L amicizia tra bambini PDF

Title L amicizia tra bambini
Course Psicologia dello sviluppo
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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L’AMICIZIA TRA BAMBINI Di Judy Dunn Capitolo 1: Gli amici sono importanti Nel primo capitolo si parla del: Coinvolgimento totale dei bambini nel gioco di finzione (es.Harry e Joe che giocano ai pirati) Tale coinvolgimento avviene seguendo i seguenti processi: - sintonizzarsi sulla storia che stanno inventando insieme - capacità di coordinare idee e immaginazione - l’avventura non potrebbe realizzarsi se all’elaborazione della storia non partecipassero entrambi - origine dell’intimità → condivisione di idee Caratteristica fondamentale dell’amicizia è →una relazione reciproca fra due persone, tale relazione è riconosciuta da entrambi gli individui e quindi si parla di: natura reciproca e vicendevole dell’affetto. Distinzione tra accettazione e amicizia: Accettazione = tendenza di un gruppo di bambini a provare simpatia per un particolare bambino; costrutto a “senso unico” Amicizia = relazione che trae origine da un atto di volontà; relazione caratterizzata da compagnia, intimità e affetto Il bambino sviluppa molto presto relazioni molto importanti con altri bambini. L’amicizia →contesto per lo sviluppo delle abilità sociali e della capacità di comprendere l’altro. Gli amici sono importanti per i bambini. È importante studiare l’amicizia perché, fin dai primi anni di vita, un amico → sostegno emotivo. I ≠ tipi di relazione che il bambino intreccia con altri pari e le loro implicazioni a livello evolutivo. Dallo studio dell’amicizia si evidenzia la comprensione che i bambini hanno dei sentimenti, dei pensieri e delle credenze altrui nonché della loro capacità di cogliere i nessi tra le credenze e i pensieri di una persona e le sue azioni;questa capacità di comprendere le persone si chiama mind-read. Amicizia prima relazione interpersonale che un bambino ha al di fuori della famiglia. L’amicizia può essere di natura molto diversa dalle relazioni con i parenti. Quando un bambino conversa con un amico/parla di lui si possono manifestare sentimenti quali: empatia e comprensione dell’altro. interazione da bambino a bambino ha ruolo particolare nello sviluppo della comprensione sociale. Una nuova amicizia segna in un certo senso un’autonomia verso i genitori. La nascita di relazioni di intimità al di fuori della famiglia può significare la comparsa di gelosia/insicurezza. La capacità di comprendere un’altra persona non assicura il fatto che da essa si riceverà sostegno/gentilezza. Amicizie fra bambini→caratterizzate da un enorme variabilità. Non esiste un solo genere di amicizia! In età scolare sono evidenti delle differenze tra maschi e femmine nei tipi di amicizia. Le bambine raggiungono con le amiche un alto grado di intimità. Esiste l’idea di una gestione parentale delle relazioni dei figli con altri bambini. La qualità delle relazioni tra genitori con i propri figli influenza la capacità di questi ultimi di stabilire e mantenere buoni rapporti di

amicizia. L’importanza dell’amicizia per lo sviluppo del bambino e per il suo benessere emotivo

varia nel tempo e nello spazio. Capitolo 2: Le prime amicizie I bambini molto piccoli hanno amici?

Se i bambini hanno l’opportunità di stabilire relazioni con altri bambini allora alcuni di essi svilupperanno delle relazioni caratterizzate da affetto e calore, relazioni che possono rimanere stabili nel corso degli anni. I bambini piccoli mostrano un comportamento di sollecitudine e sostegno agli altri; giocano insieme in modo relativamente complesso dal punto di vista cognitivo condividendo un mondo immaginario nel gioco di finzione. Questo tipo di gioco comporta un “interconnessione tra menti” che costituisce un 1° passo fondamentale nella comprensione dei sentimenti e dei pensieri dell’altro e riflette una sorta di intimità e fiducia. La partecipazione al gioco di finzione è strettamente collegata ad altri aspetti della comprensione sociale del bambino. Una speciale attenzione alle conversazioni e al gioco dei bambini con i loro amici offre un punto di vista nuovo sulla comprensione che essi hanno degli altri e su ciò che influenza questo tipo di comprensione.

