Igiene e sanità pubblica PDF

Title Igiene e sanità pubblica
Course Igiene e medicina sociale
Institution Sapienza - Università di Roma
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1.1 DEFINZIONE E CONCETTO DI MEDICINA PREVENTIVA Definizione di salute L’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS – definisce la ‘’ salute ‘’ come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto assenza di malattia o di infermità. Questo fa si che venga presa in considerazione la parte ‘’ soggettiva ‘’ sottolineando come la salute dipenda da fattori sociali, psichici e fisici che possono influenzarla positivamente e negativamente. Viene definita un’entità statica che per raggiungere il completo benessere necessita un alto livello di tranquillità di tutte e tre le componenti. Dalla carta di Ottawa invece, viene vista come una risorsa per la vita quotidiana, una condizione che l’individuo raggiunge quando è capace di identificare le sue aspirazioni. Definizione di igiene e sanità pubblica La sanità pubblica e l’igiene sono due scienze mediche che studiano i mezzi per conservare la salute fisica, mentale e sociale delle persone. La sanità pubblica è quell’organizzazione che mobilita le risorse scientifiche, tecniche, professionali ed economiche per far fonte ai problemi sanitari della popolazione e garantisce il miglior stato di salute. Presuppone la presenza di diverse figure professionali, tra cui medici e figure sanitarie, biologi, ingegneri, architetti per scelte progettuali, e psicologi per interventi educativi. Il personale sanitario, oltre alla diagnosi e cura, svolge attività di programmazione e organizzazione di servizi sanitari a diversi livelli. L’igiene è la scienza della conservazione e promozione della salute con attività di ricerca e formazione. Presenta diverse figure professionali e si occupa di diverse malattie come infettive, cronico – degenerative, e valutazione e organizzazione servizi sanitari. Situazione sanitaria paesi alto reddito. Il miglioramento economico, alto reddito pari a 12.000, ha fatto si che la speranza di vita media sia cresciuta ( 80 anni ) e che ci sia stata una riduzione di mortalità per malattie infettive, dovuta alla potabilizzazione dell’acqua, smaltimento rifiuti liquidi, pastorizzazione del latte, della pratica vaccinale. Allungando la speranza di vita, c’è la probabilità che emergano più malattie cronico – degenerative, causate da inquinamento e stili di vita errati come sedentarietà, tabagismo, alimentazione inadeguata. L’Italia rappresenta una delle speranze di vita più alte al mondo, nonostante la presenza di malattie

croniche può portare deficit sia fisici che sociali; per la popolazione anziana, il fatto di questo allungamento di vita può essere indicatore di stato di salute corretto, e quindi essere visto come una conquista della società, ma da un lato c’è una richiesta maggiore dei servizi specifici, e quindi un bisogno maggiore di aiuto alle famiglie. Situazione sanitaria basso reddito. È importante distinguere paesi a basso e medio – basso reddito ( speranza di vita sotto i 50 anni ) . I primi ( industriale e post ) sono caratterizzati da malattie cronico – degenerative, che spesso richiedono trattamenti medici e tempi prolungati non alla portata di molti paesi. Assumono anche rilevanza le malattie infettive. Nei paesi a più basso reddito troviamo le cosiddette ‘’ malattie dimenticate ‘’ come la lebbra, ma allo stesso tempo la diffusione di pratiche vaccinali sostenute da organismi internazionali sta aumentando la speranza di vita anche in questi paesi. Malattia cronica Nella malattia cronico – degenerativa di fondamentale rilievi sono i fattori di rischio che favoriscono lo sviluppo di una determinata malattia. Il periodo in cui i fattori esplicano la loro azione viene chiamata fase di latenza e può durare diversi anni. Poi abbiamo la fase preclinica dove il paziente non avverte alcun sintomo, in questo caso la medicina preventiva deve impegnarsi ad indentificare eventuali segni patologici e a porre i giusti rimedi. La fase conclamata della malattia è quella in cui si rende manifesta la sintomatologia verso cui è rivolto il successivo trattamento terapeutico. Indicatore sanitario= è la caratteristica di un individuo, popolazione o ambiente che può essere quantificata ed è strettamente associata ad un fenomeno che non è direttamente misurabile. Al variare del fenomeno di riferimento l’indicatore si modifica in modo proporzionale, ad esempio se la lunghezza della vita aumenta ( fenomeno di riferimento ) diminuisce la mortalità. È considerato affidabile quando rappresenta sufficientemente il fenomeno, è facilmente accessibile, soggetto al minor numero di errori e applicabile su larga scala. Fattore di rischio= possono essere caratteristiche di una persona o elementi esterni ai quali la persona è esposta, che alimentano la probabilità di comparsa di una malattia o di una condizione. Possono essere distinti in: - Genetici o ereditari : sono all’interno dell’individuo e non modificabili.

