Docsity domande clinica prof cosenza sun PDF

Title Docsity domande clinica prof cosenza sun
Author Carmine Errichiello
Course Psicologia clinica dello sviluppo
Institution Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
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domande dell'esame utili per ripetere...


Description

AUTORI 1. 2. 3. 4. 5. 6.

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Psicologia clinica [Witmer]: pluralità di modelli e tecniche guidati da teorie differenti tra loro. Chi ha introdotto i “mental test” per valutare l’abilità mentale? Cattel, nel 1980. Cos’è l’interpretazione [Scheirmacher]: è un sapere storico che consiste nello svelare il nascosto. Chi ha introdotto la terapia del cliente? Rogers. Chi introdusse l’impotenza appresa? Seligman. Intervento paradossale [Haley]: il terapeuta incoraggia una famiglia a continuare a comportarsi nel proprio modo disadattivo, presumendo che questo potrebbe spingerli al cambiamento senza che debbano pensare al significato spesso ansiogeno del cambiamento. Chi parla dei quattro fluidi? Ippocrate. In che anno Freud porta la psicoanalisi in America? 1909. Modello strutturale [Freud, 1923]: divisione della mente in es, io e super-io. Inizialmente c’era solo la divisione in conscio e inconscio (rimosso perché inaccettabile). […] eziologia Freud? Binet, Charcot. Chi parla di self efficacy? Bandura. Di chi è la teoria umanista? Rogers. Chi introdusse la legge dell’effetto? Thorndike. Chi ha definito i disturbi psichici come miti per controllare gli individui? Szasz. Quale di questi autori è connesso col concetto di devianza? Szasz. Chi si è focalizzato su assunti e credenze disadattive? Ellis. Chi ha definito la diagnosi come importante strumento? Gozzaro. Chi ha separato la schizofrenia dal disturbo bipolare? Kraeplin. Chi denuncia gli asylum? Dorothea Dix. Chi ha avuto influenza per l’umanizzazione dei trattamenti sui malati mentali in Francia? Pinel. Secondo Molinari e Labella, qual è lo strumento d’intervento più rilevante? Il sistema soggettivo dello psicologo clinico che comprende competenze cognitive, emozionali, relazionali. Quale sintomo secondo Rosenhan può risultare più ingannevole per definire la psicopatologia? Ricerca di aiuto.

DSM Quando nasce il DSM I? 1952, tradotto in italia dall’APA nel 1980. Qual è il maggior vantaggio del DSM? Affidabilità e Validità. Che rapporto c’è tra approccio sistemico e DSM? Il DSM è per l’individuo, non per le famiglie. Su quale asse i disturbi sintomatici? Asse I. Su quale asse i disturbi di personalità? Asse II, diviso nei Cluster A, B e C. Su quale asse le condizioni mediche generali? Asse III. Su quale asse i problemi psicosociali e ambientali? Asse IV. Asse V: serve a portare un giudizio clinico sul livello generale di funzionamento. Quanti e quali sono i disturbi di personalità dei Cluster? Sono 10 suddivisi in 3 Cluster: Cluster A: Paranoide, Schizoide, Schizotipico; Cluster B: Antisociale, Borderline, Istrionico, Narcisistico; Sono caratterizzati da drammaticità, emotività, impulsività, imprevedibilità. Cluster C: Evitante, Dipendente, Ossessivo-compulsivo. Sono caratterizzati da comportamento ansioso e spaventato. 32. Quale disturbo viene classificato sull’asse II, oltre quelli di personalità? Ritardo mentale, temperamento, dimensioni di personalità. 33. Disturbo mentale secondo il DSM V: quando c’è un’alterazione significativa del comportamento o della gestione delle emozioni. Essa può essere causata da processi psicologici, biologici, evolutivi.

