Esame obiettivo capo e collo. PDF

Title Esame obiettivo capo e collo.
Course Metodologia clinica e semeiotica medica
Institution Università degli Studi di Padova
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Summary

Come procedere in sede di esame obiettivo di capo e collo. Il libro di riferimento da cui è stata tratta la maggior parte delle informazioni è "Semeiotica Medica" di Fradà....


Description

Esame obiettivo di capo e collo 1.

Cranio Forma        

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Mobilità    

Mesomorfo; Microcefalia (glabella-inion < 40cm); Macrocefalia (glabella-inion >60cm): tipico dell’idrocefalo (se prima di chiusura delle suture craniali), morbo di Paget e acromegalia (se dopo chiusura delle suture); Turricefalia (prevalenza del diametro verticale - tipica del morbo di Cooley); Dolicocefalia (prevalenza del diametro anteroposteriore); Brachicefalia (prevalenza del diametro trasversale); Asimmetria del cranio, per traumi, processi osteomielitici o periostitici, neoplasie ossee; Aumento nella sporgenza delle bozze frontali (fronte olimpica) o bozze parietali (cranio natiforme), indice di rachitismo.

Conservata; Rotazione o flesso-estensione dolorosa; Deficit di rotazione o flesso-estensione; Torcicollo (anomala inclinazione del collo, congenita o acquisita, per cause muscolari, ossee, neurologiche).

Punti dolenti (si valutano le sedi di emergenza dei tre rami del trigemino: sovraorbitari, infraorbitari, mentonieri)  Assenti.

2.

Cuoio capelluto e capelli Regolari per sesso ed età; Alopecia (indicare le zone in cui i capelli sono diradati o assenti: alopecia al vertice, temporale, a chiazze, estesa);  Alopecia seborroica (seborrea): tipica del maschio adulto, esordisce al vertice e si estende ai lati; Lesioni del cuoio capelluto (stt. cisti sebacee).

3.

Orecchie Prominenza del padiglione auricolare per tumefazione di parotide (processi flogistici o neoplastici), ostruzione del dotto escretore, mastoidite; Ocronosi del padiglione; Cianosi dei lobi; Depositi di urato nella gotta a livello dell’elice e antelice (tofi); Fuoriuscita dal meato acustico di materiale purulento, sangue o liquor; Segno di Frank (solco diagonale del lobo) nella coronarosclerosi.

4.

Occhi Globi oculari  In asse, normosporti;  Mobilità muscoli estrinseci (CN III, IV, VI)  Strabismo: deviazione dei globi oculari dalla loro normale posizione coniugata.  Paralitico: la deviazione dipende dalla direzione dello sguardo;  Non paralitico: la deviazione è costante in tutte le direzioni dello sguardo;  Esoftalmo:  Bilaterale: tipico dell’ipertiroidismo (Basedow) e condizioni da eccitazione del simpatico cervicale (muscoli tarsali del Muller);  Unilaterale: leucemia, sarcoidosi, tumori endooculari, metastasi nelle ossa craniche, emorragie retroorbitarie, aneurismi dei vasi intracerebrali, trombosi del seno cavernoso, processi infiammatori dei tessuti orbitari e dell’osso, empiema dei seni frontali, parassitosi;  Enoftalmo: severa denutrizione o disidratazione, sindrome di Bernard-Horner;  Nistagmo: movimenti oscillatori ritmici, involontari, dei globi oculari. Lesioni oculari, vestibolari, centrali. -

Pupille:    

Isocoriche, isocicliche; Anisocoriche (pupille con diametro diverso tra loro – lesione tronco encefalico); Anisocicliche (forma differente tra loro); Miotiche (ipertono parasimpatico). La miosi bilaterale rigida può insorgere nell’ipertensione endocranica con lesione del ponte (in pz comatoso con probabile emorragia), oppiacei (morfina ed eroina), avvelenamenti, lesioni CN III e/o componenti ortosimpatiche di tale nervo;



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Sclere:       

Midriatiche (ipertono ortosimpatico). Midriasi bilaterale rigida: danni mesencefalo per anossia, intossicazione da barbiturici, atropina, avvelenamenti (da funghi velenosi), anfetamine, cocaina. Midriasi monolaterale: lesione CN III da aumento della pressione endocranica da trauma cranico con ematoma o compressione sul tronco. Riflesso pupillare alla luce: “pupille normoreagenti alla luce”; Riflesso dell’accomodazione: “pupille normoreagenti alla luce e all’accomodazione” Riflesso corneale.