- Ambientali : riguardano i luoghi in cui la persona vivi e sono modificabili o con l’allontanamento dall’ambiente a rischio o con interventi di sanità pubblica. - Individuali : sono comportamenti della persona quali alimentazione, igiene personale, abitudini e vizi, sesso, ovvero ogni atto che dipende da noi. A livello tecnico sono facili da rimuovere ma a livello pratico di meno perché prevedono la voglia di persone di cambiare. Definizioni di prevenzione. Abbiamo distinto 3 tipo di prevenzione. - Primaria : sono tutte quelle iniziative che impediscono lo sviluppo di una malattia, ovvero sono interventi individuali o collettivi effettuati sulla popolazione sana per preservare la salute. Nei confronti di malattie infettive si esplica attraverso azioni volte ad contenere il rischio di contagio come identifica e inattivazione di sorgenti e serbatoi, interventi sull’ambiente, interventi sul sano ( vaccini ). Nei confronti delle malattie croniche avviene attraverso la rimozione di fattori di rischio associati ai diversi sviluppi delle malattie. La prevenzione primaria riguarda anche incidenti domestici, stradali. - Secondaria : identifica precocemente una malattia o una condizione a rischio . le più importanti sono le campagne di screening. - Terziaria : si rivolge persone malate con l’obbiettivo di rallentare la progressione della malattia, evitare complicazioni e migliorare la qualità della vita. attuazione di misure di ordine medico – chirurgico, sociale e psicologico. Abbiamo poi distinto la prevenzione attiva – coinvolgimento diretto con le persone, e prevenzione di comunità – interventi sulla popolazione nel suo complesso come campagne di educazione.

1.2. SISTEMI SANITARI E ORGANIZZAZIONE IN ITALIA Sistema Sanitario È l’organizzazione che crea legami tra persone, istituzioni e risorse, finalizzandole a servizi per il recupero e tutela della salute della popolazione. Ha 2 funzioni: 1) Tutela della salute

2) Produzione di prestazioni sanitarie, i cui produttori sono i professionisti ( medici, infermieri ) e centri diagnostici, ambulatori specialistici, ospedali. Abbiamo 3 modelli organizzativi in sanità : 1) Modello Bismark 2) Modello Beveridge 3) Modello a libero mercato Modello BISMARK ( cancelliere germanico ) si fonda sulle assicurazioni sanitarie e pubbliche della salute finanziate dallo Stato. Vengono istituite 3 leggi: la prima sulle assicurazioni obbligatoria contro le malattie attraverso la costituzione di classi sociali formate da 2/3 di operai; la seconda assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro formata solo da operai e la terza sull’invalidità e sulla vecchiaia ( meno 2000 marchi doveva versare contribuiti settimanalmente ). Modello BEVERIDGE ha come caratteristiche l’universalità e la gratuità d’accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini, senza distinzioni. Considera la salute come un diritto ed è compito dello Stato perseguirlo con attività di promozione, mantenimento e recupero della salute in ogni fase della vita dell’individuo. Modello A LIBERO MERCATO considera la salute quale proprietà dell’individuo. Il ruolo dello Stato è quello di fornitura di pochi servizi essenziali a fasce estremamente svantaggiate. Lo stato eroga sussidi, e l’assistenza sanitaria è a carico dei cittadini. Il limite è che alcune persone vengano escluse a causa di non necessari mezzi per assicurarsi assistenza sanitaria. Normative sanitarie I fondamenti giuridici dell’ordinamento sanitario italiano si ritrovano nella legge 5849 del 22 dicembre 88 ‘’ Legge sulla tutela dell’igiene e della Sanità Pubblica ‘’ detta Crispi-Pagliani ( capo Governo e Direttore Istituto di Igiene Torino ) dove viene creata una piramide con al centro la direzione generale di sanità pubblica e viene affiancato il consiglio superiore di sanità che si dirama alle province e ai Comuni dove i medici condotti sono ufficiali sanitari; contribuisce al miglioramento della salute, e nei Testi Unici delle

