Casi pratici diritto privato domande PDF

Title Casi pratici diritto privato domande
Course Diritto privato
Institution Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro
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Summary

A RAPPRESENTANTE LEGALE DELL’ASSOCIAZIONE RICONOSCIUTA Z, STIPULA IN TALE VESTE GIURIDICAUN CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE DI ACQUA POTABILE PER UN IMMOBILE DELLA STESSAASSOCIAZIONE Z. RISPONDE CON IL PROPRIO PATRIMONIO DEGLI OBBLIHI DERIVANTI DAL CONTRATTO?No, A non risponde con il proprio patrimoni...


Description

A RAPPRESENTANTE LEGALE DELL’ASSOCIAZIONE RICONOSCIUTA Z, STIPULA IN TALE VESTE GIURIDICA UN CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE DI ACQUA POTABILE PER UN IMMOBILE DELLA STESSA ASSOCIAZIONE Z. RISPONDE CON IL PROPRIO PATRIMONIO DEGLI OBBLIHI DERIVANTI DAL CONTRATTO? No, A non risponde con il proprio patrimonio perché l’associazione riconosciuta è dotata di autonomia patrimoniale perfetta, per cui delle obbligazioni dell’ente risponde solo l’ente stesso con il proprio patrimonio. Solo qualora A agisse in conflitto d’interesse o non rispettando la normale diligenza, qualora il patrimonio dell’associazione non dovesse essere sufficiente, ne risponderà con il suo patrimonio. TIZIO È STATO DICHIARATO INABILITATO, UN GIORNO DECIDE DI NON ANDARE A RITIRARE LA PENSIONE. IL CURATORE PUÒ SOSTITUIRSI A COMPIERE QUESTO ATTO PER NOME E CONTO DI TIZIO? No, l’inabilitato deve compiere da solo gli atti di ordinaria amministrazione e comunque il curatore, per gli atti di straordinaria amministrazione può solo prestare assistenza, cioè deve solo integrare la volontà dell’inabilitato, e non si sostituisce a lui. LA FAMIGLIA A E LA FAMIGLIA B ABITANO SULLO STESSO PIANEROTTOLO. LA FAMIGLIA B LASCIA IL TELEVISORE ACCESO QUANDO ESCE DI CASA PER DARE FASTIDIO ALLA FAMIGLIA A. IL VOLUME DELLA TELEVISIONE E’ NORMALE. LA FAMIGLIA A PUO’ FARE CAUSA CONTRO LA FAMIGLIA B? Sì, la famiglia A può fare causa contro la famiglia B e in particolare potrà richiedere il risarcimento dell’eventuale danno subito e l’ordine di cessazione del comportamento molesto. Per risolvere il caso si deve fare riferimento all’istituto del DIVIETO DI ATTI EMULATIVI (e non l’istituto delle immissioni) per cui il proprietario B non può compiere atti che non abbiano altro scopo se non quello di arrecare molesti ad altri. A CONCEDE A B DI PASSARE SUL PROPRIO FONDO A FRONTE DI UN Canone. B NON E’ PROPRIETARIO DI FONDI LIMITROFI. L’ACCORDO E’ STIPULATO IN FORMA ORALE. B HA ACQUISTATO IL DIRITTO DI PASSARE SUL FONDO DI A? Sì, B ha acquistato il diritto di passare sul fondo di A, e i9n particolare si tratterà di un diritto personale di godimento e non di una servitù perché non possiede immobili VIENE CONCESSO UN DIRITTO DI USUFRUTTO AD UN ALTRO SOGGETTO. IL CEDENTE DOPO POCO TEMPO MUORE. IL DIRITTO DI USUFRUTTO SI ESTINGUE? No perché l’usufrutto si estingue solo con la morte dell’usufruttuario A VIENE DERUBATO DEL SUO OROLOGIO D’ORO DA B. B REGALA L’OROLOGIO A C. C VENDE L’OROLOGIO A D. D SA CHE L’OROLOGIO