Itteriche; Noduli di episclerite in malattie reumatiche, sarcoidosi, arterite nodosa, infezioni focali, gotta; Gerontoxon (arco corneale): anello bianco-giallastro di natura lipidica al margine corneale; Anello pericorneale di Keyser-Fleischer; Xeroftalmia in Sjogren e avitaminosi A; Panno corneale: tessuto vascolare neoformato e deposizione di proteine in corrispondenza dell’angolo laterale (ma anche mediale) della cornea e della sclera. Tipico di infezioni da Chlamydia trachomatis; Cheratiti da infiltrati in leucemia e Hodgkin.

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Congiuntive:  Pallide nell’anemia, rosse nella poliglobulia;  Pinguecola: formazione giallastra in genere triangolare che si forma sulla congiuntiva bulbare di entrambi i lati dell'iride (di solito prima nasale, poi temporale). Compaiono quasi costantemente con l'invecchiamento e non devono preoccupare;  Congiuntivite: iniezione congiuntivale, ossia dilatazione diffusa dei vasi congiuntivali con arrossamento che tende ad accentuarsi in periferia. Il pz riferisce fastidio all'occhio, la visione non viene alterata, cornea trasparente;  Pterigio: ispessimento triangolare della congiuntiva bulbare a partire dal settore nasale con apice verso la pupilla. Non interferisce con la visione finché non raggiunge la pupilla;  Emorragia sottocongiuntivale: stravaso ematico che forma una zona rossastra, omogenea, ben delimitata che tende a diventare giallastra con il passare dei giorni e poi pallida. Visione normale, cornea trasparente, dolore assente;  Lesioni o infezioni della cornea: iniezione ciliare, ossia dilatazione dei vasi profondi attorno al limbo, che assumono una conformazione a raggiera (oppure determinano un anello rosso violaceo intorno al limbo). In genere si ha dolore, riduzione della vista, anisocoria, cornea non proprio trasparente;  Irite acuta: iniezione ciliare, dolore, riduzione della vista, cornea non trasparente, miosi;  Glaucoma: iniezione ciliare, dolore, riduzione della vista, cornea opaca, midriasi (è un'emergenza clinica).

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Cristallino:  Cataratta: opacizzazione del cristallino  Nucleare: opacizzazione centrale grigiastra su fondo nero (tramite lampada a fessura), scura su fondo rosso (oftalmoscopio);  Corticale periferica: ombre chiare a raggiera su fondo nero (lampada a fessura), scure su fondo rosso (oftalmoscopio);

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Palpebre:  Edema palpebrale, tipico di numerose condizioni morbose, stt. nefropatie:

Edema monolaterale: sinusite frontale acuta, ascesso dentario, edema angioneurotico, puntura d’insetto;  Edema bilaterale: ipotiroidismo, trombosi del seno cavernoso, processi flogistici (es. erisipela acuta, orzaiuolo, calazio) o infiltrazioni a carattere neoplastico delle ghiandole lacrimali (sindrome di Mikulicz, risultante da ingrossamento bilaterale delle ghiandole lacrimali e salivari), tbc, LES, leucemia, Hodgkin, sarcoidosi; Orzaiolo: infezione dolorosa ed eritematosa intorno ad un follicolo pilifero delle ciglia, in genere sul margine palpebrale, che assomiglia ad un foruncolo; Calazio: infiammazione cronica di una ghiandola meibomiana (ghiandola sebacea tarsale), nodulo sferico palpebrale (e non sul margine palpebrale come l’orzaiolo), non dolente; Xantelasma: placca cutanea ben circoscritta, giallastra, nel settore nasale di ciascuna palpebra; Ptosi palpebrale: paralisi del CN III (muscolo elevatore della palpebra), sindrome di Claude-Bernard-Horner (con miosi ed enoftalmo; muscoli tarsali del Muller), miastenia gravis; Lagoftalmo: impossibilità nel chiudere la palpebra (paralitico: paralisi del faciale; meccanico: esoftalmo abnorme); Ectropion: margine della palpebra inferiore rovesciato verso l'esterno; Entropion: margine della palpebra inferiore rovesciato verso l'interno; Epicanto: tasca cutanea verticale all'angolo mediale, tipica negli asiatici, sdr Down; Infiammazioni del sacco lacrimale (dacriocistite): tumefazione tra palpebra inferiore e naso, da non confondere con l’epicanto. La compressione del sacco provoca rigurgito del liquido lacrimale attraverso i punti lacrimali; Ingrossamento della ghiandola lacrimale: tumefazione al 1/3 laterale della palpebra superiore (per infiammazioni, neoplasie). 