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DISTRUBI 34. Disturbo sintomatico: disturbo caratterizzato da forme di stress e/o disabilità indesiderate. 35. Quale di queste affermazioni sui disturbi d’ansia è vera? Accessione eccessivamente focalizzata su di sé rappresenta uno schema disadattivo associato alla fobia sociale. 36. Quanti e quali sono i disturbi d’ansia? Sono 6 e sono: Fobie; Disturbo d’ansia generalizzato (DAG); Disturbo di panico (DP); Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC); Disturbo acuto da stress (DAS); Disturbo post-traumatico da stress (DPTS). 37. Fobie: paure persistenti ed esagerate nei confronti di specifici oggetti e situazioni. Fobie sociali: paura di situazioni sociali nelle quali si può essere osservati e giudicati. Agorafobia: paura degli spazi aperti e luoghi affollati. Fobie specifiche: paure specifiche come l’aracnofobia (paura dei ragni). 38. Quali sono i meccanismi di difesa dalle fobie secondo la psicodinamica? Spostamento e Proiezione. 39. Disturbo d’ansia generalizzato: difficoltà a gestire l’ansia cronica che pervade ogni campo. Irrequietezza, affaticamento, irritabilità, difficoltà a concentrarsi. 40. Qual è il meccanismo di difesa del disturbo d’ansia generalizzato? Rimozione. 41. Disturbo di panico: causa attacchi di panico ricorrenti da cui si sente il bisogno di scappare. Attacco di panico: episodio di terrore acuto in assenza di un reale pericolo. 42. Disturbo acuto da stress: sintomi tra i 2 e i 30 giorni e sono accompagnati da sintomi dissociativi. 43. Disturbo post-traumatico da stress: riguarda sintomi persistenti in seguito ad un trauma. Esiste: Acuto: i sintomi durano meno di 3 mesi; Cronico: i sintomi durano 3 mesi o più; Tardivo: quando passano almeno 6 mesi tra il trauma e i sintomi. 44. Quali sono i meccanismi di difesa per l’ansia, secondo l’approccio psicodinamico? Rimozione: dimenticare contenuti mentali dolorosi ed inaccettabili per non affrontarli. 45. Quali e quanti sono i disturbi dell’umore? Sono 5 e sono: Disturbo depressivo maggiore: episodi persistenti di depressione maggiore in assenza di episodi maniacali o ipomaniacali. Disturbo distimico: meno grave del precedente ma protratto per almeno 1-2 anni. Disturbo bipolare I: Combinazione di mania ed episodi depressivi maggiori. Mania: senso di grandiosità ed altissima autostima che nasce veloce, influenza il funzionamento psichico e termina improvvisamente. Disturbo bipolare II: Combinazione di ipomania e sintomi depressivi maggiori. Ipomania: come la mania ma non è abbastanza intensa da interferire con il funzionamento psichico. Disturbo ciclotomico: come il disturbo bipolare II ma meno grave e più duraturo.

46. Depressione maggiore: presenta umore depresso tutto il giorno, assenza di interesse e piacere per ogni attività, perdita/aumento di peso significativo, irrequietezza/letargia, affaticamento, autosvalutazione, difficoltà a concentrarsi e decidere, pensieri e/o tentativi di suicidio. 47. Depressione con tratti atipici: comporta alcuni sintomi come miglioramento dell’umore in risposta a eventi positivi, aumento dell’appetito, aumento ponderale, eccessiva sonnolenza, pesantezza agli arti, paura del rifiuto.

