Arte - Goya,Le fucilazioni del 3 maggio 1808 sulla montagna del Principe Pio (Neoclassicismo) PDF

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Riassunto arte, quinto anno liceo scientifico....

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FRANCISCO GOYA (1746-1828) Nasce nel 1746 a Saragozza e muore nel 1828 a Bordeaux; nel 1824 fu esiliato e quindi costretto a lasciare la Spagna. Suo padre era un artigiano mentre sua madre una piccola proprietaria terriera di nobili origini; frequenta la scuola dei Padri Scolopi di Saragozza e dal 1760 inizia a dipingere. Nel 1769 intrapende un viaggio in Italia per approfondire le sue conoscenze sul classicismo e nel 1799 viene nominato primo pittore da camera del re. Nonostante la sua dipendenza dal re riesce a mantenere una certa autonomia di azione e di giudizio. Il disegno; contemporaneamente alla pittura affianca l'attività grafica che presenta una novità nel panorama artistico. Il sonno della ragione genera mostri è il disegno preparatorio che appartiene ad una raccolta che va a rappresentare l'allegoria dei vizi e delle bassezze umane. La scena presenta un uomo addormentato e intorno a lui hanno origine sinistri uccelli notturni e un'inquietante lince con gli occhi sbarrati. Il tratteggio incrociato crea gli effetti di chiaroscuro. Negli Sterratori l'artista rappresenta tre operai intenti a scavare una fossa; il trattoè addolcito dalle velature dell'acquerello che sottolineano la fatica e il vigore dell'azione. Le fucilazioni del 3 maggio 1808 sulla montagna del Principe Pio Goya in questo dipinto,svolto nel 1814, rappresenta il dramma della rivolta antinapoleonica del 1808; questo va a delineare una novità nel panorama artistico del tempo poichè riproduce avvenimenti contemporanei colti nel vivo del loro cruento svolgersi. Il dipinto raffigura un'esecuzione sommaria delle truppe napoleoniche. A dx, di spalle, è schierato il drappello del plotone di esecuzione. Gli alti cobacchi neri e i pesanti pastrani delle divise cancellano dai soldati ogni tratto di umanità. A sx ci sono i patrioti ammassati gli uni sugli altri e l'uomo con la camicia bianca alza le braccia al cielo in un gesto volto ad affermare la sua giusta causa, la disperazionee la rabbia. La stessa espressione ritorna anche nei compagni e questa è un'innovazione poichè negli eroi neoclassici era impossibilie da vedere ; la cupezza dei toni va a rispecchiare sia i valori naturalistici dell'ambientazione notturna sia quelli psicologici. In basso vi sono i cadeveri ammassati, in primo piano possiamo notare un personaggio che ha il volto sfigurato e giace a terra intriso del suo sangue. In lontananza si nota Madrid. In questo dipinto si notano le caratteristiche che poi saranno tipiche della pittura romantica....