La Guerra di Corea PDF

Title La Guerra di Corea
Course Storia contemporanea
Institution Università per Stranieri di Siena
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Summary

La Guerra di CoreaLe cause della guerra vanno ricercare nel movimento nazionalista coreano e nella diversa reazione al colonialismo giapponese.Il nazionalismo coreano sorse tra 800/900 in un periodo dominato dall’imperialismo e dalla repressione da parte dei giapponesi di ogni tentativo di ribellion...


Description

La Guerra di Corea Le cause della guerra vanno ricercare nel movimento nazionalista coreano e nella diversa reazione al colonialismo giapponese. Il nazionalismo coreano sorse tra 800/900 in un periodo dominato dall’ imperialismo e dalla repressione da parte dei giapponesi di ogni tentativo di ribellione. Così, l’élite coreane finirono per mettere al primo posto la necessità di liberare il paese dal disonore. Nel 1950 ad accomunare il leader conservatore Lee Seungman (occidentalizzato Syngman Rhee) e la controparte comunista Kim Il Sung, era una naturale avversione nei confronti dell’imperialismo giapponese. Negli ultimi anni dell’800 il Giappone verrà preso come modello da imitare, ma piano piano la Corea diventerà sempre più anticolonialista e antigiapponese e, alla fine del secolo, il Re si stabilirà nell’ ambasciata russa per ridurre al minimo l’intromissione giapponese negli affari coreani. Lee fu l’esponente politico più in vista della Corea del sud dopo il 1948. A 20 anni entrò in un movimento riformatore per l’indipendenza, guidato da Cristiani coloniali per modernizzare il paese seguendo l’esempio occidentale. Fu in quel periodo che Lee iniziò a guardare preoccupato la penetrazione russa in Corea e porre in primo piano il mantenimento della sovranità coreana. Il sentimento nazionale restò acceso per alcuni anni per poi scemare costringendo i membri del Club all’esilio. Dopo essere stato scarcerato nel 1904, Rhee continuò la sua attività politica nelle Hawaii e USA. Iniziò a pensare all’America come la difesa più sicura dall’imperialismo giapponese. Nel 1905, nella mediazione degli accordi di pace fra Russia e Giappone, la Corea divenne protettorato giapponese. Ma Rhee aveva firmato una petizione per far sì che USA proteggesse l’autonomia coreana, ma fu respinta dato che Rhee non aveva rispettato i normali canali diplomatici. In realtà per gli USA, la Corea era per il Giappone la stessa cosa che Cuba era per USA e in più questo li aiutava con l’impresa delle Filippine nel 1898. Quindi gli interessi USA limitarono la lotta d’indipendenza coreana. Nell’agosto 1910 la Corea entra a far parte dell’impero Giapponese e questo scatena i coreani attivi in America che inviano subito al presidente una petizione in favore dell’indipendenza coreana.

Nel dicembre 1918 Rhee e i rappresentanti coreani vennero incaricati di intervenire alle trattative di pace di Parigi, ma gli americani negarono loro il passaporto sostenendo che era competenza dei giapponesi a cui loro dipendevano. La morte di un ex re coreano diede una spinta alle proteste coreane e il 1° marzo 1919 1mln di coreani chiese l’immediata indipendenza. Ma a tutto seguì la brutale repressione giapponese. Così i diversi movimenti nazionalisti al di fuori del paese di riunirono per dar vita al governo provvisorio di Corea, guidato da Rhee. Ma riaffiorarono ben presto gli antichi dissidi e Rhee venne allontanato dalla presidenza. 1926→ divenne premier del governo provvisorio Kim Ku il quale pensava che la violenza dei gruppi paramilitari coreani fosse utile alla causa dell’indipendenza. Rhee comunque diventò il padre indiscusso dell’indipedenza ma aveva comunque un grande nemico Kim Ku, ancora a capo del governo provvisorio. Per 3 anni Rhee, con un incerto appoggio americano, e Kim, appoggiato dai cinesi si contesero la posizione di leader del movimento nazionalista conservatore coreano. La Cina fu molto importante per il comunismo coreano che vide fra gli anni 20-30 decine di migliaia di nuovi membri nel partito comunista. Il più importante membro del partito comunista coreano dopo il 1948 è Kim Il Sung ma prima della seconda guerra mondiale ha poca importanza a differenza di quello che dicono gli storici nordcoreani. Da giovane rivoluzionario diventò poi personaggio di spicco all’interno della resistenza antigiapponese in Manciuria ma, nel 1941 dovette scappare in territorio russo dove divenne maggiore dell’esercito sovietico. Dopo lo scoppio della bomba su Hiroshima, Kim ritornò in corea. Finita la guerra la Corea non era ancora libera. Avrebbe ottenuto l’indipendenza solo dopo un lungo periodo di supervisione da parte delle grandi potenze. I coreani reagirono con durezza. CAPITOLO PRIMO Gli americani erano sempre più preoccupati di una crescente influenza sovietica in estremo oriente. Essi pensavano che lo scoppio della bomba atomica avrebbe creato in Corea e da altre parti un vuoto di potere dove poter intervenire a proprio favore, ma l’ 8 agosto, l’URSS dichiarò guerra al Giappone avvicinandosi alla Manciuria. Così gli americani si dovettero mobilitare per assicurarsi una parte del territorio coreano, il confine prescelto fu il 38° parallelo.

