Teresa Batista stanca di guerra PDF

Title Teresa Batista stanca di guerra
Course Letterature di espressione portoghese I
Institution Università degli Studi di Napoli L'Orientale
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Summary

il documento contiene un'analisi dettagliata del romanzo di Jorge Amado Teresa Batista stanca di guerra, vengono trattati argomenti quali la trama, temi principali, personaggi e stile del romanzo. Il documento è stato elaborato sulla base di appunti presi a lezione e ricerche su libri come l'ABC di ...


Description

Teresa Batista stanca di guerra ‘’Teresa Batista stanca di guerra’’ è un romanzo scritto e pubblicato da Jorge Amado nel 1972. Il romanzo non segue sempre l'ordine cronologico degli eventi, ma utilizza frequentemente la figura retorica dell'analessi. (riferimento a fatti precedenti il tempo della narrazione.) TRAMA Protagonista è Teresa, bellissima, coraggiosa e appassionata mulatta dalla vita durissima (la "guerra" del titolo) costretta spesso dalla povertà ad esercitare come prostituta. L'io narrante, e in questo caso cantastorie, è Amado stesso. All'inizio del libro Teresa si trova ad Aracaju (capitale dello stato di Sergipe) dove cerca di affermarsi come sambista da cabaret; qui nel corso di una rissa contro Liborio, (esattore e truffatore che Teresa vede picchiare la propria compagna e nel combattere con lui perde un dente) conosce e si innamora di Juanario Gereba, un marinaio da cui però le circostanze la separano: Januario, detto Janù riesce a congiungersi con lei sotto la luna solo pochi giorni prima di dover ripartire e costretto ad abbandonare Teresa in quanto a casa lo aspetta sua moglie molto malata. Nel mentre, Amado fa una breve digressione sulla persona di Lulù Santos, amico di Teresa ed avvocato il quale le fa fare ed impiantare un dente d’oro: Lulù si era trovato per le mani una causa di cui Liborio era parte attiva: il tale aveva infatti imbrogliato la povera donna onesta ed analfabeta Joana das folhas, facendo leva sul suo analfabetismo l’aveva messa in condizione di dover cedergli la sua casa. Teresa così si comporta da eroina: aiuta la donna ad imparare a scrivere in solo una settimana così da rendere fasulli i documenti che la facevano firmare da analfabeta. Seguono alcuni episodi di flashback sulla vita di teresa; orfana di padre e madre, ancora impubere, viene venduta dalla zia Filipa al terribile Capitano Justiniano Duarte da Rosa, sottraendola allo zio Rosalvo che pianificava di abusare di lei, sposarla ed uccidere sua moglie. Tuttavia, il suo destino non migliora: Justiniano ne fa la sua schiava sessuale, nonostante i numerosissimi tentativi di Teresa di sottrarsi al suo triste compito al quale lui risponde con una serie di dolorose torture. Qualche tempo dopo conosce un ragazzo seducente ma egoista, Daniel, figlio del giudice Eustaquio, il quale era conosciuto come ‘’dan delle matusa’’ per la sua attività di gigolò con donne più grandi di lui. Dan finge di essere innamorato di Teresa per portarla a letto durante un viaggio in periferia per andare a trovare suo padre. I due iniziano una pericolosa relazione clandestina e per amore di Daniel, quando i due vengono scoperti Teresa sfida l'ira del capitano e finisce per sgozzarlo. Viene salvata dalla prigione dal ricco e anziano fazendeiro Emiliano Guedes, che ne fa la sua mantenuta, e dai servigi di Lulù Santos stesso. Emiliano la istruisce, la tratta da padrona nella casa che le ha comprato e le fa capire i veri valori della vita, Teresa prova amore nei suoi confronti e rimane incinta nonostante fino ad allora si fosse creduta sterile, ma Emiliano le chiede di abortire e lei adempie a quest’ardua richiesta. Teresa tuttavia perde anche lui quando le muore fra le bracc ia. Un episodio (cronologicamente collocato dopo quello iniziale) è organizzato per brevi capitoletti con i capolettera in ordine alfabetico (secondo una prassi in uso nelle storie scritte, pubblicate e raccontate dai cantastorie brasiliani). Si chiama infatti "L'abc del vaiolo nero" e racconta che Teresa, triste per la perdita di Janu, seguì un giovane medico, Oto Espinheira, il quale le chiede di accompagnarlo in un viaggio di ritorno nella madre patria, ossia Buquìm, un paesino del sertão perché non voleva che le matrone in cerca di un genero lo costringessero a sposarlo. I due qui restano coinvolti in un'epidemia di vaiolo e Teresa si prodiga per combatterlo, andando insieme

