FAQ ESAME ORALE - BAUMAN PDF

Title FAQ ESAME ORALE - BAUMAN
Course Sociologia dei processi economici e del lavoro
Institution Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma
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RISPSOTA COMPLETA PER ESAME ORALE BASATA SULLE RICHIESTE DELLA DOCENTE...


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Zygmunt BAUMAN È stato il sociologo che ha meglio interpretato il caos e il disorientamento che viviamo. Le sue lezioni, in particolare quelle successiva alla sua fase accademica concentrata sulla sociologia del lavoro, rimarranno strumenti solidi per capire la strada che abbiamo di fronte e come sta cambiando pelle la società che dovrà percorrerla. E’ un sociologo britannico. Sul finire degli anni ’80 è diventato famoso per i suoi studi sulla connessione tra la cultura della modernità e il totalitarismo. Secondo Bauman Il sentimento principale che affligge l’uomo postmoderno è un sentimento di DISAGIO, determinato da diversi fattori, primo dei quali è il problema dell’identità. Il mondo è divenuto liquido e questo ha portato alla solitudine del cittadino globale. Nell’opera “Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone” 1999, Bauman sviluppa la dicotomia “globale/locale” che si è venuta ormai a creare, secondo la quale i “globali” fissano le regole del gioco. Nel suo testo La solitudine del cittadino globale 2000, Bauman evidenzia come in un mondo senza alternative, in marcia verso un'unica società globale, tutto ciò che conta nella vita appare transitorio, fuggevole e vulnerabile. Vuole dimostrare che la percezione della precarietà di tutto ciò che ha valore nella vita privata delle persone è connesso all'assenza di uno spazio in cui costruire un mondo comune per difendersi attraverso l'impegno collettivo dall'espropriazione di diritti e risorse personali. Bauman identifica questo spazio, nell'antica agorà, dove le afflizioni private sono convertite in questioni pubbliche e si ricercano gli strumenti collettivi per sollevare gli individui dalla miseria subita privatamente. Dopo la "modernità liquida" e la "solitudine del cittadino globale", l’analisi di Bauman procede ad illustrare come la “società" sia stata sostituita dalla "rete". Rete in cui si naviga senza mai abbandonarne la superficie, in cui è sempre più difficile immaginare un’agorà, un luogo pubblico in cui i cittadini tornano ad essere attori e non solo spettatori. L’11 settembre ha comportato, in tale ottica "la fine dell’era dello spazio", quella del territorio da conquistare, chiudere e difendere. Tutto ciò che ci circonda non fa che accrescere il nostro senso di incertezza, la nostra solitudine e l'aggressività a tutti i livelli. Bauman: soluzione al problema = ripensamento della politica del welfare-state, orientata su scala globale. Bauman nel libro Consumo, dunque sono, scrive “Le domande su cui occorre indagare più da vicino riguardano cosa vogliamo, desideriamo e agogniamo, e come la sostanza del nostro volere, desiderare e agognare si modifichi. Si pensa di solito che gli uomini e le donne collocati nell’ambito della forma di vita consumistica desiderino e agognino, prima e al di sopra di tutto, acquisire, possedere e accumulare oggetti, valutati in base agli agi e al prestigio che si prevede possano offrire a chi li ha”. L’appropriazione e il possesso di beni che assicurino comodità e prestigio erano forse le principali motivazioni dei desideri e delle aspirazioni umane nella società dei produttori. Il consumismo associa la felicità non tanto alla soddisfazione dei bisogni, ma piuttosto alla costante crescita della quantità e dell’intensità dei desideri. I due concetti di globalizzazione e localizzazione, pur sembrando fenomeni opposti, sono in realtà facce della stessa medaglia. La globalizzazione nei suoi aspetti finanziari ed economici si nutre della localizzazione e della debolezza degli stati nazionali. Bauman scrive della globalizzazione: “è un mito, un’idea fascinosa, una sorta di chiave con la quale si vogliono aprire i misteri del presente e del futuro; pronunciarla è diventato di gran moda. Per alcuni globalizzazione vuol dire tutto ciò che siamo costretti a fare per ottenere la

felicità; per altri la globalizzazione è la causa stessa della nostra infelicità. Per tutti, comunque, la globalizzazione significa l’ineluttabile destino del mondo, un processo irreversibile, e che, inoltre ci coinvolge tutti alla stessa misura e allo stesso modo. Viviamo tutti all’interno della globalizzazione, ed essere globalizzati vuol dire per ciascuno di noi, più o meno la stessa cosa Nel suo libro La società dell'incertezza 1999, Bauman scrive “il disagio della postmodernità nasce da un genere di libertà nella ricerca del piacere che assegna uno spazio troppo limitato alla sicurezza individuale”. Per Bauman lo spazio e il tempo sono aspetti interconnessi dell’esperienza di vita, a mala pena distinguibili da essa racchiusi in uno stabile e apparentemente invulnerabile rapporto diretto....


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