Finanza Aziendale e Mercati Internazionali PDF

Title Finanza Aziendale e Mercati Internazionali
Course Finanza Aziendale
Institution Università degli Studi di Torino
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Finanza Aziendale e Mercati Internazionali IL RUOLO DELLA FINANZA AZIENDALE (1 dispensa) Cos’è la finanza aziendale? Ogni decisione che un’impresa prende ha delle implicazioni finanziare, e ogni decisione che coinvolge la dimensione finanziaria di un’impresa è una decisione di finanzia aziendale. TUTTE LE ATTIVITA’ SVOLTE DA UN’IMPRESA RIENTRANO NELL’AMBITO DELLA FINANZA AZIENDALE La finanza aziendale entra in gioco nel momento in cui si utilizza il denaro. Esempio: Nel caso in cui un negozio deve pagare i fornitori. L’impresa/ azienda avrà due possibili soluzioni: 1. Uscita di denaro immediata 2. Debito (Prestiti presso Istituti Finanziari come Banche). Il debito si verifica quando un determinato soggetto non ha liquidità disponibile per saldare la compravendita. Per la finanza aziendale è importante che le entrate coprano i costi.

La Gestione Finanziaria delle Imprese Le decisioni aziendali: 1. Decisioni di investimento: dove investire i fondi e le risorse disponibili 2. Decisioni di finanziamento: dove e come ottenere i fondi necessari per finanziare tali investimenti 3. Decisioni relative ai dividendi: quando restituire agli investitori e sotto quale forma L’investimento consiste nel ruolo da parte di un’impresa di decidere dove investire il denaro a disposizione e in che modo utilizzare le risorse per ottenere un beneficio. Non è sempre semplice capire dove investire in quanto ci sono a disposizione dell’investitore moltissime opzioni. La decisione di finanziamento consiste essenzialmente nel come ottenere i fondi. Un’impresa può far fronte: 1. All’autofinanziamento: destinazione di parte degli utili dell’impresa per la realizzazione di nuovi investimenti. 2. Al prestito bancario: con il vincolo di restituzione del capitale + interessi passivi sul prestito. 3. All’ aumento del capitale proprio: attraverso emissioni di nuove azioni o quote societarie Far fronte all’aumentato di capitale costa di più rispetto a far fronte al prestito bancario in quanto bisogna tenere in considerazione la possibilità di crisi aziendale.

Gli aumenti di capitale solitamente si fanno quando sono in programma operazioni a livello strategico. Se, invece, ad esempio devo pagare una fornitura l’impresa dovrà far fronte a un prestito bancario. L’investimento lo devo valutare da solo. Il finanziamento lo devo valutare in base all’investimento. Le decisioni relative ai dividendi: stabilire quando e come restituire i dividendi. Un’azienda sbaglia a fare solo autofinanziamento perché gli azionisti si aspettano un ritorno in denaro. Le imprese operano al fine di massimizzare i profitti Massimizzare il valore dell’impresa attraverso: 1. Politica di investimento: Investire in progetti con rendimento atteso superiore alla soglia minima di rendimento accettabile. Gli investimenti sono indispensabili per massimizzare il valore dell’impresa. Un investimento è considerato ottimale se rende di più di quanto costa. Ogni impresa ha una soglia minima di rendimento accettabile, cioè un tasso minimo che al di sotto non conviene fare nessuna operazione. 2. Politica di finanziamento: Scegliere una struttura finanziaria che massimizzi il valore dei progetti intrapresi e che sia in linea con il tipo di investimenti da finanziare. Le imprese devono stabilire il giusto mix di capitale proprio e di capitale di debito al fine di massimizzare il valore dell’impresa. Solo attraverso un giusto mix della struttura finanziaria l’impresa riesce ad ottenere buoni risultati a livello economico e finanziario. 3. Politica dei dividendi: Qualora non vi siano opportunità di investimento in grado di generare un rendimento superiore alla soglia minima, restituire il denaro ai proprietari

Il Manager Finanziario Il manager finanziario: è il responsabile di una significativa parte delle decisioni di investimento o di finanziamento di un’impresa. Nelle grandi imprese è nominato CFO (Chief Financial Officer). Il CFO è coinvolto nella definizione dell’amministrazione e finanza, nella pianificazione e controllo e nel Business development.

