Codificazione artistica e Figurazione giuridica PDF

Title Codificazione artistica e Figurazione giuridica
Author Leonardo Benincasa
Course Scienze politiche e relazioni internazionali
Institution Sapienza - Università di Roma
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piccolo riassunto ...


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Codificazione artistica e Figurazione giuridica

Spazio arte diritto La nozione di spazio, stando a Durkheim, ha origine nella società ed è costruito, organizzato, elaborato secondo modelli. Di qui egli comprende che l’organizzazione spaziale è frutto di un’organizzazione sociale-religiosa. Un’opera d’arte rimanda ad alcune tendenze presenti in una cultura e un periodo, riflettendo analoghe direzioni presenti nel campo scientifico, filosofico, politico e nel diritto, nello stesso costume e nella stessa mentalità di un’epoca . Il sociologo come l’artista si occupa delle spazialità sociali; Simmel vedeva in questa un movimento incessante di forme. Egli trae dalla filosofia Kantiana il concetto di spazio come dimensione percettiva dell’esistenza e della coesistenza, dunque una dimensione fondativa della società. Inoltre trova in merito allo spazio una similitudine dal mondo dell’arte: il concetto di confine associato a quello di cornice come spazio, ha il compito di delimitare l’opera d’arte rispetto al circostante rafforzandone la propria realtà e impressione; volendo si può intravedere anche una similitudine col concetto del diritto di confine nazionale. Ma cos’è lo spazio prospettico? “Lo spazio prospettico è inteso come spazio che adegua proporzioni oggettive alle esigenze soggettive e una visione universale, intellettuale e razionale che produce il mondo, ordinandolo dal punto di vista esteriore. La prospettiva è quindi anche un modo di costruzione razionale dello spazio e della realtà a partire da una posizione individuale che sarà occupata dal legislatore(diritto).” Cos’è la prospettiva? La prospettiva non è solo una tecnica, uno scorcio, ma anche una concezione dello spazio e del mondo, un modo di costruzione dello spazio e della realtà imputabile ad un soggetto-individuo. Ai giorni d’oggi abbiamo uno spazio reticolare: spazio globale disconnessioni razionali, di interazioni di scambi.

Mondo arte diritto Arte e diritto a primo impatto sembrano distanti: Arte; creatività, bellezza ecc. Diritto; burocrazia, pratiche, procedure Il diritto esige certezza mentre l’arte ispira immaginazione, eppure esistono 2 punti di contatto, quali la costruzione delle forme e le strutture mentali. In alcuni momenti storici il rapporto tra arte e diritto diventa più visibile. L’arte è anche figurazione delle nostre forme mentali e del loro sviluppo dentro la società e la storia. Non si può di fatti

comprendere sociologicamente l’arte senza riferirla alla storia. L’arte è di fatto un’espressione, un riflesso di ciò che gli artisti sentono e vedono influenzati dalla società e da ciò che la caratterizza contestualmente. Per questo motivo le opere sono, da un punto di vista, dei “libri di storia”, inteso come fonti dalle quali si analizzano gli avvenimenti storici contemporanei agli artisti e quindi anche tutto ciò che riguarda le forme e strutture di quel contesto, essendo raffigurazioni del reale. Di fatti l’arte non è solo trasfigurazione, è anche figurazione delle forme mentali. Come il diritto che ha delle procedure, convenzioni, canoni ecc. anche l’arte ha una sua processualità sociale. Dunque arte e diritto hanno delle somiglianze sociali, sono entrambe produttrici di un’organizzazione, entrambe fluiscono attraverso e con le forme che mutano nel tempo e, di conseguenza, arte e diritto cambiano con le forme e strutture essendo sia un riflesso di queste che la causa e l’effetto (bene o male).

Prospettiva politica Protagonista di quest’argomento è paolo Grossi, storico italiano; Grossi ripercorre quel passaggio epocale che vede dissolvere l’universo feudale medievale e lentamente affermarsi la figura del Principe moderno. Questa figura è il frutto di un grande processo storico occupato a liberare l’individuo dai lacci in cui la civiltà precedente lo collocava. Secondo gli storici del diritto qui si individua in questa nuova soggettività la fase iniziale entro la quale si forma lo Stato Moderno (forma politica e mentale nata in Europa alla fine del medioevo). Il nuovo soggetto governante inizialmente coinciderà alla figura del Principe, in seguito diventerà una struttura impersonale identificata come una serie di uffici attraverso i quali viene esercitato il potere, il quale non viene più usato come nel medioevo e nel sistema feudale dove il potere era distribuito in maniera gerarchica tra feudatari, bensì è distribuito, col sovrano assoluto all’apice e gli altri membri della società, privi di potere, diventano soggetti(quasi) tutti uguali, tutti comunque sottoposti in quanto sudditi; non esiste più quella piramide gerarchica medioevale, pure essendo tutti sottoposti al nuovo sovrano. Così figura della piramide sociale viene sostituita da quella “normativa”, disposta secondo l’ordine gerarchico delle norme.

Prospettiva diritto Il medioevo si caratterizzava per essere una società(feudale) pluralistica, ovvero composta da diversi gruppi ognuno con il suo ordinamento giuridico. Il diritto era un fenomeno creato non dallo stato ma dalla società civile. Però con l’arrivo dello stato moderno e quindi la conseguente estinzione del medioevo pluralistico-feudale, lo stato prende uno stampo di tipo monistico dal momento in cui concentra a sé tutti i poteri, monopolizzando la produzione giuridica. Tutto il pluralismo si contrae nella figura del Principe, il quale diventa così l’assoluto legislatore, sovrano indiscusso, spezzando il legame che caratterizzava il rapporto diritto-medioevo dichiarando così che solo le norme statali sono norme giuridiche. Il diritto coinciderà sempre di più con il potere. Kelsen concepì il diritto come una piramide all’interno della quale vige la Norma fondamentale che legittima tutte le altre norme, dovendo le norme poter essere prodotte da una norma superiore. Il

sistema giuridico è così un sistema gerarchico a piramide perché per essere legittima, la norma, deve essere “autorizzata” da un “superiore”.

Prospettiva arte...


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