Glottologia[ 154] - appunti lezione glottologia la sapienza keidan PDF

Title Glottologia[ 154] - appunti lezione glottologia la sapienza keidan
Author Pamela Ottaviani
Course Glottologia a
Institution Sapienza - Università di Roma
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appunti lezione glottologia la sapienza keidan...


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Lezione 2

Classificazione dei prestiti I neogrammatici (linguisti di fine 800) hanno classificato i prestiti in due grandi categorie: Lehnwörter e fremdwörter Lehnwörter= parole di prestito Prestiti adattati alla struttura fonologica e morfologica della lingua ricevente. Es: guerra proviene dal francofono werra. fremdwörter= parole occasionali Prestiti stranieri non adattati alla fonologia e alla morfologia della lingua ricevente. Es:computer,pub ecc es: se dico “ in inglese cane si dice dog” non ho fatto un prestito ma ho nominato una parola straniera. Queste categorie erano individuate esclusivamente sulla base della forma assunta dal prestito alla lingua ricevente. Da un punto di vista semantico è stata fatta la distinzione tra prestiti di necessità e Prestiti di lusso. Prestiti di necessità: prestiti mutati per esigenza di nominare un qualcosa prima inesistente o ignoto. Es: la patata essendo importata dall’America in Europa per la prima volta c’era l’esigenza di chiamarla in qualche modo, e il termine più semplice era chiamarla con il termine originario del centro America. Pantaloni (bracae) deriva dal celtico perché in latino non esiste la parola per i pantaloni perché non si utilizzava questo indumento quindi, quando li hanno visti per la prima volta sono stati costretti a prendere la parola dal celtico che poi si è trasformato in pantaloni. Prestiti di lusso(non necessari) : prestiti che sostituiscono parole già esistenti nella lingua di arrivo e che quindi vengono usati solo per moda ecc e quindi dipendono dall’influsso culturale di una lingua sull’altra. Es: testa proviene dal latino cuppa ‘coppa’. Altra classificazione dei prestiti l’ha fatta lo studioso Roberto Gusmani. Individua tre categorie: Casuals : citazioni occasionali di parole straniere. Prestiti integrati: parole che ormai sono parte della lingua e che vengono utilizzate in modo normale come se non fossero prestiti es: arancia ha etimologia araba ma ormai essendo parte del nostro linguaggio noi pensiamo sia italiana. Definizione letterale: Parole straniere sulle quali si è esercitato l’influsso della lingua ricevente per adeguarle alle proprie strutture fonologiche e morfologiche. Prestiti acclimatati: parole che non hanno assunto una forma del tutto integrata alla struttura della lingua ricevente ma si comportano come parole accettate. Es: bar,sport,film ecc. non sono del tutto integrati perché in italiano le parole non finiscono con le consonanti. Ma comunque viene accettata e ci vengono costruiti sopra dei derivati es: sportivo,barista.

Adattamento dei Prestiti Adattamento fonologico Tende a adeguare il prestito alle strutture della lingua ricevente per renderlo più accettabile.quindi i fonemi che non ci sono in una lingua se ne creano altri. Es : in italiano sono rari i nessi consonantici ( ?) quindi la parola smog si pronuncia con [z-] iniziale sonora, perche in italiano s- + c- si presenta come [s] se segue una consonante sorda es ‘stolto’ ma come [z] se segue una consonante sonora es ‘sdebitarsi’.

Adattamento regressivo Alcune volte per ragioni culturali avviene qualcosa di inverso cioè prima la parola arriva come prestoto spontaneo a livello volloquiale e rimane, poi ad un certo punto per l’aumento della scolarizzazione comincia a sapere meglio la lingua straniera da cui arriva questa parola e ritornano a pronunciarla bene annullando l’adattamento fonologico eventualmente sopraggiunto. Es la parola hosting chi non sa bene la pronuncia dice ‘osting’ mentre chi ha studiato l’inglese la pronuncia con la [h] aspirata (cioè la reale pronuncia). Casi di adattamento: il lessico di prestito in giapponese