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5.

Naso: Naso dritto, narici pervie; Deviazioni, esiti di frattura.

6.

Rima orale e labbra: Simmetrica, labbra rosee; Rima orale asimmetrica: segno di paralisi del nervo faciale; Labbro leporino; Labbra cianotiche; Labbra tumefatte: a causa di un trauma o degli stati edemigeni; Labbra fuligginose (disidratate); Cheilite: infiammazione delle labbra con fessurazione, desquamazione e formazione di croste; Cheilosi: stomatite angolare, con rammollimento e fessurazione agli angoli della bocca (deficit di B2, B3 e ferro). Da distinguere dalla cheilite angolare su base infettiva; La motilità della rima orale (CN VII) si saggia invitando il pz a mostrare i denti, gonfiare le guance, fischiare, torcere la bocca; Tremore delle labbra in Parkinson, SM, alcolismo cronico, ipertiroidismo.

7.

Gengive: Gengiviti: marginali (in prox del dente), dismetaboliche, da scorbuto, tossiche (Pb); Piorrea alveolare: scollamento delle gengive, formazione di sacche purulente, vacillamento e caduta del dente (es. diabete, ipeuricemia); Epulide fibromatosa o angiomatosa (tumore connettivale benigno).

8.

Dentatura: Ndp, in buono stato; Protesi; In cattivo stato: carie, colore non chiaro, alterazioni di forma, alterazioni di posizione nell’arcata dentaria; Prognatismo (si valuta l’equilibrio tra mandibola, mascella e apparato dentale). Lingua: Mobilità:  Mobile;  Normosporta;  Deviata verso un lato (malato): tipica delle paralisi di CN XII, la lingua si sposta verso il lato deficitario (per il prevalere dell’azione del genio-glosso sano controlaterale); Dimensioni:  Macroglossia: tipica di edema, acromegalia, ipotiroidismo (mixedema);  Microglossia: paralisi CN XII. Superficie:  Rosea e umida;

9.

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Patinosa o impanata (bianca): può essere segno di una banale dispepsia o comunque di una digestione laboriosa (reperto piuttosto frequente). A volte si distinguono le papille vallate posteriormente; Secca: sdr di Sjogren e sarcoidosi; Fuligginosa (ricoperta da patina nerastra): si osserva nei peritonitici e nelle occlusioni intestinali; Nigra: antibiotici o Aspergillus; Glossite esfoliativa, a carta geografica (alcolisti, deficit di vit. B), ulcerativa: infiammazione della lingua; A lampone (o a fragola): scarlattina; Lingua scrotale (fissurata); Glossopatia di Hunter: anemia perniciosa; prima tumefatta, arrossata, disepitelializzata, poi pallida e liscia; Sdr di Plummer -Winson: carenza di ferro -> disfagia per atrofia della mucosa esofagea e cheilosi labiale; Vene varicose (lato inferiore); Carcinoma della lingua (lato inferiore); Leucoplachia: patina biancastra ben adesa alla mucosa, non solo linguale, ma in tutta la bocca. Ritenuto lesione precancerosa.

10. Pareti del cavo orale: Modificazioni di colore in anemia, poliglobulia, Addison, ittero; Manifestazioni emorragiche associate a piastrinopenie, infiltrati di leucemie, leucoplasia, mughetto, etc. Enantema: eruzioni in sede mucosale tipiche di esantemi, es. scarlattina, morbillo, varicella; Macchie di Koplik: fase preesantematica del morbillo; Processi infiammatori: stomatite catarrale, stomatite vescicolosa, stomatite aftosa, stomatite ulcerosa, stomatite gangrenosa. Frequenti in: sdr di Stevens-Johnson, sdr di Reiter, sdr di Behcet. 11. Retrobocca: Ndp; Iperemia del velopendulo: tipica delle infezioni da streptococco, della scarlattina e della difterite; Iperemia delle tonsille palatine; Tonsilliti: acuta catarrale, follicolare, lacunare, poltacea, difterica, erpetica, ulcero-membranosa, ulcero-necrotica; Mobilità del velopendulo: alterazioni di CN X, l’ugola devia verso il lato sano. 12. Alito: -

