Istituzione e società dell\'immagine PDF

Title Istituzione e società dell\'immagine
Author Lucrezia Ciotti
Course Istituzioni e società dell'immagine
Institution Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
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Appunti con approfondimenti ...


Description

Le istituzioni devono essere permanenti e devono dare l'idea di stabilità per tutto il corso del loro tempo. Visualità= nessuna istituzione rinuncia alla visualità Comunicazione= si affida alla visualità, infatti molti dispositivi della comunicazione sono costruiti da segni visuali per esempio la tv la radio il cinema eccetera. la comunicazione può essere trasmissione dall'alto o di altro tipo, la prima rappresenta l'Unidirezionalità. La comunicazione mette al centro l'immagine infatti Molto spesso si parla di quanto un'immagine sia comunicativa. Nel nostro presente viene molto sollecitata la vista escludendo tutti gli altri tipi di comunicazione. A studiare il problema della comunicazione è Danilo Dolci che tratta il problema i distingue: - trasmissione unidirezionale dall'alto verso il basso - comunicazione circolare Rappresentazione=al centro dell'esperienza della modernità c'è sempre una rappresentazione le immagini infatti sono sempre più autonomi rispetto all'oggetto che rappresentano. Per rappresentazione si intende qualcosa che rende presente una persona o una cosa assente o lontana che dentro la rappresentazione però appare vicina. tutto questo a seconda del punto di vista perché attraverso questa cambia la percezione di ciò che vediamo. Intendiamo quindi una rappresentazione come comunicazione per immagine, richiama qualcosa, taglia qualcosa è sempre un modo di guardare nulla di neutro e oggettivo. È sempre frutto di una posizione morale ovvero vedo una cosa ma non escludo altre. Il concetto di rappresentazione viene ripreso nel 1642 nel De Cive di Thomas Hobbes-> Il termine persona indica sempre l'apparente esterna di un uomo, il volto che sollecita la apparenza scenica-> la prima rappresentata dal volto e sollecita qualcosa la seconda da una maschera. Per Hobbes il termine persona indica sempre l'essere umano e anche la sua maschera, un che tiene insieme persone che fanno lo stesso mestiere ma anche divisa perché separa dall'esterno Annulla l'individualità dei singoli e non sono molti. Per Hobbes la rappresentazione ha 1000 varianti tra cui: - rappresentazione politica, teatrale giudiziaria eccetera… In questi tre casi segnala una somiglianza tra la rappresentanza politica in cui l’elettore è distante dall’eletto: -la rappresentanza giudiziaria da imputato ad avvocato - rappresentanza teatrale tra attore e il testo da lui rappresentato In tutti questi casi c'è un invitato invisibile che è lo spettatore, lo spettatore coincide con il nostro guardare e osservare cosa accade.

La rappresentanza fortemente connessa con la rappresentazione, avvengono attraverso atti di comunicazione verbale e non verbali La citazione del Leviatano del 1651 di Hobbes in cui si dice che: - la rappresentanza ha una sua autonomia, non è soltanto un richiamo di altre cose ma vale per sé stessa in quanto appare per esempio nei confronti di un quadro si tratta di una rappresentazione ma è soprattutto un quadro. Nella copertina del Leviatano è presente un gigante mostruoso, è tutto un gioco di sguardi, uno sguardo di forza ma anche Paterno, uno sguardo sul territorio ma anche uno sguardo che va oltre i confini guardando al nemico, Un nemico che viene rappresentato dallo Stato. La rappresentazione e la rappresentanza avvengono tramite atti di comunicazione affidati al linguaggio parlato non parlato verbale alle immagini sempre centrale è il discorso dello sguardo e dell'immagine dentro l'atto di comunicazione. Oggi ci troviamo di fronte a una crisi della statualità-> le istituzioni entrano in cristi, separazione tra Stato e individuo, separazione dei poteri e costituzione delle leggi. Tutto questo lascia intravedere secondo Hespana un reticolo di relazioni e meccanismi di potere che noi stessi azioniamo quotidianamente perché inseriti all’interno di essi. Questo vuol dire fare attenzione non solo ai grandi modelli ma anche alle piccole organizzazioni come la scuola la famiglia, poteri che normalmente restano non visti dagli storici diventano oggetto di indagine e ricerca critica. Nell'età contemporanea queste organizzazioni diventano anche un governo delle cose e hanno una norma di vita interna capace di governare sé stessi attraverso principi e scelte di vita-> la famiglia al governo della casa. Pur non essendo uno stadio è capace di produrre delle regole, delle norme e di fissare anche delle tradizioni creando relazioni con gli altri. Con l'affermarsi di questi poteri gli storici fanno sempre il più attenzione a meccanismi meno formalizzati di realizzazione di ordinamento sociale, meccanismi che non sono quelli legislativi o statali ma riguardano l'organizzazione di questi poteri di piccole scale.

