Epodi Orazio SB - schema PDF

Title Epodi Orazio SB - schema
Course lingua latina
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3. Gli Epòdi Il genere e i caratteri • La poesia giambica L’esperienza giambica di Orazio è parallela alla produzione satirica. Gli Epòdi (17 componimenti) costituiscono una tendenza autonoma della poesia oraziana. In questo caso egli non ha bisogno di delineare una sua poetica perché può riallacciarsi agli autorevoli precedenti dei lirici, Archiloco e Ipponatte, i quali avevano coltivato questo genere contraddistinto dell’uso dei metri basati sul giambo, da argomenti e toni realistici, dall’attacco personale e dell’irrisione. Già Catullo aveva sviluppato motivi di questo tipo, nei suoi carmina aveva utilizzato versi giambici, ma senza che se vi fosse una rigorosa connessione tra mente e contenuto.

• La metrica Aspetto essenziale di questa ripresa è il metro. Orazio adotta non solo svariati metri giambici, ma impiega per primo a Roma l’epodo, un sistema metrico in cui a un primo verso più lungo se ne aggiunge uno più breve. Per la presenza di tali metri la raccolta fu indicata dai grammatici antichi con il titolo, che conserva tutt’ora, di Epodi, anche se l’autore chiamava questi componimenti Iambi. •

La varietà di contenuti e di toni

Archiloco era considerato nella tradizione il maggiore esponente di un’arte ferocemente aggressiva, anche se dai suoi frammenti si ricava una grande varietà e complessità di contenuti. Proprio la varietà è l’aspetto più appariscente dell’opera oraziana: gli Epodi ci offrono un panorama complesso e multiforme, che va dalla veemenza delle invettive all’espressionismo delle poesie di argomento magico e sessuale, dalla foga e dal fervore dei carmi politici alla calma di quelli gnomici, ossia di carattere moraleggiante: una varietà di registri che appare, anche sul piano stilistico, ancora più apia ed estesa di eulla delle Satire.

I contenuti e lo stile • L’invettiva Nel complesso panorama della raccolta si possono distinguere alcuni filoni tematici. Quello propriamente giambico dell’invettiva si esprime negli epodi 4,6 e 10. Tra questi, soltanto il decimo è diretto contro una persona determinata, Mevio. Una variante scherzosa del modulo dell’invettiva si trova nell’epodo 3: una giocosa maledizione contro l’aglio. Ai modi dell’invettiva si possono ricondurre anche gli epodi 8 e 12, rivolti contro una vecchia che concupisce il poeta e sollecita da lui prestazioni sessuali. In questo caso la descrizione impietosa della decadenza fisica della donna, con un’esasperata attenzione per il brutto e il deforme, rivela una tendenza espressionistica che è tra gli aspetti più rilevanti della produzione giambica oraziana.

• La magia Un atteggiamento affine a questo caratterizza i componimenti dedicati alla magia: il tema viene trattato con un accentuato realismo, orientato verso l’eccessivo, l’orrendo e il repellente.

• La tematica civile Ben distinguibile all’interno della raccolta è un filone di poesia civile. Gli epodi 7 e 16 si riferiscono alla medesima situazione e trattano temi simili: la confusione e lo scompiglio successivi alla battaglia di Filippi. Nel settimo l’autore rimprovera i concittadini che combattono tra loro e individua la causa remota delle guerre civili nell’antico fratricidio commesso da Romolo. Nell’epodo 16, invita i Romani, o almeno i migliori tra loro, a seguirlo in un’utopistica fuga verso le isole dei beati, dove permane la condizione dell’età dell’oro. A un momento successivo, a precisamente ai preparativi della battaglia di Azio, riportano gli epodi 1 e 9. Nel primo, che funge da dedica a Mecenate, il poeta assicura amicizia e lealtà al patrono. Nel nono esprime , schernisce gli avversari di Ottaviano e si prepara a brindare alla sua vittoria.

• Il motivo erotico Ben rappresentato è anche il filone erotico. L’epodo 14 svolge il motivo dell’amore che domina completamente il poeta. Lo stesso motivo apre l’epodo 11, che sviluppa altri punti della poesia erotica, come l’avidità della donna e la povertà del poeta. Nell’epodo 15 il poeta si rivolge invece ad una donna infedele con un tono risentito ma meno violenti rispetto alle altre epodi; nei carmi amorosi infatti domina un pàthos leggero e sentimentale, che è agli antipodi dell’aggressività espressionistica rilevata negli epodi contro la vecchia libidinosa.

• Un elogio della campagna Gli epodi 2 e 13 si basano sull’elogio della vita nei campi. Nell’epodo 2 Orazio utilizza il procedimento dell’”imprevisto”: esso ci offre uno splendido elogio della vita di campagna, ma gli ultimi verso, attraverso un rovesciamento sarcastico, ci fanno sapere che a pronunciarlo è un usuraio incapace di rinunciare ai suoi impegni cittadini. Motivi simposiaci e gnomici sono invece presenti nell’epodo 13: il poeta, durante l’infuriare di una tempesta, invita gli amici a bere e porta l’esempio del centauro Chirone, che così insegnava ad Achille a sopportare la sua sorte gloriosa ma triste.

• Lo stile La lingua e lo stile presentano una base comune: il lessico non è particolarmente ricercato, e oscilla tra il livello del parlato e momenti di maggior elevatezza. Tra i procedimenti stilistici ha grande importanza la tecnica della iunctura, l’accostamento di vocaboli che crea nuovi effetti espressivi....


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