E’ STATO RUBATO AD A. A SI ACCORGE CHE D HA IL SUO OROLOGIO E CERCA DI RIOTTENERLO INIZIANDO UNA CAUSA. CHI VINCE LA CAUSA? CHI E’ IL PROPRIETARIO DELL’OROLOGIO? Il proprietario è D che vince la causa. Per risolvere il caso si deve fare riferimento all’istituto del POSSESSO VALE TITOLO per cui chi acquista un bene a non domino ne diventa proprietario se acquista beni mobili non registrati (nel caso specifico si tratta di un orologio d’oro), se il titolo è idoneo al trasferimento della proprietà e non presenta altro vizio oltre a quello di essere stipulato da chi non è legittimato a disporre del bene (nel caso specifico la donazione è un titolo di questo tipo), se il soggetto effettivamente ne acquisti il possesso (nel caso specifico C ne acquista il possesso, tanto che dopo lo vende a D) e se il soggetto era in buona fede (nel caso specifico C non era a conoscenza del fatto che l’orologio fosse stato rubato ad A). In forza di questo istituto, quindi, C diventa proprietario dell’orologio. Infine D diventa proprietario dell’orologio in seguito al contratto di compravendita. Il contratto è valido anche se D è in mala fede perché C è diventato legittimo proprietario. A RUBA UN OROLOGIO A B E LO RIVENDE A C. C SA CHE L’OROLOGIO E’ STATO RUBATO. C DIVENTA IL PROPRIETARIO DELL’OROLOGIO?

No, C non diventa il proprietario dell’orologio infatti non opera l’istituto del possesso vale titolo perché manca la buona fede. Per risolvere il caso si deve fare riferimento all’istituto del POSSESSO VALE TITOLO per cui chi acquista un bene a non domino ne diventa proprietario se acquista beni mobili non registrati (nel caso specifico si tratta di un orologio), se il titolo è idoneo al trasferimento della proprietà e non presenta altro vizio oltre a quello di essere stipulato da chi non è legittimato a disporre del bene (nel caso specifico la compravendita è un titolo di questo tipo), se il soggetto effettivamente ne acquisti il possesso (nel caso specifico C sembra acquistarne il possesso) e se il soggetto era in buona fede (nel caso specifico C non in buona fede, è perfettamente consapevole del furto e proprio per questo non ne diventa proprietario). A RUBA UNA BICICLETTA A B E LA TIENE NEL SUO GARAGE. B APPROFITTA DI UN MOMENTO DI ASSENZA DI A E SI RIPRENDE LA BICICLETTA. A PUO’ CITARE IN GIUDIZIO B PER RIOTTENERE LA BICICLETTA? Sì, A può citare in giudizio B per riottenere la bicicletta con l’azione di reintegrazione. Per risolvere il caso si deve fare riferimento all’AZIONE DI REINTEGRAZIONE che viene concessa a qualsiasi possessore (nel caso concreto A) che sia rimasto vittima di uno spoglio clandestino (B approfitta di un momento di assenza di A) o violento, contro l’autore materiale dello spoglio (nel caso concreto proprio B) o chi ne ha tratto profitto o chi si trovi attualmente nel possesso o nella detenzione conoscendo quanto accaduto. A STIPULA CON B UN CONTRATTO DI LOCAZIONE DI UN APPARTAMENTO AL MARE. A PAGA SOLO UN MESE. B CAMBIA LA SERRATURA. A PUO’ ESERCITARE AZIONE DI REINTEGRAZIONE O NO? Sì, A può citare in giudizio B con l’azione