Erasmo da Rotterdam - Per una libera educazione PDF

Title Erasmo da Rotterdam - Per una libera educazione
Course pedagogia in età moderna
Institution Università degli Studi di Roma Tor Vergata
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riassunto...


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Erasmo da Rotterdam : Per una libera educazione Il bambino: Per Erasmo non è vero che i primissimi anni i bambini non sono in grado di acquisire nozioni né di sopportare la fatica dello studio. Lo stadio elementare in ogni materia è questione di memoria e nei bambini è particolarmente robusta. Certe cose vengono capite dai bambini più in fretta e più facilmente che dalle persone mature: per esempio l’alfabeto. Se da bambino impara le nozioni più elementari da adolescente potrà apprendere quelle più complesse. Al bambino va posto accanto un maestro capace di attrarre con un comportamento dolce, non di respingere con la ferocia. La costituzione infantile è particolarmente adatta a sopportare la fatica per il solo fatto di non accorgersene. Il bambino in tenera età apprende più facilmente perché più modellabile. La nutrice infonda vigore al corpo e il maestro riempie l’anima di insegnamenti onesti e salutari. Per essere davvero Padre devi occuparti del figlio tutto intero e la cura prima e principale è dovuta a quella parte che lo fa superiore alle bestie e lo avvicina ad un dio (l’intelletto – la ragione); spesso un’infanzia trascurata porta gli uomini ad una vecchiaia penosa e malaticcia. Differenza con gli animali: Metafora del pappagallo: Si comincia presto ad insegnare a parlare ad un pappagallo, ben sapendo che quanto più invecchia meno puo’ imparare. L’alfa e l’omega della felicità umana sono una buona istruzione e un’educazione secondo le regole. Una buona educazione è fonte di virtù. La natura ha dato agli animali rapidità, corpo robusto, vista acuta, volo ecc essa però ha generato l’uomo inerme e nudo, ma in cambio gli conferisce un’intelligenza in grado di apprendere. L’uomo non è in grado di parlare, mangiare, camminare se non glielo si insegna. La natura è potente ma la vince l’educazione più potente di lei. Gli uomini possono avere un figlio da cui trarre onore e profitto, non si può dare al proprio figlio ciò che è più prezioso al mondo, ma si può istruirlo per arrivare a tale scopo. Più si è ricchi meno ci si preoccupa dell’educazione del figlio, e invece non deve essere così, perché con una tale quantità di ricchezze si avrà bisogno dell’aiuto della morale. Ma ancora più vergognoso è chi oltre a non educare i figli come si deve, li corrompe rendendoli malvagi. Madri che partoriscono i figli e non li tirano su sono madri a metà, padri che badano solamente alle necessità fisiche (nutrendoli solamente) sono padri a metà. La ragione ci rende uomini e a tale bisogna essere educati. Un uomo privo di cultura morale e di istruzione è un essere peggiore delle bestie. Gli animali senza ragione seguono solo gli impulsi naturali, l’uomo, se privo di formazione culturale e morale, si lascia trascinare da passioni peggio che bestiali. Non c’è animale più crudele e nocivo dell’uomo dominato dall’ambizione, dalla cupidigia, dall’ira, dall’invidia e dalla libidine. Perciò chi non si preoccupa di far impartire subito al figlio la migliore educazione non è né uomo egli stesso né figlio d’uomo (Quindi animale). Ma un animo di belva in un corpo umano è un mostro più stupefacente. Se non ti impegni molto a modellare e formare tuo figlio, sarai padre di un mostro e non di un uomo.

