Banksy tutto ciò che chè c\'è da sapere sulla street art PDF

Title Banksy tutto ciò che chè c\'è da sapere sulla street art
Course Storia dell'arte moderna
Institution Università degli Studi di Firenze
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Summary

lavoro comparativo su tutta la street art nazionale ed internazionale...


Description

La «Bambina con il palloncino» è forse una delle opere più famose di Banksy. Il dipinto a stencil, dal titolo originale “Balloon Girl” comparse sul muro di un negozio dell'est di Londra nel 2002 per essere successivamente rimosso nel 2014 ed essere poi venduto. Secondo un sondaggio promosso da Samsung TV “La bambina con il palloncino” è l’opera d'arte più amata dai britannici. Nel marzo 2014, in occasione del terzo anniversario della guerra civile siriana e sull’onda della campagna #WithSyria a sostegno delle vittime del conflitto, l’artista ha pubblicato sul proprio sito un’immagine modificata della celebre “Balloon Girl”, in modo da fare assomigliare la bambina a una piccola profuga che vola sopra il caos sottostante, dagli edifici in fiamme e dalle pareti crivellate dai proiettili. La bambina che segue il suo palloncino è qualcosa di più: un gesto estremamente poetico che racchiude una grande dolcezza.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=10&v=Byz2I96FTGc

Senza alcun dubbio è un messaggio di speranza, ma anche un invito ad agire da parte di tutti coloro che vivono al sicuro, lontano dal conflitto: «Dobbiamo dire ai nostri leader di non permettere che la Siria perda un altro anno tra spargimenti di sangue e sofferenza». Banksy durante l’asta per la vendita dell’opera aveva ideato un piano: “Balloon Girl” avrebbe dovuto distruggersi completamente e per dimostrarlo l’autore ha pubblicato un video nel suo sito web in cui mostra come la distruzione dell'opera era un progetto che prevedeva la completa distruzione del lavoro tramite un marchingegno che però non ha funzionato alla perfezione tagliando in striscioline solo metà del quadro. Nel video intitolato "Shred the Love. The director's Cut" (Distruggi l'amore. Il taglio del direttore) https://www.youtube.com/watch?v=vxkwRNIZgdY

Banksy mostra se stesso mentre costruisce il meccanismo simile a quelli usati per tritare la carta e il momento in cui lo inserisce nella cornice. Il video prosegue con un montaggio delle riprese di ciò che è avvenuto durante l'asta, ogni passo dell'operazione è resa nota. È reso visibile anche il telecomando che ha avviato il meccanismo e l'opera che si è distrutta parzialmente sotto gli occhi di tutti. Nell'ultima parte del video l'artista mostra come il meccanismo abbia distrutto in striscioline un'altra copia dell'opera nel suo studio, che doveva essere un test per realizzare successivamente l'impresa. Una scritta appare nel film per indicare: "Durante le prove ha sempre funzionato…" riferendosi al meccanismo trita documenti. Dopo il grande shock vissuto dalla casa d'aste, in cui l'opera battuta per circa un milione di sterline si è autodistrutta a metà davanti alla folla presente all'asta, il lavoro non ha però perso il valore pattuito ed è stato comunque venduto allo stesso prezzo e allo stesso compratore con il nuovo nome di "Love is in the bin" letteralmente "L'amore è nel bidone". Molti altri collezionisti di Banksy si sono chiesti di conseguenza se non fosse solo un’operazione compiuta dal grande artista, stratega del mondo dell'arte, per aumentare il valore delle opere. Un emulatore inglese pochi giorni dopo ha perfino fatto a striscioline a mano con un taglierino, una rara copia precedentemente acquistata di "Balloon Girl" sperando di raddoppiarne il valore e invece ha perso l'intero importo pagato di 40000 sterline.

