Il capitale sociale parte 2 PDF

Title Il capitale sociale parte 2
Author Leonardo Napoli
Course Sociologia dei processi culturali
Institution Sapienza - Università di Roma
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CAPITALE SOCIALE: LE SUE ORIGINI E APPLICAZIONI NELLA SSOCIOLOGIA OCIOLOGIA MODER MODERNA NA di Alejandro Portes (riassunt (riassunto) o) 1. ABSTRACT Questo libro mette in evidenza le origini e le definizioni del Capitale Sociale negli scritti di Bourdieu, Loury e Coleman. Vengono distinte 4 fonti di Capitale Sociale e vengono esaminate le loro dinamiche dal punto di vista positivo e negativo. Scritti recenti sul Capitale Sociale hanno esteso il concetto da risorsa individuale a caratteristica delle comunità e delle nazioni. 2. INTRODUZIONE L’originalità e il potere della ricerca del capitale sociale provengono da due fonti:  

Il concetto si focalizza sulle conseguenze positive della socialità, mettendo da parte le caratteristiche meno attraenti. Viene data attenzione sulle forme non monetarie di ricchezza che possono rivelarsi fonti di potere e influenza.

La trattazione del concetto di Capitale Sociale nel saggio:    

È legata alla rinascita contemporanea dell’idea di capitale sociale. Vengono esaminati i vari autori associati all’uso del termine e i loro differenti approcci. Rivisita i meccanismi che conducono all’emergere del capitale sociale e alle sue principali applicazioni in campo letterario. Analizza le conseguenze “non desiderabili” della socialità.

3. DEFINIZIONI La prima analisi sistematica contemporanea del Capitale Sociale è stata introdotta da Pierre Bourdieu che lo definì come “L’insieme delle risorse reali o potenziali legate al possesso di una rete durevole di relazioni più o meno istituzionalizzate basate sulla reciproca conoscenza e sul reciproco riconoscimento”. Le reti sociali non nascono spontaneamente ma sono il frutto di strategie di investimento orientate all’istituzionalizzazione delle relazioni di gruppo, utilizzabili come fonte di ulteriori benefici. Secondo Bourdieu il Capitale Sociale si scompone in due elementi:  

Relazione sociale in sé, che consente agli individui l’accesso alle risorse possedute dagli altri consociati. La quantità e qualità delle risorse.

Una seconda fonte contemporanea è il lavoro dell’economista Glen Loury. Egli giunge al concetto di Capitale Sociale attraverso la sua critica sulle teorie neoclassiche sulle ineguaglianze di reddito basate sulla loro razza ed influenze politiche. Egli riteneva che tali teorie, che si basavano sull’esistenza di un campo paritario di competizione fondato sulle abilità e leggi antirazziste, non bastassero a ridurre le disuguaglianze razziali, in quanto la povertà ereditaria dei genitori di colore viene trasmessa ai loro figli attraverso scarsità di risorse materiali e ridotte opportunità di istruzione. Anche se Loury non sviluppa un concetto dettagliato di Capitale Sociale che nella sua versione originale viene menzionato una sola volta, sottolinea come il contesto sociale che determina il Capitale Sociale, condizioni i risultati raggiungibili dagli individui, ossia la possibilità di acquisire competenze che vadano ad accrescere il capitale umano.

Il lavoro di Loury ha aperto la strada ad un’attenta analisi del processo elaborata da Coleman, concentrata sul ruolo del Capitale Sociale nella creazione di capitale umano, ossia di competenze e abilità. Coleman ha definito il Capitale Sociale in base alla sua funzione come “una varietà di entità che hanno in comune il fatto di presentare tutte alcuni aspetti delle strutture sociali e di facilitare le azioni di alcuni attori”. Questa definizione risultò molto vaga che portò lo stesso Coleman ad includere nella sua definizione i processi generanti e le conseguenze derivanti dal suo possesso. Le risorse ottenute attraverso il Capitale Sociale hanno, dal punto di vista del ricevente, il carattere di un dono. Perciò è fondamentale distinguere le risorse stesse dall’abilità di ottenerle in virtù dell’appartenenza a differenti strutture sociali, distinzione effettuata da Bourdieu ma oscura in Coleman. Equiparare il Capitale Sociale alle risorse ottenute attraverso esso può condurre a dichiarazioni ripetitive (LE PERSONE DI SUCCESSO HANNO SUCCESSO). Dunque un trattamento sistematico del concetto di Capitale Sociale deve distinguere:   