Amicizie dei bambini di 3 anni presentano già un ventaglio di dimensioni che i loro insegnanti sono in grado di distinguere. In uno studio è stato condotto un esame delle descrizioni fornite da un gruppo di insegnanti riguardo alle amicizie corrisposte presenti nelle loro classi tra bambini in età prescolare: l’esame ha evidenziato la capacità degli educatori di distinguere in modo affidabile il livello di aspetti come sostegno, conflitto, esclusività, intimità e asimmetria nelle relazioni di diverse coppie di amici. Questi sono gli stessi tratti caratteristici delle amicizie tra bambini più grandi. Naturalmente, non tutti i bambini stringono relazioni di questo tipo nei primi anni della loro vita. Molti bimbi sono socievoli con una cerchia estesa di compagni ma, non hanno ancora un amico intimo. Le loro capacità/opportunità di trovare un amico del cuore aumentano con il passaggio all’ambiente scolastico. Capitolo 3: Amici in un mondo sociale:i primi anni di scuola Con l’inizio della scuola→ assume particolare rilevanza il problema di essere simpatico agli altri→ di essere accettato/escluso. Nuovo interrogativo → “Mi sceglieranno come amico?”. Nelle 1° conversazioni tra bambini, dove il tema principale riguarda i sentimenti, vi è il tentativo del bambino di ricevere una conferma del fatto che anche l’amico condivide lo stesso vissuto. Man mano che i bambini mostrano interesse e attenzione sempre maggiore per il gruppo più ampio di compagni di scuola o per la compagnia che frequentano nel quartiere in cui abitano gli aspetti legati all’“io e te” contro gli altri e al “chi è amico di chi” acquisiscono un’importanza fondamentale. I bambini deridono/denigrano altri bambini non solo per le seguenti caratteristiche: strani, cattivi, matti, frignoni, stupidi ma, anche perché non rispettano un’intera serie di norme sociali (es. non danno una mano). Denigrare un’altra persona può avere un ruolo importante nel rinsaldare la solidarietà e il sostegno reciproci. La capacità sempre più sviluppata di comprendere i bisogni, i sentimenti e i desideri degli amici comporta, per esempio, una trasformazione nelle abilità di risoluzione dei conflitti e dei disaccordi (invece di limitarsi a piagnucolare i bambini tra i 4 e 5 anni spesso cercano un compromesso oppure cercano una vera e propria conciliazione). Nei conflitti all’interno della famiglia i cambiamenti evolutivi nella gestione del conflitto da parte del bambino sono molto diversi da quelli riscontrati nei conflitti con gli amici. Il modo in cui i bambini usano la comprensione sociale dipende dalla natura e dalla qualità emotiva della relazione. A 5/6/7 anni si verifica aumento delle conversazioni con gli amici che hanno come tema emozioni, ricordi e credenze. Questa capacità di raggiungere l’intimità nella relazione con un amico fa un prodigioso balzo in avanti con l’adolescenza ma anche già a 9-10 anni. A scuola l’intimità si

manifesta in ≠ modi esempio soprannomi ai propri amici. L’amicizia tra bambini piccoli rappresenta il crogiolo in cui prendono forma la comprensione e la sensibilità morali. I bambini considerano lealtà, fiducia e autosvelamento aspetti importanti dell’amicizia. Amicizia culla dello sviluppo morale. L’influsso di un’amicizia sui bambini coinvolti dipenderà dal tipo di relazione esistente fra di loro,ed esso può essere molto diverso a seconda dei casi. Capitolo 4: Le differenze nelle amicizie tra bambini: rapporti con la comprensione sociale Qual è l’origine delle differenze nella qualità delle amicizie tra bambini?

Nei primi anni di scuola, ci sono differenze evidenti non solo nella natura delle amicizie infantili,ma anche nell’ampiezza della rete di amici su cui può contare ciascun bambino.