L’adattamento può riguardare sia la fonologia che la struttura sillabica: un esempio è l’adattamento in giapponese del gairaigo ( lessico di prestito) che proviene in larga parted all’inglese. Il giapponese ha una struttura CV ( in finale di sillaba è ammessa solo la nasale -n e la prima parte di consonante intensa). Il giapponese non ha molti fonemi inglesi, inoltre le sillabe sono quasi tutte aperte quindi prendendo i prestiti inglesi con dei nessi consonantici ( ovviamente un nesso consonantico vuol dire che la sillaba si chiude e questo non è possibile in giapponese) ci sono dei meccanismi tipici di adattamento fonologico. Leadership- riidashippu Milk-miruku Le sillabe chiuse vengono trasformate regolarmente in sillabe aperte. Le consonanti inglesi in finale di parola vengono trasformate in sillabe aperte tramite l’aggiunta di /u/ oppure /o/, nel caso che la consonante finale sia /t/ perche in questo caso /u/ avrebbe prodotto una affricata dentale sorda. Adattamento morfologico L’adattamento dei prestiti riguarda anche l’aspetto morfologico. All’interno di un sistema linguistico,le distinzioni morfologiche obbligatorie ( genere e numero) vengono applicate anche ai prestiti. Può accadere che un prestito entri in italiano, o in un’altra lingua,già al plurale, ma il morfema straniero non venga identificato come tale e il prestito venga ricaratterizzato con i morfemi indigeni: Talebani =ipercaratterizzazione del termine talebān. Tale termine viene dal pashto, ma è di origini araba: taleb è l’allievo di una scuola coranica; -ān è il morfema di plurale iranico.

Altro esempio è kitāb ‘libro’ ( corano) entrato come prestito in swahili nella forma kitabu. Lo swahili hai prefissi e per creare il singolare si usa -ki e il plurale -vi. Per cui kitab è diventata kitabu e il prulare è diventato vitabu. Altro adattamento riguarda i verbi. Di solito vengono inseriti nella coniugazione più produttiva Es: to click, to format diventano cliccare,formattare ecc. Quando la morfologia della lingua ricevente e della lingua modello sono molto diverse, un procedimento tipico è quello si utilizzare il verbo di prestito come un tema lessicale e renderlo verbale con l’aggiunta di un light verb ossia un verbo leggero , come ‘fare’ o simili la cui semantica propria viene quasi azzerata, tanto da trasformare tale verbo in una sorts di elemento grammaticale atto a indicare categorie verbali come il modo,diatesi e tempo. Es: fare jogging ( perche non esiste joggare) Es: il giapponese adatta morfologicamente i prestiti da verbi inglesi tramite l’aggiunta di ‘suru’ (fare) come ad esempio ‘kisu suru’ ( to kiss).

Calchi I calchi sono prestiti camuffati: dipendono dall’influsso di una lingua straniera, ma imitano il modello straniero solo a livello di struttura morfologica o di significato, non di significante. ( si crea un nuovo nome di un termine che qualcuno ha importato per non utlizzare il termine dato dal paese da cui ha origine). Esistono due tipi di calchi: calchi strutturali e calchi semantici. Calchi strutturali Imitano un composto o un derivato straniero replicando con elementi lessicali indigeni. Ossia quando hai un’espressione in un’altra lingua e traduci pezzo per pezzo e quindi ricrei una parola nuova nella tua lingua traducendo pezzo per pezzo la parola originaria.( viene riportata la struttura originaria di una parola). Es: fuorilegge = outlaw; grattacielo= skyscraper; luna di miele= honeymoon. Come si può notare l’ordine degli elementi in italiano è diverso dall’originale per esigenze morfologiche. Calchi semantici Nei calchi semantici si estende il significato di una parola già esistente per imitazione del significato della corrispondente parola straniera. (Viene eseguita una certa metafora sul modello di una metafora di una lingua). Es: il verbo italiano realizzare, che significava ‘costruire,portare a termine’, per imitazione del significato inglese to realize, ha anche assunto il significato di ‘rendersi conto,capire’. Altri esempi: classe= class ( elevato,elegante). La parola greca Angelos ‘messaggero’ ( nel greco precedente al cristianesimo voleva dire ‘colui che porta i messaggi’, mentre in ebraico abbiamo mal’âk che voleva dire “messaggero ,inviato” che però nella bibbia veniva utilizzato per dire messaggero di dio. Quindi i greci greci quando tradussero la bibbia in greco

presero la parola messaggero e la utilizzano anche lo per intendere l’angelo. (Specie di metafora,cambio di significato, modellato su una situazione analoga in ebraico)

