Bianca come il latte Rossa come il sangue PDF

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Summary

Riassunto e recensione del libro "Bianca come il latte rossa come il sangue " nel dettaglio.
Il documento presenta una breve introduzione al libro, la vita dell'autore (e elenco di alcuni sui altri libri), elenco dei personaggi, ambientazione, trama dettagliata con citazioni del libro, messag...

Description

BIANCA COME IL LATTE ROSSA COME IL SANGUE “Bianca come il latte Rossa come il sangue” è il primo romanzo di Alessandro D’Avenia nato il 2 maggio 1977 a Palermo, terzo di sei figli. Ha frequentato il liceo classico Vittorio Emanuele II dove, dopo aver incontrato padre Pino Puglisi, è fortemente influenzato dalla religione così come quella da insegnante di lettere. Laureatosi in lettere classiche a Roma, vince il dottorato di ricerca a Siena nel 2004. Dopo aver frequentato la specializzazione per l’insegnamento secondario, è diventato professore di greco e latino in un liceo classico. Inoltre ha girato un cortometraggio e, nel 2006, ha vinto un master in produzione cinematografica (“Life Bites – Pillole di vita”). La sua carriera di scrittore e insegnante è nata contemporaneamente e il suo primo romanzo “Bianca come il latte Rossa come il sangue”, pubblicato nel 2010, è stato uno del suo successo internazionale con milioni di copie e diciannove traduzioni. Inoltre, nel 2011, ha pubblicato “Cosa che nessuno sa” e “Ciò che inferno non è” nel 2014. Il genere principalmente sentimentale e in parte drammatico, ambientato nei giorni nostri dall’inizio alla fine di un anno scolastico, è la storia di Leonardo, meglio conosciuto come Leo, i suoi amici: Silvia, Niko, il Sognatore, stranamente il suo professore preferito di storia e filosofia, Beatrice e strani inconvenienti. Leo è un ragazzo di sedici anni che frequenta la prima del liceo classico; è un ragazzo qualunque, ama giocare a calcio, stare con gli amici, prendere in giro i professori ma soprattutto i supplenti che considera privi di ogni sogno, parlare con Silvia, ma soprattutto ama Beatrice, una ragazza che frequenta la sua scuola, bella come una stella. Lunghi capelli rosso vivo e grandi occhi verdi. Dentro di sé Leo sa che troverà il coraggio di dichiararle il proprio amore nei confronti di quella creatura dalla bellezza infinita, ma per il momento si mantiene a osservarla nei corridoi, alla fermata dell’autobus e inviarle messaggi senza risposta. Leo ha, però una particolarità, per ogni emozione attribuisce dei colori, tutti tranne il Bianco. “Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco…”; il silenzio. Dopo che il marito dell’Argenteri, la prof. di storia e filosofia è stato ricoverato in ospedale, al suo posto viene un supplente che soprannomina il “Sognatore” in quanto crede che ognuno debba inseguire il proprio sogno. Ben per questo, Leo comincia ad apprezzare il suo ottimismo, tanto che scopre che nel suo sogno c’è Beatrice. Beatrice però è malata di leucemia e piano piano, tra un ciclo di chemioterapia e l’altro, cambia sempre più. Così, non vedendola a scuola, Leo decide di andare a donarle il suo sangue e scriverle una lettera, ma a causa di un incidente in otorino, non riuscirà a consegnargliela. Dopo le vacanze natalizie, un giorno in cui, con Silvia, aveva saltato la scuola, riesce a conoscere una Beatrice stanca e diversa da come se la ricordava. Le confessa il suo amore anche se lei ribadisce che sarà tutto vano in quanto starà per morire. Nonostante ciò continua ha frequentarla a casa sua insegnandole a suonare la chitarra, a ballare e la aiuterà a scrivere il suo diario. Nel frattempo però lei, gli fa capire che la sua vera anima gemella è Silvia. Leo così, è pronto per dichiararsi alla sua migliore amica nella “loro” panchina al parco, ma sono costretti a separarsi. Infatti Silva, gelosa di Leonardo, tempo prima aveva dato di proposito il falso numero di Beatrice così da non poterla conquistare. Alla fine delle vacanze estive, leggendo una lettera di Silvia, Leo capisce che anche l’amica ricambia i sentimenti e, perdonandola, va sotto casa sua a cantale la sua canzone preferita; come avevano promesso. Dall’ispirazione che Beatrice gli aveva dato, ormai morta, Leo decide di impegnarsi di più e fare di tutto per godersi quanto poco rimane della vita, proprio come aveva fatto l’amica. I messaggi che l’autore vuole trasmetterci con questo libro sono tanti tra cui il fatto di fidarci di chi ci circonda e di parlare con gli amici e i familiari per avere sempre un appoggio e un consiglio

nonostante a volte pensiamo che gli adulti non riescano a capire i problemi di un adolescente meglio di noi. Bisogna ascoltare le buone ragioni e meditare sulle azioni prese dai genitori in quanto lo fanno solamente per il nostro bene. Inoltre racconta il cambiare di personalità – brillante e scherzoso, intimo e tormentato – nel momento in cui nella vita di un ragazzo entrano a far parte anche la sofferenza. Il libro ha una bella trama facile da leggere con termini semplici e attuali, abbastanza scorrevole. A parer mio, all’inizio era per lo più monotono e ripetitivo, ma col proseguire della storia, i fatti si movimentavano e iniziava a diventare sempre più interessante. Le numerose parti descrittive e il fatto di essere raccontato in prima persona, immedesimano sempre più il lettore nella storia e nei sentimenti del protagonista. È stato un bel libro....