Le opportunità di fare amicizia sono ≠ a seconda dell’ambiente sociale in cui crescono i bambini. Le opportunità di mantenere vivo il legame di amicizia nel corso degli anni differiscono con elementi relativi al passaggio da una scuola ad un'altra. I genitori contribuiscono a favorire e influenzare le amicizie dei figli ma, sono le ≠ nella personalità e nell’intelligenza sociale dei primi anni di vita a fornire indicazioni particolarmente significative sul tipo di amicizie che il bambino svilupperà con più probabilità negli anni successivi. Importante ricordare come dallo studio di Londra sia emerso che è il livello di comprensione sociale di entrambi i bambini nelle amicizie in età prescolare, insieme alle esperienze condivise all’interno di quelle relazioni;in particolare il gioco di finzione condiviso,a essere associato con la qualità delle amicizie successive del bambino. A contare non sono solamente le caratteristiche individuali dei due amici presi singolarmente,ma anche la relazione cui hanno dato vita insieme. Per i bambini l’amicizia rappresenta un contesto meraviglioso per scoprire come gli altri vedono il mondo→ che cosa rende una persona felice oppure triste. Le ≠ individuali nella qualità dell’amicizia sono correlate alla comprensione morale. Gli aspetti positivi del rapporto di amicizia sono legati a caratteristiche del temperamento. Rapporti di amicizia → importanti anche per il sostegno per affrontare situazioni di stress. Capitolo 5: With a little help from my friends L’importanza del sostegno degli amici in situazioni di stress particolarmente elevato è nota anche grazie agli studi condotti da Anna Freud e Sophie Dann su un gruppo di bambini sopravvissuti all’Olocausto. Gli amici possono davvero fare la differenza per il benessere emotivo del bambino quando questi attraversa momenti di cambiamento e stress all’interno della famiglia (ad esempio divorzio dei genitori). Il bambino quanto sente di essere amato/apprezzato sviluppa un’opinione più positiva di sé. Parlare con un amico può essere d’aiuto per: 1. Sostegno emotivo 2. Consigli 3. Distrazioni (mezzi per far fronte alla sofferenza) 4. Trovare una scusa 5. Accettare una scusa

Nel complesso la maggior parte dei bambini non fa ai coetanei confidenze dettagliate riguardanti i problemi in famiglia. I bambini→ non hanno un solo amico ma, più amici nei vari ambiti della loro vita e le confidenze che fanno a ciascuno di loro possono essere ≠. Una forte passione extrafamiliare può dare al bambino un aiuto nel fronteggiare una situazione di stress all’interno della famiglia. I bambini che prima della nascita del fratello avevano dei buoni amici hanno mostrato un livello di turbamento decisamente inferiore dopo la nascita del fratellino rispetto ai bambini che non avevano amici intimi. Alcuni bambini manifestano nel gioco la preoccupazione di essere soppiantati dal fratellino. L’inizio scuola elementare→ cambiamento importante per i bambini (comporta situazioni particolari di stress) persino per quelli già abituati ad andare a scuola materna:in questo momento

di transizione→ gli amici possono rivestire un ruolo chiave nel fornire sostegno al bambino. Cominciare scuola insieme a un amico è correlato con un migliore adattamento alla scuola stessa. Al contrario, la perdita di un amico, in seguito al cambio di scuola o quartiere,influisce

sul benessere emotivo del bambino in maniera negativa (è importante la qualità dell’amicizia prima della separazione). La qualità delle amicizie può essere associata → anche alla guarigione da depressione/ansia. Capitolo 6: Intrighi,bullismo,rifiuto e solitudine Intensità e intimità delle relazioni fra 2/3 amici sono elementi che possono essere fonte di dolorosi vissuti di gelosia e offesa,che vengono ricordati anche a distanza di molto tempo. Bullismo fenomeno diffuso in misura preoccupante nei primi anni di scuola. I bambini possono essere sia bulli che vittime. L’amicizia può in parte proteggere il bambino dagli effetti del bullismo, ma ciò dipende dalla qualità dell’amicizia e dalle caratteristiche del bambino. Comprensione sociale è fondamentale per la qualità dell’amicizia. Relazione fra comprensione sociale e bullismo: alcuni bambini che si comportano da bulli possono essere o abili manipolatori delle proprie vittime o bambini con problemi nell’interpretare le intenzioni degli altri, nel senso che è probabile che interpretino atti ambigui come ostili. Importante distinguere l’amicizia (una relazione fra due persone) dalla popolarità. Rifiuto da parte del gruppo: cause, conseguenze→ eventuali problemi sullo sviluppo del bambino. Dagli studi riguardanti l’amicizia abbiamo appreso che i bambini senza amici sono a rischio; è importante avere una o più amicizie, la cui qualità è elevata. Dalle ricerche sulla popolarità fra i pari, abbiamo appreso che popolarità e socievolezza non sono caratteristiche indispensabili: è importante il motivo per cui un bambino viene rifiutato/ignorato.

