Fraseología Y Traducción PDF

Title Fraseología Y Traducción
Author Susanna Coppola
Course Lingua e Traduzione - Lingua Spagnola I
Institution Università degli Studi di Parma
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Summary

Riassunto per esame orale di LINGUA E TRADUZIONE SPAGNOLA 1 UNIPR...


Description

FRASEOL FRASEOLOGÍA OGÍA Y TRADUCCIÓN Julia Sevilla Muñoz La traduzione di unità fraseologiche (modi di dire, proverbi, ecc…) è una delle difficoltà più grandi per un traduttore, perché queste unità fraseologiche hanno una struttura peculiare che le rende singolari. La difficoltà è aggravata dal fatto che ci sono pochi dizionari bilingui e multilingui di facile accesso dedicati a questa particella linguistica. Il traduttore deve quindi possedere la sufficiente competenza linguistica in grado da permettergli di identificarli nella lingua originale, comprenderne il loro significato e trovare la corrispondenza nella lingua di arrivo. L'analisi dei principali tipi di espressioni e enunciati fissi ci permetterà di capire i problemi traduttologici, e di tentare di cercare tecniche e procedimenti per realizzare la traduzione di tali fenomeni linguistici. Le difficoltà che implicano le traduzioni di queste unità fraseologiche sono di 3 tipi: 1. terminologiche e concettuali; 2. grammaticali e semantiche; 3. lessicografiche e paremiografiche. PROBLEMA TERMINOLOGICO E CONCETTUALE Esiste una moltitudine di termini per denominare queste unità linguistiche: espressioni idiomatiche, espressioni fisse, modi di dire, locuzioni, intercalari, cliché, stereotipi, frasi fatte, detti, proverbi, frasi proverbiali, ecc…. Nomi che troviamo in misura maggiore o minore in tante lingue. Solitamente queste designazioni si usano indistintamente proprio per mancanza di conoscenza di questa particella linguistica o anche perché le espressioni e gli enunciati fissi presentano molti tratti in comune, il che provoca una grande confusione, non sono

terminologica ma anche concettuale: non sappiamo come chiamarli e tantomeno come definirli. Tutte queste configurazioni linguistiche contengono un elemento astratto o immaginario e il loro significato finale non risulta dalla somma dei significati parziali dei suoi componenti: caratteristica che Alberto Zuluaga definisce ‘idiomaticità’ ( = tratto semantico proprio di certe costruzioni linguistiche fisse, il cui senso non può venire stabilito a partire dal significato dei suoi elementi componenti né dalla combinazione). A parte la fissazione e l’idiomaticità, queste espressioni ed enunciati si caratterizzano per la loro peculiare morfosintassi, per venire memorizzare in competenza e per essere proprie di una lingua. In alcuni casi si produce una similitudine di significante tra lingue di uno stesso tronco. L'uso stabilisce una prima distinzione tra espressioni e enunciati fissi: è evidente la caduta in disuso di questi ultimi, in particolare dei proverbi, i quali stanno subendo alterazioni formali (generalmente per fini comici) o stanno venendo sostituiti da altre unità, come gli slogan. D'altra parte, le espressioni sono combinazioni cromatiche, prive di tono moralistico e stabili, di due o più parole che costituiscono elementi sintattici del discorso: - locuzione aggettiva - locuzione avverbiale - locuzione congiuntiva - locuzione interiettiva - locuzione prepositiva Gli enunciati fissi, invece, spiccano per la loro brevità, il messaggio moralista e per essere incastonati nel discorso.

Nonostante queste differenze a volte i confini non risultano così nitidi e non è facile stabilirne limiti inequivocabili. La soluzione è quella di cercare un’arcilemma che ci permetta di alzare barriere concettuali, classificarli e definirli: useremo quindi due vocaboli di carattere generico per alludere alle espressioni e agli enunciati fissi: le espressioni idiomatiche e le paremie.

PROBLEMA GRAMMATICALE E SEMANTICO La struttura grammaticale peculiare delle espressioni e degli enunciati fissi rende difficile la traduzione, dato che molte volte si allontano dalle norme linguistiche, sono dotati di arcaismi oppure soffrono di alterazioni vocaliche con fini ritmici o di modifiche grammaticali e strutturali. Queste modifiche ostacolano enormemente la localizzazione delle paremie, problema che si aggrava se pensiamo che, anche nella sua lingua madre, il traduttore non è sempre capace di comprendere del tutto il messaggio di alcuni enunciati che possono avere diversi sensi e rispondere a diverse idee chiavi, a seconda del contesto e della situazione. Non succede lo stesso invece con le espressioni idiomatiche, dato che generalmente il traduttore riesce a riconoscerle e a capirle senza difficoltà.

