Title | La Guerra dei trent\'anni (1618-1648) - cronologia |
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Author | Samuele Bianchi |
Course | Storia moderna |
Institution | Università di Pisa |
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Breve cronologia di studio per l'esame di Storia moderna I...
LA GUERRA DEI TRENT’ANNI (1618-1648) - CRONOLOGIA 1617: Ferdinando II, noto cattolico, ottiene la dignità imperiale dalle diete protestanti di Boemia e di Ungheria come successore di Mattia. 1618: il nuovo imperatore scontenta subito i ceti boemi, così il 23 maggio due delegati imperiali sono defenestrati dal palazzo reale e i boemi iniziano a raccogliere uomini in previsione dell'inevitabile scontro contro gli Asburgo. 1619: i ceti boemi dichiarano decaduto Ferdinando II ed eleggono il protestante Federico V, genero di Giacomo I d'Inghilterra. 1620: Ferdinando chiede l'aiuto della Spagna e della Lega cattolica tedesca, sconfiggendo i protestanti nella Battaglia della Montagna Bianca. 1621: scade la tregua fra Province Unite e Spagna di Filippo IV e si riaprono le ostilità. 1624-25: per motivi molto più politici che religiosi, la Francia di Richelieu e la Danimarca di Cristiano IV scendono in campo nel fronte protestante. Nel frattempo, il generale ceco von Wallenstein, fervente cattolico, si crea un suo dominio personale nei territori strappati agli insorti boemi e un esercito con cui affronta i danesi. 1629: Cristiano IV è sconfitto da von Wallenstein e chiede la pace, promettendo di non intervenire più nel territorio imperiale. Nel frattempo la guerra si sposta in Italia: sia la Francia che gli Asburgo rivendicano il diritto di successione sul Ducato di Mantova, il cui duca Vincenzo II Gonzaga era morto due anni senza eredi. 1631: sia Richelieu che Olivares hanno problemi di fiducia coi rispettivi sovrani (Luigi XIII e Filippo IV), problemi interni e penuria di denaro. A Cherasco si accordano dunque per chiudere l'inutile fronte italiano e lasciare Mantova ai Gonzaga. Entra in guerra la Svezia di Gustavo Adolfo, decisa a imporre la sua egemonia sul Baltico. 1632: richiamato dagli Asburgo, von Wallenstein perde a Lützen contro gli svedesi ma riesce a uccidere il re nemico nello scontro. 1634: Ferdinando ordina l'assassinio di von Wellenstein, ritenuto ora troppo ambiguo e pericoloso; prega poi una già esausta Spagna di inviare un esercito in suo aiuto, con cui sconfigge gli svedesi a Nördlingen e li costringe a desistere. 1635: Francia, Svezia e Province Unite sono decise a stroncare l'esausta potenza asburgica e ritornano all'attacco. Stavolta la Spagna non può intervenire a pieno accanto a Ferdinando perché attraversata da disordini sociali.
1639-43: gli svedesi devastano i territori imperiali in Germania, gli olandesi distruggono la flotta spagnola nella Battaglia delle Dune (Canale della Manica, 1639) e i francesi infliggono una cocente sconfitta all'esercito spagnolo a Rocroi (1643). I negoziati di pace erano comunque già stati avviati da due anni. 1641-48: la Pace di Vestfalia comporta un'espansione a est della Francia e sul Baltico della Svezia; guadagnava terra anche Federico Guglielmo, elettore di Brandeburgo, in vista della successiva nascita dello stato prussiano. Le Province Unite, dopo un ottantennio di lotta, sono finalmente riconosciute de iure indipendenti, pur essendolo de facto già dal 1609. I principi imperiali guadagnavano autonomia, potendo stringere alleanze e muovere guerre senza il consenso dell'imperatore. Infine, dopo l'accettazione del luteranesimo nella Pace di Augusta (1555), anche il calvinismo dovette essere accettato come terza religione permessa nei territori dell’Impero....