ETA\' DEL Principato PDF

Title ETA\' DEL Principato
Author Maria Ricci
Course Storia del diritto romano
Institution Università degli Studi di Brescia
Pages 4
File Size 72.3 KB
File Type PDF
Total Downloads 98
Total Views 128

Summary

riassunto sul capitolo relativo all'età del principato del libro di storia di diritto romano...


Description

L’ETA’ DEL PRINCIPATO FRATTURE E CRISI DELLA COSTITUZIONE REPUBLICANA -formazione di una nuova èlite di governo riconducibile a Ottaviano Augusto. Nel 43 a.C attraverso la lex Titia Antonio ed Ottaviano ottengono il riconoscimento della magistratura dei triumviri per la riorganizzazione della repubblica. Questa magistratura aveva gli stessi poteri dei consoli. -il regime che si andava instaurando si poneva al di fuori dell’assetto precedente: Emerge un ceto dalle file dell’ordo equester costituito da mercanti e imprenditori Si universalizzarono i territori provinciali Si viene in contatto con esperienze religiose,culturali,economiche,politiche e giuridiche di mondi lontani  si impone un governo in grado di guidare le trasformazioni tra cui quelle delle manomissioni che determinarono la distruzione di un ceto medio agricolo. Da questo momento inizia un processo di urbanizzazione. Le leggi del 2 a.C e del 4 d.C pongono un freno alle manomissioni poiché con queste concessioni di libertà la cittadinanza venne aperta a schiere di liberti OTTAVIANO E L’EVOLUZIONE DEL SUO POTERE: LA NASCITA DEL PRINCIPATO AUGUSTEO  43 a.C lex Titia = disfacimento delle istituzioni repubblicane  Dopo il triumvirato Ottaviano inizia a plasmare le forme del governo secondo schemi tratti dalle antiche istituzioni ma si andava profilando un governo di carattere monocratico.  Nel 27 a.C vuole restituire la sovranità ai soggetti che ne erano titolari secondo le istituzioni repubblicane,allontana da sé l’immagine del dictator e pochi giorni dopo egli viene definito Augustus (accresco). 4 anni dopo è lui stesso ad ammettere di sovrastare tutte le magistrature per auctoritas che definisce non il presupposto del potere ma esso medesimo.  Deposto il consolato gli è conferita la tribunizia potestas + intercessio + pontificatus maximus  delineano la figura del princeps ↓ - mostra di voler assimilare i cives ai soldati FORME DI ESPLICAZIONI DEL NUOVO ASSETTO ISTITUZIONALE -Vennero create nuove cohortes praetoriae a guardia della persona dell’imperatore

- l’imperatore ritiene utile ancorare il suo potere su basi religiose legandolo a un’autorità trascendente. Questo conferma la sua azione ideologica e di propaganda - l’imperatore fa del suo patrimonium uno strumento di consenso = EVERGETISMO che si risolse nella pubblica beneficenza tramite l’istituzione degli alimenta LA PERSISTENZA DEGLI ANTICHI ORGANI DELLA COST.REP.  la sfera della giurisdizione dei consoli si allarga  la censura viene introdotta nella somma dei poteri imperiali  i questori vennero ricondotti al numero di 20, due dei quali si occupano della persona dell’imperatore  ai comizi viene affidata la funzione legislativa e quella relativa all’elezione dei magistrati  il senato rimane invariato I RAPPORTI TRA PRINCIPE E SENATO -L’imperatore comprime definitivamente il ruolo del senato e di conseguenza agli antichi ordini istituzionali viene attribuita una funzione ausiliare. Il senato perde alcune delle sue competenze ma nonostante questo è il senato che pone sotto processo il principe e lo dichiara pronunciando la damnatio memoriae con l’eliminazione del nome da qualsiasi documento, la rimozione di statue e recisso actorum. Il senato vede aumentare i propri poteri legislativi e le competenze giurisdizionali. Alcuni imperatori non prendevano decisioni senza prima aver riferito in senato, venne tenuto in notevole considerazione da Vespasiano che teneva i senatori informati di ogni cosa, Adriano partecipava a tutte le sedute senatorie. LE VICENDE DEL POTERE IMPERIALE ALLA FINE DI AUGUSTO Problema della successione -Cesare attraverso l’adozione testamentaria adotta Ottaviano, Augusto nel 37 scelse Tiberio come erede mentre nel 41 dopo l’eliminazione di Caligola sale al potere Claudio, attraverso cui la gens claudia viene annessa alla famiglia imperiale. Nel 68 Vespasiano si impone in prospettiva dei figli Tito e Domiziano, ideando la doppia successione: Domiziano dove succedere a Tito ( distruzione nel 70 del tempio di Gerusalemme) che rappresenta una grande umanità dimostratasi soprattutto con l’intervento a favore delle città campane colpite dal terremoto. Nell’81 gli succede Domiziano che si occupa della situazione produttiva dell’impero. - successivamente Traiano,Adriano e Antonino Pio provvidero ad adottare il migliore dei loro collaboratori.