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Leggi Sanitarie del 1907 e del 1934. Le istituzioni su cui si basa l’assistenza sanitaria sono: Casse mutua Ospedali Enti locali ( manicomi, igiene pubblica ) Le mutue sono forme di ‘’ assicurazione sociale ‘’ a cui aderivano volontariamente e obbligatoriamente i cittadini, in base alla loro condizione lavorativa e rappresentavano il terzo pagante per le prestazioni di diagnosi e cura dei propri iscritti. Nel 1898-1943 ci fu un grande sviluppo delle ‘’ casse mutua ‘’ per l’assicurazione contro le malattie. I limiti di questo sistema sono: Si occupano solo delle condizioni di malattia denunciate dai contribuenti e nessuna attenzione alle attività di prevenzione. Permettevano l’accesso a particolari categorie in base a caratteristiche lavorative, residenza e quindi c’erano differenza. Con la Legge n°833 del 23 Dicembre del 78 ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale ( Giovanardi, Seppilli ). Questa legge porta all’abolizione degli enti mutualistici e all’affermazione delle Unità Sanitarie Locali – USL - per erogare prestazioni sanitarie necessarie a tutti i cittadini senza distinzioni. Per quando riguarda il profilo economico nasce il Fondo Sanitario Nazionale, con l’introduzione alla ‘’ tassa sulla salute ‘’. Successivamente abbiamo avuto delle riforme con il D.Lgs 502/92 e D.Lgs 517/93, che riguardavano: La costituzione di Aziende Unità Sanitarie Locale – ASL – con utenza provinciale Aziende Ospedaliere – AO – multizonali Attribuzioni alle Aziende Sanitarie personalità giuridica pubblica o di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale Strumenti per la gestione aziendale, pagamento a prestazio ne Istituzione Direttore Sanitario e Amministrativo in ogni azienda e del Direttore Generale Libertà di scelta del cittadino nell’accedere a strutture pubbliche Articolazione della dirigenza medica su due livelli Dipartimenti di Prevenzione dove vengono effettuate prestazioni di igiene e sanità pubblica Sistema di accreditamento del mercato sanitario

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Successivamente abbiamo avuto un ulteriore riforma chiamata Ter n° 229/99 con esclusività di rapporto di impiego dei Professionisti Sanitari del SSN, abbassamento età pensionabile, ridefinizione dei requisiti dei Direttori Generali e l’istituzione dei LEA. Servizio Sanitario Nazione Italiano e organizzazione Il SSN nasce con la legge 833/78, è un insieme di funzioni, strutture, servizi e attività destinate alla promozione, mantenimento e recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione. I principi fondamentali sono: Eguaglianza : ogni cittadino può usufruire di livelli standard di prestazioni fornite da SSN. Globalità : proteggere tutto ciò che riguardava la salute psicofisica. Territorialità : l’Italia viene suddivisa a zone, in ognuna delle quali opera l’USL. Solidarietà e uniformità gestionale : Fondo Sanitario Nazionale: la tassazione dei cittadini. Definizione di USL ( oggi ASL ) Le Unità Sanitarie Locali sono state create con la Legge 833/78 sono state create per perseguire le funzioni del Servizio Sociale: la tutela della salute dei cittadini e la produzione ed erogazione di prestazioni e servizi sanitari. Sono dotate di personalità giuridica, pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile da un organo monocratico ( D.Generale) e da D. Sanitario e Amministrativo nominati da lui su fiducia. LEA, Livelli Essenziali di Assistenza sono i servizi, le prestazioni che il SSN attraverso ASL e Ospedale garantisce ai cittadini. Il termine ‘’ essenziale ‘’ include i requisiti necessari per rispondere ai bisogni delle persone. Garantiscono le seguenti attività: Prevenzione collettiva e sanità pubblica Assistenza ospedaliera Assistenza distrettuale Gli enti erogatori devono dotarsi di strumenti per gestire il traffico della domanda sanitaria come: liste di attesa, ticket .

