Contratti atipici - Esempio concreto di un contratto atipico e di somministrazione. PDF

Title Contratti atipici - Esempio concreto di un contratto atipico e di somministrazione.
Author Tommaso Deppieri
Course liceo economico sociale
Institution Istituto Tecnico Economico Statale Riccati - Luzzatti
Pages 3
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Esempio concreto di un contratto atipico e di somministrazione. All'interno del documento vi si troveranno regole per costituire un contratto atipico e le norme che lo regolatrici di esso....


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Contratti di lavoro atipici: quali sono e perché scegliere i lavoratori in somministrazione 4 Ottobre 2021 Il mercato del lavoro negli ultimi 30 anni ha subito trasformazioni radicali. Sono nate nuove professioni, abbiamo sviluppato nuovi modelli di business e, di conseguenza, dobbiamo soddisfare necessità differenti. I contratti di lavoro atipici sono nati proprio per sopperire ai continui e repentini cambiamenti a cui le aziende devono rispondere con la massima flessibilità. Forse è una terminologia che non hai sentito spesso, ma ormai alcuni di questi contratti, che definiamo “atipici”, sono divenuti più che usuali. Sono necessari per risolvere i bisogni temporanei crescenti di molte aziende correlati all’andamento dei flussi di lavoro. In questo articolo, approfondiremo proprio cosa e quali sono i contratti di lavoro atipici, ma non solo. Vedremo perché, tra questi, il contratto in somministrazione potrebbe essere la soluzione ideale per la tua attività.

Cosa sono i contratti di lavoro atipici I contratti di lavoro atipici sono quei tipi di contratto che si differenziano da quelli tradizionali, come il lavoro autonomo e quello subordinato a tempo pieno e indeterminato, previsti dal legislatore. Possono presentare forme contrattuali con elementi simili a quelli tipici o essere del tutto indipendenti. La loro peculiarità risiede in una maggiore flessibilità del lavoro, per assumere il personale ideale in risposta alle diverse esigenze di produzione. Non solo, agevolano la collocazione di determinate categorie di lavoratori, come giovani e donne, garantendo un miglior equilibrio tra tempo di impiego e tempo libero. Ad esempio, in tutti quei casi in cui i lavoratori debbano portare avanti anche gli studi, oppure occuparsi della famiglia. Dei contratti di lavoro atipici se ne parla dalla fine degli anni ’90 e troviamo un riferimento nella legge del 14 febbraio 2003.Tale legge introduce nel mercato del lavoro italiano le forme di contratto non standard (atipico), per regolarne le modalità di attuazione. Vediamo nel dettaglio quali sono.

Quali sono i contratti di lavoro atipici I contratti di lavoro atipici includono diversi approcci e forme giuridiche negli accordi tra lavoratore e azienda. Nello specifico, si tratta di:

 contratti di lavoro a tempo determinato;  contratti di lavoro part-time;  contratti di lavoro intermittente (o a chiamata);

 contratti di lavoro di somministrazione (ex lavoro interinale);  contratti di lavoro ripartito (job sharing);  contratti di inserimento;  contratti di lavoro a progetto;  contratti di collaborazione occasionale. Tenendo conto del riordino contrattuale conseguente al Jobs Act, e dei successivi decreti, sono rimasti nell’Ordinamento solo le prime 4 tipologie. E, come puoi notare dall’elenco, sono forme contrattuali divenute ormai “abituali”. Consapevoli che la stipula di qualsiasi contratto deve avvenire in forma scritta, ai fini della prova, mettiamo a fuoco le caratteristiche principali di questi 4 contratti di lavoro atipici.

Contratto di lavoro a tempo determinato Come il termine suggerisce, questo tipo di contratto prevede una data d’inizio e una di fine, con durata prestabilita. Questa può essere di 1 anno, con la possibilità di essere estesa fino a 24 mesi, qualora si verificassero esigenze temporanee legate all’attività ordinaria. Per attivare questo tipo di contratto bisogna rispettare dei limiti quantitativi: l’azienda può assumere un numero di lavoratori a tempo determinato inferiore al 20% della forza lavoro a tempo indeterminato, presente in azienda al 1° gennaio dell’anno dell’assunzione. Inoltre, questo tipo di contratto non può essere stipulato per sostituire lavoratori in sciopero, in cassa integrazione o facenti parte di licenziamenti collettivi avvenuti nei sei mesi precedenti.

