Età dei Metalli appunti PDF

Title Età dei Metalli appunti
Course Preistoria E Protostoria
Institution Università degli Studi di Siena
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05-12-2019 Età del rame o Eneolitico. Nella Neolitizzazione siamo intorno al IV millennio a.C. per il livello cronologico → si hanno gruppi di popolazione stabili e ben organizzati. I rituali funerari sono ben definiti oramai e stanno sia dentro che fuori dell'insediamento anche se cominciano a comparire delle aree per accogliere i defunti → questi gruppi di Neolitici padroni della loro tecnologia, in più parti d'Europa(fino al Mare del Nord), e coscienti del loro territorio, adattano le loro tecnologie sia in climi caldi che freddi. In Italia queste popolazioni danno origine a delle innovazioni tecnologiche importanti che hanno ricadute sia sulla vita sociale ma anche economica → ci sono effetti connotati fra di loro. Vediamo il tipo e il carattere delle produzioni ceramiche che troviamo nel Neolitico → cultura di Diana al sud, cultura Chasseiana al nord e la Toscana e l'Italia centrale è la zona di confine degli influssi tra nord e sud che poi reinterpreterà e svilupperà nuove caratteristiche prendendo spunto da questi influssi. La fine del Neolitico si trova davanti ad aspetti abbastanza diffusi ed omogenei → IV millennio → questi cambiamenti tecnologici, sociali ed economici danno origine ad una distinzione che gli studiosi distinguono come età dei metalli → si seguono le conquiste tecniche → paleolitico è l'età della pietra vecchia, neolitico è l'età della pietra nuova e ora si ha l'età dei metalli. L'Eneolitico/Calcolitico è l'età del rame → è un movimento che si ha in tutta Europa. È importante segnare questa differenziazione perché questa innovazione tecnologica ha una ricaduta nella vita quotidiana ed economica dell'uomo. Abbiamo l'introduzione del carro e dell'aratro → queste due innovazioni tecniche si collegano con il fatto che l'uomo comincia nell'allevamento ad usare gli animali da erba non solo per avere una risorsa di carne ma anche come forza lavoro → l'utilizzo degli animali come forza lavoro è una delle prime tecnologie legate all'utilizzo delle materie prime perché presuppone una familiarità lunga con gli animali per fargli svolgere determinati azioni in fattoria → c'è un legame abbastanza forte. Questo cambiamento nel rapporto con gli

animali viene chiamato: II Rivoluzione Neolitica. Dagli animali si cerca di produrre la lana e i prodotti secondari del latte quindi i prodotti caseari. In un primo momento l'animale allevato poteva sostituire l'animale cacciato, ma adesso abbiamo un rapporto diverso con le specie soprattutto di bovini e caprovini per quanto riguarda tutto il Mediterraneo. Il cavallo aveva abbandonato le nostre latitudine dopo l'ultima glaciazione quindi intorno ai 10 mila anni e verrà reinserito dopo → lo ritroveremo nel 3 mila già addomesticato e stessa sarà per i caprovini e suini. I caprovini non esistevano da noi. Questa II Rivoluzione Neolitica si collega strettamente alla produzione di manufatti in rame e allo scambio e commercio di metalli → si parla di minerali che si trovano in natura già in una confezione fisica tale da essere lavorati a freddo e quindi senza essere scaldati al fuoco. Quindi abbiamo la ricerca di nuovi minerali, che rientra nelle più grandi ricerche che già si hanno dal paleolitico → si vuole creare oggetti strani e colorati che potevano servire come elemento di ornamento, prestigio; abbiamo anche un continuo dei prodotti ceramici che insieme ai nuovi metalli portano a livello sociale agli scambi a lunga distanza → per cercare questi prodotti l'uomo è disposto a spostarsi in luoghi più lontani → è una cosa che già faceva da prima e ne abbiamo le prove con dei resti di asce → pietre verdi → ritorna il colore acceso che ricercavano. Non c'è ancora un commercio vero e proprio, ma ci sono delle vie di percorrenza preferenziali → l'uomo percorre le stesse strade anche per discorsi economici → questo si lega al discorso degli insediamenti stabili → villaggio di Passo di Corvo, già nel Neolitico medio ha vari aspetti ceramici ma viene abitato saltuariamente → con l'età del rame ci si trova davanti ad insediamenti frequentati per un lunghissimo tempo → insediamento a palafitte di Fiavé(Trento) si sviluppa nell'età del Rame(2800-2900 a.C) ed ha una frequentazione fino al 1200 a.C. Abbiamo degli insediamenti anche che sono frequentati saltuariamente ma si comincia a vedere villaggi che presentano una frequentazione continua. L'uomo quindi si lega al territorio ma è anche in grado di sopravvivere in quel territorio sfruttando al massimo quel territorio. È un modo di vita importante che ha una testimonianza anche nelle

