Guida Orientamento e Test d\'Ammissione PDF

Title Guida Orientamento e Test d\'Ammissione
Course Storia Contemporanea
Institution Università del Salento
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Guida alla scelta 2018 dell’università e ai test d’ammissione Aggiornamenti sui test in tempo reale su www.alphatest.it

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Ammissione Università

Un sogno che possiamo realizzare insieme Da 30 anni i corsi Alpha Test aiutano gli studenti a entrare in università. Come? Con una metodologia didattica che mette al centro il superamento dei test e la consapevolezza delle potenzialità individuali, insegnando a gestire l’emozione e ad aff rontare la sfida con maggiore sicurezza. È possibile scegliere tra corsi di durata diff erenziata in inverno, primavera o estate, anche per studenti di quarta superiore. E in dotazione ai corsi è prevista l’edizione aggiornata dei libri Alpha Test, i più venduti anche con il bonus 18app.

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CHE COSA FARÒ DOPO LA SCUOLA SUPERIORE?

Gli ultimi anni di scuola superiore rappresentano un momento davvero cruciale per la tua formazione, in cui ti preparerai non solo ad affrontare l’Esame di Stato ma anche un’altra importante sfida: la scelta del tuo futuro di studio e di lavoro. Nella tua testa, molto probabilmente, sono già affiorate domande del tipo: «Voglio iscrivermi all’università o entrare nel mondo del lavoro?», oppure: «Qual è il corso di laurea più adatto a me? Come faccio a capirlo?». Da questi interrogativi ha inizio il percorso che ti condurrà a scegliere. Dovrai tenere conto delle tue inclinazioni e passioni ma anche delle difficoltà proprie del corso di studi che vorresti intraprendere e infine di quali sbocchi occupazionali ti si potranno aprire. Anche se la scadenza per prendere la tua decisione può sembrare lontana, è questo il periodo perfetto per iniziare a raccogliere informazioni: potrai riflettere con calma, considerare varie alternative, recarti agli Open Day dei vari atenei, visitarne le pagine web, parlarne in famiglia, con i tuoi professori e con gli amici... e poi arrivare, finalmente, a maturare la tua decisione. Se hai già l’idea di entrare in università, motivo di più per iniziare ora a procurarti le indicazioni più importanti: lo sapevi, infatti, che per iscriversi a molti corsi di laurea bisogna superare un test di ammissione che in alcuni casi si svolge prima della Maturità? Ecco perché non è troppo presto iniziare a pensarci fin da ora! È necessario che tu scopra in tempo utile quali corsi prevedono il numero programmato, per sapere se lo fa anche quello che ti interessa, che tu conosca i programmi su cui verteranno le prove di ammissione e quando si terranno; inoltre dovrai iniziare una preparazione mirata per i test che ti possono riguardare, organizzandoti per studiare anche in parallelo con gli impegni scolastici. Lo scopo di questa guida è proprio offrire una prima risposta alle tue domande e darti i consigli essenziali sulle varie opportunità a tua disposizione. Puoi trovare un aiuto ulteriore, per questo delicato passaggio, su alphatest.it: con le informazioni sull’ammissione all’università, sui test di accesso e tanti consigli per fare la scelta giusta.

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IL PERCORSO DELLA SCELTA

Gli elementi da considerare per la scelta dell’università sono tanti e diversi, ma un primo passo riguarda proprio il modo con cui ti predisponi a decidere del tuo futuro. Quali possono essere gli atteggiamenti da praticare o da evitare per iniziare al meglio il tuo percorso di orientamento?

Per arrivare a una decisione, avrai bisogno di fare chiarezza su alcuni elementi chiave in base a cui potrai trarre le tue conclusioni. Vediamo insieme quali sono. I fattori determinanti per la scelta possono essere ricondotti a due aree: quella del sé (le tue caratteristiche individuali, i tuoi punti di forza e di debolezza, gli interessi personali ecc.) e quella dell’altro da sé (l’ambiente familiare e sociale in cui vivi, il contesto sociale ed economico, le opportunità di formazione e lavoro del luogo in cui vivi, la possibilità di trasferirti per motivi di studio ecc.). È dalla sinergia di queste due aree che devi partire.