1.6 Promozione della salute

Promozione della salute = secondo la definizione della carta di Ottawa, redatta dalla Conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute dell’ 86, è un processo che consente di avere un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla. È un azione congiunta di tutti i settori della società ( governi, autorità ) per assicurare che l’ambiente conduca alla salute. Ne prendono parte singoli individui, famiglie e collettività, e i programmi di promozione devono essere adattati ai bisogni e alle possibilità dei paesi e delle regioni. La Carta di Ottawa indica le aree di promozione della salute: - Costruire una politica pubblica per la salute: promozione della salute al di la delle scelte politiche in ogni settore e ad ogni livello per renderli più consapevoli delle conseguenze delle scelte sulla salute. - Creare ambienti favorevoli: lavorare al fine di garantire condizioni di vita e di lavoro sicure, stimolanti, al fine di creare una società sana. - Rafforzare l’azione comunitaria: partecipazione effettiva della comunità all’assunzione di decisioni e all’elaborazione di strategie per raggiungere un miglior livello di salute. - Sviluppare capacità individuali: promuovere lo sviluppo individuale offrendo informazioni e assicurando eduzione sanitaria per far avere alle persone più controllo sulla propria salute. - Riorientare i servizi sanitari: tutti i servizi sanitari devono operare insieme per la creazione di un sistema che serva gli interessi della salute, appoggiando persone e gruppi nell’espressine dei proprio bisogni. Si può riassumere tutto con tre azioni principali, ovvero promuovere idee, fornire i mezzi e mediare. È essenziale promuovere idee per affrontare nuove situazioni, al tempo stesso fornire i mezzi per realizzare e rendersi conto che alcuni bisogni sono in conflitto con altri interessi e quindi mediare interessi conflittuali con quelli della salute tramite Advocacy. Health Literacy = ‘’ alfabetizzazione alla salute ‘’, indica le abilità cognitive e sociali che determinano la capacità delle persone di accedere alle informazioni, di comprenderle e di utilizzarle in modo da promuovere e mantenere una buona salute. Dipende dal livello di alfabetizzazione, ma la H.L. prevede un raggiungimento di un livello di conoscenze, abilità personali e fiducia in sé tali da riuscire a migliorare la condizione di salute attraverso la modifica degli stili di vita.