necropoli → troveremo delle necropoli intorno al villaggio che dimostrano questo utilizzo delle aree funerarie. Nel Vicino Oriente, nel IV millennio a.C., nascono le prime città → nascono degli insediamenti grandi ma che hanno un piano urbanistico/architettonico regolare → ha degli edifici che servono per lo stoccaggio, edifici sacri, edifici del signore → si comincia ad avere una gerarchizzazione. Con la nascita delle prime città si ha la prima scrittura cuneiforme che testimonia una certa organizzazione sociale articolata e complessa. La prima scrittura è legata alla registrazione dei primi scambi commerciali → sono atti che registrano le quantità dei materiali che le città portano in scambio. Con la scrittura si cominciano ad avere nel Vicino Oriente tracce dei primi popoli importanti. Nel Vicino Oriente dove la società è più organizzata si cominciano ad avere questi ricordi. C'è l'uso dell'animale come forza lavoro → ci sono delle prove su questo utilizzo e lo abbiamo con la presenza di ruote di legno pieno → sono ruote che si trovano ad Uruk che è la prima società urbana(ci sono delle tavolette pitturate) e poi ci sono i modellini dei carri con ruote → dopo si ha il suo sviluppo anche in Europa → si trova raffigurato un carro in una tomba. Nel IV millennio abbiamo i modellini di carro → si ha il modellino di un carro con delle ruote che forse veniva usato come incensiere → siamo nella cultura di Baden tra Austria e Ungheria → abbiamo reperti di modellini. Modellini di ruote che troviamo in Italia in metallo → siamo alla fine del IV millennio a.C. e poi abbiamo delle ruote vere e proprie in legno → le troviamo nelle torbe o in luoghi dove c'è l'acqua poiché il materiale organico si conserva meglio in acqua e quindi le ritroviamo nelle palafitte(abbiamo già studiato il villaggio La Marmotta nel Lago di Bracciano)→ sono abitazioni su palcate di legno. Nell'età del bronzo(2800-2200) si datano queste ruote → la ruota diventa una elemento simbolico → le trovo come terminazione, ed elemento decorativo per gli spilloni in bronzo. Queste raffigurazioni del carro le trovo nei massi incisi della Valcamonica e nelle Alpi(si sono trovate delle incisioni rupestri). Sull'arco alpino i massi erratici sono stati

spostati il più delle volte dai ghiacciai che hanno un'azione abrasiva forte → sono stati utilizzati come luogo di incisioni e ne abbiamo una prova archeologica nei villaggi nei dintorni. Nella Valcamonica, sulle Alpi, abbiamo questi massi con queste attestazioni sia nella parte bassa ed alta della valle → sono più o meno isolati questi massi ed hanno una superficie molto liscia perché il ghiacciaio ha un'azione abrasiva → ci sono stati incise delle figure → in realtà, più che incisione, se guardiamo bene la roccia, notiamo che si ha una martellatura che si ottiene con la scheggiatura di un'altra pietra → si incide battendo → ci sono degli elementi della caccia(cervi), raffigurano l'evoluzione del carro, delle abitazioni e delle raffigurazioni umane schematizzate in una posizione forante oppure in una posizione di danza. Alcune di queste figure umane hanno sopra la figura del sole che comincia ad essere importante come simbolo. Vediamo sempre immagini di armi e animali. Notiamo il pugnale di rame che diventerà importante. A questo punto ci sono questi motivi del carro disegnati all'inizio con questa prospettiva che non è ingenua → questi carri sono trainati dai buoi in fase più antica quindi nell'età del rame, mentre nell'età del bronzo sono trainati dal cavallo. Questo carro è così importante simbolicamente per gli scambi e a livello sociale che viene anche raffigurato in una stele(raffigurazione umana antropomorfa) → abbiamo delle stele intere dove la parte terminale è stata tolta e aveva forse una terminazione semicircolare. Queste sono raffigurazioni antropomorfe che possiamo dire siano le prime grandi sculture in Europa. Nello stesso periodo, ovvero nel III millennio a.C. in Egitto, quando c'è la prima dinastia egiziana strutturata, hanno anche loro le raffigurazioni antropomorfe grandi ma che sono completamente diverse → si rappresenta il signore. Questa raffigurazione antropomorfa in particolare rappresenta un uomo perché ci sono i pugnali a rappresentarlo → si nota la cintura. Dove si ha un abbozzo dei seni si pensa siano stele raffiguranti donne. Dove sono raffigurate le armi(pugnali → se ne rappresentano tanti) si ha la rappresentazione di un uomo. Il carro quindi ha un valore simbolico → le ruote si trovano anche in più parti in Europa. Insieme al carro c'è

