo complementare.

GEORGE SEURAT-PARIGI 1859-PARIGI 1891 Nato nel 1859 a Parigi da una agiata famiglia, compi’ i suoi studi prima in una scuola d’arte e poi all’Ercole des Beaux-Arts. La sua vita artistica fu molto breve, mori’ infatti appena 32 a Parigi nel 1891. DIVISIONISMO I suoi inizi furono impressionisti ma già nel 1886 egli aveva creato il suo capolavoro con la tecnica da lui stesso messa a punto, quella divisionista, consistente nell’accostamento di colori puri tenuti divisi, derivante proprio dalle teorie di Chevreul sul “contrasto simultaneo”Consisteva nell’accostamento dei colori puri tenuti fra loro divisi. derivante dalle teorie di Chevreul sul contrasto simultaneo. A questo Seurat aggiunse il principio della RICOMPOSIZIONE RETINICA. I colori sulla tela accostati sarebbero stati ricomposti e fusi dalla retina dell’occhio degli osservatori senza l’intervento meccanico del pittore. Tale modo di operare avrebbe assicurato sia la massima luminosità, poiché i colori erano tenuti divisi, sia la loro fusione al solo guardarli. Perché questo potesse verificarsi occorreva però che i colori fossero depositati sulla tela con la punta del pennello sotto forma di puntini. Da ciò il termine Pointillisme (Puntinismo), con cui la tecnica divenne nota, anche se Seurat avrebbe preferito il termine Divisionismo o Cromo-luminismo per via dell’attenzione ai valori di luminosità dei colori. Questo modo di operare avrebbe assicurato sia la massima luminosita’, sia la loro fusione al solo guardarli. I colori andavano pero’ stesi sulla stella con la punta del pennello a minuscoli tratti o puntini. da qui il termine PUNTINISMO con cui la tecnica divenne nota. anche se Seurat preferiva chiamarlo Divisionismo. La sua pittura venne definita inizialmente NEOIMPRESSIONISTA in quanto costituiva un perfezionamento della tecnica impressionista o anche IMPRESSIONISMO SCIENTIFICO per contrapporlo a quello LIRICO.

DIVISIONISMO ITALIANO (1676-1679) Anche in Italia come in Francia le teorie di Chevreul e poi quelle di Rood, influenzarono un gruppo di artisti che abbracciarono la tecnica divisionista. Uno di essi, Previti sintetizzo la loro ricerca in un trattato I PRINCIPI SCIENTIFICI DEL DIVISIONISMO. Pe gli italiani la tecnica divisionista consistente nella divisione dei colori e nella loro stesura secondo pennellate filamentose e’ lo strumento per ottimizzare la ricerca nell’ambito della miglior resa luministica della realta’. I divisionisti italiani tendono a privilegiare le tematiche simboliste, storiche, socialiste e di denuncia nell’ambito sociale. CONFRONTO CON IL DIVISIONISMO ITALIANO Il Divisionismo è un movimento pittorico che si sviluppò in Italia a partire dall'ultimo decennio del XIX secolo, prendendo parzialmente lo spunto tecnico dal Pointillisme (Puntinismo), che si stava affermando in Francia, ma derivando principalmente dalla corrente della "Scapigliatura Lombarda" e dal Decadentismo.! In Italia, l'approdo dell'applicazione sulla tela dei colori puri, non è legata unicamente all'applicazione di nuove scoperte scientifiche, ma all'evoluzione dello stile antiaccademico della Scapigliatura Lombarda che, per la tecnica pittorica caratterizzata da contorni sfumati, colore spumoso, forte contrasto chiaroscurale, viene accostata all'Impressionismo, da cui se ne diversifica per l'acuta sensibilità e l'intimismo dell'interpretazione.!

L'atto ufficiale che sancisce la nascita del divisionismo è la Triennale di Milano, dove, nel 1891, viene esposto il quadro "Le due madri" di Giovanni Segantini e viene sostenuto in particolar modo dal critico ed artista Vittore Grubicy de Dragon. Segantini e Pellizza da Volpedo, secondo i critici d'arte, si contendono la palma di Esponente Principale del Divisionismo, mentre unanimemente riconoscono in Gaetano Previati il codificatore e lo sviluppatore delle linee stilistiche del Movimento, proseguendo il lavoro di Segantini e influenzando i giovani pittori Liguri e Lombardi. DISEGNO Il disegno, solitamente eseguito a matita CONTE’ ubbidisce a nuove regole puntinismo e i supporti prescelti sono il cartoncino e la carta ruvida. Questi tipi di materiali tendono a sfumare il segno, in quanto trattengono il pigmento grasso della matita in maniera disomogenea. Tutto cio’ si comprende guardando disegni come: Il ragazzo seduto, tela preparatoria di UNE BAIGNADE A’ ASSNIERES. La medesima tecnica ricorre anche in DONNA SEDUTA CON IL PARASOLE disegno preparatorio di “UNE DIMANCHE APRES MIDI…….)