Contratto di lavoro part-time Il contratto di lavoro part-time, ovvero a tempo parziale, si distingue per il regime di orario richiesto inferiore a quello full time (40 ore settimanali, o come concordato dalla contrattazione collettiva). La riduzione dell’orario lavorativo può essere:

 orizzontale – il dipendente lavora tutti i giorni, ma con un monte ore ridotto;  verticale – il dipendente lavora a tempo pieno solo alcuni giorni della settimana o del mese;  misto – è una combinazione tra la riduzione oraria orizzontale e quella verticale. Chiaramente, nel contratto scritto è necessario riportare la durata della prestazione lavorativa e la collocazione dell’orario con riferimento alla settimana, al mese e all’anno. Il contratto part-time può includere ore di straordinari, oltre alla modifica della modulazione dell’orario, secondo le apposite clausole stabilite dall’articolo 6 del Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81.

Contratto di lavoro intermittente (o a chiamata) Il contratto di lavoro intermittente (o a chiamata) può essere a tempo determinato o indeterminato e prevede che il dipendente si metta a disposizione del datore di lavoro. Quest’ultimo può richiederne la prestazione lavorativa in modo discontinuo, secondo le esigenze individuate nei contratti collettivi.

Con eccezione di alcuni settori (turismo, spettacolo, esercizi pubblici), la durata del lavoro a chiamata, presso lo stesso titolare, non può superare i 400 giorni nell’arco di 3 anni solari. Qualora questa dovesse essere maggiore, il contratto si trasformerà nella forma giuridica a tempo pieno e indeterminato.

Contratti di lavoro atipici: lavoro in somministrazione Tra i contratti di lavoro più atipici c’è proprio il contratto in somministrazione, ex contratto interinale. Qui, alle 2 figure principali (lavoratore e azienda), se ne aggiunge una terza: un’agenzia per il lavoro iscritta all’Albo informatico dell’Agenzia Nazionale (detta somministratore). Dunque, l’impresa stipula un contratto con l’agenzia, che si occuperà non solo della selezione del personale necessario all’azienda, ma anche di tutti gli aspetti amministrativi. Le forme contrattuali del lavoro di somministrazione sono 2: a tempo determinato e a tempo indeterminato. Al contrario di quello che si potrebbe pensare, il ruolo del somministratore è fondamentale e vantaggioso per entrambi i soggetti coinvolti. In particolare, i benefici delle imprese che decidono di avvalersene sono:

 retribuzione e contributi del lavoratore gestiti dall’agenzia;  costi e tempistiche legati alla ricerca di personale ridotti;  manodopera qualificata;  assenza di costi fissi connessi a una nuova assunzione;  personale a disposizione per il periodo di tempo necessario. La peculiarità dei contratti di lavoro atipici è proprio la flessibilità. Il lavoro in somministrazione è quello che permette all’impresa di gestire aumenti di produzione improvvisi, nella maniera più agile, senza sobbarcarsi gli oneri di un’assunzione tradizionale. Dall’altra, il lavoratore sarà completamente tutelato. Non solo avrà l’appoggio dell’agenzia, ma percepirà stipendio e benefit pari a quelli di un dipendente assunto, dello stesso livello.

Lavoro in somministrazione, il perfetto contratto atipico per aziende e lavoratori Se con le nuove tecnologie e mezzi di comunicazione, il mercato del lavoro è in costante sviluppo, gli ultimi anni di pandemia hanno rafforzato ancora di più il concetto di flessibilità. Per questo, i contratti atipici permettono ad aziende e lavoratori di adattarsi con maggiore facilità ai cambiamenti necessari. Tra le varie tipologie viste, il contratto di lavoro in somministrazione è quello che maggiormente soddisfa i bisogni di impresa e collaboratori, garantendo vantaggi da entrambe le parti. Tuttavia, affinché questo processo possa funzionare al meglio, l’agenzia coinvolta deve essere affidabile e professionale. Ma non solo, deve garantire le migliori condizioni contrattuali....


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