alle prostitute del luogo a somministrare vaccini al popolo. Infine nell'episodio finale e più lungo Teresa, arrivata a Salvador de Bahia, senza più speranza di rivedere Janu, morto in mare (ma si tratta di una falsa notizia e il marinaio ritornerà alla fine), preferisce tornare a fare la prostituta per non essere costretta a simulare affetto al protettore di turno. Proprio a questo punto la corrotta amministrazione cittadina organizza il trasloco dei bordelli, dal centro in certe case periferiche, fatiscenti e malsane, di proprietà di un politico locale che spera così di farle fruttare e contemporaneamente acquisire meriti morali presso l'opinione pubblica. Allora Teresa organizza uno sciopero delle prostitute, che diventa una sarabanda corale in cui entrano il mondo dei bassifondi di Bahia, gli orixas, gli scontri con la polizia e una nave americana carica di militari giunta proprio allora nel porto. Durante questi scontri Teresa combatte contro Pesce-Cane, un comandante chiamato così perché aveva stuprato numerose bambine della sua famiglia, che vuole spostare la ‘’zona’’ in un luogo fatiscente. Alla fine della vicenda, un amico di Teresa, Almerio das neves, rimasto vedovo e che aveva chiesto la sua mano già in passato, apprendendo la notizia della morte di Janù le chiede di sposarlo. Teresa accetta a malincuore e nel momento della celebrazione delle nozze Janù riappare, facendo così saltare il matrimonio. Nel libro campare anche Dorival Caymmi, cantautore esistito e di gran fama in Brasile che “aveva composto una canzone per teresa” e per questo viene invitato al matrimonio di Teresa e Almeiro, portando la chitarra. La canzone di Teresa viene mostrata all’inizio del romanzo. Incipit: Teresa Batista come recita il sottotitolo del romanzo è ‘’una fanciulla ramata’’, per la prima volta il libro vede come protagonista una india. L’incipit recita: ‘’ Peste, fame e guerra, morte e amore la vita di teresa batista è un romanzo di cordel.’’ Amado rovescia amore e morte, due elementi opposti, la fine e la rinascita, questo perché Teresa Batista è costruito come tante stampe popolari, così come la letteratura di Cordel, in cui le scritte sono poche e di solito vi sono di fianco alle scritte delle immagini, che non sono particolarmente elaborate (folhetos). TITOLO e PERSONAGGIO DI TERESA: diversamente a quanto succede in Gabriella o in Dona Flor di Teresa vengono enunciati il nome ed il cognome nel titolo in quanto Teresa non è una Teresa qualunque ma è Teresa Batista, colei che viene venduta da bambina e colei che affronta centinaia di imprese. Un’altra forte differenza è l’associazione che troviamo in Gabriella e quella che troviamo in Teresa: alla prima vengono associati elementi positivi, il garofano e la cannella, mentre per Teresa l’autore utilizza un epiteto omerico: teresa è STANCA DI GUERRA, la stanchezza è la fine delle forze, ma anche una condizione etica, cioè il RIFIUTO della guerra. Teresa è stanca di guerra ma più forte di essa, desiderosa della pace e della luce. Teresa incarna in se tutti i dolori del mondo in una vita di sofferenze e sopraffazione che comincia prestissimo nella sua vita e che la segue fino alla sua morte. Teresa è ferocia e dolcezza, in quanto alla ferocia (alla violenza ecc) del mondo risponde sempre con la dolcezza: pur essendo una prostituta, ossia persino nell’occasione che rappresenta la situazione più bassa che si possa vivere, lei ritorna vergine dopo ogni amplesso, pura. Teresa Batista è una donna esemplare, un exemplum, ciò non significa che è un esempio perfetto, ma è esemplare perché esemplifica la condizione di tutti, in particolare delle donne e della violenza contro le donne. Rispecchia con la sua verginità che si ristora, il continuo rinascere (infinito inizio). In questo romanzo possiamo notare una violenza del desiderio, della purezza, del corpo a cui Teresa è condannata, ma a cui risponde con la sua grande forza, bellezza (totale) e dolcezza. Teresa incarna in sé tutti i dolori del mondo.