Cattiva igiene orale; Stomatiti e piorrea alveolare; Sinusiti e rinite atrofica; Affezioni di stomaco ed esofago; Gangrena, ascesso polmonare, bronchiectasie, tumori ulcerati vie aeree; Alito uremico: iperammoniemia; Foetor epatico: grave insufficienza epatica; Alito acetonemico: diabete chetoacidosico.

13. Ghiandole salivari: Non palpabili, non dolenti; Palpabili (specificare quali: parotide, sottolinguale, sottomandibolare): tipico dei diabetici; Dolenzia:  Alla palpazione: l’infiammazione delle ghiandole salivari è detta “scialoadenite”. La più comune: parotite;  Spontanea;  Alla deglutizione;  Alla vista del cibo (tipica delle scialolitiasi); Scialorrea: aumento della produzione di saliva; Xerostomia: diminuzione della produzione di saliva; Masse palpabili. 14. Collo: -

Forma:     

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Cilindrico; Corto; Pterigio (collo a tenda): sdr Turner, Noonan o agenesia gonadica; Buffulo hump in sdr Cushing; Edema a mantellina; segno di ostruzione della VCS.

Mobilità:  Mobilità conservata (nei movimenti attivi e passivi);  Rigidità: artrosi cervicale, traumi, tumori, malformazioni;

 Torcicollo (anomala inclinazione del collo): origine antalgica, deformità ossee, patologie muscolari; -

Punti dolenti:  Assenti;  Regione tiroidea: può essere indice di un processo infettivo acuto o subacuto;  Dolorabilità della faringe, della laringe o della trachea: tipicamente per un processo infiammatorio o un trauma;

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Tiroide:

Descriverne dimensioni approssimative, simmetria, consistenza, presenza di noduli, presenza di soffi sanguigni. Né visibile, né palpabile; Palpabile a capo disteso (gozzo tipo IB); Palpabile in posizione normale (gozzo tipo II); Gozzo visibile a distanza (gozzo tipo III); Noduli: descrivere sede, dimensioni, consistenza, mobilità rispetto ai piani cutanei; Segni oculari di ipertiroidismo:  Stellwag: rarità nell’ammiccamento (occhio sbarrato: le palpebre non si chiudono completamente);  Moebius: deficit di convergenza all’avvicinamento di un oggetto;  Graefe: mancato abbassamento della palpebra nello sguardo verso il basso (retrazione palpebrale);  Joffrey: mancato corrugamento della fronte quando il pz rivolge lo sguardo verso l’alto;  Sainton: nistagmo nello sguardo laterale;  Rosenbach: tremore fibrillare della palpebra superiore.  Segno di Maranon: arrossamento cutaneo della regione pretiroidea (raro).

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Linfonodi (già trattati in sede di e.o. generale). In sede cervicale si palpano:  sottomentonieri, sottomandibolari, preauricolari , retroauricolari, occipitali;  linfonodi cervicali superficiali (sulla superficie dello SCM);  linfonodi della catena cervicale posteriore (margine anteriore del trapezio);  linfonodi della catena cervicale profonda solo i gruppi estremi, ovvero tonsillari (a livello del punto mediano tra angolo e punta mandibolare alla stessa altezza della ghiandola salivare sottomandibolare) e sovraclaveari (profondamente tra inserzione clavicolare dello scm e clavicola).

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Fascio nerveo-vascolare:  Indenne;  Non soffi carotidei, non soffi tiroidei, non turgore giugulare;  Soffio laterocervicale dx o sx (a dx stenosi aortica);  Fremito carotideo;  Pulsazioni arteriose (Basedow), danza delle carotidi (insufficienza aortica), pulsazione sopraclaveare (aneurisma della succlavia);  Turgore delle vene giugulari (pz a 45°), in scompenso cardiaco e sdr mediastiniche;  Reflusso epato-giugulare: turgore delle giugulari evocato dalla palpazione profonda del fegato;  Polso venoso giugulare palpabile: onda a, onda v o onde a cannone....


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