48. Cos’è un disturbo di personalità? E’ la presenza di tratti di personalità estremizzati e disabilitanti. 49. Disturbo paranoide: sfiducia e sospettosità, si interpretano con malizia le motivazioni altrui. 50. Quali sono i meccanismi di difesa del disturbo paranoide? Transfert e Proiezione. Proiezione: meccanismo di difesa dove si attribuiscono ad altri i propri sentimenti inaccettabili. 51. Disturbo di personalità schizoide: disinteressato alle relazioni ed al sesso, distaccato, freddo, poca espressività emotiva. Indifferenza verso famiglia e partner. 52. Quali sono i meccanismi di difesa del disturbo schizoide? Ritiro e Intellettualizzazione. Intellettualizzazione: difesa in cui ci si protegge dalle emozioni usando un approccio razionale. 53. Disturbo schizotipico: comportamento e pensiero eccentrico, distorsioni cognitive e percettive, disagio nelle relazioni intime; ansioso, sospettoso, isolato. Credenze idiosincrasiche: credono che gli eventi siano segnali mistici. Pensiero magico: credono che il pensiero influenzi la realtà. 54. Quale NON è criterio diagnostico del DSM-IV-TR per il disturbo schizotipico di personalità? L’essere a disagio se non si è al centro dell’attenzione. 55. Disturbo schizo-affettivo: alternanza di periodi di depressione/eccitamento a periodi di equilibrio. Potremmo dire schizofrenia + disturbo dell’umore. 56. Disturbo antisociale: ignora i diritti altrui, pensa solo ai propri interesse a spese degli altri. Non provano rimorso e non si scusano, non seguono le norme sociali. Scaltri, bugiardi, impulsivi, aggressivi, irresponsabili, inaffidabili. 57. Quali sono i meccanismi di difesa del disturbo antisociale di personalità? Identificazione con l’aggressore: sottopone gli altri alle stesse esperienze di vittimizzazione e impotenza che ha subito in passato. 58. Quale affermazione sul disturbo antisociale è FALSA? Il soggetto non mostra interesse per il sesso. 59. Disturbo borderline: instabilità nelle relazioni e paura dell’abbandono. Sensazione cronica di vuoto. Instabilità nelle emozioni, nell’autostima nell’umore. Impulsività e difficoltà a gestire la rabbia. Comportamenti autolesionisti o suicidari talvolta usati come ricatto. 60. Qual è il meccanismo di difesa del disturbo borderline? Sdoppiamento o Scissione. Scissione: vede tutto bianco o nero per difendersi dai sentimenti conflittuali. 61. Disturbo istrionico: emotività eccessiva espressa in modo teatrale e drammatico per attirare l’attenzione, bisogno di farsi notare. Sovrastima l’intimità delle relazioni. 62. Disturbo narcisistico: è caratterizzato da senso di superiorità nei confronti degl’altri. Bisogno di ammirazione, mancanza di empatia e desiderio di prevalere umiliando l’altro, geloso dei successi altrui. E’ solitamente causato da una mascherata mancanza di autostima. 63. Qual è il meccanismo di difesa del disturbo narcisistico? Idealizzazione e Svalutazione. Idealizzazione: qualcuno o qualcosa viene visto come perfetto, talvolta usato su se stessi. Svalutazione: qualcuno o qualcosa è disprezzato per proteggersi da sentimenti d’inferiorità. 64. Disturbo evitante: inibizione sociale, senso di inadeguatezza, ipersensibilità alle critiche. Ritiene di venire giudicato come inadeguato e socializza solo se ha certezze. 65. Qual è il meccanismo di difesa del disturbo evitante? Ritiro e Fantasticare per fuggire. 66. Disturbo dipendente: eccessivo bisogno di accudimento comporta comportamenti sottomessi. 67. Qual è il meccanismo di difesa del disturbo dipendente? Regressione e Idealizzazione.

68. Disturbo ossessivo-compulsivo: ordine e perfezionismo a spese di spontaneità e divertimento. Utilizza comportamenti compulsivi per diminuire l’ansia dei pensieri. Ossessione: impulso o pensiero disturbante ed indesiderato. Compulsione: rituale irrazionale ripetuto al fine di controllare le ossessioni. 69. Qual è il meccanismo di difesa del disturbo ossessivo-compulsivo? Annullamento e Isolamento. 70. Quale di questi criteri NON è presente nel disturbo ossessivo-compulsivo? Stile di eloquio eccessivamente colorito. 71. Quale sintomo rimanda al disturbo ossessivo? Perfezionismo che interferisce coi compiti.