Empowerment: è un processo sociale, culturale, psicologico o politico attraverso il quale le persone o gruppi sono in grado di esprimere i propri bisogni e le proprie preoccupazioni, individuare le strategie per essere coinvolti nel processo decisionale e intraprendere azioni consentendo loro di soddisfare tali bisogni. Advocacy: è una combinazione di azioni sociali e individuali. Queste azioni vengono intraprese da/ o per conto di individui o gruppi al fine di creare condizioni di vita favorevoli alla salute e di ottenere stili di vita salutari. È una delle strategie maggiori di promozione alla salute. Informazione sanitaria = è l’intervento finalizzato a fornire conoscenze circa il proprio stato di salute. Avviene attraverso un processo di comunicazione diretto tra l’emittente e il destinatario. Educazione sanitaria = è l’acquisizione delle conoscenze, atteggiamenti, abitudini, valori che contribuiscono a proteggere da un danno alla salute. Il processo informativo si completa con quello formativo in un attività bidirezionale, in cui il destinatario attraverso un continuo scambio comunicativo assume un modo corretto di comportarsi in difesa della salute. La comunicazione nella sanità assume un ruolo di particolare rilevanza. La competenza comunicativa deve essere un’abilità non facoltativa per ogni operatore sanitario al fine di garantire efficacia dal punto di vista terapeutico, assistenziale, educativo e sociale. Il counseling è un attività relazionale, svolta da personale specializzato, finalizzata a sostenere e sviluppare le potenzialità di persone momentaneamente in difficoltà. Lo scopo fondamentale è quello dello sviluppo dell’autonomia della persona che viene guidata ad esaminare la situazione da più punti di vista e messa in condizione di attuare le scelte più giuste. Tra i mezzi di comunicazione troviamo ICT ( information & communication technology ) che supporta e facilita l’organizzazione dell’assistenza ( accesso ai referti, prenotazioni, screening, comunicazione interna tra operatori ) ; sistemi multimediali garantiscono la tempestività delle informazioni, disponibili on-line in tempo reale e tutto ciò facilita l’aggiornamento periodico degli operatori sanitari e soddisfa la curiosità degli utenti sempre in cerca di risposte rapide; attraverso anche comunicazione sonora e audiovisiva permette di ridurre le disuguaglianze in salute rendendo le informazioni utili anche a soggetti tecnologicamente meno avanzati. Attraverso la rete si assiste

ad un processo di costruzione sociale della malattia, di condivisione della propria condizione di malato favorito da blog, forum che permettono di scambiare opinioni, raccogliere consigli.

2.1 EPIDEMIOLOGIA EPIDEMIOLOGIA = è la disciplina che si occupa dello studio delle malattie e dei fenomeni ad esse connesse attraverso l’osservazione dell’andamento delle patologie nella popolazione e l’individuazione dei fattori di rischio e di benessere che possono portare all’insorgenza o alla diffusione. Le indagini epidemiologiche permettono di : - identificare obbiettivi precisi - selezionare i mezzi migliori per raggiungerli - valutare in modo oggettivo l’efficacia e le ricadute sulla popolazione degli interventi sanitari effettuati.

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Epidemiologia valutativa = analizza le caratteristiche delle prestazioni sanitarie e dei servizi riguardo l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza, l’analisi dei bisogni assistenziali, della domanda e dell’offerta. Il professionista incaricato esplica le sue attività attraverso l’identificazione dei bisogni sanitari, lo studio della rilevanza della patologia attraverso i dati correnti, i registri e studi specifici, la programmazione e l’organizzazione dei servizi sanitari ai diversi livelli. Gli epidemiologici svolgono la loro attività in: Università e altri enti di ricerca pubblici e privati Ministero della salute Agenzie sanitarie nazionali e regionali Aziende sanitarie ( USL e ospedali ) Agenzie per la protezione degli ambienti Aziende farmaceutiche Organizzazioni internazionali Si occupano di epidemiologia non solo laureati in Medicina e Chirurgia ma anche persone laureate in Chimica, Farmacia, Matematica, Psicologia, Biologia ecc. Vi è anche un alto numero di professionisti, soprattutto medici clinici, che utilizzano l’epidemiologia tanto che oggi si parla di epidemiologia clinica o

applicata a singole specialità. Emergono a tal proposito due esigenze: da un lato è opportuno mantenere la formazione epidemiologica di livello, ovvero che chiede di coniugare competenze mediche e statistiche; dall’altro fornire competenze epidemiologiche nella formazione di varie figure professionali. La conoscenza della struttura di una popolazione per sesso ed età assume una primaria rilevanza per le indagini epidemiologiche. Alto reddito = durata dii vita maggiore con larga rappresenta di anziani, bassa fecondità e ridotta mortalità infantile. Basso reddito = basso livello igienico – sanitario avremo più giovani, alta fecondità e mortalità infantile a livelli superiori. Nella Piramide delle età in ordinata = classi di età in cui è distribuita la popolazione, in ascissa = la percentuale dei...


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