Une dimanche après-midi à l’Ile de la Grande Jatte 1884-1886-OLIO SU TELA-THE ART INSITUTE-CHICAGO Il dipinto fu iniziato nella primavera del 1884 e terminato dopo circa un anno. In seguito l’artista lo riprese e copri’ lo strato originario dei colori con una trama minuta fatta di piccole pennellate e di puntini. Seurat ebbe bisogno di numerose sedute sul posto per realizzare dei bozzetti nella stessa ora del giorno e con la stessa luce. Il dipinto, contrariamente alla tecnica veloce degli Impressionisti, richiese quasi due anni di lavoro. Tutta la composizione fu meticolosamente pensata e realizzata in studio, contrariamente all’uso impressionista di dipingere all’aria aperta. E’ pero’ documentato da disegni, schizzi e tavole a olio che ogni parte del dipinto e io suoi singoli gruppi sono stati studiati con sopralluoghi dal vero, ne e’ un esempio la scimmietta.! Il fatto che l’artista abbia assemblato le singole parti solo nella composizione finale spiega le anomalie di prospettiva che nell’insieme possono ricordare Giotto. Il quadro è di dimensioni eccezionali rispetto a quelle utilizzate dagli Impressionisti: per questo aspetto si rifà volutamente alle grandi tele della tradizione classica francese. Anche riguardo al contenuto sembra riallacciarsi ai temi dell’Arcadia: Il soggetto è il passeggio domenicale all’isola della Senna chiamata Grande Jatte, ma il modo in cui sono disposte le circa quaranta figure non ha nulla della spontaneità delle scene consimili dipinte da Monet o Renoir. Le figure sono collocate a coppie, in gruppi di tre, da sole, prevalentemente disposte di spalle o di profilo, sedute ad angolo retto, distese orizzontalmente o rigorosamente verticali. Piu’ che persone reali sembrano manichini inseriti in uno scenario teatrale, in una disposizione sacrale che ricorda le figure ieratiche egiziane, Ma questa sacralita’ e’ contraddetta da una vena ironica che descrive una societa’ formale. I personaggi di Seurat risentono delle pose statiche e classicheggianti e soprattutto, dell’immobilità delle figure di Piero della Francesca..I puntini di colore sono pressoché infiniti, ognuno è stato deposto sulla tela badando a quello vicino, tenendo presente la

teoria del contrasto simultaneo e il cerchio cromatico per ottenere la massima luminosità e facendo attenzione a che la ricomposizione retinica desse luogo proprio a quei colori registrati dall’artista durante le sedute Una donna pesca, un uomo suona la tromba, due militari camminano appaiati, una coppia si abbraccia, dei canottieri vogano, mentre dei bambini corrono o camminano all’ombra protettrice degli adulti. Fra tutti spicca la coppia di destra: l’uomo con il cappello a cilindro, il bastone, il monocolo e un fiore all’occhiello cammina tenendo un sigaro in mano; la donna dal cappellino con un vistoso mazzolino di fiori rossi si ripara dal sole con un ombrellino e tiene al guinzaglio una scimmietta. Nella composizione Seurat si e’ preoccupato di curare l’armonia geometrica tra le linee verticali( alberi, persone in piedi) e line oblique(ombre) e le curve create dal curioso gioco di ombrelli e dei cappellini. Le figure sembrano uscire dalle pagine di un libro per bambini. Enfatica ed elegante la donna con la scimmietta al guinzaglio , tratta dalle caricature di giornali satirici. I loro rapporti reciproci sono studiatissimi, armoniosi e sorretti da un ordine severo. Ad esempio, l’asse di simmetria della tela è segnalato dalla giovane donna che tiene una bambina per mano, mentre gli assi delle due porzioni di destra e di sinistra sono individuati dal fusto di un albero e dal piccolo drappo che pende dal braccio dell’uomo con il cappello a cilindro accompagnato dalla donna con il parasole. Un gruppo piramidale, a sinistra, segue le inclinazioni di due diagonali minori. La mancanza di certi accostamenti e la mancanza di relazioni tra i personaggi hanno scatenato una corsa a interpretazioni simboliche e sociologiche che non erano aspetti rilevanti per Seurat.Cio’ che e’ evidente e’ una ricerca formale di un rinnovamento interno al linguaggio dell’arte, l’artista anticipa il procedimento dell’immagine a colori del “pennello elettronico”,. il suo puntino e’ infatti un progenitore del pixel nello schermo televisivo.

