Finanza aziendale - VAN e TIR PDF

Title Finanza aziendale - VAN e TIR
Author Anonymous User
Course Economia aziendale
Institution Università degli Studi di Catania
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Summary

Appunto di finanza aziendale con focus sull'area degli investimenti...


Description

FINANZA AZIENDALE: VAN E TIR La finanza aziendale è una branca della finanza e dell'economia aziendale che si occupa di analizzare e supportare le scelte e le decisioni di una impresa in merito alle operazioni di investimento, di finanziamento, di copertura dei costi d'impresa e alla politica aziendale dei dividendi. È l'insieme degli strumenti, dei principi e dei metodi che consentono di perseguire il miglioramento del valore dell'azienda con l'obiettivo di massimizzare la differenza tra il rendimento del capitale d'impresa e il costo del capitale (valore attuale netto). 1. Politica dei dividendi. La politica dei dividendi è l'insieme delle decisioni aziendali relative alla determinazione della percentuale degli utili da distribuire ai propri azionisti sotto forma di dividendi (payout). La politica dei dividendi è strettamente legata alle operazioni dell'azienda sul mercato azionario. La politica dei dividendi determina la stabilità e il valore dei titoli dell'azienda sul mercato azionario. 2. Finanziamento d'impresa. Uno dei principali aspetti della vita aziendale è il reperimento dei mezzi finanziari necessari alla copertura dei costi della produzione, degli investimenti e dell'attività aziendale. Per coprire i costi di produzione l'azienda può ricorrere a fonti di finanziamento esterne (credito) e interne (autofinanziamento). Ogni azienda deve ricercare un equilibrio stabile tra la combinazione del capitale proprio (di rischio) e il capitale di debito nel medio-lungo periodo. La combinazione delle scelte di finanziamento determina la struttura finanziaria dell'azienda. !

ROE = ROI + (ROI – i) ∙ "#

dove: i = tasso di interesse (costo del debito) ! = leva finanziaria (D = debito, PN = Patrimonio Netto) "#

La leva finanziaria è uno strumento rischioso: essendo un moltiplicatore è suscettibile alle variazioni del ROI e del costo del debito. Inoltre, all’aumentare dell’indebitamento, i finanziatori saranno meno propensi ad erogare credito e richiederanno tassi di interesse più elevati La funzione del ROE è il seguente:

i ROI ROE Indebitamento ottimale Dunque, è necessario individuare il giusto trade-off tra indebitamento e ricorso mezzi propri di finanziamento chiamato indebitamento ottimo 3. Investimenti di impresa. Le decisioni di investimento sono le scelte di impiego delle risorse finanziarie di un'azienda. Tramite gli investimenti un'azienda delinea le sue prospettive di sviluppo futuro. Ogni investimento è associato a potenziali utili futuri a fronte di un esborso finanziario presente (capitale investito). Si tratta di scelte compiute dall'impresa in regime di incertezza e di rischio. La finanza aziendale si occupa di analizzare le varie possibilità di investimento (progetti, ampliamenti della capacità produttiva, nuovi impianti, ecc.) e il rendimento atteso di ogni progetto, al fine di massimizzare la struttura del capitale investito.

ANALISI DEGLI INVESTIMENTI: IL VAN E IL TIR Il principale compito della direzione è creare valore per gli azionisti. Un modo per raggiungere questo obiettivo è quello di scegliere i migliori investimenti che finanzieranno progetti di medio-lungo periodo. Questi problemi sono denominati problemi di analisi degli investimenti o anche problemi di budget di capitale o capital budgeting. Il budget di capitale è infatti un elenco degli investimenti che un’azienda si prefigge di sviluppare. Come fare però a sapere se un nuovo progetto creerà o distruggerà valore per l’impresa? Come sapere quale di essi sarà il migliore? Vediamo 2 tecniche fondamentali che ci aiutano a rispondere alle precedenti domande: • Il metodo del valore attuale netto (VAN); • Il metodo del tasso interno di rendimento (TIR); Definizioni principali Prima di vedere i metodi principali all’analisi degli investimenti, vediamo alcune definizioni chiave che ci aiutano a comprendere meglio come essi funzionano: •

Valore Attuale (VA): noto anche come valore scontato, è un calcolo finanziario che misura il valore di una quantità futura di denaro rispetto ad oggi (e viene influenzato da interessi e inflazione). In altre parole, confronta il potere d’acquisto di un futuro euro con il potere d’acquisto di uno oggi. Può essere calcolato dalla seguente formula:

Ad esempio, un investimento di 3.000 € (M) fra 20 anni (n) con un tasso di interesse fisso del 5% (r) varrà oggi 1130,67 €, a parità di condizioni. •

Montante: indica l’equivalente monetario futuro di una somma disponibile oggi. È uno dei concetti più importanti della finanza e si basa sul valore temporale del denaro. Gli investitori devono sapere quale sarà il valore futuro del loro investimento dopo un certo periodo di tempo, calcolato in base a un tasso di crescita ipotizzato, detto coefficiente di capitalizzazione.