Stalin accettò il 15 agosto di dividere la Corea in due sperando di potersi guadagnare un ruolo attivo nell’occupazione del Giappone. La divisione della Corea in meno di cinque anni portò alla guerra. I coreani erano ancora ignari delle gravi decisioni di USA e URSS e quindi il 15 agosto celebrarono il giorno dell’indipendenza. Il governo prese subito un orientamento di sinistra, ma nel sud l’America chiese di non riconoscere la Repubblica, dato che i comitati erano considerati una copertura per l’avanzamento del comunismo. Mentre Hodge lavorava all’indebolimento della sinistra, USA e URSS stavano già lavorando ad una politica per una Corea unita e indipendente . Quando nel 1945 Rhee cercò di prendere il potere sfidando il Governo americano si aggiudicò il consenso di tanta gente. Ormai era diventato il personaggio principale della destra. I sovietici si premunirono subito di eliminare l’influenza coreana di destra mentre gli americani affermarono che avrebbero riconosciuto il Consiglio democratico parlamentare. Inizia il conflitto d’idee fra USA e URSS. Per Rhee i comunisti non erano legittimati a governare la Corea. Grazie alla repressione americana il movimento comunista nel Sud diminuì notevolmente. Nel Nord Kim il Sung nel 1946 divenne il capo di un nuovo centro di potere di comunisti settentrionali (ascesa voluta dai sovietici). Si stabilisce così nel nord un regime comunista. Iniziò poi una collaborazione fra partiti comunisti coreano e cinese per un addestramento dei nordcoreani per un’ offensiva contro il sud. Fra il 1945-1947 americani e sovietici iniziarono una competizione globale per le sfere d’influenza in corea e la soluzione internazionale divenne solo un sogno. Nel 1947 nacque una Commissione temporanea delle Nazioni Unite con il compito di sorvegliare le elezioni nelle due Coree ma i Sovietici vietarono di operare nel nord e quindi la commissione ebbe il raggio d’azione dal 38° parallelo in giù. In qualche modo significava una divisione permanente della penisola. 15/08/1948→ nasce la Repubblica di Corea con Rhee presidente (democrazia di tipo occidentale). Nel nord le cose furono diverse, s’istituì un regime con a capo Kim Il Sung le cui spalle coperte dall’Unione sovietica e, dopo epurazioni e l’istituzione di una forma di governo autoritaria il 9/09/1948 nacque lo stato Nord Coreano.

Nord e Sud persero qualsiasi speranza di riappacificarsi, l’uno sostenendo l’opposto dell’altro. Nord inizia a prepararsi per infiltrarsi nel meridione e fomentare disordini. Accadde nel sud della penisola, a Cheju Do; i rivoltosi poi si rifugiarono nella zona del Chiri venendo comunque battuti dalle forze del governo. Questo spinse Rhee ad adottare una politica più offensiva nei confronti del nord e quindi chiese aiuto agli americani, che rifiutarono per paura di una guerra. USA decisero quindi di aiutare la corea del sud per poi lasciarla a sé stessa, ormai pronta data l’americanizzazione. Per loro la corea non era importante, dovevano andarsene. Ma questo significò che USA erano diventati protettori della corea del sud, l’avrebbero difesa se attaccata, ma Stalin e a Kim non arrivò bene il senso. Kim per un anno cercò di ricevere l’approvazione di Stalin per un’offensiva a sud che lui non gradiva. Il 38° parallelo rischiò comunque di ospitare una guerra numerose volte. Le cose cambiarono quando la Russia decise di sostenere un attacco al sud. Accadde nel 1950. La guerra così si internazionalizzò.

