Etivity Storia delle relazioni internazionali PDF

Title Etivity Storia delle relazioni internazionali
Course Storia delle relazioni internazionali
Institution Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma
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Summary

Svolgimento dell'esercitazione proposta dal professore per poi iscriversi all'esame di Storia delle relazioni internazionali. L'esercitazione prevede quattro domande aperte a cui rispondere ...


Description

ESERCITAZIONE PROPOSTA DAL PROFESSORE DEL CORSO DI STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI

Dopo aver descritto la situazione europea negli anni Sessanta definire il motivo per il qiuale l’URSS ha deciso di costruire il Muro di Berlino Nel 1961 una nuova crisi internazionale minacciò seriamente il clima di coesistenza pacifica che sembrava essersi stabilito tra i due blocchi. La Germania era diventata in Europa il più diretto terreno di scontro della guerra fredda e la divisione tra Repubblica federale tedesca e Repubblica democratica tedesca costituiva l’emblema della separazione tra i due blocchi. Dal 1949 i tre settori controllati da Usa, Francia e Gran Bretagna (che formavano in realtà un unico settore, Berlino Ovest), nominalmente indipendenti, costituivano una parte di Germania Ovest nel cuore della Germania Est. Nel 1955 la Germania occidentale entrò nell’Alleanza atlantica e la Germania orientale nel Patto di Varsavia. Per quanto riguarda la città di Berlino, gli accordi in vigore stabilivano che i Tedeschi fossero liberi di passare dall’una all’altra parte della città. In virtù di questi accordi circa 3 milioni e mezzo di persone tra il 1945 e il 1960 avevano lasciato Berlino Est. Nel corso del 1961 il numero di costoro aumentò vertiginosamente e ciò porto il governo della Repubblica democratica alla decisione di chiudere il confine tra Berlino est e Berlino Ovest. In conseguenza dell’annuncio di un siffatto provvedimento, nella giornata del 12 agosto e il 13 agosto 1961 una barriera di oltre 40 km di filo spinato fu posta lungo la linea del confine dei due settori e fu messa sotto sorveglianza di 25.000 uomini della polizia: filo spinato che già qualche giorno dopo fu sostituito da blocchi di cemento, che andranno a formare un vero e proprio muro, lungo più di 155 chilometri. Il muro di Berlino, umiliante ostacolo alla libera circolazione degli uomini, delle merci, delle idee, diveniva così il simbolo della divisione del mondo in due blocchi contrapposti. Il muro sarà abbattuto soltanto nel 1989.

Definire i Trattati di pace della Prima Guerra Mondiale A mettere fine in modo ufficiale alla Prima guerra mondiale furono i Trattati di pace di Versailles, degli accordi uniulaterali decisi dalle potenze vincitrici che vennero stabiliti nell'ambito della Conferenza di Parigi del 1919-1920. Il Trattato di Versailles venne suddiviso in 16 parti e, oltre ad imporre delle durissime condizioni agli Stati sconfitti e a quelli considerati responsabili dello scoppio del conflitto, sancì la nascita della Società delle Nazioni, un elemento che doveva garantire la pace e che venne fortemente voluto del Presidente degli Stati Uniti Thomas Woodrow Wilson. La Società delle Nazioni rappresentava un'organizzazione intergovernativa nata con lo scopo di arbitrare i conflitti tra le Nazioni prima che questi scoppiassero in una nuova guerra, tuttavia come si vedrà nel corso della storia fu un elemento internazionale non adatto a tale scopo.

