Baudelaire poesie PDF

Title Baudelaire poesie
Author Silvia Cellitti
Course Scienze della moda e del costume
Institution Sapienza - Università di Roma
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L'ideale

Pubblicato nel 1851. Viene inserita nel ciclo della bellezza o nell'ciglo dell'arte, si ricollega al sonetto precedente. Esprime il suo ideale , dichiarando con forza il suo disgusto e scegliendo in libertà i suoi modelli. Questo sonetto celebra l'arte e la bellezza.

Inno alla Bellezza Pubblicato nel 1860, conclude il ciclo della bellezza e dell'arte. La bellezza è rappresentata come una donna viva, moderna, che si muove ed ingioiellata. Questa è la donna perfetta di B. riflette il suo attegiamento nei confronti della donna : angelo o demone.

Profumo esotico Pubblicata nel 1857. sonetto ispirato alla mulatta( quindi esotica) Duval, inizia un ciclo di poesie dedicate a lei. La poesia esprime un momento d'armonia di B. con la natura e con se stesso . Fonda nella sua composizione ricordi di un suo viaggio giovanile. La chioma Pubblivata il 20 maggio 1859. il sonetto parla dei ricordi,le sensazioni, i desideri che ha vissuto nel presente e che viene ambiato . Descrive un paessaggio lontano esotico ( africa, asia) simolicamente immenso, nella foresta. L'esantazione della donna , in questa poesia non è solo riflessiva nei vari elementi dei paessaggi ma si sovrappone al tema del ricordo. La poesia è stata scritta per duval o nel ricordo del tempo passato con lei. E' una poesia che ha dei temini ricercati, arcaici enobili.

Il Cigno Pubblicata su una rivista il 22 Gennaio 1860, ma senza la dedica ad V. Hugo, dedicata poi nella seconda edizione. Inserito nella sessione dei quadri parigin. Metro: 13 strofe contenti 4 alessandrine a rima alternata. Andromaca : E' l'Andromaca di Racine ( moglie di Ettore rimasta vedova, dopo la caduta di Troia). A. è la esiliata ridotta in schiavitù costretta a sposare il suo padrone figlio di Achille. Il Cigno/ Andromeca/ Hugo hanno in comune l'esilio, il dolore e il ricordo. Je pense : i fatti che si stanno svolgendo sono nella testa del poeta. La ripetizione di Je pense ha un valore evocativo, affettivo. Il resto della prima strofa evoca l'episodio raccontata nell' Eneide, A piange suo marito.

Il poeta camminando, attraverso il Nouveau Carrousel e la visione dei cantieri lo porta a pensare ad Andromaca. La poesia apre un pensiero di evasione del poeta nel passati. Fino a quando i lavori lo interrompono e lo riportano nel presente sulla strada e ricorda il come era Parigi prima della modernità. La strofa che segue da l'idea di una Parigi in abbandono, fatta di confusione, disordine. Un

luogo in cui il cigno-poeta si trova in una condizione di prigionia, si sente estraneo ed esiliato mentre osserva lo spettacolo di una Parigi sventrata dai cantieri che cancellano il passato e inneggiano alla modernità e ai nuovi valori. Il cigno evaso dalla gabbia lo inserisce nel contesto dei lavori, ( Fuga fatto di rottura, inserito nella routine, l'inizio di una giornata di lavoro). Le sue ali sono trascinate a terra, vicino a un ruscello privo d'acqua( ricorda L'albatross in cui le ali non le può muovere). In questo momento il cigno prende parola e si rivolge all'acqua , e al cielo. Chiedendogli quando riempirà il ruscello. Dando la parola al cigno B. da la natura simbolica al cigno. JE : il poeta infelice come il cigno che vale sia per Hugo in esilio e in gabbia come il cigno, che per Andromaca anche lei in una gabbia mentale ormai diventata schiava. Il cigno evade dalla gabbia per ritrovarsi davanti un ruscello vuoto, Andromaca evade per non sposare Pirro ma poi è costretta a sposare il cognato. B può fuggire dalla città attuale , attraverso il ricordo. Ovidio: ( è l'uomo a guardare verso il cielo, essendo stato creato per essere eretto a differenza degli animali.) in B, è il cigno a guardare in cielo. Quindi la simbologia è che gli uomini perche insoddisfatti o infelici devono rimproverare se stessi. E rimprovera la loro smania di modernizzare sempre la città non risolve i loro problemi. Nella seconda parte della poesia non si sa se il cigno è stato accontentato,perché comincia ad imprecare Dio. Gli uomini si illudono di soddisfare le proprie esigenze. I suoi ricordi sonoi una forma d'evasione, ma come per il cigno non serve a cancellare la malinconia. Ora si trova davanti il Louvre ma ha un pensiero il cigno diventa allegria. Questa poesia ha un minimo di surrealismo perche le immagini presenti non hanno nulla in comune tra di loro ma è chiaro che in comune hanno Esilio. Dopo A e il cigno, si sofferma su un persona reale, la osserva mentalmente nella sua degradazione fisica, esiliata dalla sua africa, pensa davanti al Louvre, ( il Louvre è stato migliorato con lo sfruttamento nei nativi) Quindi il louvre sarebbe un'allegoria di un disastro. B si sofferma al ricordo di chiunque ha perduto e mai ritrovato.( tutti abbiamo perduto qualcosa, quindi tutti siamo esiliati. La mente del poeta passa da ricordo a ricordo, fino ad arrivare in una foresta ( da louvre a foresta? - Louvre significa lupara, prima quel luogo era una foresta) ( concetto di Modernizzazione). Diversi concetti: * B trasforma una realtà schifosa attraverso l'arte ( concetto dell'arte) .