CAPITOLO DUE Entrambe le coree speravano di provocare una controffensiva dall’altra parte così da far entrare anche le superpotenze, ma nessuna delle due aveva intenzione di partecipare, né USA né URSS. Ma poi le cose cambiarono con il sostegno sovietico che andò a cercare un’alleanza sino-sovietica. Non si pensava più ad un possibile intervento americano. Stalin però fece un passo molto furbo: passò la patata bollente ai cinesi poiché i russi avevano altro a cui pensare . Nel caso gli USA fossero entrati in guerra URSS non avrebbe fatto un passo. Kim pensava che la guerra sarebbe durata poche settimane. Il 25/06/1950 le truppe nordcoreane oltrepassarono il 38° parallelo. Per Truman non era più una guerra di Corea, ma bensì fra comunismo e capitalismo. Quindi ordinò di attaccare i nordcoreani a sud del 38° parallelo. Il mondo si divise, al fianco degli USA c’erano ormai stati europei, il Commonwealth ecc. I primi due mesi videro un’impressionante avanzata del nord e soltanto una piccola parte sud orientale (Pusan) A quel punto l’offensiva del sud iniziò a combattere seriamente.

Non si stava tentando una difesa del sud, si tentava ad un’unificazione da entrambe le parti ma alle condizioni della parte vincitrice. Le Nazioni Unite furono essenziali nella guerra e ad un certo punto sembrò come se il paese dovesse unirsi sotto a bandiera dell’ONU. I cinesi entrarono in guerra accanto alla corea del nord a causa dell’entrata degli USA per evitare che potesse aprirsi anche un fronte cinese. Essi non volevano arretrare, non avrebbero neanche considerato alcun armistizio. Quindi gli americani aumentano le pressioni sui cinesi accusandoli di aggressione nel conflitto coreano. Si preparò una dichiarazione nella quale si affermava che gli USA erano disposti a intraprendere negoziati per una tregua. MacArthur, generale a comando delle truppe americane in Corea, con l’intento di sabotare l’iniziativa, per tutta risposta pose unilateralmente un ultimatum ai cinesi. Che venne ovviamente rimosso dall’incarico. Ridgway prese il suo posto. Si inizia però a pensare che la soluzione migliore sia quella di tenere le due coree separate. I negoziati durarono 2 anni. CAPITOLO TRE I nordcoreani furono anche perpetratori di violenze sulla popolazione resa anche prigioniera, ne seguirono ovviamente esecuzioni di massa e arruolamenti forzati nell’esercito nordcoreano. Per i soldati americani ci fu la difficoltà di riconoscere il coreano sud dal nord. C’era il terrore che i soldati si travestissero in mezzo ai civili (a volte avvenne) e quindi gli venne dato l’ordine di trattare i civili come nemici. Non dobbiamo dimenticare la tragedia di No Gun Ri. Entrambe le parti utilizzarono i civili a scopo politico e militare. I soldati cinesi poi non erano neanche materialmente preparati. La guerra di corea è stato il primo conflitto in cui gli afroamericani combatterono nelle stesse unità dei bianchi. Ma ovviamente non mancavano le differenziazioni razziali. Gli inverni erano freddi, in estate i pericoli maggiori venivano dalla malaria, dissenteria, dall’encefalite e dalla febbre gialla. Molti militari contrassero malattie veneree. Venne anche fatto uso del DDT (insetticida organico, a volte gettato sulle città intere) dichiarato poi cancerogeno. Per i soldati americani si cercò di riprodurre in Corea lo stesso stie di vita di cui i soldati godevano in patria anche le star americane si esibirono in Corea (Marilyn Monroe). Il programma R&R permetteva una pausa in Giappone ma determinò anche il 60% delle malattie veneree e l’aumento della prostituzione in Giappone.