La società dello spettacolo Per Debord diventa sempre più centrale l'idea della rappresentazione dell'immagine, il mondo reale si trasforma in immagine queste diventano talmente forti e dominanti che sembrano reali>questa società definita appunto società dello spettacolo società dell'immagine rappresenta: - un continuo rinnovamento tecnologico - intreccio fra economia e Stato - ricorso al Segreto - dominio del falso - effetto di eterno presente

è una società che si mostra che ricorre la rappresentazione alle apparenze, vive tutta dentro il presente un orizzonte necessario è obbligato che rompe i rapporti con il passato e il futuro. Centralità dei concetti di istituzione rappresentanza comunicazione ed immagine attraversate di conseguenza da una corrente sotterranea, un punto di vista, il scegliendo una posizione rispetto a tutto questo. Una prospettiva di tipo storico critica che rimette in circolazione il rapporto tra passato e presente e osserva criticamente lo stato delle istituzioni e degli atti di comunicazione è la promozione gestante di immagini. Istituzioni-> costruiscono i rapporti sociali e di potere attraverso norme ed usi che regolano la vita dei gruppi sociali Il leviatano del 1651 è la prima grande istituzione, per tenere lontana la paura,, la morte, il disordine, le persone creano un patto uscendo dal loro stato naturale e creando una nuova istituzione-> Lo Stato, un'autorità che serve a tenere insieme individui a proteggerli. questa nuova macchina artificiale Serve a far uscire l'uomo dallo Stato di natura, condizione di paura e di disordine, da cui deriva l'arte dell'uomo artificiale rappresentato appunto dalla figura del Leviatano: - un uomo artificiale - prima grande rappresentazione della comunità politica Somiglia a un corpo umano ma è in realtà un corpo artificiale. Nel 1719 il romanzo Robinson Crusoe di Daniel Defoe e la rappresentazione della costruzione e dell'organizzazione dello Stato moderno. Quando il protagonista naufraga sull'isola si instaura una similitudine con il naufragio dell'Inghilterra dello stato civile. Robinson precipita nello stato di natura ma è l'unico sopravvissuto, cerca di uscire dallo Stato di paura e prova a ricostruire l'immaginario di uno Stato politico grazie alla forte immaginazione. Nel mezzo di un’isola deserta da solo e con poche cose riesce a costruire organizzare un vero stato, uno stato però senza sudditi perché lui al tempo stesso il sovrano il suddito di sé stesso. Qualche anno dopo egli capisce però che ci sono altre esistenze sull'isola vedendo delle impronte sulla sabbia, questo può rappresentare tribù cannibali ospite allo stato civile che gli aveva creato quindi Robinson precipita nel terrore-> Questa rappresenta una minaccia di un disordine che viene dall'esterno, alla fine però accoglie questa persona che Battezza con il nome venerdì, lo fa diventare suo cittadino e in questo modo può completare il quadro dello Stato ricreato dal nulla. Sia prima di Hobbes, sia prima di Defoe, c'è stata la scoperta dell'America questo significa e ci dà la certezza che esiste qualcosa di ignoto al di fuori dell'Europa. La costruzione dello Stato che si stabilisce tra il 500 e il 600 tiene conto di uno scenario europeo ma anche mondiale, da questo Nasce un problema di comunicazione tra Stati:

- lo Stato deve servirsi di una strategia comunicativa, problema ancora presente - nel Medioevo Dante, la sfera religiosa politica e giuridica si mescolano in un'unica istituzione con lo Stato moderno e Hobbes queste si dividono. - i poteri e le istituzioni non possono non mostrarsi, attraverso questo lo Stato si conserva si mostra e si sottrae alla vista.