Qual è il migliore approccio per descrivere l’uso di sostanze? Approccio relazionale. Doppia diagnosi: presenza simultanea di disturbo da uso di sostanze + un disturbo di asse I o II. Quali sono i meccanismi di difesa per i consumatori di droghe? Negazione dell’ovvia realtà. Abuso: utilizzo smodato della sostanza che porta a una compromissione psichiatrica rilevante. Dipendenza: uso compulsivo e fuori controllo di sostanza, nonostante le conseguenze negative. Tolleranza: il corpo si abitua alla sostanza e necessita dosi maggiori per dare stessi risultati. Astinenza: sintomi psicologici e fisiologici causati dall’assenza o riduzione della sostanza. Cosa sono le 3 C? Riguardano la dipendenza da sostanze psicotrope: Uso Continuativo; Uso Compulsivo; Perdita del Controllo. 80. Binge drinking: pratica di assumere uno dopo l’altro 4-5 drink alcolici. Causa diverse morti e come per le droghe ci si difende con la negazione o minimizzazione. 81. Co-dipendenza: in una famiglia un membro è inconsciamente a favore dell’uso di sostanze di un altro membro, anche se consciamente si mostra contrario. 82. In passato come venivano visti i disturbi da uso di sostanze? Sintomo di disturbi di personalità.

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83. Quale disturbo si associa a quello dell’alimentazione? Depressivo, Ossessivo-compulsivo. 84. Cosa manca nel disturbo di condotta? Comportamenti automutilativi.

SINTOMI 85. Meccanismi di difesa: operazioni psichiche usate per ridurre o sopprimere l’ansia che minaccia l’equilibrio. 86. Distinzione tra segno e sintomo? Segno: tratto continuativo (ho sempre avuto la pressione bassa). Sintomo: tratto occasionale (ieri sono svenuto). 87. Stile esplicativo pessimistico: credere che andrà male tutto, per sempre e per causa propria. 88. Diatesi da stress: interazione tra diatesi (predisponente) e stimolo (precupitante). 89. Distorsioni cognitive: bias (errori sistematici) nell’interpretazione della realtà che vengono accentuati dalle proprie emozioni negative (es. subisco un furto e penso che i ladri siano ovunque). 90. Cosa viene causato dal distress emozionale? Un danno funzionale. 91. Pensiero dicotomico: pensare in termini assoluti. 92. Ipergeneralizzazione: dare conclusioni generali in base ad un unico evento. 93. Astrazione selettiva: tendenza a focalizzarsi su dettagli negativi ignorando tutto il resto. 94. Lutto [Freud]: vede nel mondo esterno un vuoto e prova rabbia e rancore per la perdita. Nella depressione invece il vuoto è all’interno e la rabbia e la colpa attribuite a se stessi. Il lutto freudiano attraversa 3 fasi: negazione, accettazione, distacco. 95. Triade cognitiva negativa: presenza simultanea di 3 sintomi depressivi: ipersensibilizzazione, astrazione selettiva, amplificazione. 96. Distress emozionale: criterio utile per definire e identificare la malattia mentale. 97. Flashback: ricordo vivido e travolgente di una esperienza passata traumatica. 98. Egodistonico: pensieri, comportamenti, emozioni che il soggetto prova come stressanti e sgraditi. 99. Egosintonico: pensieri, comportamenti, emozioni che il soggetto prova come coerenti col suo sè.

100. Lettura della mente: pretendere di sapere che gli altri pensino cose negative senza averne prove (lo capivo chiaramente che gli stavo sulle palle, anche se non me l’ha detto). 101. Ragionamento emotivo: le emozioni influenzano la visione della realtà (sono triste, la realtà è triste). 102. Indici più utili a diagnosticare il disturbo mentale? Distress emozionale e danno significativo. 103. Omeostasi: tendenza di un sistema di ritornare al proprio stato di equilibrio. 104. Stati catatonici: stati di immobilità o al contrario di eccessiva agitazione (es. sbatte le mani). 105. Stati melanconici: stato di perdita di interesse per il piacere, peggiore al mattino, agitazione, perdita di appetito, calo di peso, eccessivo senso di colpa. 106. Alessitimia: profonda difficoltà a riconoscere e descrivere le proprie emozioni. 107. Minimizzazione: tendenza a considerare insignificanti le esperienze positive (o l’uso di sostanze).

