Canto XV - Inferno PDF

Title Canto XV - Inferno
Author maria baffetti
Course Letteratura italiana
Institution Università per Stranieri di Siena
Pages 2
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Summary

Riassunto del contenuto e analisi del canto XV dell'Inferno....


Description

INFERNO, CANTO XV I SODOMITI Sono i violenti contro Dio in quanto peccatori contro natura, detti così dalla città biblica di Sodoma. Sono costretti a camminare in un sabbione rovente sotto la pioggia di fuoco, e sono più numerosi delle altre schiere di anime; Dante spiega che sono divisi in diverse schiere, a seconda della categoria sociale o professionale cui appartennero in vita.

BRUNETTO LATINI -

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Firenze, 1220 ca – 1249 Ricoprì incarichi politici per i guelfi bianchi; fuori da Firenze per un’ambasceria nel 1260, fugge in Francia in seguito all’esito della battaglia di Montaperti. Qui scrive il Trèsor, un’opera enciclopedica, poi ridotta nel Tesoretto Ritorna a Firenze nel 1266 dopo la cacciata dei ghibellini; traduce dal latino e insegna la retorica ai giovani fiorentini (incluso Dante) Della sua sodomia sappiamo solo da Dante; non sembrano però possibili altre spiegazioni.

INTERPRETAZIONI PROBLEMATICHE M’insegnavate come l’uom s’etterna (v. 85) Filosofia: ciò che si occupa dell’eternarsi dell’uomo. Brunetto però insegnava retorica; qui Dante si riferisce infatti all’etica: il Tesoretto afferma infatti “gloria dona all’uomo valente una seconda vita, cioè a dire che, dopo la morte sua, la nominanza che rimane delle sue buone opere mostra ch’egli sia ancora in vita”. - Arra (v. 94) Letteralmente “anticipo”, quindi può intendersi come “preannuncio”. Ma Buti intende arra come caparra, quindi “patto”: quello tra l’uomo e la Fortuna, ai cui colpi bisogna farsi trovare pronti. - punto e virgola (v. 110) Va prima o dopo “anche”. In qualsiasi caso, non cambia il significato dell’espressione. - Colui che vince, non colui che perde (v. 124) Vince, cioè scampa alla pena dei cent’anni di immobilità, o corre molto velocemente (è un’epanalessi).

METAFORE DEL CANTO -

Molte immagini metaforiche per definire la schiera dei sodomiti: traccia, greggia, masnada, turba Discorso profetico di Brunetto costellato di metafore e sentenze: era stato un rimatore e uno scrittore, oltre che un insegnante per Dante Stavolta Dante non si fa cogliere impreparato dalla profezia, anche per gli incoraggiamenti di Brunetto: continui riferimenti al bon frutto che si distingue dal nemico Dal v. 102 si apprende quello che poi sarà chiarito nel canto XVII del Paradiso: a Dante sono mostrate le anime più note in quanto maggiormente esemplari.

SIMILITUDINI DEL CANTO -

Le similitudini dei fiamminghi e dei padovani richiamano lo schermo rappresentato dalle difficoltà visive dei sodomiti Dante conosceva gli argini di Padova, non quelli fiamminghi: la seconda similitudine è meno significativa in quanto più puntuale

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La terza similitudine richiama in modo generico una visione difficoltosa per la poca luce; la quarta è più specificamente centrata su un difetto della vista (colpiti in continuazione da pioggia di fuoco = palpebre bruciate) Richiamo ad atmosfere familiari della città: preludio all’incontro affettuoso con Brunetto....


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