l'introduzione dell'aratro che serve a coltivare i terreni più pesanti, argillosi, e campi di maggiore estensione → forse anticamente erano trainati dagli uomini(come succede ancora in alcune parti del mondo) ma dal IV millennio vengono trainati dai bovini. Nei sigilli di Uruk vediamo un aratro di forma particolare che ha al di sopra un cono che viene chiamato aratro seminatore → nell'imbuto si mettevano i semi → si pensa che prima del IV millennio forse c'era già qualcos'altro tipo di aratro perché questo è già evoluto. In alcuni casi particolari di tipi di terreno(zone dove c'è stata una frequentazione diversa) e con determinate condizioni si sono conservati i solchi degli aratri → si ritrovano sotto i tumuli funerari(nelle zone dove io ho costruito un monumento e dove non si è andati a riutilizzare il terreno), o in colorazioni e granulazioni particolari del terreno. A Saint-Martin-deCorléans si trova una sola aratura → è una area megalitica vicina ad Aosta → si è trovata in un area di circa 10 mila m2 ed è una sola come se fosse una sorta di consacrazione dell'area → prima delle creazioni di determinati luoghi è stata fatta una sola aratura. Questa situazione si trova anche in determinati aree in Inghilterra, ma anche a Napoli dove appunto le eruzioni hanno fatto si che si mantenessero. Quindi come prove dell'aratro abbiamo i sigilli, ma anche le arature. A Saint-Martinde-Corléans abbiamo anche conservata l'impronta del bue. Si hanno aratri in legno a Ledro(Trentino) e a Lavagnone → sono un esempio dell'aratro di età del bronzo → si sono ritrovate in alcune palafitte → questi aratri rimarranno immutati fino all'invenzione del trattore. L'aratro dunque ha un valore simbolico → viene ripreso anche nella fondazione di Roma. È un'invenzione importante perché fino a prima non era possibile rendere produttivi le aree più distensive poiché si zappava. L'aratro da valore al luogo che viene consacrato e quello sconsacrato quindi a quello sacro e quello non sacro → all'inizio forse i cadaveri venivano seppelliti nelle capanne perché per loro quello era un luogo sacro. Al momento in cui si cominciano a creare le necropoli fuori può essere che l'uomo inizi ad essere più sicuro del luogo che circonda l'area sacra e quindi considerarla sacro esso stesso. I carri sono

