Marcel Griaule - riassunti introduzione all\'antropologia PDF

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Marcel Griaule L’opera di Mauss e l’Institute de Etnologie Français posero le basi per una nuova fase della storia dell’antropologia francese. Conoscere le popolazione viventi all’interno del vasto impero coloniale francese divenne una questione di stato. Nel 1931 comincia la “missione Dakar-Gibuti” il cui compito era quello di raccogliere dati sulle lingue, culture e tradizioni delle popolazioni viventi dall’atlantico al pacifico. A questa spedizione partecipò Griaule analizzò la popolazione dei Dogon. L’equipe studiò i miti e la cosmologia di questo popolo di agricoltori vivente nel Mali. Nel 1938 pubblicò “Maschere Dogon”. Da qui concepì l’idea di interconnessione tra simbologia, mito, rito e sacrificio Dogon. Da tale idea si raggiunse alla creazione del libro “Dio d’acqua” che è un resoconto della cosmogonia Dogon analizzata attraverso l’intervista di un cacciatore anziano e cieco: Ogotemmeli. Scritto in un linguaggio non specialistico l’opera contiene il pensiero Dogon. Dimostrò che un popolo considerato apparentemente primitivo possedesse una cosmologia di notevole significato. In Griaule prevale l’idea che mondo mitico e cosmologia costituiscano un complesso di idee del tutto autonomo e che la vita sociale discenda da quello che gli attori sociali interpretano di quel complesso di idee. Oggi si parla di “iniziazione di Griaule” poiché non sappiamo se egli ha finito per scrivere quello che i Dogon volevano che lui scrivesse. Si può sospettare pertanto che le autorità Dogon, compreso l’interesse di Griaule per le loro tradizione, si siano sforzati di far apparire la loro cosmologia come un sistema coerente e il più possibile simile ad una religione. Rivendica la priorità degli studi monografici sugli studi comparativi, convinto che solo la conoscenza della società potesse contribuire con la costruzione di un sapere completo. Assistiamo al trionfo dell’emico con “Dio d’acqua” poiché in soli 33 giorni Griaule entra in contatto con i Dogon grazie anche ad Ogotemmeli. Dal punto di vista metodologico il rifarsi a questo cacciatore è interessante perché ci permette di chiederci se la storia dei Dogon non sia il frutto della fantasia di Griaule, o anche l’affettiva visione di Ogotemmeli, riguardo il suo mondo, quello Dogon appunto....