LA Casualita’ DELL’ Attribuzione A UNA Persona O A UNA Situazione PDF

Title LA Casualita’ DELL’ Attribuzione A UNA Persona O A UNA Situazione
Author del pietro
Course Psicologia sociale
Institution Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
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LA Casualita’ DELL’ Attribuzione A UNA Persona O A UNA Situazione...


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LA CASUALITA’ DELL’ATTRIBUZIONE: A UNA PERSONA O A UNA SITUAZIONE Si è osservato come gli uomini siano più inclini delle donne ad attribuire a un atteggiamento amichevole femminile un leggero interesse di tipo sessuale. Un esempio è il fraintendimento, ossia, L’ATTRIBUZIONE ERRONEA DI UN COMPORTAMENTO ALLA FONTE SBAGLIATA. Il FRAINTENDIMENTO è più probabile quando gli uomini sono in una posizione di potere. Inoltre, gli uomini sono più inclini delle donne a presumere che gli altri abbiano i loro stessi interessi. L’ATTRIBUZIONE è un processo in cui si usano informazioni che si hanno per trarre un inferenza sulle cause di un comportamento o di un evento. La tEORIA DELL’ ATTRIBUZIONE (heider), ossia, la TEORIA DI COME LE PERSONE SPIEGANO IL COMPORTAMENTO DEGLI ALTRI, PER ESEMPIO, ATTRIBUENDOLO O A DISPOSIZIONI INTERNE O A SITUAZIONI ESTERNE. Alcuni ricercatori hanno analizzato la psicologia del buon senso con la quale le persone spiegano gli eventi quotidiani. Nel suo pensiero fondamentale è il concetto di locus of, cioè dell’origine della casualità. Egli ha concluso che quando si osserva qualcuno agire intenzionalmente, qualche volta si attribuisce tale comportamento a cause interne e a volte a cause esterne. Attribuzione disposizionale, ossia, attribuire il comportamento alla disposizione e ai tratti di una persona. Attribuzione situazionale, ossia, attribuire il comportamento alla situazione. Weiner ha aggiunto alla distinzione tra cause interne ed esterne quella tra cause stabili (permanenti e duraturi) e cause instabili (contingenti e fluttuanti), inoltre ha aggiunto un terzo fattore, la controllabilità delle cause, secondo cui, alcune cause sono sotto il controllo delle persone, altre no. Dall’incrocio di queste tre condizioni si possono avere diverse combinazioni. Vedi tabella

LA TEORIA DELL’INFERENZA CORRISPONDENTE DI JONES E DAVIS Jones e Davis 1965 hanno notato che spesso si presume che le azioni degli altri siano indicative delle loro intenzioni e disposizioni. La teoria dell’inferenza corrispondente di Davis e Jones sostiene che le persone tendono a inferire che le azioni di una persona corrispondono a, oppure sono indicative di, suoi tratti di personalità sue qualità stabili; il processo che porta a ritenere che il comportamento (o l’intenzione comportamentale) degli individui corrisponda a diposizioni interne di tipo stabile (tratti). L’inferenza è teorizzata come il processo che porta a ritenere che il comportamento degli individui corrisponda a disposizioni interne di tipo stabile. Un comportamento normale o atteso dice meno sulla persona di uno inatteso. Un’ inferenza corrispondente è giustificata quando il comportamento messo in atto da una persona:

-‐ E’ scelto liberamente, quindi non costretto o obbligato da altri -‐ E’ imprevisto anziché previsto o tipico, quindi non soggetto a desiderabilità sociale -‐ E’ svincolato dai ruoli sociali -‐ Ha effetti non comuni che lo distinguono da altri

IL MODELLO DI COVARIAZIONE DI KELLEY Kelley sostiene che prima di formulare un giudizio di causa in merito ad un effetto, le persone compiono una serie di osservazioni, rilevano le covariazioni di più cause potenziali e attribuiscono l’effetto alla causa con cui covaria maggiormente. Il principio di base del modello è considerare causa di un comportamento quella causa che è presente quando un comportamento si verifica e assente quando il comportamento non si verifica, si presume cioè che causa e effetto covarino. Questa operazione si basa su tre principi fondamentali, che incidono quando quando si attribuisce il comportamento di qualcuno a cause interne o esterne: -‐ Distintività: La persona in genere si comporta così in questa situazione? -‐ Coerenza nel tempo: Quanto è coerente il comportamento della persona in questa situazione? -‐ Consenso: Quanto gli altri si comportano allo stesso modo in questa situazione? Vedi mappa slide

Kelley ha rilevato che le persone spesso diminuiscono l’importanza di una causa del comportamento se ci sono già altre cause plausibili pronte. Principio covarianza: prevede che l’effetto venga attribuito a quella condizione che è presente quando l’effetto è presente e che è assente quando l’effetto è assenti....


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