Las Meninas è un dipinto del 1656 di Diego Velázquez. È un ritratto della famiglia del re di Spagna, Filippo IV, e di alcune persone a loro più vicine. Protagonista dell’opera è Margherita, raffigurata al centro dell’opera. Figlia dei sovrani di Spagna, Filippo IV e Marianna d’Austria. Poste alla destra e alla sinistra dell’infante Margherita ci sono le due damigelle d’onore. Quella alla nostra sinistra le offre la brocca dell’acqua mentre quella di destra, è intenta ad inchinarsi. I nani sono posti sulla destra del quadro: uno appoggiato con il piede su un cane, mastino, e accanto a lui la nana che rivolge lo sguardo direttamente verso lo spettatore. Dietro alla damigella di destra ci sono: una donna vestita da monaca e un uomo, funzionario di corte. In primo piano, dietro al cavalletto che sorregge una grande tela, è raffigurato il pittore, Velázquez mentre dipinge. Infine, Sul fondo appare un uomo, nell’atto di entrare nella stanza e sullo sfondo della parete sono affissi due quadri che rappresentano delle figure mitologiche e uno specchio che apparentemente sembrava essere un dipinto ma, dopo si vedono i monarchi, genitori di Margherita. La scena è illuminata dalla luce che proviene dalla finestra esaltando i personaggi principali, tra cui Margherita, e dalla porta aperta che dà accesso alla stanza sullo sfondo. La luce e la prospettiva sono due elementi che caratterizzano l’opera, infatti, come abbiamo visto in precedenza i soggetti sono posizionati in maniera strategica per creare più piani visivi che attirano l'attenzione su varie aree della stanza. Rappresenta un quadro di propaganda che esalta il potere della monarchia ed è quindi una rappresentazione della realtà. Ci sono due chiavi di lettura per questo dipinto: il controcampo e l’osservatore, sullo stesso piano c’è la monarchia che con lo spettatore crea un controcampo. Il controcampo è il luogo in cui ci troviamo noi, gli spettatori. Ed è creato anche dagli sguardi degli altri personaggi. Grazie al gioco di luce e di prospettiva Velázquez ha fatto in modo che ai nostri occhi risaltasse la figura di Margherita, mentre i personaggi hanno lo sguardo rivolto verso di noi, spettatori. La rappresentazione del potere e si rappresentato ma allo stesso tempo è l'elemento più occultato è nascosto del quadro Il pittore è il ponte tra il modello che si fa dipingere e il quadro, qualcosa che si vede qualcosa che non si vede, nello spazio del quadro non si vede quello che Velazquez sta dipingendo, Infatti sembra che guardi noi ma in realtà sta guardando il modello.

La nostra presenza quindi è fuori dal quadro ma sembriamo essere di troppo, allo stesso tempo diventiamo una figura fondativa del quadro in quanto ne siamo attratti. Velazquez rappresenta sé stesso come L'artista è l'autore dell'Opera con cui si stabilisce un legame indissolubile.