Ruolo Manager Finanziario Il manager finanziario agisce come un intermediario ponendosi tra il mercato finanziario e le attività reali (scambio beni e servizi) dell’impresa.

Funzione dei Mercati Finanziari I mercati finanziari sono luoghi operativi, organizzati sulla base di regole pubbliche o di prassi, dove è possibile acquistare o vendere strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, derivati, quote di fondi comuni ecc.), favorendo l'incontro tra domanda e offerta di attività finanziarie grazie alla concentrazione, in uno stesso "spazio" e nello stesso tempo, delle negoziazioni.

1. Finanziamento (per le imprese): Consiste nel trasferimento del risparmio dalle unità in surplus alle unità in deficit (imprese e Stato) tramite l’emissione di nuovi titoli. 2. Liquidità (per gli investitori): il mercato finanziario è il luogo dove utilizzare la liquidità in eccesso.

3. Risk Management: Consiste nell’utilizzare strumenti per coprirsi dal rischio. Tali strumenti hanno un costo maggiore in quanto garantiscono una copertura. Per rischio si intende che non si verifichi quello che inizialmente ho previsto. Quindi il risultato è diverso da quello che mi aspettavo. 4. Collettore di informazioni: Nei mercati finanziari qualsiasi informazione si ripercuote sui prezzi (andamento dei titoli). Il mercato riesce ad aggiustarsi attraverso le informazioni che ha a disposizione.

DECISIONI DI INVESTIMENTO (2 dispensa) Un investimento è qualsiasi operazione di impresa che richieda un impiego di capitale. Un investimento è un’operazione di trasferimento di risorse nel tempo, caratterizzata dal prevalere di uscite monetarie nette in una prima fase e di entrate monetarie nette in una fase successiva. 1° momento: indispensabile flusso in uscita per investimento 2° momento: uno o più flussi in entrata Es (acquisto macchinario) Rischio Ogni progetto di investimento è rischioso. (Es. entrare in un nuovo mercato) Esistono dei rischi superabili e altri no. Nello specifico il rischio può essere specifico o sistematico.

Il rischio specifico è legato strettamente ad uno specifico investimento. (Es. Quando il mercato non reagisce all’entrata di un nuovo prodotto). Questo tipo di rischio è eliminabile con la diversificazione (per esempio investire in più mercati). Il rischio sistematico è dovuto a cause generali e comuni a tutti gli investimenti. Questo tipo di rischio non è eliminabile. Colpisce tutti con intensità diversa. (Un esempio di rischio sistematico sono le calamità naturali -terremoti – in questo caso tutti hanno uno svantaggio tranne le imprese edili). Fasi del processo di scelta degli investimenti

4. Valutazione degli investimenti L’investimento è una modalità per spostare risorse finanziare nel tempo, le modalità di valutazione più corrette sono quelle basate sui flussi di cassa nella logica dell’attualizzazione o della capitalizzazione. La logica dell’attualizzazione consiste nel portare al tempo zero “cioè oggi” uno o più flussi. Questa logica viene usata per confrontare un flusso con gli altri. La logica della capitalizzazione consiste nel portare un flusso ad un determinato tempo futuro (t+1). Per la valutazione di un investimento è necessario: 1. Ricostruire il profilo monetario atteso dell’investimento. Entità e dislocazione temporale dei flussi Ricostruire profilo monetario stimare entità del flusso (individuare il denaro che entra e che esce dall’azienda e quando questo avverrà.) (il flusso si ipotizza sempre al 31/12 “specificazione”) 2. Determinare il tasso che permetta di confrontare i flussi

Il confronto dei flussi si fa attraverso il tasso di sconto anche detto SOGLIA MINIMA DI RENDIMENTO ACCETTABILE. 3. Individuare dei criteri, che combinando le informazioni precedenti, esprima un giudizio sulla bontà dell’iniziativa. Serve un criterio che metta insieme il flusso e il tasso di sconto per arrivare a un risultato che può essere positivo o negativo. La più difficile di queste valutazioni è la stima dei flussi, in quanto, molte volte individuare il flusso corretto da analizzare non è sempre semplice.

Profilo monetario: 1. Flussi di cassa incrementali > Flussi riferiti sul singolo progetto no intera azienda. 2. Flussi di cassa monetari > Deve far riferimento ai movimenti in denaro NO ai processi contabili come per esempio ammortamento macchinario dove non è presente un uscita monetaria.

