Franz Boas - riassunti introduzione all\'antropologia PDF

Title Franz Boas - riassunti introduzione all\'antropologia
Author teresa magliocca
Course Antropologia Cognitiva
Institution Università degli Studi di Siena
Pages 2
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riassunti introduzione all'antropologia...


Description

Franz Boas Nel “Bureau of America Ethnology” furono condotti dei programmi e delle ricerche sulle culture dei nativi americani. Questo stimolò gli studi di ricerca britanniche che promossero delle ricerche sulla costa del pacifico occidentale. La spedizione fu diretta dal linguista Horatio Hale che si avvalse della collaborazione dell’etnografo Franz Boas. Egli aveva già lavorato presso gli esquimesi nel pacifico e concepisce il lavoro sul campo come un studio delle singole culture. Studia il singolo contesto nella singola area culturale. Egli lavora presso la North Jesup Expedition 1897-1900 presso i popoli Kwakiutl. A Boas si deve una rifondazione dell’antropologia americana e un’avversione per qualsiasi forma di espressione sistematica. In lui si trovano i temi, gli interessi e i modi di indagine dell’antropologia americana. Si batte contro il razzismo pubblicando nel 1911 “l’uomo primitivo” in cui indica che vi è mancanza di relazione tra cultura e razza e dimostra che la cultura è diversa dall’aspetto fisico di una popolazione. Opera fondamentale è: “i limiti del metodo comparativo dell’antropologia” che è una rottura con l’antropologia dominante dell’epoca. Enuncia il metodo storico. Con esso egli respinse la teoria che i tratti culturali osservabili presso i popoli distanti fra di loro sarebbero apparsi indipendentemente senza alcuna origine storica comune. Concludeva che per lui vi è un sistema superiore per cui l’umanità si è sviluppata ovunque. Produsse degli esempi di alcuni caratteri con origine differente, per esempio, l’unione tra clan e totem che era la riunione di clan precedentemente separati. Era una tendenza inversa, cioè una scissione di tribù in clan. Egli riteneva che l’obbiettivo fondamentale dell’etnologia fosse la conoscenza della cause storiche che avevano determinato la forma dei tratti culturali di alcune popolazioni. Introduce il Metodo Storico o particolarismo storico il cui oggetto era rappresentato dallo studio e dalla conoscenza delle culture nella loro singolarità, del contesto particolare e del clima culturale. Distingue tra scienze della natura: ricerca delle leggi che regolano l’accadere dei fenomeni, e scienze dello spirito, conoscenza storica relativa ad un periodo storico ben preciso. Tra il 1894 e il 1895 ricerca tra i Kwakiutl. S’avvalse di un informatore, George Hunt. L’opera fu “organizzazione sociale e le società segrete degli Indiani Kwakiutl”. In essa analizza il Potlach, nome che designa le pratiche rituali Kwakiutl. Essi erano dei rituali di ostentazione consistenti nella distruzione di grandi quantità di beni di prestigio. Uomini dello stesso status sociale si sfidano per affermare, abolire, abbassare quello di un rivale e riconquistare il proprio rango. Il Potlach è la distruzione dei beni che avrebbero alterato la struttura dei rapporti di potere. Si evitava l’affermarsi di una persona più ricca, era un mezzo per impedire l’alterazione del sistema. Il Potlach, è uno dei fenomeno socio-culturali, che ha scatenato maggiori polemiche. I K. Nelle loro feste oltre a scambiarsi cibo, si scambiavano coperte, era una moneta di scambio, e si faceva per festeggiare un determinato avvenimento, un successo, l’acquisizione di un nome (cambiavano nome a secondo del prestigio sociale). Boas ci dà un’idea particolare di Potlach. Nella sua descrizione Boas afferma che il P. aumenta il prestigio sociale di chi l’organizza ma non è sempre vero, può anche diminuire, e quindi anche nel gruppo di parenti cui l’individuo appartiene. Qui tutto è rigidamente comandato e molto ritualizzato. Fa l’esempio di un ragazzo che organizza un potlach per festeggiare l’acquisizione del suo terzo nome e quindi succederà al padre. Nel farlo, distribuisce coperte che prende in prestito e successivamente dovrà restituire con il 100% degli interessi. Le distribuisce ad altri membri di tribù e questi sono costretti ad ridare tre volte di più. Prendendo in prestito altre coperte egli otterrà un numero elevatissimo di beni. Si avranno alla fine un totale oscillante tra le ottocento e le 3200 coperte.

