L\' Amico Ritrovato PDF

Title L\' Amico Ritrovato
Course Letteratura Italiana
Institution Università degli Studi di Napoli L'Orientale
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Summary

recensione l'amico ritrovato...


Description

“L'amico ritrovato” è un romanzo dello scrittore tedesco Fred Uhlman, la cui prima edizione originale è quella del 1971. L’autore con uno stile semplice, ma poetico e descrittivo, racconta della sua città natale, Stoccarda, e dell’amicizia, unica e speciale, tra due ragazzi durante l’avvento del nazismo. La storia è narrata in prima persona da Hans Schwarz, un ragazzo ebreo di 16 anni, appartenente a una famiglia borghese, colta e con un forte sentimento nei confronti della patria. Un giorno nella classe di Hans arriva un ragazzino di famiglia nobile, Konradin von Hohenfels, che mantiene un atteggiamento sostenuto e non lega con nessuno dei compagni; la famiglia gli ha infatti trasmesso un sentimento di superiorità rispetto agli altri. Tuttavia, Hans si sente attratto da Konradin e un giorno riesce a superare la timidezza mostrando in classe la sua collezione di monete. Grazie a questa, i due ragazzi diventano amici, e Konradin si reca spesso a casa di Hans, di cui conosce i genitori e che frequenta quotidianamente. I due stringono un legame particolarmente forte, che li porta a parlare sia di argomenti leggeri e spensierati sia di temi impegnativi, come l’esistenza di Dio o il significato della morte. L’atteggiamento di Konradin nei confronti dei propri genitori, però, è strano. Egli infatti invita Hans a casa propria solo quando questi sono assenti. Una sera, in occasione di una rappresentazione teatrale, Konradin, in compagnia della madre, ignora addirittura l’amico, fingendo di non conoscerlo. Quando Hans chiede il perché di questo atteggiamento a Konradin, egli spiega che i genitori, e la madre in particolare, hanno idee antisemite e non vogliono che il figlio frequenti ragazzi ebrei. La situazione peggiora con la salita al potere di Adolf Hitler nel 1933. A scuola si diffondono pregiudizi ostili agli ebrei anche da parte dei professori e idee a sostegno della superiorità della razza ariana. In un’occasione Hans litiga violentemente con dei compagni di classe che l’hanno insultato in quanto ebreo. I rapporti di Hans e Konradin così si allentano. Preoccupati per il futuro del figlio, i genitori di Hans lo mandano da alcuni parenti in America. Hans lascia così la scuola poco prima di Natale. Appena prima della partenza di Hans, Konradin scrive all’amico e nella sua lettera afferma di avere stima per Hans ma allo stesso tempo ammette di provare interesse per le idee di Hitler e fascino per la sua personalità, arrivando addirittura a sostenere che sia stato inviato da Dio per risollevare le sorti della Germania. Poco tempo dopo la sua partenza il padre di Hans, un medico decorato in guerra con la Croce di Ferro, non riuscendo a sopportare le discriminazioni razziali, decide di togliersi la vita con il gas insieme alla moglie che dormiva.

Negli Stati Uniti Hans studia legge e si ricostruisce una vita, rifiutando di tornare in Germania e di sapere qualsiasi cosa sul destino di Konradin, provando paura e dolore per ciò che è successo. Molti anni dopo riceve un opuscolo del suo vecchio liceo di Stoccarda con la richiesta di un contributo per la costruzione di un memoriale agli studenti caduti in guerra. Hans non ha subito il coraggio di scoprire cosa è successo a Konradin ma, poco prima di gettare l’elenco, si fa coraggio e lo apre alla lettera “H”. Qui legge che Konradin von Hohenfels è stato ucciso perché coinvolto nel piano per uccidere Hitler. Questo libro mi è piaciuto molto perché ha un significato molto profondo. Tratta il tema dell’amicizia con la problematica dell’antisemitismo. I personaggi vivono in un tempo storico che li ha resi diversi a tal punto che questa differenza si trasforma in odio. In realtà è una differenza inesistente, ma creata dall’ideologia nazista che finisce per rovinare una profonda amicizia. Ma come svela il finale, la forza di portare avanti le proprie idee e non quelle dei propri genitori, farà ritrovare i due amici anche se è troppo tardi. La vicenda narrata si svolge a Stoccarda nel 1933, infatti, quando Hitler sale al potere sconvolgendo la vita tranquilla di questa provincia, di tutta la Germania e del mondo interno. L’ideologia nazista traspare nel corso della vicenda e nella descrizione caratteriale dei personaggi. I genitori di Konradin, in particolare la madre, infatti, coltiva un odio assurdo per gli ebrei e addirittura si commuove di fronte alle parole di Hitler che incitano alla superiorità della razza ariana e all’esistenza di una razza pura. Ideologie che trasmettono anche al figlio, causando una crisi nel rapporto con Hans. Il capitolo 17 mi ha particolarmente colpito per due motivi. Nelle prime pagine Hans racconta di quando il padre nel suo studio gli comunica che dovrà partire per l’America per il suo bene e il suo futuro. Questo episodio mi ha suscitato tristezza e rabbia perché mi sono immedesimata in questa situazione e ho immaginato il dolore di una famiglia che è costretta a separarsi, il dolore di un padre nel dire al figlio che purtroppo per poter sopravvivere deve andare via lontano chilometri e chilometri e il dolore di un figlio che non può fare altro che accettare in silenzio questa decisione e capire che è soltanto per garantirgli un futuro migliore o anche soltanto un futuro. Inoltre, in questo capitolo è presente una lettera che Konradin scrive ad Hans prima della partenza di quest’ultimo per l’America. In questa lettera è evidente lo stato d’animo combattuto di Konradin. Il ragazzo da un lato prova un profondo affetto per

Hans, ma dall’altro ammette di essere affascinato dalle idee di Hitler e di credere ad esse. Egli si ritrova a lottare tra ciò che gli hanno insegnato a credere, cioè Hitler, e l’affetto sincero per l’amico. Per me è stato un episodio molto triste da leggere perché immagino come si sia sentito Hans. Secondo me Hans si è sentito non solo ferito dall’amico, ma anche tradito perché il bene di Konradin nei suoi confronti non è sufficiente, non è abbastanza per lasciar perdere i pregiudizi contro gli ebrei, è un sentimento che non riesce a superare le idee che si stanno diffondendo in tutta la Germania e non solo.

Mi ha colpita inoltre il finale presente nel capitolo 19. È stato un vero colpo di scena perché immaginavo che l’amicizia tra i due fosse totalmente finita, ma invece non si è rivelato così. Il finale sulla vita di Konradin fa riflettere su come si possa cambiare idea nella vita. Konradin, infatti, si è reso conto di quanto ingiuste e insensate fossero le idee naziste e quindi si è battuto per eliminarle. Questo suo gesto ha reso possibile il riavvicinamento anche se solo ideologico tra i due amici. Tema centrale è comunque l’amicizia che nasce, cresce, si spezza e poi si ritrova nonostante le enormi differenze dei due ragazzi. Si parla di un sentimento grande e potente come l'amicizia che, nonostante tutto, può durare anche oltre le distanze e la morte. L'amicizia se sincera, forte e potente, può superare ogni ideologia malsana e ogni problema....


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