I possessori di Capitale Sociale (CHI FA RICHIESTA) Le fonti di Capitale Sociale (CHI ACCOGLIE LA RICHIESTA) Le risorse stesse

Nonostante queste limitazioni, i saggi di Coleman hanno il merito di dare visibilità al concetto nella sociologia americana, evidenziando l’importanza di acquisire capitale umano e identificare i meccanismi attraverso quale è stato generato. Dopo le analisi di Bourdieu, Loury e Coleman, sono state pubblicate un numero consistente di analisi teoriche del Capitale Sociale. Nel 1990 Baker definì il Capitale Sociale come “una risorsa che gli attori reperiscono da specifiche strutture sociali e che poi usano per perseguire i loro interessi; tale risorsa deriva dai cambiamenti che si verificano nel rapporto fra gli attori”. Schiff definisce il concetto come “l’insieme di elementi della struttura sociale che influenza le relazioni fra persone; essi sono input o argomento della produzione e/o funzione di utilità”. Burt lo interpreta come l’insieme di “amici, colleghi e, più in generale, contatti grazie ai quali si ha possibilità di sfruttare il proprio capitale finanziario e umano”. 4. LE FONTI DEL CAPITALE SOC SOCIALE IALE Bourdieu e Coleman mettono in evidenza nelle loro analisi il carattere sacro del Capitale Sociale rispetto ad altre forme di capitale e asseriscono che si entra in possesso solo relazionandosi con altre persone Il Capitale Sociale è innato nella struttura delle loro relazioni. Per esserne in possesso, un individuo deve entrare in relazione con altre persone, e sono queste ultime e non egli a costituire la vera fonte del vantaggio derivante dal suo possesso. Ad un livello più generale è possibile fare una distinzione fra: 



motivazioni consumatorie: sono quelle motivazioni spinte da un obbligo da parte degli individui a rispettare le norme che hanno interiorizzato e ad agire in conformità alle regole morali, sociali ed etiche condivise. motivazioni strumentali: sono quelle motivazioni spinte dalla volontà di un individuo per realizzarne un secondo fine.

Esistono altre ulteriori fonti di Capitale Sociale che si inseriscono nella dicotomia motivazioni consumatorie e strumentali, ma in modo differente: 

Simmel, Homans e Blau fanno riferimento alla motivazione strumentale come fonte di Capitale Sociale, definendolo come l’accumulazione di obblighi esterni derivanti dal rispetto della reciprocità, intesa





5.

come norma. In questo contesto i donatori di risorse garantiscono l’accesso ad esse con l’aspettativa di essere ripagati in futuro. Marx si riferisce alla motivazione consumatoria come fonte di Capitale Sociale nella sua analisi sulla coscienza del proletariato industriale. Egli ritiene che i lavoratori entrino in solidarietà quando si riconoscono in una problematica comune, identificandosi gli uni con gli altri e supportando le reciproche iniziative. Per questa ragione gli atteggiamenti altruistici degli attori in un dato contesto, non sono universali ma determinati dalla comunità in cui gli attori agiscono. Secondo Marx la fonte del Capitale Sociale è il vincolo di solidarietà che sussiste tra gli individui. Durkheim si riferisce alla motivazione sociale come fonte del Capitale Sociale, definendolo come il vincolo fiduciario rafforzato che facilita le transazioni tra donatori e riceventi poiché si basa sulla capacità sanzionatoria delle comunità. In questo caso la motivazione che induce i donatori a fornire beni è strumentale ma l’aspettativa di essere ripagati è basata sull’appartenenza del beneficiario ad una struttura sociale comune, che possa garantire al benefattore un aumento di valore del suo status o della sua approvazione. GLI EFFETTI DEL CAPITALE SO SOCIALE: CIALE: LE RECENTI RICER RICERCHE CHE