Sermoni/Catechismi Nel 2001 Bobbio e Maurizio Viroli scrivono il ‘dialogo intorno alla repubblica’-> parlano della necessità e dell'importanza della Costituzione della vita della democrazia repubblicana. In forma dialogica spiegano il catechismo repubblicano I catechismi costituzionali fanno parte di libri di cultura che abbracciano diversi ambiti della vita giornaliera e mondana dei cittadini come per esempio agricoltura Commercio eccetera vengono tutti in lingua semplice per arrivare a tutti. ‘’Catechismo repubblicano per l'istruzione del popolo’’ 1799= Viene attribuito erroneamente a Michele Natale un vescovo impiccato con Eleonora Fonseca nella piazza del Mercato di Napoli. viene illustrato il popolo dei cittadini con tono prescrittivo e le domande presenti nel testo sono una finzione per illustrare meglio la risposta la quale già si trova nella domanda. Catechismo monarchico 1820= scritto ha copiato la Costituzione spagnola del 12, c'è la monarchia è la religione cattolica. i catechismi più efficaci sono stati scritti in dialetto in siciliano o in napoletano quindi soprattutto dialetti del Sud ‘’Catechismo costituzionale anni 40’’= Ha una forza persuasiva di raggiungere un gran numero di ascoltatori soprattutto analfabeti infatti viene utilizzato un linguaggio parlato Questi catechismi sostituiscono quindi libri traina e filosofie in questo modo il mondo scritto il mondo parlato si intrecciano tra loro. ‘’La visione dopo il sermone’’= è presente un discorso allocutivo che fonda la sua forma dialogica, per All’ utilità intendiamo che il parlante si rivolge a qualcun altro, quindi è in cerca di un ascoltatore e caratteristica fondamentale è che cerca delle risposte. -Uso insistito di pronomi - uso continuo di interrogative o esclamazioni - uso della punteggiatura - polo del parlato- parlato/ scritto- scritto= tra questi due mondi ci sono mondi intercettati dal catechismo e dal sermone che ha l'intenzione di produrre l'effetto della visione importanza infatti all'oralità bisogna coinvolgere e persuadere l'ascoltatore attraverso la retorica si evoca la visualità e le immagini. ‘’Sermone anonimo del 20-21’’= il passato prima e dopo la Costituzione, tiene insieme il principio monarchico, la religione e il popolo, e al suo interno interviene una voce che è l'interlocuzione

L'ultimo dei catechismi proviene dalla tradizione religiosa, nascono rafforzare nei fedeli la fede. Vengono poi rubati dalla Repubblica giacobina nella Rivoluzione francese. Diventano modello di persecuzione di convinzione per i cittadini, dopo L'Antico regime da catechismo religioso passò ad essere un catechismo politico. Dai catechismi rigorosamente in forma dialogica si parte i sermoni costituzionali più vicini alla verbalità un dialogo più aperto e più vivo nascono così anche se nell'ambito religioso e poi iniziano a riferirsi ai cittadini. Comune questi testi per infondere regole? Caratteristiche dei catechismi è che fanno riferimento ad una normatività molto più ampia di quella tecnica giuridica: - ricorrono ad argomenti di tipo morale estetico religioso e politico, normatività di vecchio regime - normatività ampia e stratificata che si avvale degli espedienti linguistici della retorica - insegnano una dottrina civile, in precetto morale, con una forte attenzione alla gerarchia tra parlanti Da catechismi repubblicani durante la restaurazione diventano catechismi di monarchia mostrano le necessità delle monarchie costituzionali. Da precetti costituzionali diventano anche morali e religiosi che spiegano insegnano alcuni aspetti di alcune categorie lavorative. Opinione pubblica=Si presenta attraverso giornali e riviste che rappresentano i diversi partiti politici e si forma al livello dei cittadini la categoria infatti è il popolo un popolo di sudditi di famiglie non più quello della Rivoluzione francese dei cittadini. Mario Perniola libro del 1996 ‘’contro la comunicazione’’ Secondo lui la comunicazione è l'opposto della conoscenza, fatta di conflitti e di diverse opinioni. se dai contesti comunicativi personali e privati passiamo a quelli pubblici la sostanza delle cose non cambia perché il pubblico stesso a essere preso nella captazione immaginaria. Infatti, la comunicazione pubblica quando assume la forma di un contraddittorio non è una Arena in cui due contendenti si affrontano, Ma si basa su un presupposto universalmente accettato: - intimazione rivolta al pubblico a identificarsi con l'uno con l'altro dei due antagonisti perciò sotto l'apparenza del conflitto riemerge l'aspetto essenziale della comunicazione, vale a dire la sua incapacità di pensare una vera opposizione e di reggere un vero conflitto. nei primi versi si riferisce alla comunicazione pubblica che implica sempre degli ascoltatori che stanno al di fuori del dialogo ma ne fanno parte in questo caso può considerarsi il terzo giudicante. Il presupposto della comunicazione è che il pubblico deve riuscire a identificarsi con uno dei due antagonisti. linguistica-> riflessione sui segni->Saussure fa una teoria generale dei segni la linguistica generale e riflette su Cos'è un segno: - due componenti fondamentali, l'espressione e il significato. l'espressione rappresenta il significante che pronuncia una parola o la scrive mentre il significato è il contenuto.