di reintegrazione. Per risolvere il caso si deve fare riferimento all’AZIONE DI REINTEGRAZIONE che viene concessa a qualsiasi possessore o al detentore qualificato (nel caso concreto A) che sia rimasto vittima di uno spoglio clandestino (B approfitta di un momento di assenza di A) o violento, contro l’autore materiale dello spoglio (nel caso concreto proprio B) o chi ne ha tratto profitto o chi si trovi attualmente nel possesso o nella detenzione conoscendo quanto accaduto B E’ UN COMMERCIANTE DI PISTACCHI E SI RIFORNISCE DAL SICILIANO T. B GUADAGNA IL DOPPIO DI QUANTO SPENDE PER COMPRARE. DOPO PROBLEMI CON I PRODUTTORI ESTERI IL PREZZO AUMENTA E B SA DI POTER GUADAGNAR DI PIU’. I PISTACCHI NON VENGONO CONSEGNATI. B CITA IN GIUDIZIO T PER INADEMPIMENTO. QUALE SOMMA PUO’ AVERE COME RISARCIMENTO? (domanda n 8.37 pag 98) Se l’inadempimento è colposo il risarcimento corrisponderà al danno prevedibile; mentre se è doloso deve essere risarcito anche il danno imprevedibile. Sicuramente T non dovrà corrispondere alcun risarcimento se riesce a provare che l’inadempimento derivi da una causa a lui non imputabile. IL SOGGETTO A, COMMERCIANTE, SI RIFORNISCE DAL SOGGETTO B. STIPULANO IL CONTRATTO DI COMPRAVENDITA DOVE SONO INDICATE LE QUANTITÀ DELLA PRESTAZIONE E IL TEMPO DI ADEMPIMENTO. IN PRIMAVERA, IL SOGGETTO A SI ASPETTA UN GUADAGNO DOPPIO RISPETTO AI COSTI. ARRIVATA LA PRIMAVERA,IL SOGGETTO B RISULTA INADEMPIENTE E VIENE MESSO IN MORA. QUALE SOMMA DOVRÀ ESSERE QUANTIFICATA PER IL RISARCIMENTO? Se l’inadempimento è colposo il risarcimento corrisponderà al danno prevedibile; mentre se è doloso deve essere risarcito anche il danno imprevedibile. A E’ COMODATARIO DI UN CLAVICEMBALO E SI E’ IMPEGNATO A RESTITUIRLO A B ENTRO IL MATTINO DEL 10 AGOSTO POICHE’ LA SERA B HA UNO SPETTACOLO NEL SUO CASTELLO. A DIMENTICA LA SCADENZA E LA SERA IL CLAVICEMBALO SI BRUCIA. IL POMERIGGIO IL CASTESLLO DI B VIENE DISTRUTTO PER UN TERROMOTO. COSA ACCADE ALLE RESPONSABILITA’ DI A PER INADEMPIMENTO? (domanda n 8.32.1 pag 97) Per risolvere il caso si deve fare riferimento alla PERPETUATIO OBLIGATIONIS, per cui se il debitore è in mora e per causa a lui non imputabile la prestazione diventa impossibile, è obbligato al risarcimento del danno come se fosse responsabile della sopravvenuta impossibilità della prestazione; salvo che riesca a provare che l’oggetto della prestazione sarebbe ugualmente perito presso il creditore. In questo caso,

quindi A è liberato da ogni obbligo risarcitorio perché nella condizione di dimostrare che l’oggetto sarebbe comunque perito. F GODEVA DEL BENE X E ORA SI IMPEGNA A CONSEGNARLO A G IN DATA 16-08 A CASA DI G. F SI DIMENTICA DELLA CONSEGNA DEL BENE, CHE QUALCHE GIORNO DOPO VIENE DISTRUTTO. F DEVE PAGARE I DANNI A G? Si, F deve pagare i danni a G infatti se il debitore è in mora e per causa a lui non imputabile la prestazione diventa impossibile, è obbligato al risarcimento del danno come se fosse responsabile della sopravvenuta impossibilità della prestazione A E’ FIORISTA E DEVE CONSEGNARE A B 10 CESTE DI ORCHIDEE IL 10 MAGGIO. IL