Il primo passo è dunque conoscere sé stessi –cioè i propri interessi e inclinazioni, le capacità, potenzialità e la propria personalità – e insieme considerare le opportunità di studio e di formazione che si presentano dopo la scuola superiore. Mettere in relazione tra loro questi due ambiti ti aiuterà a fare una valutazione ponderata e a prendere la decisione migliore per te.

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Imparare a conoscere sé stessi In ordine alla scelta di studio o di lavoro, «conoscere sé stessi» significa saper individuare e distinguere tra: le conoscenze/competenze che già hai; le tue caratteristiche personali (atteggiamenti); le tue aspirazioni (interessi, passioni). Ecco i fattori da cui dipende una decisione consapevole. 1. Interessi personali (che cosa desidero fare?): qualunque percorso, di studio o lavorativo, comporta fatica ma – se riuscirai a identificare gli ambiti che corrispondono ai tuoi interessi – studiare o lavorare sarà un impegno più semplice, spontaneo e gratificante. 2. Motivazione (perché lo voglio fare? ): per rispondere a questa domanda devi separare le tue convinzioni genuine da quelle che possono invece essere indotte dall’esterno (dalla famiglia, dai tuoi amici ecc.). Qualsiasi consiglio da parte delle persone a te vicine è sicuramente da considerare e tenere presente, ma altrettanto importanti (se non di più) sono le ragioni interiori che ti muovono. 3. Personalità (come mi rapporto con gli altri? come reagisco alle situazioni stressanti? quanto sono determinato nel raggiungere un obiettivo? ): la disponibilità a lavorare in gruppo, la capacità di essere concentrati, la determinazione, la capacità di ascoltare gli altri o la fiducia in sé stessi sono alcuni tratti del carattere che devi valutare in ordine alla tua scelta di studio o di lavoro. 4. Atteggiamento verso lo studio (quale importanza attribuisco alla formazione scolastica per il mio futuro? ): studiare non è l’unica via. Se fin qui l’esperienza scolastica non ha suscitato in te né soddisfazione né interesse o almeno curiosità, devi chiederti se continuare a studiare è davvero ciò che desideri per il tuo futuro.

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5. Conoscenze e rendimento scolastico (quali sono le materie che apprezzo di più e in cui ho avuto migliori risultati? ): le materie che hai studiato e i voti che hai ottenuto possono darti importanti informazioni per valutare la strada più adatta a te. 6. Attitudini (per cosa sono portato? ): non conta solo quello che già sai, ma conta moltissimo quello per cui hai inclinazione e talento naturale. Te la cavi con i numeri? Hai una spiccata visione spaziale? Sei preciso? Hai un’indole teorica e analitica o più operativa? 7. Risorse individuali (quali sono i miei punti di forza? ): cerca di focalizzare quali sono le competenze e le esperienze che hai accumulato dentro e fuori da scuola; quali sono le capacità (manuali, cognitive, pratiche, organizzative ecc.) e le abilità (di comunicazione, di persuasione ecc.) che adotti mentre studi o lavori. 8. Visione del lavoro (quali valori cerco nel lavoro? ): rifletti su concetti come “crescita di carriera”, “successo economico”, “realizzazione personale”, “sicurezza lavorativa”, “pluralità di esperienze”; prova a capire quale peso hanno per te e quale spazio potrebbero avere nel tipo di lavoro per cui vorresti prepararti. L’esito della tua indagine su queste voci fondamentali ti consentirà di scartare molte alternative e di restringere il scampo di scelta a poche opzioni davvero significative. Per esplorare al meglio i punti sopra descritti, esistono anche specifici strumenti:

Per aiutarti in questo percorso di conoscenza e autovalutazione puoi utilizzare Sestante, il questionario di orientamento realizzato da Alpha Test: rispondendo alle domande, scoprirai e comprenderai meglio le tue attitudini e abilità, grazie al profilo di orientamento allo studio o al lavoro, con tutte le indicazioni e i consigli personalizzati degli esperti Alpha Test. Puoi richiedere Sestante su alphatest.it oppure, come classe, direttamente al professore di riferimento per l’orientamento. Capire meglio te stesso ti aiuterà a capire anche quali sono i percorsi adatti alle tue attitudini e/o ai tuoi interessi. Si tratterà poi di verificare cosa è possibile fare nel concreto, in relazione al luogo in cui vivi, alle opportunità di studio e formazione che offre (e di cui parleremo nelle prossime pagine), al mondo del lavoro.

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Una terza via, tra lavoro e università: gli ITS Se il tuo percorso di orientamento ti spinge a guardare con più interesse al mondo del lavoro invece che alla formazione universitaria, ti invitiamo a considerare una nuova opportunità di formazione terziaria post diploma, non universitaria, gestita direttamente dalle Regioni in collaborazione con le realtà produttive del territorio. Si tratta degli Istituti Tecnici Superiori - ITS: percorsi formativi tecnici e tecnologici di eccellenza, pratici e strettamente connessi al mondo del lavoro. I dati ci dicono che oggi più del 70% dei neodiplomati ITS sono occupati già dopo sei mesi dal diploma e la percentuale sfiora l’80% a dodici mesi.1 Frequentando un corso ITS potrai acquisire, dopo il diploma, un’alta specializzazione tecnologica per un inserimento qualificato nel mondo del lavoro, nei settori strategici del sistema economico-produttivo; la formazione e l’apprendimento si realizzano soprattutto attraverso l’esperienza di situazioni e compiti propri della realtà lavorativa. L’accesso ai percorsi avviene per selezione; una buona conoscenza dell’informatica e della lingua inglese costituisce requisito preferenziale per l’ammissione. È prevista la possibilità di frequentare moduli di specifica preparazione, prima delle prove selettive di accesso, finalizzati a “riallineare” le competenze mancanti. I corsi di specializzazione tecnica ITS si riferiscono a sei aree tecnologiche considerate prioritarie per lo sviluppo economico e la competitività del Paese: Efficienza energetica, Mobilità sostenibile, Nuove tecnologie della vita, Nuove tecnologie per il Made in Italy, Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e Turismo. In ogni area sono previste diverse figure professionali per un totale di 29 corsi specifici (dal Tecnico superiore per la gestione e la verifica di impianti energetici al Tecnico superiore per l’infomobilità e le infrastrutture logistiche o al Tecnico superiore per la produzione di apparecchi e dispositivi diagnostici, terapeutici e riabilitativi fino al Tecnico superiore in videomaking per cinema, TV e web e molti altri). Un elenco completo di corsi ed enti erogatori, regione per regione, è disponibile all’indirizzo www.sistemaits.it. I corsi si articolano di norma in quattro semestri (1800/2000 ore) e possono arrivare fino a sei semestri; almeno il 30% della durata dei corsi è svolto in azienda (con contratto di apprendistato). La frequenza è obbligatoria (è necessaria la presenza ad almeno l’80% delle ore previste) e la formazione si conclude con verifiche ed esami finali, condotti da commissioni costituite da rappresentanti della scuola, dell’università, della formazione professionale ed esperti del mondo del lavoro. Al termine del corso si consegue il titolo di Diploma di Tecnico Superiore, con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche.

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Censis, Tecnici superiori al lavoro. Gli esiti professionali dei primi diplomati, Roma 2015.