Banksy nasce a Bristol

nel 1974, è un artista e writer1 inglese, considerato uno dei maggiori

esponenti della street art, (anche nota come post-graffiti e guerrilla art). L'arte di Banksy, infatti, trova espressione nella dimensione stradale e pubblica dello spazio urbano, realizzando pezzi che documentano la povertà della condizione umana. Le sue opere con un taglio ironico e satirico trattano tematiche quali le assurdità della società occidentale, la manipolazione mediatica, l'omologazione, le atrocità della guerra, l'inquinamento, lo sfruttamento minorile, la brutalità della repressione poliziesca e il maltrattamento degli animali. Per veicolare questo messaggio viene fatto ricorso a un'ampia gamma di soggetti, quali scimmie, topi (celebri ormai i suoi rats), poliziotti, ma anche bambini, gatti e membri della famiglia reale. Il nome e l'identità di Banksy continuano a rimanere sconosciuti. Secondo uno studio condotto dal Mail on Sunday nel 2008, tuttavia, l'elusivo artista britannico sarebbe Robin Gunningham, già studente della Bristol Cathedral Choir School; i risultati di quest'inchiesta sono stati confermati dagli studiosi della Queen Mary University di Londra che, servendosi del cosiddetto «profilo geografico criminale», mutuato dalle tecnologie usate dalla polizia per ricercare i criminali, hanno 1 Vocabolario della lingua italiana Treccani: writer ‹ràitë› s. ingl. [der. di (to) write «scrivere»] (pl. writers ‹ràitë∫›), usato in ital. al masch. e al femm. – Autore di graffiti urbani; graffitista.

fatto corrispondere l'identità di Banksy a Gunningham. Alcuni, anche dopo un accenno fatto involontariamente durante un'intervista dal musicista britannico Goldie, ritengono che Banksy sia in realtà il musicista e graffitista Robert Del Naja dei Massive Attack. Ciò malgrado, sulla reale identità di Banksy continuano i confronti e i dibattiti e nessuno sa ancora con certezza chi si nasconda dietro quel nome; è stato speculato anche che Banksy in realtà si tratti di una donna, o di un collettivo di sei artisti riuniti sotto lo stesso nome. Il nome di Banksy è indissolubilmente legato alla tecnica utilizzata per i suoi murales: lo stencil, del quale è uno dei principali interpreti contemporanei. Si tratta di un genere già da tempo conosciuto e apprezzato dagli artisti associati alla sfera della street art, ma fu Banksy, tuttavia, il primo ad usare la stencil art con tale frequenza e creatività tanto da diventarne il punto di riferimento, e da fare raggiungere alla tecnica grande popolarità globale. L'adozione della tecnica dello stencil si rese necessaria per Banksy per via della sua lentezza nella realizzazione dei murales, attività che richiede grande rapidità per scongiurare l'intervento della polizia; fu proprio nello stencil che Banksy individuò la soluzione a queste problematiche. Questa tecnica, infatti, si avvale di una «maschera in negativo dell'immagine che si vuole creare [ricavata] su un supporto rigido» (Treccani); il writer poi non deve fare altro che poggiare la sagoma sulla superficie muraria che si è scelto di dipingere e spruzzare il colore negli spazi vuoti. In questo modo si concilia la rapidità di esecuzione stradale, Banksy, per dipingere un'opera, impiega solo quindici minuti, trascorrendo la maggior parte del tempo in studio a ritagliare la mascherina normografica, con una grande meticolosità e con l'eventualità di serializzare l'opera, che può essere riprodotta in modo identico tante volte quante si vuole. La STREET ART o Arte di strada o arte urbana è riferito a quelle forme di arte che si manifestano in luoghi pubblici, spesso illegalmente (senza esplicito permesso), nelle tecniche più disparate: bombolette spray, adesivi artistici, arte normografica2, proiezioni video, sculture ecc. La sostanziale differenza tra l'arte di strada e i graffiti si riscontra nella tecnica non per forza vincolata all'uso di vernice spray e al soggetto non obbligatoriamente legato allo studio della lettera, mentre il punto di incontro che spesso fa omologare le due discipline rimane il luogo e alle 2L’arte normografica deriva dal normografo è un particolare tipo di strumento per il disegno tecnico, utilizzato per la scrittura di caratteri uniformi. Consiste in una lastra di plastica o altro materiale con intagliate lettere dell'alfabeto o altre sagome utili, particolarmente per il disegno tecnico. Seguendo con un pennino la sagomatura delle forme, si possono ottenere in modo rapido ed alquanto preciso, lettere e forme varie. Quando si parla di arte normografica si intende l’uso di stencil che è una maschera normografica che permette di riprodurre le stesse forme, simboli o lettere in serie.