Elenchiamo ora i Trattati di Pace che definirono la fine dello scontro bellico: - Trattato di Versailles con la Germania; - Trattato di Saint Germain-en-Laye con l’Austria; - trattato di pace di Sèvres con la Turchia; - trattato di pace con Bulgaria + l’Ungheria; - ad essi si aggiunsero nel 1920 il Trattato delle Frontiere e la Convenzione Antiasburgica, contro il possibile ritorno degli Asburgici in Ungheria. Le potenze vincitrici redarono in modo autonomo, senza interpellare gli Stati sconfitti, tali documenti ed imposero un vero e porprio diktat alla Germania perché considerata la Nazione responsabile della Guerra. La Germania fu infatti considerata responsabile morale dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, così come definito nell’art 23 del Trattato Di Versailles, e per tale motivo fu costretta a pagare le riparazioni economiche che vennero stabilite in 132 milioni di marchi-oro, un’enorme somma di denaro che mise in crisi la nazione tedesca. Dopo aver ceduto l’Alsazia e la Lorena alla Francia, la Germania dovette cedere anche la regione del Saar per 15 anni all’amministrazione della Società delle Nazioni. Perse diversi territori ad oriente a favore della Polonia e venne divisa territorialmente in due parti dal corridoio polacco. Altre imposizioni furono il ridimensionamento dell’esercito tredesco, la riduzione degli armamenti pesanti e la rinuncia al possesso della flotta.

Spiegare il Piano Young Il piano Young, che sostituì il piano Dawes, è un accordo di natura economica relativo il pagamento delle riparazioni di guerra dovute dalla Germania. Appariva infatti chiaro che la Nazione tedesca non avrebbe mai potuto pagare una tale cifra di denaro sancita in 132 milioni di marchi-oro. Il Piano Young ridusse così il debito tedesco e portò all’istituzione della Banca dei regolamenti internazionali nel gennaio 1930, nata allo scopo di gestire i trasferimenti legati alle riparazioni di guerra. Ma l’attuazione del piano doveva fare ancora i conti con lo scoppio della crisi bancaria e finanziaria avviata con il crollo dei mercati dell’ottobre 1929. La crisi rompe infatti il circuito triangolare basato sui prestiti americani, che consentiva alla Germania di pagare le riparazioni ai Paesi vincitori e a quest’ultimi di onorare i loro debiti di guerra nei confronti degli Stati Uniti. Le banche americane si vedono infatti costrette a ritirare i loro prestiti alla Germania, mettendo così in difficoltà anche i Paesi creditori della Germania, scatenando una crisi di portata sistematica. Nel contesto del Piano Young venne inoltre istituita nel 1930 la Banca dei Regolamenti Internazionali, la quale avrebbe dovuto svolgere il ruolo di mandatario nel pagamento delle riparazioni di guerra ed i debiti interalleati.

Definire i Trattati Di Roma Del 1957 inerenti alla Cooperazione Europea Il 25 marzo del 1957, in Campidoglio a Roma, vennero firmati i Trattati europei che diedero vita rispettivamente alla Comunità Economica Europea (CEE) e alla Comunità Europea dell’Energia Atomica (Euratom). I paesi firmatari furono soltanto sei: la Francia, la Germania, l’Italia, il Belgio, l’Olanda ed il Lussemburgo. Questi stessi Paesi, l’anno precedente (1951) avevano già dato vita alla Comunità europea del carbone e dell’acciaio (Ceca). Queste furono le tappe fondamentali dell’avvio del lungo processo di unificazione europea. Obbiettivo della CEE era la creazione di un mercato comune europeo attraverso l’abolizione progressiva dei dazi e contingenti doganali tra gli Stati membri, nonché l’adozione di politiche agricole, commerciali e dei trasporti comuni. L’Euratom, invece, si proponeva come obiettivo principale la formazione ed una rapida crescita delle industrie energetiche. Per l’Italia ha firmato l’allora Presidente del Consiglio, on. Antonio Segni, mentre per la Germania ha firmato i cancelliere Adenauer. I Trattati di Roma entreranno in vigore a partire dal 1 gennaio del 1958. Occorreranno tuttavia 16 anni prima che altri Paesi entrino nella CEE. Solo nel 1971, infatti, vi faranno parte anche il Regno Unito, la Danimarca e l’Irlanda, facendo così salire il numero di Paesi della CEE a nove. Nel 1981 entrerà la Grecia e nel 1986 la Spagna e il Portogallo. Il Trattato di Roma è da considerarsi a tutti gli effetti il padre dell’Unione Europea. Infatti, il Trattato di Maastricht del 1991 ed i successivi Trattati di Amsterdam (1997) e di Nizza (2000) sono figli della CEE....


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