3. Collocazione temporale Esborso iniziale - Impiego di capitale necessario all’attualizzazione del progetto - Flusso negativo (in uscita) Esempio acquisto macchinario - Generalmente la collocazione temporale è in t0 Flusso monetario di gestione -

Entrata/Uscita (Es. vendita prodotto/ manutenzione impianto) E’ un flusso di cassa netto della gestione corrente o Al lordo degli oneri finanziari > vuol dire che non li considero/ stimo l’aspetto del finanziamento. Gli oneri finanziari sono considerati un costo (es. interessi passivi). o Al netto delle imposte > Vuol dire che stimo le imposte. (Bisogna togliere per il calcolo del flusso la parte che non ho a disposizione, in questo caso le imposte).

Disinvestimento -

Movimento di cassa derivante dal valore di vendita dei beni patrimoniali Tiene in considerazione gli effetti fiscali. (si pagano le imposte sulla plusvalenza).

Esempio Slide. ( Note)

Per prima cosa stimo i ricavi e i costi. Gli ammortamenti non sono un flusso monetario—li metto nei costi e li tolgo dai ricavi. (Se gli ammortamenti li considero solo dopo il reddito operativo netto avrei un flusso più alto sopravvalutazione del flusso.)

Determinare il tasso che permetta di confrontare i flussi Il tasso che permette di confrontare i flussi è il tasso di sconto. IL TASSO DI SCONTO : - Deve essere adeguato a confrontare flussi di periodi diversi - Deve essere espressivo del valore finanziario del tempo e del rischio - Deve avere la forma di Costo opportunità > cioè quel tasso che applicherebbe un'altra azienda a una situazione simile. Tutte le aziende calcolano il costo opportunità >> detto anche Costo del capitale (investito o proprio). Individuare dei criteri, che combinando le informazioni precedenti, esprima un giudizio sulla bontà dell’iniziativa I criteri decisionali basati sui flussi di cassa sono: -

(VAN O NPV ) Valore attuale netto (TIR O IRR) Tasso interno di investimento Payback period

VAN

Il Van è un metodo che permette di definire il valore attuale di vari flussi di cassa posti in serie facendone una sommatoria e un’attualizzazione basata sul tasso di rendimento dell’investimento, ovvero il costo opportunità. La formula del VAN permette di esprimere l’insieme della ricchezza che è stata creata o distrutta dall’investimento.

N Van =



CK (1+rw)ᵏ

K=1

CK= flusso di cassa (positivo o negativo) C0= esborso iniziale (accade nel momento 0)

-C0

rw = tasso di attualizzazione k=tempo Se: VAN > 0 accettare investimento VAN < 0 rifiutare l’investimento (in questo caso i flussi generati dal progetto non sono in grado di coprire l’esborso iniziale). Van = 0 i flussi sono uguali all’esborso iniziale (non preferibile farlo). Il Van viene usato quando voglio sapere se al termine del progetto ho delle risorse monetarie a disposizione oppure no. Il Van è il più utilizzato dei 3 metodi, in quanto gode della proprietà additiva (il VAN del progetto A e il VAN del progetto B è uguale al Van A+B) Questo implica che con questo metodo il progetto che sottrae redditività può venire scartato, piuttosto che presentato insieme ad un altro con Van positivo che lo compensa. Se per esempio il VAN è = 476997,85 Mi rappresenta un flusso positivo che posso utilizzare per qualsiasi altra attività. (Sono gli euro che ha generato il progetto) Si ha un VAN maggiore se si hanno flussi di cassa consistenti. Criticità Se i progetti sono molto diversi tra loro per flussi o per durata o per esborso iniziale non è consigliato usare il VAN, in quanto escono risultati fuorvianti. In questi casi è opportuno utilizzare l’indice di profittabilità. L’indice di Profittabilità Il Profitability Index misura la produttività finanziaria di un investimento (rendimento per singola unità monetaria investita).

IP =

V.A (Flussi di cassa futuri) C0 (Investimento iniziale)

Facendo il rapporto rendo omogenei flussi diversi (questo quando metto a confronto 2 o più progetti) L’investimento è accettabile se IP>1 L’investimento viene rifiutato se IP...


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