ALTRI PERSONAGGI Lulú Santos: avvocato amico di Teresa, la aiuta a mettere un dente d’oro laddove Liborio le aveva fatto cadere un dente naturale, e insieme aiutano Joana das folhas a vincere contro quest’ultimo in tribunale. Filipa: sua zia, sposa di Rosalvo il quale spera un giorno di poter uccidere la moglie e sposare l’allora non pubescente Teresa, sente che la nipote le debba qualcosa in cambio per tutti gli anni passati a prendersi cura di quest’ultima, quindi la vende al capitano Justiniano. Capitano Justiniano: Il capitano Justo è un uomo terribile, ricco e irascibile che si circonda di una banda di capanga (guardie del corpo) ed è implicato in una serie di loschi affari. Temuto da tutti, ha un debole per le ragazzine, per non dire bambine. Al collo porta un’inquietante collana di anelli d’oro, uno per ogni bambina deflorata prima dei quindici anni. Una collezione agghiacciante. Teresa è l’anello numero diciotto. La ragazzina, dopo un inizio recalcitrante di ribellione, diventa la sua schiava, mansueta e obbediente, fa tutto quello che il capitano le chiede. Era sposato con Doris, altra ragazzina, la quale però muore di tubercolosi dando alla luce un figlio che verrà accudito da Dona Brigida, la madre di Doris. Daniél: figlio del giudice Eustaquio e sua moglie Beatriz, detto “dan delle matusa” per il suo successo con le donne in Campagna, ma anche con le donne di mezza etá che gli fanno regali sia in denaro che in beni materiali. Si definisce un gigoló, vede Teresa durante un viaggio in periferia per andare a trovare suo padre e si innamora perdutamente di lei. I due compiono adulterio e lui le promette che l’avrebbe tirata fuori dalle grinfie del capitano ma sono promesse fasulle in quanto il suo scopo è solo ottenere l’amore carnale di Teresa. Oto espinheira: È un dottore che chiede a Teresa di accompagnarlo in un viaggio di ritorno nella madre patria ossia buquím perché non voleva che le matrone in cerca di un genero lo costringessero a sposarsi. Teresa accetta di accompagnarlo in vesti di mantenuto e si trovano insieme nel momento in cui a B. Scoppia un’epidemia di vaiolo Nero per cui Teresa accompagno il dottore a fare i vaccini. Emiliano Guedes: Proprietario del Banco interestadual de Bahia, sessantenne cliente di Teresa di cui lei si innamora ma che muore durante un loro amplesso per un attacco di cuore. Emiliano la fa stare nella sua casa e la tratta da padrona, chiedendole di non svolgere le mansioni di casa e prendere una o più dimestiche se necessario. Durante il periodo passato col dottore Teresa (che prima di allora si credeva sterile) rimane incinta e su richiesta del dottore (“non voglio figli in giro”) decide di abortire. (Teresa è vittima del forte maschilismo presente all’interno dell’opera: si sente costantemente in debito con Emiliano perché quest’ultimo la tratta bene) Almerio das neves: proprietario di un panificio la cui moglie muore Lasciandogli un figlio si innamora di Teresa e le chiede di sposarlo ma lei gli rivela che il suo cuore occupato dal capitano januario Il quale era tornato una volta rimasto vedovo ma non l’aveva trovata. Alla fine del libro lui e Teresa stanno per sposarsi in quanto lei scopre che janú è morto in mare, tutto per culminare con un gran colpo di scena: Januario rientra nella narrazione e il matrimonio tra almerio e Teresa non verrà mai celebrato, ma Almerio decide di festeggiare lo stesso dato che tutto era già pagato. Pesce-Cane: comandante che vuole spostare la “zona” in un luogo fatiscente, chiamato così perché aveva stuprato ragazzine della sua stessa famiglia Nel libro campare anche dorival caymmi, cantautore esistito e di gran fama in Brasile che “aveva composto una canzone per teresa” e per questo viene invitato al matrimonio di Teresa e almeiro, portando la chitarra.

