Giardino dei Ciliegi - Appunti 8-9 PDF

Title Giardino dei Ciliegi - Appunti 8-9
Course Storia del teatro moderno e contemporaneo
Institution Università degli Studi di Napoli L'Orientale
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Summary

Il Giardino dei Ciliegi, teatro russo...


Description

Il giardino dei ciliegi è l'ultimo lavoro teatrale di Anton Čechov. Fu rappresentato per la prima volta il 17 gennaio 1904 al Teatro d'Arte di Mosca sotto la direzione di Kostantin Sergeevič Stanislavskij e di Vladimir NemirovičDančenko. Sei mesi dopo Čechov morì di tubercolosi. Čechov concepì quest'opera come una commedia poiché contiene alcuni elementi di farsa. Tuttavia Stanislavski la diresse come una tragedia. Dopo questa produzione iniziale, i registi hanno dovuto attenersi alla duplice natura dell'opera. L'opera narra le vicende di un'aristocratica russa e della sua famiglia al ritorno nella loro proprietà (che comprende anche una grande coltivazione di amareni, il giardino dei ciliegi dell'accettata ma imprecisa traduzione italiana), in seguito messa all'asta per riuscire a pagare l'ipoteca. Principalmente la storia ruota intorno alle varie possibilità per conservare la tenuta, ma la famiglia non si adopera in questo senso e alla fine è costretta a lasciare la proprietà; la scena finale mostra la famiglia che se ne va mentre il rumore degli alberi abbattuti fa da sottofondo. L'opera contiene il tema della futilità culturale (sia la futilità dell'aristocrazia per mantenere la relativa condizione, sia la futilità della borghesia nel trovare i significati nel materialismo appena scoperto). Riflette inoltre le forze culturali che interagiscono nel mondo in quel periodo, incluse le dinamiche socio-economiche del lavoro in Russia alla fine del XIX secolo e la nascita della borghesia dopo l'abolizione del sistema feudale nel 1861 che ha portato alla conseguente decadenza dell'aristocrazia. Dopo la prima realizzazione al Teatro d'Arte di Mosca, l'opera viene tradotta in molte lingue e viene prodotta in tutto il mondo, diventando un classico della letteratura drammatica. Fuori dall'ambito russo alcuni dei più famosi direttori hanno eseguito quest'opera, ciascuno interpretandola in maniera diversa. Tra questi figurano Charles Laughton, Peter Brook, Eva Le Gallienne, Jean-Louis Barrault e Giorgio Strehler. L'influenza della rappresentazione, inoltre, è stata ampiamente rinvenuta negli impianti drammatici di molti autori, compresi Eugene O'Neill, George Bernard Shaw ed Arthur Miller. CONTESTO Il giardino dei ciliegi è stato ispirato da alcune esperienze personali di Čechov. La madre (che all'epoca aveva sedici anni) si ritrovò sommersa dai debiti dopo essere stata truffata da alcuni costruttori assunti per erigere una modesta casa. Un precedente inquilino, Gavriìl Selivànov, si offrì di aiutarla finanziariamente, ma segretamente comprò la casa per sé. Nello stesso periodo venne venduta la sua casa