TRASFORMA IL BRUTTO ( REALTA ) IN BELLO( POESIA) COME VIENE A SUGGERITE IL TITOLO FIORI DEL MALE.

Le Vecchiette Metro: Quartine alessandrini. Quartina a rima alternata 8 ricordano quelle di Hugo.) 21 strofe di quattro alessandrini a rima alternate, ripartite in quattro sessioni numerate. Sonetto dedicato ad Hugo. Questo senso di vecchiette ispira B. alla pietà, alla commiserazione, non solo per la povertà, il dolore, ma anche esse rappresentano la bellezza e la seduzione sfiorite, rovinate e annullate dal Tempo. E' affascinato dai segreti che conservano, dalla passione che ancora le fanno muovere anche nelle strade di Parigi. Loro sono per B. l'immagine dell'approssimarsi della Morte, del limite ultimo. In questo sonetto oppone la Virtù e il Vizio. Vuole rivedere negli occhi delle vecchiette la passione della ragazza di un tempo. Le tre strofe introdotte dal trattino, sono le più severe e le più macabre del sonetto rivolte alle vecchiette.

Racconta della vita lungo le strade di Parigi. Qui inizia parlando delle pieghe sinuose di antiche capitali in cui tutto ha un suo incanto, anche l'orrore. Quando vede un "debole fantasma" (una vecchia) attraversare il quadro brulicante di Parigi, ha sempre l'impressione che quel fragile essere vada piano piano verso la sua nuova culla ( la morte.) Lungo queste vie, il poeta ha seguito molte donne vecchie (con curiosità morbosa, quasi affetto) e le ha osservate. Arriva a pensarsi loro padre, ed assapora "piaceri clandestini" a loro insaputa.

A una Passante Metro: Sonetto irregolare con la rima che seguono lo schema Abba, cddc,efe,fgg.

Poesia dedicata ad una donna sconosciuta, incontrata per strada. Si ricollega alla poesia

precendete “ i ciechi” ( in questo sonetto la prima strofa inizia con l'utilizzo del senso della vista, essendo così allegorico, per il sonetto precedete.) I "Quadri parigini", si trovano subito dopo la sezione uno"Spleen et Idéal"che si conclude

mostrando un poeta ormai preda dello spleen il quale, con lo scandire delle ore di un orologio, finisce col vincere sull'idéal. Visto che l'ultima sottosezione è quella del dualismo della solitudine fra spleen et Idéal, il solo "rimedio", è nell'uscire fuori di sé, aprendosi alla città. E' la vista il senso predominante, e con gli occhi il poeta incrocia una donna alta, slanciata, vestita di nero, dunque in lutto, con un dolore. La vedova. Tema ossessivo di B. (andromeca, vecchiette, la madre). Il tema fondamentale è il dolore che è un sentimento tipico della modernità. In questo sonetto il rimpianto è una parte fondamentale. Infatti ha un inizio e una fine, per qualcosa che poteva essere, è stato un' attimo e non sarà più. Proprio per questo conserva tutto il suo fascino e mistero. Perché la donna passa, si allontana e scompare per sempre. Due destini che per caso si sono incrociati per un momento, per tornare immediatamente a dividersi. Perciò L'invocazione finale per è di amarezza, la disperazione per una felicità intravista e subito perduta.

Lo Scheletro contadino Metro: Otto quartine di ottonani, a rima embrassees divise in due sessioni diseguali. Pubblicata il 22 gennaio 1860. B. dice di essersi ispirato ad una stampa vista nei vagabondaggi parigini, una tavola di antomia che conteneva nuerodse tavole di scheletri derivati da Leonardo o Tiziano. Descrive i lavoratori della terra, che zappano e si chiede se anche dopo la morte, invece che di un eterno riposo non si dovrà anche lavorare se il Nulla non sarà concesso. La poesia si impone per il tono angosciante e disperato. libro leggere baudelaire.

La danza macabra metro: quindici strofe di quattro alessandrini, a rima alternata. Pubblicata il 15 maggio 1859. B. si ispira al' opera di ernest christophe, infatti gliela dedica anche , cui uno scheletro a forma di tronco d'albero che sorregge i sette peccati capitali. B. nel Salon 1859 difende questo tema come motivo di arte scultorea, lo rinnova e lo arrochisce in tre modi. Nell'agghindare lo scheletro come una donna, che partecipa ad un ballo per sedurre, con una descrizione minuziosa e compiacendosi si quest' immagine

che ricorda i sui gusti. Se non fosse per il titolo crederemmo che all'ingresso della sala da ballo ci fosse una bellissima donna. Donne dannate Metro: sette strofe di quattro alessandrini, a rima alternata.

