Orazio trad - Appunti 1,6 PDF

Title Orazio trad - Appunti 1,6
Author giorgia rossi
Course Lettere moderne
Institution Sapienza - Università di Roma
Pages 1
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Summary

testo originale della satira oraziana 1,6 con annessa traduzione...


Description

ORAZIO, SATIRE, I, 6 nunc ad me redeo libertino patre natum, quem rodunt omnes libertino patre natum, Ora torno a me, il figlio di un liberto, di cui tutti sparlano proprio perché figlio di un liberto.

causa fuit pater his; qui macro pauper agello noluit in Flavi ludum me mittere, magni quo pueri magnis e centurionibus ortin laevo suspensi loculos tabulamque lacerto ibant octonos referentes idibus aeris, sed puerum est ausus Romam portare docendum artis quas doceat quivis eques atque senator semet prognatos. di tutto questo il merito va a mio padre che, pur possedendo solo un fazzoletto di terra, non si accontentò di mandarmi alla scuola di Flavio, dove i superbi figli dei superbi centurioni, con le cartelle e le tavolette penzolanti dalla spalla sinistra, andavano pagando ogni 15 del mese otto monete di rame per la retta; ma ebbe invece il coraggio di portarmi ancora bambino a Roma a studiare le stesse discipline che ogni cavaliere e ogni senatore fa insegnare ai suoi stessi rampolli.

pudicum, qui primus virtutis honos, servavit ab omni non solum facto, verum opprobrio quoque turpi nec timuit, sibi ne vitio quis verteret, olim si praeco parvas aut, ut fuit ipse, coactor mercedes sequerer; neque ego essem questus. L’onestà, cardine di ogni virtù, ha salvaguardato in me, preservandomi non solo da ogni azione, ma anche da ogni vergognoso pensiero, e non temette che qualcuno potesse incolparlo, se un giorno facendo il banditore o l’esattore alle aste, come lui, per un modesto salario avessi dovuto lavorare; né io me ne sarei lamentato.

nam si natura iuberet a certis annis aevum remeare peractum atque alios legere, ad fastum quoscumque parentes optaret sibi quisque, meis contentus honestos fascibus et sellis nollem mihi sumere, demens iudicio volgi, sanus fortasse tuo, quod nollem onus haud umquam solitus portare molestum. infatti se anche la natura permettesse da un dato momento di ricominciare daccapo la vita e di scegliersi altri genitori, secondo il proprio orgoglio, di quel genere che ciascuno si augurerebbe, soddisfatto dei miei non vorrei sostituirli con altri, per quanto rispettabili per onori e cariche; pazzo secondo l’opinione della gente, assennato forse a tuo giudizio, perché non vorrei sobbarcarmi, non essendone abituato, a un peso gravoso....


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