d'infanzia a Taganrog per estinguere l'ipoteca. Questi eventi finanziari e domestici (che si ritrovano anche nella commedia) si impressero nella sua memoria. In seguito visse in una proprietà fuori Mosca, sviluppò un interesse per il giardinaggio e piantò il suo personale giardino dei ciliegi. A causa della salute cagionevole dovette trasferirsi a Jalta. Rimase sconvolto nell'apprendere che il nuovo proprietario della tenuta fuori Mosca aveva abbattuto buona parte del giardino dei ciliegi. Durante un viaggio a Taganrog e nei luoghi della sua infanzia scoprì con dispiacere gli effetti devastanti del disboscamento industriale e ne rimase ulteriormente scosso. Fu nei boschi e nelle foreste dell'Ucraina, dove trascorse le vacanze dell'infanzia, che maturò la passione per l'ecologia (una passione riflessa in una delle prime opere, Zio Vanja, nel personaggio del dott. Astrov). Nella proprietà degli amici di famiglia, presso i quali Čechov trascorreva le vacanze, veniva coltivato uno stupendo giardino di ciliegi e in una delle sue prime novelle, La Steppa, l'autore descrisse la storia di un ragazzo che attraversava l'Ucraina tra campi di fiori di ciliegio. Infine, i primi sentori della genesi del pezzo che sarebbe stato la sua ultima uscita in un appunto del 1897: "Giardino dei ciliegi". Oggi, il giardino di Čechov a Jalta sopravvive accanto al Giardino dei Ciliegi come monumento a un uomo i cui sentimenti per gli alberi hanno eguagliato quelli per il teatro. Infatti, gli alberi sono spesso eroi simbolici, inespressi e vittime nelle sue storie e nei suoi pezzi teatrali; a tal punto che Čechov è spesso considerato come primo autore ecologico d'Europa. Čechov scrisse Il giardino dei ciliegi nel corso di diversi anni, alternando periodi di spensieratezza a momenti di frustrazione e di indolenza. In questo periodo il lavoro venne rallentato anche dalla tubercolosi. Guardingo di natura, l'autore tenne nascosti molti aspetti del lavoro, compreso il titolo. Ancora nell'estate del 1902 non aveva comunicato nulla del suo lavoro né ai suoi familiari, né alla compagnia del Teatro d'Arte di Mosca. Fu solo per confortare sua moglie Olga Knipper, che si stava riprendendo da un aborto spontaneo, che lasciò trapelare il titolo dell'opera. Nell'ottobre del 1903 la commedia fu infine inviata alla compagnia del Teatro d'Arte. Tre settimane più tardi Čechov arrivò a Mosca dove assistette alle prove. Sebbene le critiche dell'epoca si dividessero, il debutto de Il giardino dei ciliegi, avvenuto il 17 gennaio 1904, fu un successo clamoroso e l'opera fu immediatamente messa in scena nelle città più importanti. Il successo non fu circoscritto solo in Russia: anche all'estero fu applaudito e apprezzato. Poco dopo il debutto della commedia, Čechov partì per la Germania, a causa di un peggioramento del suo stato di salute, e lì morì nel luglio del 1904. Nella prima messa in scena presso il Teatro d'Arte di Mosca Ljuba era interpretata dalla moglie di Čechov, Olga Knipper. In occasione della trecentesima rappresentazione dell'opera presso il Teatro d'Arte, nel 1943, la Knipper vestì nuovamente i panni della Ranevskaja.

Il primo atto del giardino dei ciliegi di Cechov, si apre nella mattina di un giorno di maggio nella camera dei bambini dell'antica proprietà russa di Ranevskaja, la protagonista. Dopo aver vissuto Parigi, Ranevskaja, ritorna a casa con la figlia Anja, ? arlotta, la governante tedesca, e con Ja?a, un servitore. Ranevskaja riceverà la notizia circa la messa in vendita all'asta della proprietà in Agosto, per pagare i debiti accumulati nel tempo. Il secondo atto dei giardini di ciliegio di Cechov, ci riporta sempre in Russia, ma siamo ora a metà della stagione estiva. La proprietà è ancora in pericolo, anche se la famiglia sembra non curarsene. Durante una calda giornata, appare sulla strada un viandante che chiede ai protagonisti qualche soldo. Di conseguenza, Ranevskaja, senza pensarci, gli dà una grande quantità di denaro, cosa che manda su tutte le furie gli altri componenti della famiglia. Nel terzo atto è ormai trascorso molto tempo dal ritorno di Ranevskaja ed è arrivato l'atteso momento dell'asta. Chi riesce ad aggiudicarsi la dimora e il giardino dei ciliegi è Lopachin, figlio di un ex-servo della stessa protagonista. Questi, mosso dalla rabbia più che mai, aveva infatti deciso di riscattare le sofferenze patite dal padre nel corso degli anni. Tutto è pronto per il quarto atto del giardini di ciliegi di Cechov.

Il quarto atto del giardino di ciliegi di Cechov, si concentra ancora una volta nella camera dei ragazzi, con la differenza che questa volta i mobili si ricoprono di teli per la partenza. Infatti tutti sono pronti a partire e uno per uno si avviano per strade diverse dopo aver dato l'ultimo saluto alla casa e al giardino dei ciliegi. L'opera si conclude con i rumori causati dai primi abbattimenti degli alberi....


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