volte alcune modalità di esecuzione, oltre all'origine mediatica della terminologia (originariamente nota come graffitismo o writing). L'arte urbana non è da confondere con i graffiti perché questi ultimi sono da considerarsi una categoria a sé stante, o una sorta di sottocategoria visualmente e concettualmente differente, facente capo alla cultura hip hop. Il termine inglese "street art" e il suo omologo italiano "arte urbana" rimangono tuttavia piuttosto vaghi e discussi, specie all'interno dell'arte stessa. Il termine ha varie accezioni, sia inclusive che esclusive e non è chiaro il confine dell'arte urbana stessa (quando per esempio questa "migra" su tela). Uno dei pionieri di quest'arte, l'americano John Fekner, descrive la street art come "tutto quello che sta in strada che non siano graffiti". Varie forme d'arte non autorizzate hanno da sempre caratterizzato i muri e gli spazi pubblici delle città, ma da circa tre decenni questi segni espressivi sono notevolmente aumentati di numero, dando vita a qualcosa di effettivamente nuovo, anche mediaticamente. Questo fenomeno socioculturale ha ormai guadagnato, tramite le sue influenze sulle arti visive e sulla pubblicità, una rilevanza unica sul panorama della creatività contemporanea. Intorno al 2000, tra Francia, Inghilterra, Spagna, Germania e Italia, si assiste a qualcosa di differente per le strade; numerosi graffitari abbandonano l'etnocentricità del movimento del graffitismo e, proponendo lavori su poster o vernice su muro, manifestano la loro esigenza d'espressione in una tensione costante verso la comunicazione di massa, cercando di ingaggiare un nuovo, più vasto pubblico. I graffitari finiscono così per unirsi e fondersi con diversi creativi di street (artisti, fotografi, poeti), già in polemica sottile o aperta con l'establishment dell'arte.

Banksy, attivo già a Londra nei primi anni del 2000, attraverso l'allora poco conosciuta pratica della guerrilla art3. La particolarità di questa tendenza è l'anonimato degli autori, i quali devono lasciare le loro tracce senza svelare la propria identità. La guerrilla art può essere considerata come una branca della street art. Banksy era solito entrare nei musei e appendere i suoi quadri, spesso reinterpretazioni di tele presenti nello stesso museo. I quadri restavano nel museo anche per diversi giorni, senza che nessuno se ne accorgesse. Alcune delle tele più importanti della guerrilla art sono la Gioconda di Leonardo Da Vinci, raffigurata con uno smile al posto della faccia e, al Brooklyn Museum, la raffigurazione di un condottiero settecentesco avente in mano una

3 La guerrilla art è un movimento artistico, nato probabilmente attorno al 1970.

bomboletta spray alle cui spalle campeggiano graffiti pacifisti. La guerrilla art vuole offrire spunti di riflessioni riguardo tematiche come la società, il consumismo o le celebrità.