I bambini più a rischio di problemi immediati e successivi sono coloro che vengono rifiutati da gruppo di pari e nello stesso tempo non hanno amici. E’ importante distinguere il rifiuto dal disinteresse da parte dei coetanei: è il 1° che comporta maggiori rischi di difficoltà nelle fasi successive. Probabile che i bambini rifiutati e aggressivi continuino a esserlo nel corso del tempo; al contrario, alcuni bambini ignorati possono essere accettati dai compagni cambiando scuola. Esistono ≠ di qualità e stabilità fra le amicizie dei bambini rifiutati e quelle dei bambini più popolari.

Molti bambini raccontano di sentirsi soli: ciò può essere dovuto a problemi nelle amicizie o al rifiuto da parte dei pari. I nessi casuali tra problemi di adattamento non sono di facile definizione: potrebbero essere di tipo diretto o indiretto,come dimostrano i risultati dello studio sul legame tra depressione e qualità insoddisfacente delle amicizie.

Capitolo 7: Maschi, femmine e l’amicizia Le prove delle ≠ di genere nel gioco e nei conflitti di gruppo a scuola devono essere considerate separatamente dalle prove riguardanti le differenze di genere nei rapporti di amicizia. Nelle situazioni di gruppo, i bambini cominciano, dopo i 30/36 mesi, a scegliere di giocare con i compagni dello stesso sesso e questa preferenza aumenta con l’età: aspetto emerso in culture ≠ e in ogni parte del mondo. L’idea che vi siano “due culture”, una maschile e una femminile, si è formata a partire dallo studio dei bambini nelle situazioni di gruppo e non dovrebbe essere estrapolata dalle relazioni diadiche con amici o fratelli. Anche quando si rilevano delle ≠ medie fra i gruppi→ importante riconoscere l’ampia gamma di ≠ individuali all’interno di ciascun gruppo (maschile o femminile) e la grande sovrapposizione fra bambini e bambine nelle misurazioni che riguardano le interazioni. Non disponiamo di prove certe che possano spiegare l’origine della separazione dei sessi nella scelta delle amicizie. L’osservazione dei bambini al di fuori della situazione scolastica fornisce un quadro caratterizzato da una minore separazione fra maschi e femmine in giovane età. Per quanto riguarda l’amicizia i dati delle osservazioni hanno portato all’identificazione di un n° limitato di differenze di genere nelle amicizie intime di bambini piccoli. Nelle situazioni conflittuali Bambine→ atteggiamento più remissivo e conciliatorio rispetto ai bambini. Bambine, come evidenziano alcuni studi, dopo i 6 anni elaborano giochi di finzione

con una maggiore complessità rispetto i bambini. differenze tra maschi e femmine nei temi di gioco. Secondo i risultati di alcuni studi, il parlare dei sentimenti e degli stati mentali è più frequente nelle coppie di amiche che nelle coppie di amici maschi; non tutti gli studi hanno però confermato questo aspetto.

Nei bambini piccoli non sono state rilevate ≠ di genere nella percezione che ciascun bambino ha dei propri rapporti di amicizia. Nei bambini più grandi come emerge dagli studi condotti abbiamo invece ≠ di genere negli aspetti del comportamento prosociale e dell’intimità (più pronunciati nelle bambine). Adolescenza: le bambine mostrano una maggior frequenza di interazioni in cui si fornisce sostegno agli amici. Le amicizie fra bambini ai primi passi di sesso opposto hanno buone probabilità di essere mantenute fino alla scuola materna, se le circostanze lo consentono.