La formula per determinarlo è la seguente:

Ad esempio, un investimento di 1.000 € (VA) che paga un tasso di interesse fisso del 5% (r) sarà di 2653,30 € dopo 20 anni (n), a parità di condizioni. Pertanto, il montante utilizza un unico investimento anticipato e un tasso di crescita costante durante l’orizzonte temporale dell’investimento. Sul lato negativo, il montante non è rettificato per inflazione elevata o variazioni dei tassi di interesse, che sono fattori con un impatto negativo su qualsiasi investimento. Costo opportunità del capitale: definito anche WACC (Weigh Average Cost of Capital) rappresenta il migliore investimento non preso in considerazione sul mercato, ed è un valore importante che ci permette di capire quale investimento è più redditizio tenendo conto la manifestazione temporale differente di diversi progetti.

VALORE ATTUALE NETTO (VAN) La differenza tra il valore attuale dei flussi di cassa generati dall’investimento e l’impegno iniziale di risorse monetarie si chiama valore attuale netto (VAN, o NPV dall’inglese Net Present Value). Il van di un investimento si ottiene quindi attualizzando al momento iniziale (o momento zero) tutti i flussi di cassa che descrivono l’investimento. La formula comunemente utilizzata è la seguente:

Con: F = flusso di cassa futuro generato dall’investimento (n periodi, mesi o anni) I = Investimento o esborso iniziale r = tasso di sconto Tramite il VAN riusciamo a misurare operativamente il valore generato da un investimento o progetto. Rappresenta una tra le più diffuse metriche di valutazione degli investimenti. In particolare, possiamo avere 3 situazioni: VAN > 0: ciò significa che stiamo producendo valore perché il progetto vale più di quello che costa; VAN = 0: non produciamo valore, ma contestualmente non lo sprechiamo. VAN < 0: stiamo perdendo valore, in quanto i costi sono maggiori delle spese sostenute. Se si dovessero confrontare due o più progetti alternativi confrontandone il VAN, quello che ha VAN maggiore risulta il progetto più redditizio. Ipotizziamo che la direzione dell’azienda X sta valutando l’acquisto di un’attrezzatura da collegare alla macchina principale di produzione. Il bene immateriale costerà 6.000 € e aumenterà il flusso di cassa annuale di 2.200€, mentre ci si aspetta che la vita utile dell’apparecchiatura sia di 6 anni. La direzione vuole un ritorno del 20% su tutti gli investimenti. Il valore attuale netto del progetto sarà pari a:

Per calcolare il van in Excel è possibile usare la formula VAN (), come da immagine successiva.

TASSO INTERNO DI RENDIMENTO Col VAN è necessario avere preliminarmente scelto il tasso di sconto (ossia r) senza il quale non sarebbe possibile attualizzare i flussi di cassa. Per calcolare il tasso interno di rendimento non ci serve conoscerlo: questa tecnica prevede di determinare proprio quel valore di tasso di sconto (r) che rende il valore attuale dei flussi di cassa generati dall’investimento pari all’esborso (investimento) iniziale. Ciò significa determinare il valore di r per cui otteniamo un VAN pari a 0. Questo particolare valore del tasso di sconto viene chiamato tasso interno di rendimento (internal rate of return) o TIR. La formula comunemente usata per il suo calcolo è la seguente:

Ed è possibile con Excel trovare facilmente una soluzione, utilizzando la formula TIR.COST(), come da immagine successiva:

Troviamo un risultato del tasso interno di rendimento pari quasi al 29%. Verifichiamo che il risultato sia corretto:

Con questo metodo per stabilire se l’investimento sia o meno conveniente è necessario confrontare il TIR con il costo opportunità del capitale (WACC). Se: Costo opportunità del capitale > TIR -> l’investimento/progetto non risulta conveniente. Costo opportunità del capitale = TIR -> l’investimento/progetto non risulta conveniente. Costo opportunità del capitale < TIR -> l’investimento/progetto risulta conveniente. Quindi con un costo opportunità del capitale pari al 20% risulterebbe conveniente il progetto, al contrario, se il costo opportunità del capitale fosse superiore al 28,54% esso sprecherebbe valore. Uno dei vantaggi principali del TIR è che il rendimento di un progetto di investimento viene espresso sotto forma di tasso di interesse. Valutando il TIR, tra due o più progetti alternativi quello che ha TIR più basso risulta certamente il più conveniente (sempre che questi siano migliori del costo opportunità del capitale)....


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