Portes individua tre funzioni di base del Capitale Sociale: a) Come fonte di controllo sociale b) Come fonte di sostegno familiare c) Come fonte di benefici acquisiti attraverso reti extra-familiari Tuttavia questi non sono gli unici effetti causati dal Capitale Sociale, poiché ve ne sono anche di negativi. a) CAPITALE SOCIALE COME FFO O NTE DI CON CONTROLLO TROLLO SOCIALE: STUD STUDII SULL’IMPOSIZIONE DE DELLE LLE REGOLE. Il Capitale Sociale creato da strette reti di comunità è utile a genitori, insegnanti e polizia che cercano di mantenere la disciplina e promuovere il consenso tra coloro che sono sotto la loro responsabilità. Tra le fonti di questo tipo di Capitale Sociale, è possibile identificare il vincolo di solidarietà e il vincolo fiduciario rafforzato che rendono non necessari i controlli formali e rendono facile l’agire individuale. È inoltre cruciale quando è definito una proprietà di collettività quali città o nazioni. b) CAPITALE SOCIALE CO COME ME FONTE DI SSUPPORTO UPPORTO GENITORIALE E PARENTALE. Le famiglie in cui l’onere di educare i figli grava principalmente su uno dei due genitori, possiedono questa forma di capitale sociale in misura maggiore rispetto alle famiglie di genitori single, il che comporta un maggiore arricchimento della personalità per i bambini cresciuti nel primo tipo di struttura familiare. Per i bambini cresciuti nelle famiglie composte un solo genitore, il Capitale Sociale tenderà ad essere minore in quanto non beneficiano della presenza a casa del secondo genitore e subiscono un cambio di residenza frequente che comporta una riduzione dei legami con gli altri membri della comunità. c) CAPITALE SOCIALE CO COME ME FONTE DI BENEF BENEFICI ICI ACQUISITI ATTRAVER ATTRAVERSO SO RETI EXTRA EXTRA-FAMILIARI -FAMILIARI La funzione più comune attribuita al Capitale Sociale è quella di fungere da fonte di benefici mediati dalle reti sociali che vanno al di là del vincolo familiare. Questa definizione si avvicina a quella espressa da Bourdieu per cui il supporto genitoriale nella crescita dei figli è fonte di capitale culturale mentre il Capitale Sociale si riferisce ai vantaggi acquisiti per mezzo dell’appartenenza a reti sociali. Inoltre sono stati svolti studi su:  

Spirito imprenditoriale degli immigrati delle comunità etniche Nicchie di mercato etniche

Il potere delle catene di rete è tale che i posti di lavoro per cui non sono richieste esperienze precedenti lavorative sono spesso affidate ad amici e parenti che vivono in località remote piuttosto che a lavoratori del luogo. La situazione opposta si presenta quando vi è la mancanza di connessioni sociali in comunità impoverite. 6. IL CAPITALE SOCIALE NEGA NEGATTIVO È importante sottolineare gli effetti negativi del Capitale Sociale per due ragioni:  

Per evitare di rappresentare le reti comunicative, il controllo sociale e le sanzioni collettive come benedizioni. Evitare di trasformare un’analisi sociologica in mere dichiarazioni moraliste.

Studi recenti hanno individuato almeno 4 effetti negativi associati al Capitale Sociale: a) b) c) d)

Esclusione degli outsider Eccessive pretese verso i membri del gruppo Restrizioni alla libertà individuale del gruppo Norme livellanti verso il basso