La presenza di un gran numero di militari americani diffuse tra i coreani la cultura popolare americana. La maggior parte delle donne svolsero compiti tradizionali come assistenza, intrattenimento e lavori di segreteria. Dato il comportamento materno diedero un sostegno psicologico ai militari, andandoli a trovare con dolci, bevande, giochi e libri. Invece alcune donne nordcoreane furono attivamente impegnate in azioni di guerriglia. I civili nordcoreani persero più di 2mln di abitanti. Ci fu un blocco per i comunisti: non potevano lavorare nelle industrie e prevedeva l’internamento di elementi radicali. Fu negato il permesso di ingresso in USA persino a Charlie Chaplin creduto comunista. Diminuisce la popolarità di Truman in seguito a degli scandali e ad accuse di corruzione. L’America era poi divisa in favorevoli a restare in guerra e sfavorevoli . I nordcoreani incominciarono a fare prigionieri subito dopo le prime offensive. Furono costretti a partecipare alla propaganda da comunista. Furono costruiti anche dei campi di prigionia. All’inizio i trattamenti erano durissimi, poi dopo l’inizio dei negoziati per il trattato le cose si fecero meno violente e barbare. I prigionieri dovettero partecipare a programmi rieducativi che avevano lo scopo principale di far in modo che pochissimi prigionieri decidessero di tornare a casa al termine della guerra (furono 23). CAPITOLO QUATTRO URSS a metà 1951 si dimostrò disponibile a negoziare un armistizio suscitando l’attenzione degli USA. Sarà Rhee a far capire di non essere disponibile ad accettare una divisione della Corea. Si iniziò per ora a trattare per la linea di separazione e alla maggior parte sembrò giusto impostare il confine lungo il 38° parallelo. Ci furono due ragioni per cui i negoziati si bloccarono: ►il fatto che a negoziare ci fosse personale militare; gente abituata alla guerra, non alla pace ►il dilemma dei prigionieri. Non sono mai riusciti a trovare una soluzione a questo problema. Prima si pensò a liberarne uno-a-uno, però i comunisti dissero che dovevano essere i prigionieri a scegliere se rimanere o no. Quando si trovò un punto d’incontro fu il numero esatto di prigionieri a scatenare il disapprovo da parte dei personaggi in questione. A causa dei bombardamenti americani (pensati per far cedere i comunisti nei negoziati) si ottenne l’effetto contrario e i comunisti bloccarono nuovamente le cose.

Neanche l’intervento di un esterno (l’India) riuscì a trovare un punto d’incontro. Gli americani quindi ricorsero di nuovo alla violenza, vennero presentati sei piani, solo il piano A non prevedeva l’uso di armi atomiche. La morte di Stalin decreterà un cambio di rotta dell’URSS ammorbidendosi molto per una soluzione finale, si dichiara disponibile a un vero accordo. Volevano evitare l’ingigantirsi della guerra. Si richiese un armistizio più favorevole agli americani data la loro maggiore forza. La Sud Corea però rimane ferma sul non volere la spartizione della Corea. Inizia una lotta sui negoziati all’ultima proposta. Ma la popolazione non ce la faceva più, neanche i militari, ormai si stava protrando troppo avanti la cosa così i comunisti accettarono tutte le condizioni possibili ma Rhee cercò di sabotare i negoziati. L’armistizio venne comunque firmato anche se la Corea del Sud non ne prese mai parte. La guerriglia continuò comunque anche dopo l’armistizio. Ne presero parte anche i bambini. La Guerra di corea comunque riuscì a piegare imperi come UK e FR a causa dell’enorme peso economico. La guerra però accelerò le trattative di pace fra USA e Giappone permettendo il riarmo (sempre sorvegliato da USA). Il paese guadagnò tanto dalla guerra di corea. 1958→ USA installano armi atomiche in Corea per contenere alleanza Sino-Sovietica. Rhee rimase in carica fino al 1960 quando, con delle lezioni truccate gli USA riuscirono a mandarlo via. Mentre Kim Il Sung durerà fino alla sua morte (1994) CAPITOLO SEI Avviandoci verso Ginevra (1954) la Corea del Sud chiese comunque agli americani un’offensiva a nord che questi ovviamente rifiutarono. La Conferenza di Ginevra si aprì ufficialmente il 26 aprile 1594. Ma, per via della paura americana di un pericolo francese in Indocina essi compromisero una risistemazione pacifica della Corea. Si capì che le due Coree molto difficilmente si sarebbero riunite. La conferenza quindi fallì non solo nell’unificazione coreana ma anche allo stabilirsi di una pace. Si consolidò soltanto l’armistizio....


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