Introduzione alla storia dell\'architettura- Bruschi PDF

Title Introduzione alla storia dell\'architettura- Bruschi
Course Beni Culturali
Institution Università degli Studi di Catania
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Ottimo riassunto di Introduzione alla storia dell'architettura- Bruschi...


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INTRODUZIONE ALLA STORIA DELL’ARCHITETTURA Arnaldo Bruschi 2. Storia e architettura Lo scopo della storia dell’architettura non è soltanto quello di delineare un quadro complessivo di sviluppo nel tempo e nei diversi luoghi di successive vicende ed espressioni ma anche e soprattutto quello della comprensione delle singole opere, del perché di ogni singola architettura. Ciò avviene dopo essersi documentati sui dati noti ma anche aver saputo guardare, osservare, vedere, aver posto problemi, aver fatto confronti, pensato a possibili alternative. Storia: “scienza” che ha per fine la “conoscenza” del passato nei suoi eventi e nelle sue fasi di sviluppo nel tempo. L’oggetto della ricerca riguarda fatti, fenomeni, eventi per loro natura, per definizione, singolari, unici, irripetibili, in quanto prodotti da uomini diversi, in situazioni, tempi e luoghi e in contesti storici diversi. La storia tende ad una ricostruzione “scientifica” del passato, cioè il più possibile “oggettiva”: verificabile da altri. Lo storico deve pertanto, per quanto è possibile, essere emotivamente distaccato dall’oggetto della ricerca. La storia è una scienza “umana” (si occupa in particolare dell’uomo e delle sue attività) e tra quelle umane è una delle scienze “indiziarie”, cioè cerca di ricostruire i fatti avvenuti nel passato secondo un “paradigma epistemologico” che opera mediante la ricerca e l’osservazione di indizi, segni, dati, testimonianze di vario genere. Ogni storia di una vicenda del passato, anche lontano è storia contemporanea, storia e documentazione del presente, cioè risponde sempre, in qualche modo, a una domanda di attualità e contemporaneità. Ogni ricerca storica deve essere condotta secondo un metodo consapevole, organico e rigoroso e non è mai veramente finita. La storia dell’architettura è una parte della storia generale: quella che ricerca le conoscenze e studia lo svolgimento storico, nel tempo e nello spazio, di una particolare attività umana che chiamiamo “architettura”. L’architettura non è soltanto l’edificio, un gruppo di essi o un complesso o uno spazio urbano, ma è il risultato dell’insieme degli interventi, trasformazioni, cambiamenti, aggiunte o sottrazioni introdotte dagli uomini, che intervengono sull’ambiente preesistente naturale o artificiale in vista delle necessità, fisiche, materiali o spirituali della vita dell’uomo. Come è notissimo fin dal tempo dei Greci e come ricorda Vitruvio ogni manufatto architettonico deve rispondere, e insieme, è caratterizzato, da tre aspetti o “requisiti”: l’utilitas (rispondenza dell’opera allo scopo legato alle necessità della vita umana, per il quale è stata prevista e attuata), la firmitas (stabilità, sicurezza, resistenza strutturale dell’opera all’azione delle forze fisiche) e la venustas (aspetto fisico, forme dell’edificio, quindi è un requisito relativo e variabile nel tempo, perché legato al “gusto” personale o socialmente diffuso più o meno persistente, al “giudizio”, alla valutazione critica, al delicato concetto di “qualità”). 3. Il processo formativo dell’architettura Il processo di formazione di un’opera architettonica si articola in quattro fasi, ognuna delle quali decisiva, in rapporto al risultato finale: la formulazione e messa a punto del programma, la definizione del progetto, la concreta attuazione fisica dell’opera, la sua fruizione e utilizzazione o trasformazione nel tempo. Ciascuna di queste fasi ha come principali responsabili rispettivamente il committente, l’architetto, gli esecutori, i fruitori. Bisogna quindi immedesimarsi in ciascuno di questi protagonisti: ricostruire la loro specifica personalità, comprendere le loro motivazioni, i loro interessi (anche materiali), i loro vincoli, le loro ambizioni, le loro capacità, la loro cultura, la loro mentalità evitando, per quanto possibile, di sovrapporre la nostra alla loro personalità. 4. Indicazioni di metodo per lo studio storico dell’architettura Parte prima: Conoscenza dello stato attuale degli studi sull’argomento prescelto A) Acquisizione delle specifiche conoscenze sul tema all’inizio della ricerca (bibliografia) B) Raccolta dei dati relativi all’opera oggetto di studio (committenti, contesto, sito, consistenza, esecutori, mezzi economici e fisici) C) Selezione della critica e dei giudizi sull’opera in esame D) Conoscenza diretta dell’oggetto dello studio. Una prima ricognizione, in situ, dell’opera

E) “Regesto” = Cose fatte, avvenute = I dati noti, interpretazioni che sono riportati in un complessivo quadro sintetico di tutti i fatti riguardanti l’argomento studiato. F) Ricerca delle possibili lacune di notizie e dei problemi aperti, irrisolti, campo di nuove ricerche G) Individuazione ed elenco dei personaggi implicati nell’opera H) Inserimento dell’oggetto di studio nel contesto storico e architettonico generale del suo tempo. Confronti I) Breve sintesi critica dello stato delle conoscenze note e delle essenziali interpretazioni storiografiche Parte seconda: Ricerca “filologica” di nuovi inediti dati A) Individuazione e raccolta di nuova documentazione scritta (o anche, in certi casi, orali) = Riguarda la ricerca di dati di fonti e di documenti d’archivio inediti. B) Individuazione e raccolta di nuova documentazione visiva = disegni di progetto e di rappresentazione di ogni tipo, schizzi, fotografie antiche…. C) Individuazione e raccolta di nuova documentazione reperibile in situ D) Analisi diretta dell’edificio nei suoi diversi elementi costitutivi presenti E) Confronti delle caratteristiche dei dati raccolti nella fase precedente con altre opere ed elementi sicuramente datati e con caratteri confrontabili = Il confronto con altre opere per qualche aspetto paragonabili all’opera in esame è strumento essenziale di conoscenza. = come diceva Leonardo “La conoscenza avviene per comparazione” F) Aggiunta di notizie sui personaggi implicati nell’opera G) Nuovo regesto: integrazione del precedente regesto con i dati inediti H) Individuazione delle lacune di conoscenza e dei problemi filologici aperti I) Trascrizione grafica dei risultati della ricerca L) Breve conclusione “filologica” d’insieme Parte terza: Analisi interpretativa e critica personale A) Osservazione critica dell’opera in esame, nel suo insieme, nelle sue parti e nei suoi particolari B) Individuazione di specifici problemi o nodi critici caratterizzanti l’opera nel suo essere irripetibile 5. Proposta di un metodo specifico di lettura critica dell’opera architettonica (= capitolo 3)....


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