Appena nato il bambino è in grado fin da subito di apprendere ciò che è proprio dell’uomo. Educare bene i figli è una cosa impegnativa, ma nessuno viene generato senza doveri verso la società. Se non lo educhi moralmente appena nato fai un torto a te stesso. Un figlio saggio non fa solo piacere al padre, è per il padre onore, aiuto, vita. Un figlio insensato e senza ritegno, non rattrista solo i genitori, ma arreca loro infamia, povertà, vecchiaia precoce e infine morte. Le leggi incrudeliscono contro chi abbandona il proprio neonato in un bosco in pasto alle fiere. Ma la forma più crudele di abbandono è dare in balia di affetti belluini colui che la natura ci ha dato perché, con precetti eccellenti, lo educassimo ad azioni virtuose. Chi trascura l’educazione infantile commette una colpa non veniale e che danneggia più di una parte. Ancora più grave è la colpa di chi imbeve i bambini di cattivi esempi: gli vengono insegnati i vizi ancor prima che sappia cosa siano. La natura ha donato alla prima età come caratteristica distintiva la facilità di imitare; lo spirito di emulazione, incline però più al vizio che al comportamento per bene. A tale riguardo sono fondamentali gli interventi educativi in tale fascia d’età. Uccidere il corpo è meno grave che uccidere l’animo. L’uomo nasce per la cultura morale e per l’agire onestamente. E’ come ogni essere vivente impara con naturalezza e facilità ciò per cui è nato, così l’uomo assimila l’educazione morale. Il principio della felicità umana consiste essenzialmente in tre cose: Natura, Ragione, Esercizio. Natura: è la capacità d’apprendimento e una propensione al bene profondamente radicata. Ragione: è un insegnamento che consiste in ammonimenti e precetti. Esercizio: è l’uso di quella disposizione abituale, seminata dalla natura e sviluppata dalla ragione.

Il tratto distintivo dell’uomo è vivere secondo la ragione; per questo viene definito animale razionale e distinto dagli irrazionali. La cosa più pericolosa dell’uomo è l’irrazionalità. La maggior parte degli uomini sbagliano in tre modi: o trascurano l’educazione dei figli; o cominciano tardi a modellarne gli animi secondo la norma etica; o li affidano a maestri da cui imparano cose da disimparare sbagliando per ignoranza o per incuria. La scelta del maestro va fatta con cura, una volta scelto i genitori non saranno meno attenti e solleciti. Sorveglieranno il maestro e il figlio insieme e non lasceranno questa responsabilità , il padre visiterà spesso il figlio per indagare se ha fatto progressi. C’è una natura comune all’intera specie, però c’è anche una natura peculiare all’uno o all’altro individuo: c’è chi è nato per la scienza, o per la retorica ecc.. Non si può forzare a fare l’opposto o una cosa differente dalla sua vocazione naturale in quanto è molto più facile l’apprendimento di ciò per cui siamo portati. Fondamentale per i bambini è imparare la lingua (a parlare) e questo può essere fatto grazie a nutrici/maestri e genitori. L’apprendimento delle lingue consiste in due cose Memoria e Imitazione, nei bambini c’è un desiderio innato cioè quello di imitare. Per Erasmo la scuola deve essere pubblica, in quanto la pratica comune è un modo per risparmiare tempo e impegno.

Per Erasmo le punizioni corporali sono inaccettabili, in quanto rovinano l’animo e l’intelligenza del bambino. Chi le esegue non ha nulla da insegnare al bambino e non può definirsi maestro. Il ruolo delle lingue come modello educativo: Lo studio delle lingue è fondamentale in Erasmo in quanto vanno insegnate fin da subito, in tenera età. Le lingue che vanno insegnate al bambino devono essere: Latino, Greco ed Ebraico. -

Latino e Greco: Sono le lingue principali in tutta Europa in quanto sono i modelli linguistici di riferimento per i testi antichi che vanno studiati ed elaborati. Ebraico: Per lo studio dei testi ecclesiastici e clericali come la bibbia e i vangeli

Queste lingue sono fondamentali in quanto, nel periodo storico in cui ci troviamo (1500) le lingue nazionali (volgare per l’italiano) ancora sono in via di definizione e non rappresentano quindi delle lingue ufficiali....


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