trainati dal cavallo nell'età del bronzo → viene usato come anche come cibo. I cavalli si trovano addomesticati nelle pianure della Russia aggiogati ai carri. Ci vorrà ancora un po' prima di cavalcare i cavalli → nella battaglia di Qades(Libano) si vedono dei carri veloci trainati dai cavalli(primo conflitto della storia antica documentato). Si trovano dei morsi equini dell'età del bronzo recente(1200-1300 a.C.) → è un artigianato fisso italiano. Abbiamo la prova che il carro e il sole siano importanti in Danimarca con un carro solare in bronzo con un disco doppio(Carro solare di Trundholm) e con un cavallo → potrebbe riportare ad una chiave di lettura come un rito funerario ad incenerazione. Si hanno rappresentazioni di uccelli che indicano il mondo celeste. L'incenerazione potrebbe indicare un modo diverso del pensiero superiore → si bruciano i resti del defunto per mandarli in un mondo superiore, al sole anche. Ognuno interpreta i dati secondo la sua soggettività(discorso sugli scheletri umani ritrovati e sulla circonvoluzioni ritrovate in un cranio di un ragazzo che potrebbe essere l'anello mancante tra i nostri antenati e il sapiens). Non è un caso che il sole si ritroverà in cima a degli edifici come nelle piramidi. Ci sono alcuni casi nel VI-V millennio che indicano degli allineamenti di pietre → ci sono delle grandi pietre, le stele che rappresentano i corpi celesti. Sviluppo dell'agricoltura verso forme estensive → si gestiscono anche le eccedenze, oltre ad avere animali addomesticati → non si ha più una produzione a consumo familiare ma si ha un surplus(prodotti che ci avanzano e che causano l'immagazzinamento anche nei silos sotterranei)→ si fa comunità → l'impiego di queste eccedenze è per ottenere dei prodotti speciali che possono essere acquistati da singoli individui della comunità o da tutta la comunità. Il prestigio di un oggetto è dato dalla rarità di quell'oggetto(il metallo quindi lo è per la difficoltà di lavorazione e di individuazione) quindi quando è difficile trovarlo: i metalli erano più difficili da acquisire → prima c'erano le asce, le conchiglie, forme ceramiche particolari che avanzavano e quindi queste eccedenze le impiegavo come scambio → potevo

mantenere presso le comunità quindi artigiani specializzati che potessero acquisire questi materiali particolari o fare degli scambi. In determinati luoghi si ha un lavoro fatto per tutti(corvés) → siamo quindi in una teocrazia. In questo momento non tutti i villaggi che troviamo sono in grado di acquistare questi oggetti particolari e quindi bisogna vedere se erano in grado di gestire queste eccedenze. Si ha differenze tra le comunità → cambiamenti culturali. Nel VI millennio compaiono gli allineamenti di pietre. Si lavora il metallo → richiede una lunga lavorazione e conoscenza tecnica → si cominciano a creare delle specializzazioni sociali → ci sono alcuni ruoli diversi nella società → differenziazioni sociali→ erano mantenuti in quanto potevano produrre oggetti particolari. L'artigiano lavorava il metallo ma anche la ceramica → ad esempio le ceramiche figuline di Serra d'Alto si ritrovano nelle sepolture e grotte che si facevano solo per alcuni individui → era ceramica di valore. All'inizio si prendeva il metallo(in generale) si dice per la lucentezza e il colore e poi pian piano si cominciano ad avere delle qualità fisiche: sono solidi a temperature ambiente, si sciolgono se raggiungono il punto di fusione, si dilatano con il calore e conducono il calore. Il metallo è strettamente collegato alla padronanza della tecnologia fuoco. La differenza tra metallo e ceramica e la difficoltà sta nel tempo necessario nel mantenere una temperatura alta costante durante molto tempo. Sono materiali instabili → se noi lasciamo un oggetto in bronzo nel terreno subisce la corrosione da parte degli acidi inorganici e degli alcali caustici(non troviamo nei resti lo strato di bronzo e rame). Ci sono alcuni che si trovano in natura sotto forma di minerali → si espongono al fuoco per separare il metallo dai minerali. Prima dei metalli utilizzavano sicuramente la pelle e lo sappiamo dalle palafitte, legno e la pietra, conchiglia, osso. Il metallo oltre la lucentezza, e la rarità e complessità, aveva delle proprietà tecniche meccaniche → hanno alta tenacità, sono malleabili, duttili, elastici, tendono ad indurire durante la deformazione plastica e possono ricristallizzarsi(i primi oggetti di rame sono dei braccialetti). Loro lavoravano la selce e questi strumenti di pietra