Banksy, ha estrapolato e diffuso più di chiunque il concetto di arte in luogo urbano: stencil a spray immediatamente traducibili e trasversali rispetto alla società che comunicano tematiche sociali quali la necessità di libertà d'espressione, il pacifismo, la brutalità della repressione poliziesca, la conformità della morale a regole di sola facciata, l'antiproibizionismo e il rispetto della libertà sessuale e di coscienza. Gli interventi di Banksy diventarono subito dei fenomeni virali e mediatici anche grazie alla diffusione dei cellulari con videocamere e il sempre più facile accesso a internet. Il suo tipo di arte ha evidenti legami con la pop art4, il graffitismo, la controcultura della contestazione artistica (attivismo) e la subcultura punk5, ponendosi però in un nuovo livello a cavallo tra comunità sociale e mondo dell'arte, rivolto in modo equo verso gli artisti, verso i fruitori dell'arte e verso i non addetti ai lavori. Eppure vi è stata una generazione di artisti che ben prima della svolta di numerosi writers verso la street art, operava quasi esclusivamente in strada o utilizzava ampiamente il luogo pubblico per le proprie performance. Outsiders ed eclettici scrivevano sui muri o utilizzavano colla e carta già negli anni '50 e '60. La contestazione studentesca tra gli anni '60 e '70 ha conosciuto diversi casi artistici degni di nota. Verso gli anni '80 emerge un nuovo approccio, non necessariamente politico o attivista, ma sempre di più indirizzato verso "art pour l'art"6. La tecnica dello stencil, per esempio, passa di mano: non più soluzione ideale valida per slogan e loghi a sfondo politico o sociale (musica, sport o femminismo) ma tecnica rapida per eseguire i propri disegni; la città adesso viene intesa come una galleria o un palcoscenico gratuito da poter sfruttare e questo avviene in diverse parti del mondo, dove emergono artisti consapevoli e con una grande carica espressiva. Il graffitismo (in inglese Graffiti Writing o semplicemente Writing), è una manifestazione sociale e culturale diffusa in tutto il pianeta, basata sull'espressione della propria creatività tramite 4 La pop art è una corrente artistica della seconda metà del XX secolo che deriva dalla parola inglese "popular art", ovvero arte popolare. Si interessa della forma e della rappresentazione della realtà. 5 Punk è un termine inglese (che come aggettivo significa di scarsa qualità , da due soldi) nato per identificare una subcultura giovanile emersa negli Stati Uniti e nel Regno Unito a metà degli anni settanta. La storia molto complessa del movimento punk ha influenzato numerose forme d'arte e aspetti culturali in genere, dalla musica alla letteratura, dalle arti visive alla moda. 6 Ars gratia artis è una frase latina, che significa "l'arte per l'arte", ossia "l'arte solo per l'arte stessa". Con essa s'afferma che la vera arte è fine a sé stessa, e s'esclude ogni fine che non sia la pura e disinteressata bellezza: utilitario, morale, politico, sociale, religioso, ecc.

interventi pittorici sul tessuto urbano, frequentemente considerati atti vandalici e puniti secondo le leggi vigenti. Talvolta è correlato ad essa l'atto dello scrivere il proprio nome d'arte (tag) e il numero della strada in cui si viveva, diffondendolo come fosse un logo. Il fenomeno, ricordando la pittura murale (murales - disegni su muro), è da alcuni ad essa accostato, poiché numerosi graffitisti (in inglese writer) imbrattano, spesso impunemente, mezzi pubblici o edifici di interesse storico e artistico. Generalmente, i graffitari più vicini ad un lavoro di ricerca artistica tendono a esprimersi in campi più protetti, come nelle "hall of fame", spazi a disposizione dei graffitari in cui dipingere legalmente (siano questi muri esplicitamente dedicati dalle amministrazioni comunali all'espressione dell'arte della bomboletta - "spray-can art" - un modo, questo, per cercare di arginare il dilagare del fenomeno nel contesto dei centri storici o di quartieri residenziali - o siano luoghi siti in periferie degradate o di poco interesse o difficilmente raggiungibili in cui, per un tacito accordo con gli organi deputati al controllo dell'ordine pubblico, si lascia ai graffitari "carta bianca" e una relativa tranquillità per dipingere). I graffitari che scelgono di esprimersi per lo più in contesti del genere, attraverso la scelta consapevole e responsabile del supporto per la pittura, si distinguono dai criminali che intervengono anche su edifici di interesse storico e artistico. Ogni graffitaro, qualsiasi sia la sua inclinazione e provenienza, ricerca e studia un'evoluzione personale, per arrivare ad uno stile proprio in modo tale da distinguersi dagli altri ed essere elogiato maggiormente. Nel corso degli anni molti artisti hanno comunque maturato nuove tendenze creative per cui, pur mantenendo radici nel graffiti writing, sono riusciti a sconfinare nella tipografia, nel design, nell'abbigliamento, contaminando il tipico stile degli anni '80 con ideali più razionali e vicini alla grafica. Si parla di tendenze artistiche "post-graffiti" in particolare riferendosi all'arte di strada, e di Graffiti Design per le influenze oramai evidenti nelle tecniche pubblicitarie e nella moda. È possibile affermare che molti artisti oramai integrati nel sistema convenzionale del mercato dell'arte, traggono il loro valore da esperienze precedenti spesso formalmente illegali. La street art di Banksy è di natura satirica e sovversiva. Le sue opere combinano un umorismo oscuro con graffiti eseguiti con la tecnica dello stencil. Le espressioni di origine inglese "stencil graffiti" (in italiano talvolta resa come "graffiti stencil", "graffiti a stencil" e simili) e "stencil art" si riferiscono a un tipo di graffiti ottenuti per mezzo di uno stencil (maschera normografica) attraverso cui viene spruzzata vernice spray. In alcuni casi una immagine è realizzata usando più stencil e diversi colori. La maschera è realizzata tramite il taglio di alcune sezioni della superficie del