TECNICHE 108. 109. 110. 111. 112. 113. 114.

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Approccio sistemico: studia la famiglia, ritenuta la fonte della patologia. Quale approccio considera gli aspetti pragmatici della comunicazione? Sistemico. Estinzione: annullare un’associazione stimolo-risposta (terapia comportamentale). Evitare l’oggetto della fobia cosa comporta? Riduce la possibilità di causare l’estinzione. Esposizione: graduale esposizione a stimoli spaventosi al fine di promuovere l’estinzione. Si può abbinare alla prevenzione della risposta: il non mettere in atto reazioni contro l’ansia. Desensibilizzazione: graduale esposizione a stimoli spaventosi unita a tecniche di rilassamento. Esposizione eterocettiva: si fanno insorgere sensazione tipiche dell’attacco di panico (es. tachicardia tramite corsa) in modo da abituarsi alla sintomatologia che non sempre indica un attacco di panico. Cos’è la terapia avversiva? Tecnica cognitivo-comportamentale che abbina stimoli sgradevoli a comportamenti inadeguati (es. associale la nausea all’uso della droga). Psicoterapia interpersonale: trattamento per la depressione che integra psicodinamica e approccio cognitivo-comportamentale. Presume rapporti circolari tra umore e relazioni. E’ una psicoterapia breve e strutturata sui sintomi attuali, sui rapporti personali, sugli eventi della vita, accantonando le esperienze passate. Modeling: apprendimento basato sull’imitazione. Token economy: si usano finte monete come ricompense per il condizionamento operante. Gestione delle contingenze: usa rinforzi e punizioni per rimodellare comportamenti patologici. Terapia dialettico-comportamentale: uno dei trattamenti più efficaci per il disturbo borderline. Mental Status Exam (MSE): intervista strutturata per indagare disfunzioni nelle funzioni cognitive di base o dell’esame di realtà.

VARIE 122. 123. 124. 125. 126. 127. 128. 129. 130.

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Legge 56 del ‘89: abilitazione alla professione dello psicologo. Legge 180 del ‘78: chiusura dei manicomi. Doppio legame: comunicazione di messaggi verbali/non-verbali confusi e contraddittori tra loro. Quale stato si è più sviluppato in ambito psicologico nel secondo dopoguerra? Stati Uniti. Come è stato descritto il metodo in psicologia? Ermeneutico, comprendente, indiziario. Qual è l’oggetto di studio della teoria psicoanalitica/psicodinamica? L’inconscio. Qual è una vulnerabilità secondo la psicodinamica? La perdita precoce e non elaborata di cari. Chi usa la libera associazione? Psicodinamica. Prospettiva umanistica esistenziale: è una teoria olistica. Umanistica: pone l’accento sull’importanza dell’autorealizzazione e positività delle relazioni. Esistenziale: accentua la responsabilità di dar senso alla vita nonostante l’ansia di morire. La condizione positiva incondizionata fa parte di quale prospettiva? Umanistica. Comorbidità: rilevate più patologie in uno stesso individuo. Genogramma: Diagramma ad albero genealogico che descrive anche le relazioni tra i soggetti. Famiglie disimpegnate: le loro relazioni sono fredde e distanti.

135. Famiglia invischiata [Minuchin]: eccessivo e disadattivo coinvolgimento intrusivo tra i membri. 136. Paziente designato: il membro considerato problematico dalla propria famiglia. 137. Cos’è l’asse HPA? Sistema cerebrale che comprende ipotalamo, ipofisi e corteccia surrenale. Esso regola il rilascio di ormoni tipici dello stress come adrenalina e cortisolo. 138. Quale effetto NON è presente nella bulimia nervosa? Alterazione dell’ippocampo. 139. Nanismo psicosociale e paresi generale evidenziano? Connessione tra mente e corpo. 140. Sistema interpretativo esplicativo: serve a distinguere ciò che è normale dal patologico. 141. Autismo: disturbo dello sviluppo....


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