a) ESCLUSIONE DEGLI OUTSID OUTSIDER ER Gli stessi legami forti che portano benefici ai membri di un gruppo, lo rendono solitamente capace di imporre barriere all’entrata. Altri casi sono legati al controllo crescente sulle attività produttive. Waldinger ci mostra che “le stesse relazioni sociali che… incrementano la facilità e l’efficienza con cui gli scambi economici hanno luogo fra i membri della comunità, ne limitano implicitamente il godimento da parte degli estranei”. I gruppi etnici non sono i soli ad usare il capitale sociale per trarne vantaggio economico. b) ECCESSIVE PRETESE V VERSO ERSO I MEMBRI DE DELL GRUPPO Il secondo effetto negativo del capitale sociale è opposto al primo perché il gruppo o la chiusura della comunità possono in qualche modo ostacolare in certe circostanze il successo delle iniziative imprenditoriali dei loro membri. Le comode relazioni all’interno di uno stesso gruppo riscontrate in comunità altamente solidali possono dar luogo a problemi di free-riding (BENEFICIARE DI QUALCOSA GRATUITAMENTE) di dimensioni enormi, in quanto i membri meno diligenti si rivolgono a quelli più affermati per qualsiasi tipo di richiesta, poiché ciò è a loro consentito dalla struttura normativa condivisa. c) RESTRIZIONI ALLA LIBE LIBERTA’ RTA’ INDIVIDUALE DEL GRUPPO L’appartenenza ad una comunità o ad un gruppo richiede necessariamente un certo grado di adeguamento o conformità. Quanto detto è espressione del dilemma tra la solidarietà verso la comunità e la libertà individuale analizzati da Simmel. Egli nel suo saggio si è espresso a favore dell’autonomia e della responsabilità individuale. Invece secondo Rumbaut, le restrizioni alla libertà individuale possono aver creato dei vincoli in base ai risultati scolastici degli studenti. d) NORME LIVELLANTI VERSO IL BASSO Ci sono delle situazioni in cui la solidarietà di gruppo è cementata da esperienze condivise di avversità e opposizione alla società di massa. In questi casi le storie di successo individuale minano la coesione di gruppo in quanto quest’ultimo si fonda sul presupposto che tali eventi non si verifichino. Il risultato è la presenza di norme livellanti verso il basso che agiscono per mantenere al proprio posto i membri di un gruppo oppresso e indurre il più ambizioso ad abbandonarlo. 7. CAPITALE SOCIALE CO COME ME CARATTERISTICA DI CO COMUNITA’ MUNITA’ E NAZIONI

Gli scienziati della politica introducono un’ulteriore analisi sul concetto di Capitale Sociale, eguagliandolo al livello di “civiltà” nelle comunità. Secondo Putnam il Capitale Sociale è definito come l’insieme delle “caratteristiche di organizzazioni sociali, quali reti, norme e vincoli di fiducia, che facilitano l’azione e la cooperazione finalizzate al soddisfacimento di mutui benefici”. Il carattere collettivo di questa interpretazione del concetto emerge chiaramente dalla seguente citazione “lavorare insieme è più facile in una comunità che ha la fortuna di possedere una quantità (STOCK) consistente di Capitale Sociale”. In pratica, tale stock eguaglia il livello di coinvolgimento ed il comportamento partecipativo all’interno di una comunità. La prospettiva di una facile diagnosi dei problemi della nazione e di una soluzione immediata ha attratto l’attenzione pubblica. La circolarità logica è il problema fondamentale della tesi di Putnam. Come proprietà di comunità e di nazioni piuttosto che di individui, il Capitale Sociale è sia una causa e un effetto. Ciò conduce a risultati positivi come lo sviluppo economico e il basso tasso di criminalità. Le città ben governate e progrediscono economicamente possono farlo in quanto hanno un alto capitale sociale mentre le città più povere mancano di questa virtù civica. Nell’analisi di Putnam sulle città italiane, fattori come le differenze nei livelli di sviluppo economico, dell’istruzione o delle preferenze politiche si sono dimostrati fattori casuali imperfetti. Per evitare di ripetizioni, l’analista del Capitale Sociale deve badare a certi avvenimenti logici: a) b) c) d)

Separare la definizione del concetto, teoricamente e empiricamente dai suoi effetti presunti Stabilire controlli sulla direzione temporale Verificare la presenza di altri fattori in grado di spiegare sia il Capitale Sociale che i suoi effetti Identificare le origini storiche del Capitale Sociale comunitario in maniera sistematica.

il percorso intellettuale che ha trasformato il Capitale Sociale da caratteristica individuale a caratteristica di città e nazioni, ha ignorato tali criteri. 8. CONCLUSIONE La popolarità del concetto di Capitale Sociale è tale in quanto richiama l’attenzione verso fenomeni reali e di grande importanza ma la sua messa in evidenza è esagerata per due motivi:  

L’insieme dei processi è stato studiato in passato sotto altre etichette Si crede che il Capitale Sociale procuri un rimedio immediato a problemi sociali più grandi, come promesso dai sostenitori più coraggiosi

Il Capitale Sociale dal punto di vista di Portes, ha un posto nella teoria e nella ricerca a patto che vengano riconosciute le differenti fonti ed effetti e che vengano esaminati anche gli effetti negativi con la stessa importanza....


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