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ORIENTARSI ALL ’UNIVERSITÀ

I corsi di studio universitari possono essere suddivisi in tre tipologie: • corsi di laurea triennale o di primo livello (3 anni per 180 CFU), che ti daranno il titolo di Dottore. Sono triennali, per esempio, i corsi di laurea in Ingegneria civile, Scienze e tecniche psicologiche, Scienze economiche, Scienze matematiche, Scienze fisiche, Lettere, Professioni sanitarie e tanti altri ancora; • corsi di laurea magistrale o di secondo livello (2 anni per 120 CFU): possono accedervi solo gli studenti che possiedono una laurea di primo livello. Con questi corsi di laurea ottieni il titolo di Dottore magistrale; • corsi di laurea magistrale a ciclo unico (5/6 anni per 300/360 CFU): questi corsi di laurea conferiscono il titolo di Dottore magistrale. Puoi accedervi con il diploma di scuola superiore, senza dover prima conseguire una laurea triennale. L’accesso alla maggior parte di questi corsi di studio è regolato da normative europee; si tratta dei corsi di Medicina e Chirurgia (6 anni), Odontoiatria e Protesi dentaria (6 anni), Veterinaria (5 anni), Farmacia (5 anni), Chimica e Tecnologia farmaceutiche (5 anni), Architettura e Ingegneria edile (5 anni), Giurisprudenza (5 anni), Scienze della Formazione primaria (5 anni); nelle prossime pagine vedremo meglio in cosa consiste la modalità di accesso a questi corsi. A queste tre tipologie si aggiungono i master di primo livello (a cui puoi accedere dopo una laurea triennale di primo livello) e i master di secondo livello (a cui puoi accedere dopo la laurea magistrale di secondo livello).

Per ulteriori informazioni sui corsi di laurea attivi in Italia puoi fare riferimento alla guida Quale università di Alpha Test, in vendita sualphatest.it e in tutte le librerie.

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I crediti formativi universitari (CFU) I CFU sono degli indicatori che misurano la quantità di lavoro richiesta allo studente per acquisire le conoscenze e le abilità previste, nel piano di studi di ciascun corso di Laurea, per ogni esame o laboratorio accademico; in corrispondenza dei singoli esami da svolgere, il piano indica i rispettivi crediti attribuiti. Per ogni attività formativa, l’università calcola il tempo teorico (ore di studio a casa, ore di lezione da frequentare ecc.) entro il quale si ritiene che uno studente medio possa ottenere i risultati previsti e li esprime in CFU. I crediti definiscono dunque la quantità di lavoro, mentre la qualità dell’apprendimento è documentata dal voto d’esame (espressa in trentesimi).  Ma come si calcolano i CFU per ogni esame? Considera che 1 credito corrisponde a 25 ore di lavoro (lezioni, esercitazioni e studio personale): un esame da 9 CFU sarà quindi un esame per cui ti dovrai dare molto da fare, mentre un esame con 4 CFU non sarà poi così lungo da preparare. Per ogni anno accademico, a uno studente impegnato a tempo pieno sono richiesti 60 crediti, ossia 1500 ore di lavoro. I corsi di laurea di primo livello prevedono infatti l’acquisizione di 180 CFU in 3 anni; quelli a ciclo unico ne prevedono complessivamente da 300 a 360 rispettivamente in 5 o 6 anni.

L’offerta universitaria Di fronte a te hai un panorama di corsi e indirizzi universitari vastissimo. Orientarsi non è semplice: le opportunità sono molte, da vagliare in relazione ai tuoi interessi e alle tue aspettative. Qui di seguito ti presentiamo in sintesi alcuni dati sulle principali aree di studio, con l’indicazione dei corsi di laurea più importanti e i relativi sbocchi occupazionali:1 ti daranno un’idea di quali sono le discipline caratterizzanti che dovrai affrontare come studente nei vari corsi e per quale professione ti formeranno. I corsi di primo livello sono organizzati in oltre quaranta classi di laurea, contrassegnate dalla lettera L (per esempio: L-10 Lettere; L-35 Scienze matematiche ecc.): le classi identificano gruppi di corsi di laurea, che possono essere denominati in modo un po’ differente nei diversi atenei ma restano però omogenei tra loro per obiettivi e contenuti formativi.  Le classi di laurea magistrale sono invece contrassegnate dalla sigla LM (comprese quelle a ciclo unico, per esempio LM-41 Medicina e Chirurgia, LM-4 Architettura e Ingegneria edile-Architettura) e sono circa un centinaio.