Conî o neoformazioni Conî = è il plurale di conio I coni è quando una parola viene inventata dal nulla o a tavolino. Quindi vengono inventate ex novo senza l’influsso di una lingua straniera.solitamente si usa quando bisogna creare il nome di un oggetto nuovo che prima non si conosceva. A volte si prendono delle radici latine o greche (es: telefono,televisore,microfono.) Altre volte vengono inventate da zero ( es: nylon è un nome di fantasia creato dalla ditta che lo produce) o si usa il nome dell’inventore o scopritore dell’oggetto ( es:’ biro’ dal nome dell’inventore ungherese Lázló biró); altre volte sono abbreviazioni di una parola esistente ( metro= metropolitana); contaminazione o boending ( smog = smoke+ fog, motel= motor+hotel). Altra fonte di creazione di parole nuove è la rianalisi di voci gia esistenti: Hamburger= significa letteralmente ‘di hamburgo’ e la corretta segmentazione dell’originale tedesco è hamburg + er. Dagli inglesi ad un certo punto è stata analizzata come un composto contenente l’inglese ‘ham’( prosciutto) + ‘burger’ e da questa analisi erronea dipende la creazione di parole nuove come cheeseburger.

Paretimologia o etimologia popolare Crea parole nuove sulla base di spiegazioni etimologiche inesatte di parole a qualche titolo oscure per i parlanti inacculturati. (Processo mentale che avviene in modo inconscio nella mente dei parlanti per cui una parola straniera che suona strana viene leggermente modificata per farla somigliare un pochino di più a qualche parola indigena. Quindi non è una ricerca ma un risultato di un mutamento mentale inconscio. Es: liquerizia che viene dal greco ‘lqiuriza’ dove era una parola greca normale con il significato di ‘radice dolce’. Essendo un semplice termine di vita quotidiana questo prestito è arrivato in latino negli strati bassi della popolazione quindi non è stato importato da filosofi ma da casalinghe che non sapevano il greco e che hanno sentito questa parola. Visto che la liquirizia è un qualcosa di dolce e semifluido è stata avvicinata alla radice delle parole per dire ‘liquido’. Questa parola continua ad essere usata nei vari dialetti moderni e viene sempre paretimologizzata. Paretimologia dei toponimi Es ‘Redipuglia’ in Friuli Venezia Giulia è l’adattamento italianizzato con paretimologia del nome sloveno della località ( sredipolje), letteralmente ‘in mezzo alla pianura’ che in friuliano è diventato ‘Redipulie’ e poi ‘redipuglia’.

Retroformazione Una parola viene creata derivandola da una forma a sua volta derivata, in modo tale che la base sembra il derivato e viceversa. Es: inquisire= è una retroformazione sul derivato ‘inquisizione’ ( lat. Inquirere, composto di in- + quaerere) sebbene ai parlanti non dotti possa sembrare che derivi da inquisire.altro esempio è il verbo ‘potere’ retroformazione sul perfetto lat. ‘potui’: x, dove x viene “riempita “ erroneamente con potere.

Lezione 3

Mutamento semantico Riguarda come mutano nel tempo i significati. (Il significato esiste solo in quanto abbinato ad un significante per cui l’unica cosa che possiamo percepire è il significante, mentre il significato è una cosa che sta nella testa e non è sondabile in modo diretto.) Vari studiosi tra cui Millet e S.Ullmann hanno categorizzato le diverse cause del mutamento semantico.