STRUTTURA ED ANALISI: Il romanzo è diviso in quattro parti: 1. All'inizio viene introdotta la bella Teresa, sensuale e volitiva, contornata da una corte di figure più o meno comiche, come l'invalido avvocato Lulù Santos, pronto a truffare la Giustizia per avere giustizia, il poeta, il pittore, il dentista e infine Januario, l'amante e l'amato, che proviene dal mare e nel mare scompare. Il tempo del racconto è il presente; 2. Successivamente si racconta in un flash-back il passato di Teresa, rovinato dal truce capitano Justo, ripugnante pedofilo che si contende la bambina col gigolò Dan. Questa parte è stilisticamente ondivaga tra tragico e comico. Lo stile indulge al barocco (e si ritrova anche nei numerosi appellativi dati a Teresa durante la narrazione: Teresa-Miele-di Canna, Teresa-brava-a litigare, Teresa-Favo-di Miele) 3. Nella terza parte si torna al presente e il tragico prende il sopravvento, con l’ABC dell'epidemia di vaiolo e l'eroismo delle prostitute, dopo di che troviamo ancora l'analessi e il racconto si trasforma in un romantico romanzo sentimentale, con la fanciulla educata all'amore da Emiliano Guedes, il quale però tragicamente muore. A: è l’inizio, Amado è il cantastorie autore e narratore in cui tutte queste figure si intersecano tra loro. Il verso fondamentale di questa lettera è ‘’e allora l’unica norma è l’integrità della persona’’ perché nel momento in cui si combatte con la morte l’unico valore è il carattere: solo in questo momento si vede chi è ricco e chi non lo è (ad esempio, il dottore è ricco ma di fronte all’epidemia di vaiolo tenta di fuggire, mentre le prostitute sono le vere eroine pur non essendo ricche) Alla fine della lettera il cantastorie non le chiama più prostitute ma ‘’mignotte’’ perché c’è da combattere la malattia. Alla fine della lettera si parla anche di ‘’Teresa di Omolù’’, ossia Amado lascia intendere che teresa sia figlia delle divinità Yansà e Omolù e dei due mantiene i caratteri principali: l’allegria e la passione di Yansà e il misterioso carattere di Omolù) Z: è la fine, il racconto costruito qui è meraviglioso e parla dell’unicità di Teresa, il suo coraggio, la sua dedizione ma soprattutto la sua resilienza nonostante tutte le violenze subite: condannata a morire ogni giorno, non scalfisce la sua voglia di essere coraggiosa. 4. Infine si torna al presente e il racconto assume movenze epiche, da poema eroicomico, con tutti quei personaggi bizzarri come Vava, il prosseneta storpio, e con l'esilarante guerra dei pitali tra puttane e polizia, nonché con la partecipazione dell'olimpo vudu. Infine l'amore: Janu ricompare e Teresa, finalmente, diventerà madre. L’ultimo capitolo di Teresa (cap.73) presenta la ‘’conclusione che non esiste’’ ed il senso più profondo dell’umanesimo tropicale (l’umanesimo rivoluzionario di Amado) è legato ad una donna, per questo è un umanesimo femminile. Teresa risponde ai continui insulti della vita con una risposta creativa. Altra caratteristica importante dell’opera è la PLURALITA’ in quanto essa viene narrata da numerose voci: vengono nominati tanti ‘’narratori’’ delle sue vicende tra cui spiccano gli orixàs stessi, la maede-santo, castro alves (autore de ‘’o navio negreiro’’), la madre stessa di Amado, Eulalia Leal Amado. All’IO NARRANTE di Amado si sovrappongo quindi queste nuove voci, dando al romanzo la struttura di un poema epico e di una chanson de geste. Queste parti in cui ‘’intervengono’’ i secondi narratori sono scritte in corsivo.