PROBLEMA LESSICOGRAFICO E PAREMIOGRAFICO Per trovare la traduzione di tali fenomeni linguistici si tende a ricorrere al dizionario, però non sempre questa strada ci porta ad una soluzione e tantomeno a una soluzione affidabile. Le differenze tra le espressioni idiomatiche e le paremie si riflettono nelle opere che le registrano: i dizionari bilingui sono ricchi di espressioni idiomatiche ma molto poveri di paremie popolari; al

contrario, i dizionari plurilingue presentano un'abbondanza di paremie e una scarsità di espressioni idiomatiche. Per quanto riguarda invece i dizionari bilingui specializzati scarseggiano in entrambi i campi. Sono molto pochi i repertori bilingui e multilingue dedicati esclusivamente alle espressioni idiomatiche e quelli che esistono tendono a raggrupparle per parole chiave e li accompagnano con il significato, sinonimi, un esempio e la corrispondenza nella o nelle altre lingue. Non si includono indicazioni circa la loro frequenza, il livello di lingua, il registro a cui appartengono, né tantomeno l’uso: dati indispensabili per raggiungere una buona traduzione, dato che non tutte le espressioni possono essere usate indistintamente perché appartengono a diversi registri livelli di lingua e si deve tenere conto se si tratta di una forma in uso o in disuso, cercare una corrispondenza di significato ma anche di registro, di livello di lingua e di uso. Non prestare attenzione a questi dati può portare a una traduzione erronea. La scarsità di opere di questo tipo si deve alla difficoltà delle loro elaborazioni e al fatto che dizionari bilingui registrano la traduzione delle espressioni idiomatiche di uso corrente. Non ci sono molte collezioni che prendono come punto di partenza le paremie spagnole per trovare le loro corrispondenza in un'altra lingua. Del 1907 e del 1911 sono i primi due tomi del Doctrinal de Juan del Pueblo, nel quale Fermín Cristán raggruppa proverbi per materia, ordinati alfabeticamente e accompagnati dalla loro corrispondenza nei dialetti e nelle lingue peninsulari spagnole, così come in latino e nelle lingue romanze. Molto più recente è il Diccionario de aforismos, proverbios y refranes, con la interpretación para su empleo correcto, y con la equivalencia en siete idiomas: Portugués, Francés, Italiano, Inglés, Alemán, Latín y Catalán di Jorge Sintes Pros. Però il titolo non corrisponde alla realtà perché delle 4600 entrate paremiologiche,

solo 1600 sono accompagnate da loro corrispondenza e inoltre, si osserva l'assenza di paremie spagnole molto conosciute e la ripetizione di entrate paremiologiche, dovuta all’esistenza di due criteri di classificazione: alfabetico per idea e per parola chiave. Per quanto riguarda le collezioni paremiografiche plurilingue pubblicate in altri Paesi, quelle in cui appare lo spagnolo presentano una serie di inconvenienti che rendono difficile la loro consultazione: - hanno una scarsa diffusione e per trovarle bisogna andare in biblioteche specializzate o alla Biblioteca Nazionale; - normalmente, i fondi delle biblioteche spagnole non sono ricchi di opere di questo tipo e, essendo un dizionario, sono esclusi dal prestito e pertanto dal prestito interbibliotecario; - dato che sono plurilingue, più lingue contengono e minore sarà il numero di paremie registrate e di probabilità di incontrare la paremia la cui corrispondenza nella lingua si pretende trovare; - la corrispondenza consiste, nella maggioranza dei casi, in una traduzione parola per parola della paremia che serve come punto di partenza; - molte poche opere di questo tipo accompagnano le paremie con una spiegazione del loro significato.

CONCLUSIONI La traduzione inadeguata, l’informazione incompleta e l’inaccessibilità di molti dei dizionari specializzati bilingue e multilingue, porterà il traduttore a dover risolvere da solo il problema terminologico. Per farlo, il traduttore dovrà possedere una sufficiente competenza fraseologica, tanto nella lingua straniera quanto nella sua lingua madre.

Nel caso delle espressioni idiomatiche bisogna tenere il conto dell'uso, del registro e del livello di lingua; mentre per le paramie non si devono dimenticare le alterazioni formali ed i cambi di senso che possono subire a seconda della situazione e del contesto nel quale appaiono....


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