Millet individua 3 cause del mutamento semantico: 1.Cause linguistiche 2.Cause storiche 3.Cause sociali Ulmann ne aggiunge altre 3: 1.Cause psicologiche 2.Influsso straniero 3.Creazione di parole nuove. Cosa vuol dire mutamento semantico dovuto a fattori interni alla lingua? Ad esempio ci sono fenomeni come la grammaticalizzazione, ossia quando una parola che ha un significato concreto, a forza di essere ripetuto tante volte sempre nella stessa posizionesi trasforma con il passare del tempo in un morfema grammaticale. Questo è successo ad esempio con la parola latina ‘passum’ (passo) che a forza di essere ripetuta nella forma negativa della frase francese è diventata un marcatore della negazione insieme con il ‘ne’ preverbale (je ne veux pas ‘non voglio’). Questo è considerato un mutamento interno semantico perché da parola piena diventa parola grammaticale ed è interno alla lingua perche non ci sono forze esterne che determinino questo passaggio. Cause storiche Un mutamento semantico dovuto a cause storiche (quindi dovuto a cause esterne) si manifesta quando la parola in questione rimane immutata, ma il suo referente cambia, per motivi storici o culturali. Es: i greci antichi hanno inventato il concetto di atomo ( indivisibile), a= negazione + tomo= divisione. Quindi la cosa non più divisibile loro l’hanno chiamata atomo. Quando fu creata questa parola però non si aveva la conoscenza della struttura della materia , poi quando gli studiosi cominciarono a studiare la forma della materia arrivano a delle entità microscopiche che all’epoca non sembravano ulteriormente dividibili, dato che gia si aveva un nome che identificava quelle entità gli diedero il nome di atomo. Altro esempio è la parola ‘penna’. Parola rimasta in uso per indicare uno strumento per scrivere anche quando ormai non è più costituits da una penna d’oca.

Cause sociali I mutamenti dovuti a cause sociali implicano spesso l’ampliamento o il restringimento del significato originario di una parola nell’estensione dell’uso da un linguaggio settoriale di un particolare gruppo sociale al linguaggio comune o viceversa.

Es di ampliamento abbiamo arrivare ( lat. Ad-ripare, ‘ giungere a riva’, detto solo di imbarcazioni, mentre in italiano ha un significato generico di arrivare a destinazione)

Es di restringimento o specializzazione di significato abbiamo ‘covare’, usato solo per i volatili che covano le uova, mentre il suo antecedente latino ‘cubare’ significava ‘giacere’ in generale.

Cause psicologiche Le cause psicologiche sono quelle per cui alcuni referenti non possono essere nominati direttsmente per motivi tabuistici, per rispetto o per educazione, ma solo tramite eufemismi o circonlocuzioni. Es: non si parla della morte perche è brutto parlarne. Quindi se muore qualcuno non si dice ‘ è morto tizio’, ma’ è venuto a mancare’. A lungo andare a forza di usare eufemismi quell’eufemismo diventa l’unico modo per dire quella cosa. Es: una volta si diceva ‘storpio’ per riferirsi ad una persona portatrice di hanicap poi hanno deciso che è meno offensivo dire ‘portatore di handicap’. Comunque l’eufemismo con il tempo ridiventa offensivo e viene utilizzato un altro eufemismo. Altro esempio importante: il nome dell’orso nelle lingue indoeuropee,di solito indicato come ‘il mangiatore di miele’ ( russo medved) o ‘ il bruno’ bear inglese. C’era un taboo sul nominare l’orso perche è visto come l’animale più temibile e non lo si diceva ad alta voce quindi sono stati inventati degli eufemismi. I più comuni mutamenti semantici si devono alle estensioni per metafora e metonimia. Metafora Estensione del significato per somiglianza,di solito dal concreto all’astratto. Es: testa in latino significava ‘coccio,vaso di terracotta’ che per metafora veniva utilizzato per dire la testa. A forza di ripetere questa espressione viene dimenticato il termine originale ecla metafora si afferma come termine definitivo. Molte metafore sono antropomorfe( gamba del tavolo,braccio della lampada) o animalesche ( cane del fucile). Ci sono anche metafore sinestetiche, ossia che si riferiscono a due percezioni sensoriali diverse( voce calda,odore dolce). Metonimia Estensione del significato proprio di una parola secondo un rapporto di contiguità, ossia designa un’entità per mezzo del nome di un’altra entità che sta alla prima in un rapporto di contiguità o di causa ed effetto, o le corrisponde per relazioni in qualche modo interdipendenti. Esempi di metonimia sono i casi in cui il nome del luogo di produzione è usato per nominare il prodotto ( es: il gorgonzola) o il contenuto è nominato con il nome del contenitore ( es. bicchiere, beco una bottiglia). La metonimia presenta confini labili rispetto alla sineddoche, ossia l’espressione di una nozione per mezzo di una parol ache ne denota di per se un’altra, ma le corrisponde per una relazione di quantita, come la parte per il tutto, o il tutto per la parte. ( es. quattro bocche da sfamare per dire’ quattro persone’).