materiale (ad esempio un foglio di cartoncino) per formare un negativo fisico dell'immagine che si vuole creare. Applicando della vernice o del pigmento sulla maschera, la forma ritagliata verrà impressa sulla superficie retrostante lo stencil, in quanto il colore passerà solo attraverso le sezioni asportate. Il principale limite dello stencil è il fatto che non permette la creazione di figure isolate all'interno dell'immagine. L'espediente a cui si deve ricorrere è l'uso di ponti che collegano la figura isolata al resto della maschera. Ogni stencil permette di creare una forma di un unico colore, quindi per creare immagini a più colori è necessario creare una maschera appositamente realizzata per ogni colore che si vuole utilizzare, applicandole in fasi successive sulla stessa superficie. Rispetto ad altre forme di graffiti writing e di street art, lo stencil consente una esecuzione più veloce e permette di riprodurre una stessa identica immagine in un qualsiasi numero di copie. Questi elementi ne fanno una tecnica di tagging e tag bombing particolarmente efficace.

I murales di Banksy di natura critica politica e sociale sono apparsi su strade, mura e ponti di città in tutto il mondo. Il lavoro di Banksy è nato nella scena underground di Bristol, che ha visto collaborare artisti e musicisti. Banksy afferma di essersi ispirato a 3D7, un artista di graffiti che in seguito divenne membro fondatore del gruppo musicale inglese Massive Attack e come sopra riportato c’è chi pensa sia proprio lui medesimo. Banksy mostra la propria arte su superfici pubblicamente visibili. Non vende fotografie o riproduzioni dei suoi graffiti di strada, ma è noto che i banditori d'aste cercano di vendere la sua arte di strada sul posto e lasciano il problema della sua rimozione nelle mani dell'offerente vincitore. Gli stencil di Banksy sono permeati di un'estetica diretta e intelligibile «come quella di un manifesto pubblicitario» che li sottrae alla marginalità e li restituisce alla fruizione di chiunque; la forte incidenza sociale del suo stile, infatti, rende le sue opere leggibili anche da bambini.

Altre "opere" di Banksy come: -

La cabina telefonica assassinata con un’ascia,

7 Robert Del Naja, noto anche con lo pseudonimo di 3D (Bristol, 21 gennaio 1965), è un musicista e writer britannico. Inizialmente noto come graffitista e membro del sound system The Wild Bunch, è ora conosciuto per essere il leader del "collettivo musicale" inglese dal quale nasce il genere trip hop: i Massive Attack. Si dice inoltre che possa essere lui la vera identità del writer anonimo Banksy.

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i poliziotti che si baciano

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i bambini con le armi,

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il manifestante che lancia il mazzo di fiori, la cameriera con la scopa che solleva il muro per buttarci il contenuto della paletta,

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il murales con due attori del mitico Pulp Fiction che puntano una banana al posto della pistola,

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Bristol e Londra invase da ratti, i cosiddetti “rat”, che poi è l’anagramma di art

Hanno tutte in comune il messaggio finale, le sue opere, di qualsiasi tipo esse siano, sono sempre di protesta contro la guerra, il consumismo, le istituzioni, un auspicio verso la pace...


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