Gruppo Cauvin PDF

Title Gruppo Cauvin
Author Davide Brignoli
Course management strategico e corporate governance
Institution Università degli Studi di Genova
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Summary

cauvin...


Description

Gruppo Cauvin Eugenio Boero gestisce la parte finanziaria del gruppo, ma ogni strategia deve fare i conti con la parte finanziaria per vedere se sia realizzabile o meno. Il gruppo nasce nel 1890 con Vittorio Cauvin; si era inventato di andare a raccogliere escrementi degli uccelli in sud America e importarli in Italia come fertilizzanti. Si era inventato un’attività di commercio andando a prendere dall’altra parte del mondo qualcosa che era considerato un fastidio, creando valore da una cosa che di fatto non aveva valore. L’attività è poi passata al figlio, Ernesto Cauvin, e negli anni 70/90 a Gian Vittorio e Max Cauvin, ora è in atto la quarta generazione, con Ernesto, Umberto e Michele. Si trattava di una strategia secondo cui la proprietà imprenditoriale si sarebbe tramandata ai figli maschi e le proprietà immobiliari alle figlie femmine. La prima strategia era cercare che la proprietà rimanesse sempre concentrata, e così è stato per 130 anni (passarla solo ai figli maschi non permetteva una dispersione della proprietà). Settore dei fertilizzanti: settore storico che esiste ancora adesso, l’Italia che ancora oggi è un grande produttore agricolo permette che questo settore sia sostenuto. Tre società: Cauvin agricoltura che importa i fertilizzanti. Fallarini è il più grosso cliente, cioè il grossista; l’idea era di verticalizzare, comprando alcuni clienti e acquistando valore aggiunto sulla distribuzione; su tutte le aziende che hanno provato ad acquistare quella ad un prezzo accessibili era Fallarini. Gen Agri distribuisce fertilizzanti diversi ed è una partnership con un concorrente, attraverso scambi di partecipazioni; è un modo per essere concorrenti ma in modo diverso facendo strategie e business insieme, dividendosi le zone di competenze, senza guerre di prezzo, effettuando sinergia. E’ un gruppo atipico nel senso che è un gruppo famigliare ma con soci. I manager hanno un’autonomia data dal valore di quello che i proprietari pensano ma l’ultima parola spetta ai proprietari. Settore dell’acciaio: il secondo arrivato nel gruppo nell’immediato dopoguerra, quindi in un mercato dove c’era tutto da ricostruire. A quell’epoca commerciava fertilizzante, quindi il business dell’acciaio non era correlato, ma l’imprenditore aveva intuito che quello poteva essere un bel business. Ha organizzato una rete di distribuzione in Italia con una delle più grandi imprese di acciaio americane. Si è trattato di diversificazione non correlato. Negli ultimi anni hanno chiuso le altre due società e Acciaio di qualità è diventata al 100% di proprietà di Cauvin. Per tantissimi anni ha fatto sempre lo stesso mestiere, si è specializzata negli acciai speciali con caratteristiche molto particolari ad esempio di resistenza al calore e allo strappo in una particolare nicchia. Questo ha creato tantissimo valore aggiunto perché è un acciaio dove serve tantissima conoscenza dietro, non tutti avevano le capacità di poterlo commercializzare. Questa nicchia però dopo il 2008 è evaporata: chi andava a comprare l’acciaio normale poteva trovare anche acciaio speciale nei momenti di crisi. Hanno perso tutto quel valore aggiunto che ne derivava. La strategia dagli inizi anni 2000 l’acciaio di qualità ha iniziato ad industrializzarsi, cioè a lavorare, tagliare e piegare le lamiere. Settore dell’alluminio: entrato negli anni 90. Anche in questo caso non era connesso con l’acciaio, in quanto sono due materiali che vanno tenuti separati. Ma sempre tramite i contatti con l’acciaio hanno deciso di importare l’alluminio (Alluminio di qualità). Nel 2012 è entrata Cauvin Metals che fa trading di alluminio, ossia lingotti di alluminio veri e propri (subito dopo il produttore). Sono sempre stati nel settore dell’alluminio con l’alluminio di qualità, quindi un semilavorato che va all’industria, poi sono stati per 18 anni agenti per un colosso mondiale che erano una miniera, produttori di alluminio a livello di lingotti. Viene venduto a grandissimi utilizzatori in enormi quantità: come agenti commerciavano in Italia 100 mila tonnellate all’anno. Nel 2010 un loro agente aveva tirato fuori anche il nome dell’azienda. Quindi gli interlocutori dell’azienda hanno annunciato che non avrebbero più potuto fare rapporti di agenzia.

Settore trading: Si occupa di partecipare a gare di fornitura promosse a livello internazionale per mandare aiuti ai paesi in via di sviluppo. Azienda nata per caso per conoscenze: un amico di famiglia faceva lo stesso mestiere per un’altra azienda, da una parte quindi c’era l’idea, dalla parte del gruppo Cauvin i capitali. Sono 4 tipologie di business apparentemente differenti ma legate da un unico filo conduttore: saper commerciare. Ogni volta che nella storia hanno provato a diversificare in settori che non erano commercio, alla fine hanno sempre ceduto l’attività. Nei consigli di amministrazione partecipano i consiglieri di amministrazione che sono gli stessi soci terzi (secondo il meccanismo di partecipazioni tra le diverse aziende). Tutto il gruppo ha deciso di fare un accentramento completo delle funzioni non core business, cioè centri di servizi accentrati al cui interno c’è controllo di gestione, finanza, amministrazione, personale, assicurazione; nelle società controllate ci sono solo quelle collegate al core business, quindi acquisto, vendita, trasformazione, logistica. Tutto ciò che non è core business non è un loro problema. I manager dell’azienda vedono l’azienda come fornitrice di servizi. Permette di avere il controllo centralizzato, ossia si hanno le informazioni di tutte le società in tempo reale, non sei costretto a dipendere dalle tue controllate; hai delle economie di scala importantissime, senza nessun aumento di costi fissi è possibile creare una nuova società in poco tempo; permette di avere una visione di tutto il gruppo....


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