Area Medico-sanitaria Quest’area include 3 corsi di laurea a ciclo unico: Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria, Odontoiatria e Protesi dentaria. Esistono anche i corsi triennali delle Professioni sanitarie (Fisioterapia, Infermieristica ecc.), che sono abilitanti cioè consentono immediato accesso al mondo del lavoro; è possibile comunque proseguire la formazione con corsi di laurea magistrale e master. Per intraprendere con soddisfazione una carriera di in questo ambito sono necessari buoni prerequisiti di base e determinazione nello studio. Tutti i corsi dell’area prevedono il test di ammissione; il numero dei candidati rispetto ai posti disponibili è in media di 7 a 1 per Medicina e di circa 13 a 1 per Fisioterapia. 1.

I dati forniti di seguito sull’occupazione risultano dai rilievi a 5 anni tra i laureati triennali o a ciclo unico (fonte: ALMA LAUREA, XIX Indagine sulla condizione occupazionale dei laureati, Rapporto 2017).

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Classi di laurea di I livello Professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche, Professioni sanitarie della riabilitazione, Professioni sanitarie tecniche, Professioni sanitarie della prevenzione, Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali Classi di laurea di II livello Scienze infermieristiche e ostetriche, Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione, Scienze delle professioni sanitarie tecniche, Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione,

Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, Scienze della nutrizione umana, Scienze zootecniche e tecnologie animali

Prospettive di occupazione a 5 anni dalla laurea  di primo livello 90,2% (area sanitaria) e 77,4% (area veterinaria) lavorano

Classi di laurea a ciclo unico Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, Medicina Veterinaria

Prospettive di occupazione a 5 anni dalla laurea a ciclo unico 94% (area Medica) e 89% (area Veterinaria) lavorano

Numero programmato Sì per tutti i corsi

Sbocchi professionali Specifici a seconda  del corso prescelto

Argomenti del test Logica e cultura generale, biologia, chimica, matematica e fisica (programmi definiti  ogni anno da apposito  Decreto ministeriale)

Area Architettura e Design I corsi di quest’area hanno base tecnico-scientifica (tra le discipline più importanti ci sono infatti matematica, fisica, geologia e informatica), ma curano anche la dimensione artistica e umanistica, necessarie alla professione di Architetto. Alcuni corsi triennali prevedono il test di ingresso; il corso magistrale a ciclo unico (Architettura e Ingegneria Edile) ha l’accesso programmato. Le prospettive occupazionali sono discrete: la concorrenza c’è, ma è un’area che apre a diverse attività (architetto, graphic o industrial designer, pianificatore territoriale, tecnico edile, sovrintendente ai Beni architettonici ecc.). Classi di laurea di I livello Scienze dell’Architettura,  Scienze e tecniche dell’edilizia, Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale, Disegno industriale Classi di laurea di II livello Architettura del paesaggio, Design,  Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale, Ingegneria dei sistemi edilizi

Classi di laurea a ciclo unico Architettura e Ingegneria edileArchitettura Numero programmato Sì, per i corsi di Architettura e Disegno industriale Argomenti del test Storia, disegno e rappresentazione, logica e comprensione verbale, matematica e fisica (definiti ogni anno da apposito Decreto ministeriale)

Prospettive di occupazione a 5 anni dalla laurea  di primo livello 78,6% lavorano Prospettive di occupazione a 5 anni dalla laurea a ciclo unico 81,3% lavorano Sbocchi professionali Architetto, designer grafico o industriale, tecnico edile

Area Ingegneria I corsi si caratterizzano per le discipline tecnico-scientifiche, richiedono buone attitudini matematico-quantitative e solide basi anche in fisica e chimica. I curricula sono numerosi, ma tutti data la specificità e difficoltà dei corsi da seguire, richiedono tempo e notevole impegno, in genere ripagato a...


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