Espressionismo Pubertà, Donna in Camicia e Marzella confronto PDF

Title Espressionismo Pubertà, Donna in Camicia e Marzella confronto
Author Letizia Violini
Course Arte - 5 anno
Institution Liceo (Italia)
Pages 2
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Summary

In questo elaborato viene raccontato l'espressionismo attraverso il confronto e l'analisi di 3 quadri che rappresentano tre donne: Pubertà (E. Munch) , Donna in Camicia (Derain) e Marzella (Kirchner)...


Description

L’ESPRESSIONISMO ATTRAVERO IL CONFRONTO DI TRE DONNE: Pubertà, Donna in Camicia e Marzella.

Queste 3 opere fanno parte dell’arte espressionista, in particolare: la prima (Pubertà,1893 ) è un dipinto di E.Munch; considerato precursore, con il suo espressionismo psicologico, del primo vero e proprio movimento espressionista sorto in Francia nel 1905. Di questo gruppo di artisti, i cosiddetti Fauves, faceva parte Andrè Derain, autore del secondo dipinto (Donna in camicia,1906). Abbiamo infine il ritratto intitolato Marcella, realizzato tra il 1909 e il 1910 da Kirchner, facente parte del gruppo di espressionisti tedeschi Die Brucke. In Pubertà è raffigurata una giovane adolescente, seduta sul letto ed intenta a coprirsi, attraverso le braccia incrociate, il proprio corpo nudo che in quel periodo sta iniziando a cambiare. Questa ragazza ha uno sguardo smarrito, con il quale esprime l’ansia adolescenziale che accompagna il passaggio all’età adulta. Guarda all’avvenire, ad una maturità alla quale non si sente ancora pronta, al suo destino incombente di futura donna, al ruolo che la società ha in serbo per lei (che a fine ‘800 non poteva che essere quello di futura moglie e madre). Sicuramente la sensazione di angoscia, quasi oppressione, trasmessaci dal dipinto, è data in gran parte dall’inquietante ombra nera, posta sulla destra dell’opera, che non risponde al profilo della ragazza; essa potrebbe essere un’allusione all’inevitabile fine dell’età della spensieratezza, un’ombra che diventa come un mostro che la opprime. Munch rinuncia alla presenza di dettagli, oggetti e particolari che possano distogliere l’attenzione dallo sguardo della protagonista seduta sul letto. La mancanza di dettagli secondari e l’utilizzo di tonalità così pesanti e marcate danno la sensazione che la protagonista si trovi all’interno di una stanza di prigione piuttosto che in una camera da letto. Vengono infatti usati colori molto scuri, pennellate di diverse tonalità di marrone. A spezzare questi colori scuri e pesanti c’è il letto bianco, simbolo di purezza. Sulla tela di Kirchner invece vi è un altro tipo di donna: dallo sguardo impaurito e pudico dipinto da Munch si passa a quello più sicuro di Marzella, anche lei una ragazza ancora giovane (a questo potrebbe alludere il grosso fiocco bianco sui capelli) ma che invece sembra essere già adulta. Quello che esprime il ritratto è un diverso concetto di femminilità (la donna rappresentata è forse una prostituta, spesso soggetto delle opere degli espressionisti tedeschi). In ogni caso Kirchner sembra portare su tela una ragazza ben conscia del futuro che l’aspetta, che lei attende, in un misto di pudicizia e malizia, sul bordo di un letto dal lenzuolo decorato, in una stanza in cui a differenza della camera raffigurata da Munch sono presenti oggetti alle pareti.

La tela è però un chiaro richiamo all’opera “Pubertà”, in entrambi i quadri è infatti ritratta una ragazza nuda seduta su un letto, con le mani incrociate e poggiate sulle gambe (in questo caso la donna ha anche le gambe incrociate e il corpo proteso in avanti, stessa posizione della donna ritratta da Derain quattro anni prima). Le sue labbra sono carnose e tinte da un rosso brillante mentre gli occhi sono segnati da spesse linee nere. I colori utilizzati da Kirchner sono acidi e le linee sono rette e spigolose, la donna è contornata da un’evidente linea blu. Lo sfondo è giallo, un giallo che stride con la tinta tenue del corpo della ragazza, quasi ad annullarla. Se nell’opera “Marcella” hanno la meglio queste dissonanze e questi stridenti contrasti, in “Donna in camicia” di Derain predominano invece equilibrio e armonia. Questo fa comprendere le grandi differenze tra gli espressionisti tedeschi e quelli francesi. Il quadro di Derain utilizza quegli stessi pochi colori utilizzati da Kirchner variati tonalmente (verdi, blu, rosso e arancione), questa volta però essi sono accostati in modo complementare. Ad esempio c’è un contrasto di complementarità tra arancio e blu sulla pelle della donna. Ugualmente, lo sfondo è rosa-arancio, con variazioni di luminosità, in contrasto con il verde blu degli arredi. Infine, il volto, in ombra, velato di azzurro, fa risaltare l’arancio dei capelli che si legano tonalmente allo sfondo più chiaro. Il tono scuro verso destra mette in chiara evidenza il profilo della Donna in camicia e del lenzuolo bianco. Le linee sono morbide ad eccezione della spessa linea blu che contorna la il soggetto (così come era contornata Marcella). La donna qui raffigurata esprime sentimenti ancora diversi dalle altre due, la protagonista assume una postura molto disinvolta e interlocutoria, per nulla intimorita. Infatti, nonostante il suo volto sia orientato verso destra, gli occhi sono invece puntati verso l’osservatore ed esprimono molta decisione. La ragazza è consapevole della propria bellezza e la ostenta in modo provocante ma contenuto (l’abito lascia intravedere i seni mentre le gambe sono coperte da spesse calze scure). Appoggia il volto sulla mano destra, mentre con l’indice sottolinea il trucco sugli occhi, anch’esso totalmente diverso da quello dipinto da Kirchner....


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