Cap. 15 Mercati Perfettamente Concorrenziali NEL Lungo Periodo PDF

Title Cap. 15 Mercati Perfettamente Concorrenziali NEL Lungo Periodo
Course Economia Politica I
Institution Università di Pisa
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MERCATI PERFETTAMENTE CONCORRENZIALI NEL LUNGO PERIODO Nonostante le imprese possano conseguire nel breve periodo un extra profitto, nel lungo periodo di concorrenza perfetta non compatibile con la presenza di profitti superiori a quelli normali. Se le imprese conseguono extra profitti, altre impres...


Description

MERCATI PERFETTAMENTE CONCORRENZIALI NEL LUNGO PERIODO Nonostante le imprese possano conseguire nel breve periodo un extra profitto, nel lungo periodo l’equilibrio di concorrenza perfetta non è compatibile con la presenza di profitti superiori a quelli normali. Se le imprese conseguono extra profitti, altre imprese vorranno entrare in quel dato settore, e perciò l’equilibrio di breve periodo non potrà persistere indefinitamente. Affinché un equilibrio sia duraturo non dovranno esserci incentivi né per le imprese già operanti nel settore a cambiare la propria capacità produttiva, né per le altre imprese ad entrare in quel settore. Perciò, l’equilibrio di lungo periodo può essere definito come una combinazione di prezzo e quantità tali per cui: - nessuna singola impresa desidera modificare la quantità del bene offerta - nessun singolo consumatore desidera modificare la domanda del bene - nessuna impresa esistente nel mercato è incentivata a modificare la quantità impiegata dei suoi fattori produttivi o ad uscire dal mercato - nessuna impresa fuori dal mercato è incentivata ad entrarci - l’offerta aggregata è uguale alla domanda aggregata del bene

Esiste un solo livello per cui le imprese non conseguono un extra profitto, e si trova in corrispondenza del prezzo p*: L’entrata nel settore di altre imprese continuerà finché il prezzo non scende fino a p*: a questo punto ogni impresa utilizzerà un ammontare K* di capitale e produrrà q* quantità del bene, e in questa situazione il prezzo di mercato p* sarà uguale al costo marginale dell’impresa e sarà anche un valore minimo del costo medio di lungo periodo. Inoltre la domanda aggregata corrisponde all’offerta aggregata S*. Perciò questa situazione rappresenta un equilibrio di lungo periodo. L’equilibrio di lungo periodo con imprese eterogenee L’analisi precedente si basa sul fatto che le imprese in un mercato siano identiche e hanno cure del costo medio di LP uguali, nella realtà dei fatti una situazione del genere si verifica raramente

In una situazione di lungo equilibrio il prezzo coincide con il minimo della curva di costo medio di LP comprensiva di rendita dell’impresa CMeLP,che include il costo opportunità della localizzazione dell’impresa. Quello che può apparire un extra profitto dell’impresa è in realtà dovuto al fatto che l’impresa possiede un terreno in una posizione estremamente favorevole. Per cui ogni altra impresa entrante nel settore, non avrà una curva di costo medio simile bensì più alta come CMeLP’ e potrà ottenere solo profitti normali. Il rendimento che ottiene questa azienda dominate nel settore è detto rendita economica. Rendita economica: rendimento di un fattore produttivo eccedente il prezzo minimo necessario per assicurarsi l’uso dei servizi di quel fattore. Tuttavia mantenere questo fattore comporta un costo opportunità, quando questo costo si somma agli altri costi di produzione, la curva di costo medio comprensivo di rendita trasla fino CMeLP’ ed in base a tale curva l’impresa non conseguirá extra profitti e quindi tale situazione risulterá compatibile con un equilibrio di LP. Cambiamenti dinamici negli equilibri di mercato : settori a costi costanti, costi crescenti e costi decrescenti Nel breve periodo una curva di offerta inclinata positivamente indica un aumento della domanda e provoca un aumento del prezzo di equilibrio; Nel lungo periodo questo non è necessariamente vero poiché la curva può essere inclinata positivamente, negativamente o essere piatta. Nel lungo periodo: - con costi costanti, la risposta di LP ad un aumento della domanda riporta il prezzo al livello iniziale - con costi crescenti, la risposta di LP porta ad un prezzo più alto - con costi decrescenti la risposta di LP porta ad un prezzo più basso Settori a costi costanti Sia il prezzo pa uguale al minimo costo medio di lungo periodo (e breve) di ciascuna impresa, rappresenta il prezzo di equilibrio di lungo periodo per questo mercato.

Se la domanda del bene aumenta, nel breve periodo; 1. l’aumento della domanda farà aumentare il prezzo del bene e permetterá di conseguire extra profitti (pb) 2. l’extra profitto farà entrare nel settore nuove imprese fino al punto in cui il prezzo diminuirá, facendo traslare la curva della domanda verso destra e il prezzo del bene diminuirá rispetto al livello in cui si era stabilita in precedenza Di quanto diminuirà il prezzo? Occorre notare che i prezzi dei fattori produttivi di un settore non variano all’entrare delle imprese in quel dato settore; sempre se la disponibilità di input non è scarsa e se il settore preso in considerazione impiega una piccola quota degli input disponibili. Se i costi non variano, la curva di offerta aggregata di BP traslerá nuovamente, per cui il prezzo ritornerá al livello pa , che caratterizzava l’equilibrio originario a. A questo punto il processo di entrata si fermerá. La curva di lungo periodo che ne risulta è piatta.