Capitolo 8: I genitori e gli amici Emersi nessi significativi fra le esperienze sociali dei bambini nella prima infanzia e i tipi di amicizia che i bambini intrecciano successivamente. Dati relativi ai bambini che hanno trascorso i primi mesi e anni di vita in istituto vanno a sostegno della tesi della teoria dell’attaccamento riguardanti l’importanza delle prime relazioni di attaccamento. Anche nello studio sui bambini rumeni, adottati dopo aver vissuto in orfanotrofio, la comprensione delle emozioni,le abilità nel gioco di finzione condiviso e le esperienze compiute dai bambini in questo tipo di gioco sono risultate correlate con la qualità delle loro amicizie successive,così come era avvenuto negli studi sui bambini cresciuti in famiglia.

La meta-analisi delle ricerche che hanno indagato i rapporti tra qualità dell’attacca mento madre-figlio e successive amicizie del bambino conferma ulteriormente la tesi che le relazioni di attaccamento madre-bambino sono legate alla qualità dell’amicizia;questi legami appaiono più forti quanto maggiore è l’età in cui viene valutata l’amicizia. Probabile che particolari aspetti delle relazioni tra genitori e bambino (non solo la sicurezza dell’attaccamento), siano correlati con particolari aspetti dell’amicizia. Restano alcune incongruenze/incertezze riguardo alle correlazioni fra rapporti con i genitori e rapporti con gli amici: esempio, non è chiaro il ruolo della relazione padre-figlio; inoltre, sono state individuate alcune differenze legate al sesso del bambino nelle correlazioni fra i suoi rapporti con i genitori e le sue amicizie.

Per spiegare i nessi fra le relazioni con i genitori e i rapporti con gli amici sono stati chiamati in causa gli aspetti più diversi:   

l’influsso genitoriale sull’espressività emotiva e la comprensione delle emozioni; i metodi educativi; la “gestione” delle amicizie del bambino da parte dei genitori e il patrimonio genetico.

Molto probabile che ciascuno di questi fattori contribuisca a complessi processi di influenza. Direzione degli effetti: non si dovrebbe assumere che la direzione dell’influsso nelle correlazioni indicate sia esclusivamente dai genitori al figlio.

Personalità e adattamento di ciascun bambino influiscono sulla relazione genitore-figlio sia sui rapporti di amicizia. Inoltre problemi dei bambini con gli amici possono contribuire all’insorgere di difficoltà in famiglia. Sebbene vi siano numerose prove dei legami fra relazioni con i genitori e la qualità delle amicizie con altri bambini,è importante riconoscere l’effetto che pressioni e condizioni sociali sfavorevoli possono avere sia sulle relazioni familiari che sui rapporti con gli amici. I genitori non sono gli unici componenti della famiglia coinvolti nella vita sociale del bambino. Circa l’80% dei bambini ha un fratello o una sorella e questi ultimi risultano essere potenzialmente molto importanti per le prime amicizie.

Capitolo 9: I fratelli e gli amici Sensibilità morale dei bambini è spesso → + affinata nei confronti degli amici di quanto non lo sia verso i fratelli. I bambini apprendono all’interno della propria famiglia particolari stili di relazione con gli altri e particolari aspettative riguardo al modo in cui gli altri si rapporteranno con loro (teoria dell’apprendimento sociale).

Bambini piccoli con esperienze di gioco cooperativo con un fratello maggiore affettuoso hanno buone capacità di comprensione dei sentimenti altrui. Per lo sviluppo della comprensione sociale di un bambino è importante la presenza di un fratello ma soprattutto la qualità delle

particolari interazione che ha con gli altri bambini. Il gioco con un fratello maggiore costituisce una “palestra” impareggiabile per imparare a comprendere gli altri. Tesi opposta: l’amicizia è diversa dal legame con fratello/sorella per i seguenti punti: 1. Nelle relazioni tra fratelli non si può scegliere 2. Le ≠ fra fratelli sono spesso particolarmente sorprendenti (gli amici invece li scelgono simili a loro) 3. Q...


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