quando non servivano più venivano rilavorati(ravvivati) → io ho una scheggia e se io la ravvivo io la restringo. Il metallo non perde la sua forma nativa se lo ravvivo, a differenza della pietra. Il rame nativo che si presenta con il colore rosso, rosa caldo → può essere fuso e può essere estratto con un processo di arrostimento. Oltre al rame abbiamo la malachite, calcopirite, azzurrite e cuprite. Abbiamo una moneta che ci presenta il fatto che nelle nostre monete ci potrebbe essere un resto di un oggetto di rame. Il rame nativo si può martellare sia a freddo che a caldo. Si utilizza la tecnica a cera persa già nel III millennio nel Vicino Oriente. Esistono le leghe e quindi il metallo risulta impuro anche se poi verrà introdotto puro. Ci sono resti di un punteruolo in rame nativo in Turchia del VI millennio. In Europa si comincia a lavorare il rame che in alcuni casi affiora, oppure si trova nelle miniere → in Anatolia e anche nei Balcani abbiamo degli oggetti in rame nativo e altri invece sono fatti a perfusione. In Italia arriva la metallurgia nel IV millennio a.C. già con la fusione → il rame non risulta nativo, arriva quindi già evoluto. In Toscana ci sono degli affioramenti di rame, ma si trovano soprattutto in altre zone dello stivale. Lo sfruttamento della selce è la tecnologia che l'uomo ha già imparato e che applica anche al minerale. Nel V millennio ci sono delle miniere in Romania a Bunar → sono pozzi con pareti calcaree che sono stati scavate perché l'uomo cercava l'affioramento della vena di rame, la quale è colorata. Miniera della Defensola nel Gargano → è una delle più importanti e grandi in Europa → ci sono dei manufatti che sono uguali a quelli trovati nelle miniere di Bunar → si trova un mazzuolo che lo ritroviamo anche nelle miniere dei Balcani nel V millennio. Troviamo le miniere a pozzo e troviamo anche delle lucerne di pietra(lampade). 09-12-2019 Tra questi aumenti di tecnologie nuove, in questa ricerca di materiali preziosi non facili da ottenere per il proprio approvvigionamento, o per la loro lavorazione, abbiamo un elemento importante che è costituito dalla lavorazione del rame → si comincia a lavorare a freddo a

martellatura il rame nativo(si trova naturale in natura), e poi si lavoreranno legato con altri minerali → importante è il riscaldamento dei minerali e il distacco dalle scorie → viene poi lavorato a caldo. Il rame fonde 1085 gradi, ma deve mantenere una temperatura costante per far permanere la sua tecnologia. Abbiamo una fossetta in vediamo il combustibile con cui veniva fuso il rame e una camera dove veniva inserito il minerale da lavorare. Le persone intorno hanno dei manici con cui soffiare ossigeno che mantiene la temperatura alta. Queste fossette sono i resti delle fornaci con cui si fondeva il materiale. Dopo esser stato separato dalle scorie veniva inserito fuso in piccoli contenitori. Nelle pareti di queste fornaci si trovano dei piccoli resti in terracotta, ma anche delle piccole scorie di rame. Vediamo anche delle strutture vere e proprie delle fornaci che sono tipiche del bronzo recente. Troviamo i dolii che sono dei piccoli contenitori ceramici nel quale venivano separati i minerali dalle scorie e protesi sulla fiamma per far sciogliere i minerali. I crogioli venivano tenuti in mano ed avevano una estremità → un foro quadrato su cui inserire un manico. Si pensa fosse quadrato perché era meno facile che il cucchiaio si rovesciasse e quindi facesse rovesciare il liquido. I dolii rimangono immutati di forma nel tempo, ma anche altri strumenti come l'aratro ad esempio. Hanno un impasto spesso questi dolii perché devono mantenere il calore per sciogliere questi metalli → sono datati al 2200 a.C. all'incirca, ed hanno una specie di alterazione molto forte ed hanno una ferrosità → la metallurgia ha molto sviluppo nella zona della Russia e Ucraina. Vediamo degli elementi troncoconici che sono le estremità del manico dei crogioli → avevano un cilindro → sono fatti di materiali compositi perché sono fatti di legno e di pelle anche → l'aria scorreva verso la parte di legno e la fiamma si sviluppava nell'altra parte. Questi strumenti sono degli indicatori dell'avvenuta fusione e accanto troviamo delle matrici su cui veniva colato il metallo → avevano forme diverse a seconda dell'oggetto che si voleva ottenere. Nel III millennio in Anatolia troviamo resti che ci indicano la cera perduta → si conosce perché rimane la doppia matrice, ment...


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