Spostamento di significato Fenomeni interessanti si possono individuare dal punto di vista del sistema perche nella lingua tutto è un sistema, per cui esisteil sistema fonologico e quello lessicale, questi due comunicano tra di loro ma sono comunque autonomi per cui alcuni mutamenti in realtà sono di sistema non di singoli elementi. Questo avviene quando ad esempio abbiamo una serie di parole con significati simili che viene trasferito alla parola accanto quindi si crea uno spostamento a catena. Es. Francese antico. Sopportare( souffrir);Soffrire ( peniner);Faticare ( travailler); lavorare ( labourer); arare

Francese moderno.

Souffrir

Peiner.

Travailler.

Labourer

Quindi c’è uno spostamento di significato e labourer da lavorare diventa arare.

I nomi di alcuni ambiti semantici tendono in diacronia a spostarsi tra loro, per esempio i nomi delle parti del corpo.

Es. Tutte le volte che in latino c’era / ki/ (es. cī vitātem) si è trasformato in / ʧi/ ( es.città). Questo ha prodotto un posto vacante nella occlusiva velare che viene occupato dalla labiovelare /kwi/ quindi la parola “chi” che prima era /ki/ è diventata “quī”.

Es latino Latino Fēmur ‘coscia’ Coxa ‘anca’ Crūs ‘gamba’

Italiano Coscia Anca (germ. Hanka) Gamba ( gr.

Indicano parti del corpo che sono contigue. Qui è accaduto qualcosa di meno sistematico. La parola fēmur è scomparsa per cui la casella è rimasta vuota, noi non sappiamo con precisione il motivo per cui è scomparsa. Il motivo potrebbe essere che c’era la parola fimus (letame). in latino classico femur e fimus sono due parole distinte mentre in latino volgare entrambe diventano femo [s] quindi per motivi fonetici queste due parole diventano uguali e questo è un problema perché dicendo questa parola si direbbe sia letame che coscia, inoltre c’è il problema che un termine indica due significati quindi è ovvio che con il tempo uno dei due significati vada perso. Quindi la casella femur=coscia si è liberata (perche ha assunto significato diverso) ne ha preso il posto coxa. Di conseguenza la casella anca si è liberata. Inoltre, la parola crūs è scomparsa ( probabilmente a causa della parola gru ), quindi per dire anca e gamba è stato necessario prendere due prestiti.

Mutamento fonologico sintagmatico Perche si chiama fonologico e non fonetico?

Perché ciò che è importante a livello del sistema linguistico sono i fonemi. Ovviamente il mutamento nasce nella fonetica intesa come la realizzazione completa della fonologia. Però nel momento in cui noi registriamo un mutamento questo fatto gia di per sé lo trasforma in un fenomeno fonologico. ( la fonetica è caotica un qualsias tentativo di vedere un qualcosa di sistematico ci fa parlare di fonologia anziche di fonetica).

Cos’è un sistema fonologico? Specie di tabella in cui sono elencati tutti i fonemi con i rispettivi tratti distintivi. Una qualsiasi tabella in linguistica è un qualcosa di paradigmatico.

Il mutamento fonologico può agire sia a livello sintagmatico sia a livello paradigmatico (astratto) Cosa vuol dire mutamento paradigmatico? Vuol dire mutamento tale per cui viene modificata la tabella dei fonemi.es quando abbiamo un sistema fonologico in cui ad esempio c’è il fonema [b] sorda bilabbiale occlusiva e poi vediamo che ad un certo punto tutte le occorrenze di questa [b] cominciano ad essere pronunciate come un’altra lettera. Quindi quando un intero fonema ( tutto il fonema incluse tutte le occorrenze) cambia la sua pronuncia si tratta di un mutamento paradimatico.

Mutamento sintagmatico Quando non muta l’intero fonema ma vengono pronunciate in modo diverso le singole occor...


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