Nel 1960 si afferma la prima tribuna elettorale in TV per le elezioni del 6 novembre dove alcuni partiti fanno dibattiti televisivi con una conferenza di 10-15 minuti dove presentano le loro proposte e dove vengono presentati interventi dei giornalisti con botta e risposta. C'è una comunicazione politica ma filtra anche una comunicazione con poche interruzioni.

Dopo la dopo la Rivoluzione francese si impone il modello Stato/individuo: lo stato rappresenta la legge la separazione dei poteri e la giustizia mentre l'individuo gode dei diritti dati dal lottato adempia dei doveri è uguale a tutti gli altri davanti la legge. Alla fine, dell'800 e l'inizio del 900 questo modello va in crisi perché gli individui scoprono intorno a sé altri poteri quindi una socialità, ogni potere presenta una sua organizzazione è un sistema interno di regole. Gli individui si allontanano sempre di più fin quando in Italia liberale si forma l'avvento delle masse. Attraverso l'affermarsi di questi poteri diventa evidente cosa ci sia fuori dall'individuo e dallo Stato. La domanda che sorge spontanea però è come se sia arrivata a questa tesi Visto che fino a quel momento l'individuo era l'unico soggetto di autorità pubblica. Come abbiamo detto lei insieme è stato individuo costituiscono il patto sociale, tra le due guerre iniziano ad entrare in crisi perché la morte non è più individuale ma collettiva Infatti Ricordiamo anche che entra addirittura all'interno della città come nell'esempio della pandemia della spagnola. Da un lato lo stato non è più solo vista la scoperta di altre istituzioni come la famiglia al sindacato la chiesa, ma queste ultime non vengono subito accettate riconosciute proprio perché vorrebbe dire accettare il fatto che ci sono altri poteri all'interno del territorio che mettono in crisi il primato dello Stato. Il modello stato individuo è così forte da farsi tenere in civilizzate quelle popolazioni che non hanno uno stato come per esempio gli indiani d'America. Separazione pubblico/privato Con la messa in onda della prima tribuna politica viene messo in discussione il modello tipico di rappresentanza è una crisi di separazione tra pubblico e privato. Il rapporto tra comunicazione immagine non è lineare, sempre più le istituzioni si mostrano Ma questo non per forza significa reale conoscenza di esse. Le crisi tra le diverse sfere, Pubblica privata e religiosa, ha portato al “non visto” così definito da Hespana-> nella società dello spettacolo c'è una legge definita ‘Il segreto generalizzato’. Il segreto infatti non è solo una caratteristica dei regimi totalitari per esempio le polizie segrete ma può essere ritrovato anche nello Stato moderno del cinque e Seicento. Non serviva tanto al momento della Formazione ma per la sua conservazione. Il tempo quindi oltre allo spazio è fondamentale nello Stato.

Considerando il patto di Hobbes possiamo affermare che anche all'interno dello Stato stesso è presente il segreto non solo nelle organizzazioni di Polizia o militari per le guerre. Secondo Bobbio il segreto ha attraversato tutta la storia dello stato fino al contemporaneo. Nel suo libro ‘democrazia e segreto’ pubblicato sui giornali a partire dal 1969= sostiene che anche la democrazia ha i suoi segreti e si riferisce non solo alle istituzioni ma anche la loro connessione con altre organizzazioni per esempio la mafia, che al suo interno ha come principio fondamentale il segreto. Debord=Società dello spettacolo e segreto secondo Debord Sostiene che le immagini sempre più si separano dalla vita e diventano autonome quindi concrete da sostituire la nostra realtà. nel 67 dice che esiste spettacolo concentrato e diffuso: - concentrato, delle dittature novecentesche che fanno propaganda attraverso immagini radio film pubblicità o manifesti - diffuso, delle prime democrazie nell'88 introduce la forma spettacolo integrato...


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