Settori a costi crescenti e decrescenti : esternalità pecuniarie Supponendo un azienda, che utilizza tra i fattori, anche un minerale che deve essere estratto, se la domanda è bassa, è possibile avvalersi di un processo di estrazione a basso costo in depositi vicini, ma se aumenta la domanda dovranno essere scavate miniere sempre più profonde , il che comporterà un aumento nei prezzi. Quando questo si verifica si dice che l’entrata di un'impresa genera un’esternalità pecuniaria sul mercato, perché l’azione di un soggetto entrante fa aumentare il prezzo di un bene per tutti gli altri soggetti (imprese già operanti nel mercato). Le esternalità pecuniarie avranno un difetto sostanziale sulla forma della curva di costo di LP di un settore. Di fatto la curva di costo di LP sarà inclinata positivamente ed è per questo che tali settori sono definiti settori a costi crescenti. I settori a costi decrescenti presentano una curva inclinata negativamente : in questo caso l’entrata di nuove imprese fa diminuire il costo dei fattori di produzione, e quindi, le curve di costo medio di LP di tutte le imprese operanti trasleranno verso il basso.

Caratteristiche di benessere degli equilibri di lungo periodo La concorrenza perfetta è una struttura di mercato ottimale in termini di benessere e che produce i beni nel modo più efficiente possibile. I risultati ottenuti in mercati perfettamente concorrenziali non possono essere ottenuti nelle altre forme di mercato, rappresentano una situazione ideale che gli economisti usano come modello. 1. proposizione di benessere 1: la somma dei surplus del consumatore e del produttore è massimizzata I mercati perfettamente concorrenziali, il prezzo, e la quantità di equilibrio sono tali per cui la società non deve sopportare alcuna perdita di benessere. Il triangolo A rappresenta il surplus del consumatore ed il triangolo B il surplus del produttore. In questo settore concorrenziale la somma dei surplus del consumatore (rappresenta la differenza tra quanto la società è disposta a pagare per ottenere q* del bene e quanto effettivamente deve pagare) e del produttore (eccedenza del prezzo ricevuto dai venditori per q* unità del bene rispetto al costo marginale di produzione delle stesse) è massima, poiché il prezzo di equilibrio p* corrisponde al punto di intersezione tra la curva di domanda e di offerta. Perciò il prezzo è uguale al costo marginale.

2. posizione di benessere 2: il prezzo è fissato al livello del costo marginale Poiché la curva di offerta di un settore perfettamente concorrenziale altro non è che la curva di costo marginale del settore, un prezzo che venga fissato in corrispondenza dell’intersezione tra le curve di domanda e offerta deve essere uguale al costo marginale. Dimostrazione: Poiché si tratta di imprese concorrenziali nel lungo periodo - i prezzi sono dati - tutti i fattori di produzione sono variabili

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ogni impresa tende a massimizzare il profitto, ovvero è posta di fronte alla seguente equazione maxyΠ = py − CT (y )

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la condizione di primo ordine è che p=CMg(y) supponendo tutte le imprese stiano eguagliando il costo marginale al prezzo si ha che CMgi=CMgj=p per tutte le i e j imprese.

3. posizione di benessere 3: i beni prodotti al minimo costo possibile e nel modo più efficiente In equilibrio, l’impresa produce una quantità q* attraverso un impianto K*: K* è il livello di capacità che minimizza il costo medio di produzione: resteranno sul mercato solo le aziende che hanno scelto il valore K* e la concorrenza assicura ai consumatori che i prodotti siano al prezzo più basso possibile.

La concorrenza porta anche ad un’organizzazione efficiente della produzione. In un settore concorrenziale la produzione di output complessivo è allocata in modo ottimale tra tutte le imprese. Dato un certo prezzo, per fissare le quantità di output per ogni impresa occorre massimizzare la differenza tra i ricavi del settore ed i costi di produzione: max Π = P Q − C T 1(q 1) − CT 2(q 2) − .. − CT n(q n) Q è la somma degli output di tutte le imprese Per massimizzare la funzione è necessario minimizzare il costo di produzione delle Q unità: questo richiede che l’output venga distribuito tra le imprese in modo tale che il costo marginale di produzione sia uguale per tutte. (regola per l’allocazione ottima dell’output interno di un settore). Il mercato agisce esattamente nel seguente modo; quando il prezzo p*, ciascuna impresa individua la quantità ottima uguagliando il costo marginale al prezzo di mercato, poiché ciò verrà fatto da tutte le imprese, il costo marginale sarà identico per tutte le imprese nel settore. Dimostrazione: n

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n

supponendo ci siano n imprese, l'obiettivo sociale è maxq1...qnΠ = ∑ q i − ∑ C T i(qi) i=1

i=1

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la condizione di primo ordine è p=CMgi(qi) ∀i = 1..n : ovvero prezzo=costo

marginale per tutte le imprese questo è il risultato che si ottiene in un mercato perfettamente concorrenziale pertanto vengono raggiunti gli obiettivi sociali ed è efficiente. Per quanto riguarda i costi - CMei=1/q CTi(qi) - affinché il costo medio di produzione sia minimizzato devono valere le condizioni di primo ordine: − 1 /qi2 × CT i(qi) + 1/qi × dCT i(qi)/dqi = 0 allora CM qi = CM ei ∀i = 1..n -

poiché il prezzo è uguale al costo marginale, il prezzo pagato è il minimo possibile....


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