 Traiano (98-117) estensione dell’impero  Adriano (fino al 138) riforme attraverso le quali inizia a prendere corpo una vera e propria idea di stato, si mostra attento alla situazione produttiva dell’impero adottando Antonino  Antonino risolve il problema della sua successione adottando Marco Aurelio che si associò il fratello Lucio Vero e il figlio Commodo  Settimio Severo (193) è protagonista di un’autoadozione presentandosi come figlio di Aurelio e fratello di Commodo Da Traiano a Aurelio sono tutti saliti al potere grazie al criterio adottivo, da Aurelio si consolidarono le scelte fondate sul ricorso a soluzioni strettamente familiari. Successivamente l’assenza di una previsione normativa delle modalità di successione favorì a determinare le armate ad esprimere un loro candidato più di frequente. Di conseguenza il senato viene costretto a legittimare o eredi designati da altri principi o imperatori proclamati dalle armate e l’elemento militare entra nel meccanismo istituzionale dell’investitura del potere. che senso ha il rifiuto del potere? Da Augusto fino ad Adriano gli atti finalizzati alla definitiva presa di potere sono preceduti da un rifiuto. Ottaviano è il primo protagonista di un gesto di rifiuto, in seguito Vespasiano,Traiano e Adriano. Questo perché Bruto attraverso una norma fece promettere ai cittadini che non si sarebbero più fatti governare da un tiranno e di conseguenza il gesto del rifiuto serve affinchè l’aspirante alla massima carica sembrava accettare l’investitura perché gli era imposta dal popolo e non perché era lui a volerla. I NUOVI ORGANI IMPERIALI DELL’AMMINISTRAZIONE CENTRALE Oltre ai curatores aquarum, operum publicum e viarum (sorveglianza acquedotti,opere pubbliche e grandi vie di comunicazione) si aggiunge la figura del: -fectus annonae che ha il compito di sovrintendere ai problemi di una città con problemi di trasporto e rifornimento Da Adriano in poi i funzionari imperiali vennero divisi in 4 classi senza limitazioni, caratterizzate da stipendi diversi. I funzionari di grado più elevato sono i procuratores al di sopra dei quali stanno le praefecturae. Il primo gradino è occupato dal praefectus praetorio che agiva come sostituto del principe I CONSILIA PRINCIPUM

A causa delle numerose decisioni da adottare ogni giorno sono sempre più presenti nell’ambiente di corte i giuristi che prendevano provvedimenti significativi con il parere di alcuni consiglieri. La prassi della consultazione diventa un’ottima tecnica di governo e da Adriano compaiono particolari figure di collaboratori. L’AMMINISTRAZIONE DELL’ITALIA Viene affidato il potere ai duoviri o quattuorviri che forma una sorta di senato delle singole città. L’italia inoltre viene divisa in 11 regioni e comincia la tendenza del principe a deprimere le autonomie locali; l’esercizio della giurisdizione civile e criminale era riservato alle autorità del governo locali mentre il resto passa sotto la competenza del praefectus urbi e dl praefectus praetorio, la funzione giurisdizionale passa ai consulares mentre l’organizzazione militare è sotto il comando dei praefecti classis L’AMMINISTRAZIONE DELLE PROVINCE Dal 27 a.C vennero distinte in senatorie e imperiali. Le prime sono quelle dove seguono le forme repubblicane sotto il governo di uomini estratti dall’ordine senatorio mentre le seconde sono quelle di nuova istituzione dove l’imperatore esercita direttamente il proprio potere tramite i legati Augusti che governavano senza limitazioni di tempo. Durante l’anno l’imperatore percorreva la sua zona di influenza fermandosi nelle città principali per tenervi una sorta di assemblea giudiziaria. LE FINANZE IMPERIALI Nelle province l’amministrazione finanziaria viene direttamente gestita dai procuratores fisci. Nelle province imperiali la riscossione dei tributi avveniva ad opera dell’amministrazione del fisco mentre in quelle senatorie si procedeva con la riscossione degli stipendia. Le prime andavano ad alimentare la cassa del principe le seconde la cassa del popolo romano. Entrambe erano affidate ai procuratores, inoltre l’imperatore poteva disporre dei beni per testamento DAL PRINCIPATO ALLA MONARCHIA ASSOLUTA Nel 212 d.C la costituzione Antoniniana concesse la cittadinanza a tutti gli abitanti dell’universo romano e così inizia ad attuarsi il passaggio da principato a monarchia. La nuova costituzione offriva un modello giuridico prevalente, istituzioni e diritti locali mantennero una sfera di sopravvivenza. Compare un rapporto tra dominus e deus che avvicinano la figura dell’imperatore a quella del dominus, addirittura a volte a quella del tiranno....


Similar Free PDFs