Ci sono Potlach in cui la rivalità si esprime attraverso la distruzione di oggetti cari ai più. Ad esempio la distruzione di schiavi, che sono la cosa più preziosa che un padrone possiede. Il senso di questo è dare uno schiaffo morale, all’avversario perché distrugge quanto di più prezioso esso possegga. Altra fonte di distruzione preziosissima sono le canoe. La si sfonda, la si distrugge, o la si vende con un orezzo altissimo. Si può rompere un Rame, che è una stele fatta di rame sulla quale sono incisi i simboli totemici di quel dato gruppo. Sono gli stemmi del clan e sono quanto di più caro ci possa essere, come una moderna bandiera. Quanto più noto è lo sconfitto, tanto più prestigio entrerà. La sfida non riguarda solo il singolo ma anche e soprattutto la società. Per Harris è un’occasione in cui un gruppo sociale privo di risorse è aiutato da quello che le possiede, soprattutto economiche. Si aiutano reciprocamente. È una distribuzione e ridistribuzione di risorse economiche ed è anche assistenziale. Essi saranno sterminati dalle malattie e dall’alchool. Subiranno un notevole calo demografico. Essendo di meno sono più ricchi. Un altro elemento di cui non possiamo non parlare è il fatto che essi sono una società fortemente gerarchizzata. Per divenire il capo si fanno avanti dei pretendenti che diventano tali attraverso i potlach. Boas si chiede perché si comportano così e risponde che è la cultura che determina il modo in cui la popolazione si immette nella realtà. Ogni cultura ha una sua unicità e una sua diversità. I Kwakiutl erano una società fortemente stratificata e di questo carattere egli ne parla ampliamente all’interno della sua opera. Nella sua descrizione B. commette un errore fondamentale però; egli descrive il Potlach in termini economici trasportandolo in un contesto culturale (quello europeo) che non aveva nulla a che vedere con quello dei K. Era spiegato infatti in termini di sole attitudini psicologiche. Il governo canadese e la Maestà Britannica decisero di abolire il potlach. Fu proibito perché era uno spreco di risorse terrificante. Boas alzò immediatamente la sua voce per cercare di smuovere gli animi all’interno della comunità antropologica, perché quest’usanza per i Kwakiutl, rappresentava tutto. Boas pose il problema di indicare come un uomo, reagendo alla propria cultura, modificava i modelli sociali di comportamento. Lo studio dei processi psicologici era una linea di ricerca nella tradizione evoluzionista e in ogni progetto mirante ad una spiegazione dei fenomeni culturali. Essi erano delle realtà oggettive ultime della vita sociale stessa. Boas predilige il punto di vista emico e non impone il punto di vista etico come fa Harris. Ruth Benedict descriverà ed analizzerà la popolazione dei k. Definendoli un popolo di megalomani. Ne “I modelli di Cultura” analizzerà e confronterà diverse popolazioni quali k. I pueblos Zuni, e dobuani. Gli Zuni sono i selvaggio newyorkesi che mantengono una cultura genuina ha idealizzato questa cultura in quanto per lei essi rappresentavano ciò che la moderna popolazione di new York non possiede più. Essi rappresentano l’apollineo contrapposto al dionisiaco delle popolazioni delle praterie tra cui i k. I dobuani erano considerati paranoici....


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