La condizione di Teresa può essere definita come un’’infinita palingenesi’’ in quanto per ‘’palingenesi’’ si intende un termine che indica RINNOVAMENTO e RINASCITA. All’interno dell’opera questo elemento va di pari passo con la CATARSI, ossia il concetto di rinascita ottenuto attraverso la purificazione di elementi negativi. Palingenesi in Teresa: dopo ogni rapporto amoroso Teresa Batista ritrova in sé l’integrità della propria purezza, che rinasce ogni giorno. In un certo senso rinasce ogni volta come donna come se nell’arrivare col giorno la luce del giorno lei venisse data alla luce di nuovo cioè nascesse nuovamente integra, pura. Rinasce vergine ogni giorno e ogni giorno si dedica poi alle delizie e ai dolori dell’amore perdendo quella purezza per la felicità e per il dolore e la tristezza. La palingenesi infinita di Teresa è esattamente: in ogni giorno trovare l’interezza di tutta la felicità o il dolore umano e ogni notte poi purificarsi da questo dolore e rinascere pura. Il ricrescere, il nascere attraverso la infinitissima ricostruzione di sé stessi. La palingenesi, la rinascita che Teresa compie ogni giorno, è una rinascita fatta attraverso il dolore, la sofferenza. Il crimine a cui è sottoposta ogni giorno, è qualcosa che la annulla completamente, ma lei riesce attraverso questa sua forza, forza che serve a proteggere una purezza interiore nascosta (possiamo paragonare Teresa Batista ad una fenice, animale simbolico che rinasce dalle proprie ceneri). L’alba che è il ritorno della luce e quindi simbolicamente la nascita quotidiana, corrisponde per Teresa ad una rinascita personale quotidiana, è come se lei ricominciasse nella sua purezza ogni giorno. Il libro può essere definito come un semplificato KAMASUTRA DEI TROPRICI: Teresa alla fine trionferà raggiungendo l’amore, ma prima di farlo deve passare attraverso le più crude esperienze: dal letto di schiava del capitano fino al finale marittimo di rito, tra le braccia del suo amato Janù. Teresa Batista costruisce la sua intensità vitale esattamente sulla linea delicatissima tra fine, esaurimento (morte) e salvezza (vita). Anzi quanto più è grande il pericolo di perdere la vita, tanto più può essere grande la salvezza, cioè se questo pericolo non si realizza, maggiore sarà la salvezza. Il romanzo è una sagra popolare sulla ferocia e sulla dolcezza dei rapporti umani in un Pese in cui canto e rito si sposano non solo come alibi ma quale ragione di vita e di sopravvivenza spirituale. Il romanzo è appassionato e divertente, ironico e partecipante: colorato di quel sorridente femminismo che ha sempre caratterizzato l’opera amadiana e che si è accentuato negli anni, inducendo l’autore a sostituire ai protagonisti uomini queste donne di colore belle, libere e pure. ANALISI PRIME PAGINE DEL ROMANZO Il libro contiene una dedica, ‘’a Zelia di ritorno al mare di Bahia’’ che si rifà alla moglie di Jorge Amado, Zelia Gattai. Dal primo capitolo si possono evincere alcune caratteristiche chiave dell’opera: 1. Il primo capitolo ha tre titoli: “il debutto di Teresa Batista al cabarè di Aracajù” o “il dente d’oro di Teresa Batista” o “Teresa Batista e il castigo dell’usuraio” in seguito troveremo ‘’la fanciulla che sgozzò il capitano con il coltello per tagliare la carne secca’’, ‘’abc del combattimento fra Teresa e il vaiolo nero’’, ‘’la notte in cui Teresa Batista dormì con la morte’’, e nell’ultimo capitolo di nuovo tre titoli: ‘’la festa di nozze di Teresa Batista’’ o ‘’lo

sciopero del canestro a Bahia’’ o ‘’Teresa Batista scarica la morte in mare’’ quasi come se l’autore volesse costituire una struttura circolare. 2. Capacità narrativa: il racconto di Amado procede utilizzando uno stile che ricorda un narratore orale, come un cantastorie che utilizza tante tecniche. Per esempio nelle prime pagine si vede chiaramente un cantastorie che si rivolge a qualcuno con “amico mio”, “fratello mio” ecc. formule retoriche che vengono utilizzate per fare in modo che il lettore si identifichi e allo stesso tempo un rimando all’attenzione. 3. La narrazione è ariosa: non c’è nessuna costrizione, ci sono tanti rimandi. Il “tu” simbolico è un’espediente retorico e di coinvolgimento indiretto, l’uso di questo tu, porta il destinatario dentro la storia e lo rende partecipe. 4. Elemento di umanismo/umanesimo: tenta di includere tutto quello che riguarda il modo di essere umano, il modo di ognuno di noi di vivere la propria umanità. Nulla che sia umano è estraneo a noi, allora la profonda, dolcissima delicatissima attenzione per l’umanità si diffonde in ogni singola pagina, anche di fronte all’orrore. “tempi moderno amico, ma non si preoccupi, i titoli cambiano … con il suo lezzo di disgrazia”. Apparentemente le cose non cambiano mai, ma possono cambiare, e la vita di Teresa è una testimonianza di questa capacità di ricrearsi nuovi all’inizio di ogni giorno. Differenza tra Teresa ed altri personaggi femminili:  





Dona flor: coesistenza di due mondi, reale e quotidiano, magico. Gabriella: come dona Flor è un personaggio femminile. La differenza tra i 3 è che mentre Gabriela e dona Flor sono semplicemente personaggi femminili, Teresa è un personaggio femminile fe...


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