GIORNO 10 C’E’ UNO SCIOPERO DEI TRASPORTI E B NON RICEVE I FIORI. A DEVE RISARCIRE? (domanda n 8.29 pag 96) A dovrà risarcire se lo sciopero era prevedibile entro un lasso di tempo che avrebbe consentito al soggetto di optare per soluzioni differenti per adempiere. A DEVE 2500€ A B. A PUO’ SALDARE SOLO 1500€ AL MOMENTO. B RIFIUTA IL PAGAMENTO PARZIALE E CITA IN GIUDIZIO A. A VIENE CONDANNATO A PAGARE 2500€ E GLI INTERESSI MORATORI. A SI RIFIUTA DI VERSARE GLI INTERESSI SUI 1500€ CHE SI ERA OFFERTO DI PAGARE E INVOCA LA MORA DEL CREDITORE. A DEVE PAGARE GLI INTERESSI SU TUTTI I 2500€ O SOLO SUI 1000€ CHE AVREBBE DOVUTO PAGARE A FRONTE DEL PAGAMENTO PARZIALE DI 1500€? A deve pagare 2500€ infatti la mora del creditore non opera se l’offerta non è completa A HA UN CREDITO DI 500€ VERSO B. UN MESE PRIMA CHE SCADA IL TERMINE DI PRESCRIZIONE PER QUEL CREDITO, B DIVIENE CREDITORE NEI CONFRONTI DI A PER 750€. B SI PRESENTA 6 MESI DOPO DA A, PER INCASSARE LA SOMMA A LUI DOVUTA. A INTENDE TUTTAVIA VERSARGLI SOLO 250€ SOSTENENDO CHE IL RESTO SI E’ ESAURITO PER COMPENSAZIONE. B, DAL CANTO SUO, SOSTIENE CHE LA COMPENSAZIONE NON PUO’ ESSERE FATTA VALERE POICHE’ IL CREDITO DI A E’ ORAMAI PRESCRITTO. CHI DEI DUE HA RAGIONE E PERCHE’? Ha ragione A perché la prescrizione non impedisce la compensazione, che scatta automaticamente, se non era già intervenuta quando si è verificata la coesistenza dei due debiti. L INVESTE UNA SOMMA DI DENARO IN BOT ,CHE SCADONO PRIMA DEL PAGAMENTO PATTUITO CON UN SOGGETTO CREDITORE. IL GOVERNO POSTICIPA LA SCADENZA A 6 MESI E QUINDI L NON RIESCE AD ADEMPIERE. L PUÒ NON ESSERE INADEMPIENTE? (domanda n 8.28 pag 96) L potrebbe risultare non inadempiente solo in caso di impossibilità sopravvenuta; ma in questo caso è1 sicuramente da ritenersi inadempiente perché si tratta di mezzi finanziari che poteva gestire meglio. IL CONTRATTO CONCLUSO DA UN UBRICACO/INCAPACE NATURALE E’ VALIDO? No, il contratto concluso da un ubriaco/incapace naturale non è valido se si prova l’incapacità di intendere e di volere e la mala fede della controparte. A VENDE UN PROPRIO APPEZZAMENTO DI TERRENO A S. COSTEI È IGNARA DEL FATTO CHE LA DECISIONE DI A È STATA DETERMINATA DALLE GRAVI MINACCE ESERCITATE DA C, UNO ZIO MALAVITOSO, INTENZIONATO A FAVORIRE SEGRETAMENTE LA NIPOTE. SEI ANNI DOPO IL CONTRATTO C MUORE E A ORMAI TRAQUILLIZZATO CHIEDE AL GIUDICE L'ANNULLAMENTO DELLA COMPRAVENDITA. COSA ACCADRÀ? Il contratto verrà annullato perché viziato da violenza. La violenza esercitata da terzo è causa di annullamento e il termine per richiederne l’annullamento è di 5 anni dal momento in cui è cessata la violenza (nel caso concreto la cessazione della violenza corrisponde alla morte dello zio malavitoso)