Poesia giovanile. Sonetto in cui il disgusto e il disaggio del piacere sono più interiorizzati. Una dualità drammatica nella coesistenza di desiderio e rimorso, di grida di godimento e lacrime. Il sonetto fu modificato in seguito, fino ad avere questa forma, impianto classico, suddivisa in tre parti. B. è attratto da questi amori “innaturali” , contro la fecondità , ma sopratutto dalla dannazione di queste donne, nel senso del peccato che le coinvolge, dall'aspirazione all'infinito, che esse esprimono e conservano nella loro depravazione. Nella seconda parte si allude ad amori più cocenti, con il richiamo alla tentazione di Sant' Antonio nel deserto. Il quadro cambia ancora di più, una festa orgiastica dove bacco è invocato. Dove il piacere e il desiderio di piacere, si uniscono al senso del peccato e l'autopunizione si trasforma in godimento. B. distingue e riassume le donne in questi quattro quadri, che prima le ha presentate e poi le ha unite nelle loro lacerazioni interiori e nella sua commiserazione e simpatia.

La Beatrice Metro: 30 alessandrini a rima plates, divisi in tre sessioni disuguali non numerate. Viene pubblicata nel 1855, dedicata alla Beatrice di dante, aveva un diverso nome all'origine: Beatrix in francese e Beatrice in italiano, scelse in italiano volendo dare quest'omaggio a Dante e al significato che porta ( la dea, l'amante del poeta.) Forse è un sonetto giovanile.

La donna di B. è esaltata al contrario di quella di Dante, è satanica e se la fa con i diavoli e con essi deride il poeta ( allegoria della donna angelica di Dio). Nella prima parte un gregge di diavoli comincia a deridere il poeta,nella seconda ancora i demoni lo deridono con discorsi diretti alla sua qualità. Nella terza parte se pur si ererge in tutto il suo orgoglio e disprezzo confessa, con autoironia , che avrebbe dissolto lo sguardo se non avesse visto in mezzo a quella accozzaglia la sua donna farsi beffa di lui. E' una poesia di antifemminista, e che riconferma la natura diabolica che attribuisce alla donna, anche se questo potrebbe essere lo sfogo di B. a Durval. E' interessante come B. fa un ritratto si se stesso, affidato agli spiriti maligni e con una dose di autoironia ( B. si sentiva un po' Amleto sia per le sue lacerazioni interiori, sia per la presenza del patrigno odiato anche da lui). B. per bocca dei demoni fa la sua caricatura. La morte degli Amanti Metro: sonetto irregolate, in decasillabi, con rima che seguono lo schema ABAB,ABAB,CCD,EDE. Pubblicata il 9 aprile 1851, apre l'ultima sessone del tema al Tempo. Aore e Morte con la consapevolezza di una sopravvivenza e di un rascatto. In questa poesia si conferma l'ambiguità, il dualismo di B. la sua profonda lacerazone Nous aurons: affermazzione iniziale, è una promessa di qualcosa che sicuramnte accadrà, i profumi se propro in contrario al riferimento alla tomba. Insiste nella perfetta fusione dei corpi e di due anime, nella corrispondenza di pensieri e di sentimenti ( ripetizione due cuori, due luci). La fusione della dualità dell'unità.

La morte degli Artisti Metro: sonetto irregolare, con rima che segue lo schema ABBA,ABBA,CDD,CEE.

Pubblivato il 9 aprile 1851. E' il sonetto che è più vicino al mestiree, il poeta, la sua lotta con la materia per esprimere il suo Ideale, la sua Idea di Bellezza . Sonetto dedicato all'arte della scultura . Il sonetto parla della sua tenacia nel tentare , nel proseguire la realizzazione della grande Creatura che ha nell'animo e nella mente,

Tutto è sostenuto dalla speranza che soltatanto attraverso la Morte e in Aldillà, spirituale, egli potrà far combaciare la Forma con la sostanza, l'Ideale con la Verità, e avere così il proprio trionfo. Dunque una dichiarazione d'impotenza , un rinvio a un'altra dimensione, ma da parte di chi non rinuncia, anche in questa prospettiva a far schiudere i suoi fori dalla terra.

Il sogno d'un curioso

Metro: sonetto irregolare, con rima ABAB,ABAB,CCD,EDE.

Sonetto dedicato al fotografo Felix Nadar, pubblicato il 15 maggio. Il poeta sogna di essere in punto di morte , e di provare un male parti colare, un sentimento di ripugnanza , di angoscia e di speranza una tortura al tempo stesso e deliziosa. Teme che la morte non sia della stessa frattura con la vita, quella liberazione della noia della vita che egli spera che la morte non sia che un'attesa infinita di qualcosa che non accadrà mai.

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