UNE BAGNAIDE A ASNIERES-1883-1884-LONDRA-GALLERY MUSEUM L’impressionismo al quale Seraut inizialmente si accosta si vede nel dipinto Une Bagnaide… Degli uomini e dei ragazzi ritratti di profilo prendono il sole sulle rive della Senna. Se il tema per dipingere l’acqua, definire i prati, gli alberi e il cielo sono impressionisti , non si puo’ dire la stessa cosa dei puntini azzurri e arancione sul cappellino rosso del bambino. Non e’ nella tradizione degli impressionisti neanche il formato della tela che per v ia delle dimensioni impedisce di dipingere en plaid air. E neppure si puo’ dire impressionista la statuaria immobilita’ delle figure. La geometria compositiva e’ diversissima dagli uomini e le donne colti in movimenti concitati tipici dei dipinti impressionisti. IL CIRCO-1891-MUSEO ORSAY-PARIGI Lasciato incompiuto dall’autore e’ stata preceduta da uno schizzo preparatorio che rivela la geometri dell’insieme, un reticolo di verticali e orizzontali. il dipinto e’ stato fatto coma sapienza e il maggior effetto prospettico e’ dato dalla figura del clown in primo piano visto di spalle. Seraut dissemina la tela di linee ascendenti; i capelli del clown, dell’equilibrista , la criniera del cavallo, i baffi degli uomini,. le pieghe della tenda. a tutto cio’ si aggiunge la prevalenza di colori caldi come il giallo e il rosso.,

CEZANNE-TRATTARE LA NATURA SCONDO IL CILINDRO, LA SFERA, IL CONO

PAUL CEZANNE- FRANCIA 1839-1906 Il successo arrivo’ molto tardi . Soltanto nel 1900, quando l’artista aveva ormai 61 anni, gli STAATLICHE MUSEUM DI BERLINO acquistarono una sua opera . Nasce da una famiglia benestante a Aix en Provence nel sud della Francia , studia nel collegio Bourbon dove conosce Emile Zola’ al quale resto’ legato per molti anni. Trascorse la sua intera esistenza in Francia. A Parigi entro’ in contatto con quei pittori che vennero poi chiamati Impressionisti, primo fra tutti Pissarro.Partecipo’ alla loro prima esposizione poi con il tempo se ne allontano’. Le sue opere, agli inizi degli anni 80 mostrano differenze rispetto a quelle degli impressionisti . Dall’Impressionismo Cezanne apprese il dipingere en plein air e la ricerca della massima luminosita’ dei colori. L’esperienze impressionista fu per lui solo l’inizio di una ricerca che lo vide tormentarsi nella speranza di giungere a quella verita’ essenziale delle cose che l’impressione visiva non poteva esaurire. Questa ricerca genero’ in lui non solo insoddisfazione per tutto cio’ che faceva ma anche disgusto per quelle sue opere che riteneva imperfette. Mori’ nel 1906 durante un tremendo temporale che lo colse all’aperto mentre stava lavorando. IL DISEGNO Il suo disegno e’ deciso ed e’ realizzato con linee ondulate che si sovrappongono nel delimitare i contorni, mentre un tratteggio rapido indica le zone in ombra e modella i volumi. Gli acquerelli dell’ artista, preparatori per un dipinto a olio si fondano sul sottostante disegno a matita, nonche’ sulla tecnica che vede vari strati di trasparenze colorate sovrapposti l’uno all’altro solo dopo che la pennellata sottostante si era gia’ asciugata. In questo modo impediva ai colori di mescolarsi , mentre la loro sovrapposizione da a luogo a vari piani che determinavano lo spazio. Lasciava che si vedesse il bianco del foglio quando voleva evidenziare quelle parti colpite dalla luce. Neanche le masse vengono rifinite bastando il colore gia’ dato a indicarne la forma.

LA CASA DELL’IMPICCATO-1872-73MUSEO ORSAY-PARIGI La scelta dell’en plaid air e i piccoli tocchi di colore con i numerosi chiari fanno di questo dipinto un’opera sicuramente impressionista. Vi sono pero’ elementi che mettono in evidenza la volonta’ dell’artista di andare oltre: -paesaggio senza presenza umana, -paese incastonato fra due grandi edifici -enorme vallata delimitata dal cielo che da lilla diventa azzurro deciso -scarso olio per diluire i colori

LE GRANDI BAGNANTI-1906-FILADELPIA-MUSEO I Bagnanti e’ l'ultima opera in cui Cezanne sceglie come soggetto il nudo maschile. dipinto di grandi dimensioni preceduto da numerose tele dedicate a piccoli gruppi di fanciulle., ne e’ un esempio LE GRANDI BAGNANTI , qui il numero delle giovani e’ elevato circa 17. lo sfondo si apre per mostrare un composto paesaggio inquadrato dagli alberi inclinati verso l’asse centrale della tela, lo stesso nel quale convergono i popi delle bagnant. i colori sono essenziali: verde, ocra, rosso e blu.