R RICEVE PER POSTA UN LIBRO INVIATO SPONTANEAMENTE DA UNA CASA EDITRICE. SE NON RESTITUISCE ENTRO 30 GIORNI IL LIBRO DEVE PAGARE UN CORRISPETTIVO PERCHE’ SI CONSIDERA ACQUISTATO. IL CONTRATTO E’ PERFEZIONATO? (domanda n 9.12 pag 109) Il contratto non può considerarsi perfezionato in quanto di regola il silenzio non costituisce manifestazione di volontà (il silenzio può valere solo se le parti hanno deciso come interpretarlo). A STIPULANDO UN CONTRATTO A PRESTAZIONI CORRISPETTIVE CON B CADE IN ERRORE ESSENZIALE E RICONOSCIBILE. DOPO 5 ANNI E UN MESE NESSUNO ADEMPIE. A ESIGE LA PRESTAZIONE DI B. B POTRA’ ECCEPIRE L’ANNULLABILITA’ DEL CONTRATTO? (domanda n 9.125 pag 129) No, non potrà optare per questa soluzione perché questo tipo di azione potrebbe essere utilizzata solo da A, che è incorso nell’errore. A INCARICA B DI COMPRARE UN’AUTO UTILITARIA. B IN RAPPRESENTANZA DI A DECIDE INVECE DI COMPRARE UN’AUTO SPORTIVA. A PUO’ RIVALERSI SU B? No, non ha alcuna azione per rivalersi su B; il contratto concluso eccedendo i limiti della rappresentanza è inefficace, non produce alcun effetto nella sfera giuridica dell’interessato A RAPPRESENTANTE DI B COMPRA SU PROCURA DI B UNA LAMBORGHINI, ECCEDENDO PERO’ DAI LIMITI DELLA PROCURA. QUESTO CONTRATTO PUO’ ESSERE VALIDO? Il contratto potrà essere valido solo se B procede con ratifica. TIZIO È UN GALLERISTA D'ARTE E ASSERENDO DI ESSERE RAPPRESENTANTE DI CAIO, ACQUISTA A SEMPRONIO UN QUADRO DI VALORE IN NOME E PER CONTO DI CAIO. AL MOMENTO DEL PAGAMENTO, SEMPRONIO SI RECA DA CAIO E SI SCOPRE CHE CAIO NON HA MAI CONFERITO POTERE DI RAPPRESENTANZA A TIZIO. PUÒ ESSERTE VALIDO LO STESSO IL CONTRATTO DI COMPRAVENDITA? Sì, il contratto potrà essere valido solo se Caio procede con ratifica, altrimenti il contratto è nullo e Tizio deve risarcire i danni a Sempronio. G PRODUCE SEDIE E NE VENDE 100 A M. M NON PUO’ RIVENDERLE AI BAGNI (CLAUSOLA). LA CLAUSOLA E’ VALIDA? (domanda n 9.26 pag 111) La clausola sarà valida solo se sottoscritta. TIZIO VENDE LO STESSO IMMOBILE SIA A CAIO IL 1° DI MAGGIO, CHE A SEMPRONIO IL 5 DI MAGGIO. CAIO PAGA IL PREZZO, MA PER CAUSE PERSONALI NON TRASCRIVE L'ATTO NEI REGISTRI. SEMPRONIO INVECE PROVVEDE IMMEDIATAMENTE ALLA TRASCRIZIONE. NASCE UN CONFLITTO TRA CAIO E SEMPRONIO. IL PRIMO SI AVVALE DEL PRINCIPIO CONSENSUALISTICO, IL SECONDO DELL'ART 2644. CHI VINCE LA CAUSA? Vince la causa Sempronio. Nel caso in cui una persona conceda lo stesso diritto su bene immobile a persone diverse deve essere preferito colui che per primo ha fatto trascrivere il titolo nei pubblici registri; infatti il legislatore preferisce tutelare quest’ultimo per agevolare la circolazione dei beni e per incentivare l'iscrizione nei pubblici registri. Caio però ha diritto al risarcimento dei danni verso l’altra parte e può agire per il risarcimento del danno anche nei confronti di chi ha acquistato successivamente ma ha trascritto per primo soltanto nel caso in cui si dimostri la malafede. TIZIO VENDE IL MEDESIMO ORLOGIO PRIMA A P IL 1° NOVEMBRE, POI A S, IL 15 NOVEMBRE. COME SI RISOLVE IL CONFLITTO TRA I VARI ACQUIRENTI? Il conflitto si risolverà in favore di S, infatti nel caso in cui una persona conceda lo stesso diritto su bene mobile a persone diverse deve essere preferito colui che in buona fede per primo ha acquistato il possesso. P però può richiedere il risarcimento dei danni a Tizio...


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