I GIOCATORI DI CARTE-1892-95—MUSEO D’ORSAY-PARIGI(analisi dell’opera) Il piccolo dipinto e’ una delle molte versioni alle quali Cezanne vi si dedico’ dal 1890, prendendo come modelli i contadini di Aix era Provence. Se la prima opera (BARNES FONDATION)compiuta prevedeva cinque figure di cui solo tre impegnate nel gioco con una gamma di colori piuttosto vasta, quest’ultima versione si concentra sulla lotta celebrale di una partita a due. L’immagine si presenta con uno schema geometrizzato che conferisce ai due personaggi una dignita’ classica, non c’e’ folclore nell’aneddoto, ma solo tensione vitale. Sembra un tema impressionista(basti pensare al “bar della follie berbere “ di Manet o l’assenzio di Degas), ma non e’ cosi’. Lo specchio ad esempio e’ quasi opaco e sembra far parte della boiserie, l’attenzione di Cezanne e’ tutta per il tavolo e per i due uomini che sembrano due manichini. ma e’ proprio questo che vuole l’artista. Lo spazio e’ costituito su una griglia di orizzontali( piani del tavolo e linee della finestra) e verticali (gambe del tavolo, bottiglia, sedia del giocatore di sinistra, pieghe della tovaglia a sinistra). In questo schema si inseriscono le oblique formate dal corto tratto bianco della pipa a sinistra , dalla caduta della tovaglia a destra , dalla lieve inclinazione delle braccia dei giocatori. rispetto alla versione della BARNES le curve sono sparite. L’immagine appare fuori centro in quanto sia il tavolo che il riflesso della bottiglia sono spostati verso destra rispetto ai margini dei quadro. la finestra in alto funge da contrappeso visivo a questo sbilanciamento. Questo lieve sbilanciamento dal centro era il dispositivo con il quale evitava il rischio di descrivere un mondo non tratto dal vero. Il giocatore di sinistra ha una posa piu’ rigida del compagno e i volumimche formano il suo cappello, le maniche della giacca, la pipa, la forma del torso, l’avambraccio, sembrano meno morbidi di quelli che connotano il personaggio a destra che ha invece aspetti piu’ flosci(il cappello, la giacca che si allarga verso il basso, la posizione a triangolo delle braccia, la forma del viso) Il primo giocatore ha la giacca blu e i pantaloni gialli, mentre il secondo ,l’opposto.

Il tavolino, mani e volti e la boiserie sono colorati con toni di rosa, arancio e marrone. Tutto il dipinto è quindi articolato su di un principale contrasto di complementarietà di tre colori fondamentali: il blu, il giallo e il rosso. I colori sono in contrapposizione di caldi e freddi/chiari e scuri. Il colore chiaro del giocatore di destra ci indica la tensione interiore mentre il colore scuro del giocatore di sinistra indica l’attesa del gioco. Il caldo arancione della tovaglia crea un equilibrio tra i due colori caldi dei due personaggi. Le pennellate ampie e regolari scolpiscono le forme e creano dei piani su di esse. Il modellato è quindi sintetico e sottolinea la semplificazione geometrica delle figure e della principali masse. LA MONTAGNA SAINTE.-VICTOIRE VISTA DAI LAUVES-1904-1906-MUSEUM OF ART-PHILADELPHIANegli ultimi anni della sua vita fu ossessionato e affascinato dal paesaggio che era abituato a vedere sin da bambino, quello dominato dalla montagna SAINTE VICTOIRE, un massiccio posto a est di Aix.en.Provence. Cézanne dipinse molte volte La montagna Sainte-Victoire. La osservò sempre dalla stessa angolazione. Variò invece il modo di rappresentare il paesaggio. nel dipinto di PHILADELPHIA alla rappresentazione dei volumi, cioe’ alla scomposizione delle cose in essenzialita’ e alla loro ricomposizione si aggiunge la ricerca della profondita’ senza prospettiva geometrica, ma attraverso i colori.Nel dipinto l’aria e il cielo assumono i colori delle case degli alberi, il verde e’ pure nel cielo da cui solo un tenue contorno azzurro riesce a separare il monte. La profondita’ sta nel cielo unito alla montagna dall’aria impalpabile che si interpone fra il pittore e l’oggetto ritratto.L’inquadratura del dipinto ha formato orizzontale e sottolinea l’estensione del paesaggio antistante la montagna. La composizione è organizzata per fasce orizzontali. Dal primo piano si susseguono gli alberi, le case in primo piano e altre abitazioni in lontananza. La montagna crea un triangolo compositivo puntato verso destra.Creo’ un dipinto del tutto diverso da un...


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